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Re: Creatività e intelligenza artificiale

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25/8/2005 8:38
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C'è un post-scritto che rende la cosa ancora più sorprendente, almeno per me: la mia domanda è stata scritta in inglese e la sua risposta è stata in inglese. La traduzione in italiano l'ha fatta Google Translate e io non ho fatto *nessun* cambiamento al testo. Neanche uno. Non meno di sei mesi fa in qualunque traduzione italiano-inglese o inglese-italiano fatta da Google dovevo fare qualche intervento manuale. Pochi, ma certo non zero!

Dario Amodei - il papà di Claude 3 - sostiene che la crescita in termini di "intelligenza" sarà esponenziale (non tutti la pensano come lui, ma lui è anche noto come persona pacata e poco "elonmuskiana", quindi ....) e che oggi siamo più o meno adagiati sul gomito, con la fortissima accelerazione davanti a noi nei prossimi due-dicasi-due anni.

Claude non genera immagini al momento ma ci sono almeno un quattro-cinque sistemi che lo fanno già perchè sono dedicati solo a questo ma sono chiusi (solo per invito) o in beta al momento quindi non ci siamo ancora. E alcuni fanno già differenza - l'ho visto nel preview dell'interfaccia utente - tra la generazione di "immagini" e quella di "fotografie".

Inviato: Oggi alle 17:35
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Re: Creatività e intelligenza artificiale
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Ciao Marco,
ma davvero quella è la risposta di un automa?!?

E’ impressionante la capacità analitica applicata alla tua “strana domanda” e la qualità e completezza della risposta fornita.

Questo è un esempio lampante delle aree nelle quali la AI può avere un vantaggio sulla HI.

Alla lettura della prima parte del tuo post la prima reazione di molti di noi deve essere stata circa: “Marco, ma che te sei fumato sta volta ...?”.

Invece l’automa, senza le briglie di consolidati schemi mentali, si è messo serenamente a lavoro fornendoti il suo completissimo punto di vista e dimostrando anche un certo rispetto nei confronti delle tue capacità artistiche quando ti lascia la delega per “trovare modi creativi e visivamente accattivanti”.

Certamente dalle discussioni “umane” che potranno scaturire nei prossimi giorni da questo thread emergeranno, pian pianino, chiarimenti, punti di vista e idee di valore ed applicabilità pratica superiore a quelle della risposta di Claude 3, ma in termini di reattività ci ha letteralmente stracciati.

A presto.

Fabio

Inviato: Oggi alle 15:58

Modificato da FabioBi su 19/4/2024 16:27:08
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Re: Creatività e intelligenza artificiale

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Oggi si parla tanto di Intelligenza Artificiale ma io non so parlarne, nè tantomeno mi verrebbe in mente di fotografare un algoritmo pur con le specificazioni fatte da Marco. Penso, molto più banalmente, alla fotografia come rappresentazione dello spazio e allora all'algoritmo farei altre domande ma in questo caso mi pare interessante -per non dire inquietante- che l'algoritmo risponda su se stesso.

Inviato: Oggi alle 14:16
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Re: Creatività e intelligenza artificiale

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Se la tua interpretazione del termine "fotografare" è che sia possibile solo di soggetti fisici e materiali allora "fotografare un algoritmo" è chiaramente un non senso. Così come "fotografare la felicità", "fotografare la violenza", "fotografare l'umidità" etc.

Se invece - come faccio io - interpreti il fotografare come applicabile anche a l'immateriale, "fotografare un algoritmo" è semplicemente "catturare l'essenza di un algoritmo tramite il linguaggio fotografico". Avrei potuto farlo con un linguaggio testuale, matematico, o numerico.

Non vorrei che questo thread - messo per far vedere nel bene o nel male quello che l'intelligenza artificiale di buon livello può fare oggi - venisse dirottato in una discussione di tutt'altro genere come appunto l'argomento trattato qui.

La scelta di un tema così astruso è stata voluta, proprio per stressare il software di AI e vedere che diavolo tirava fuori. Penso che stimolarlo con "Vorrei fotografare dei gattini, hai dei suggerimenti?" sarebbe stato molto meno interessante.


Inviato: Oggi alle 10:55
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Re: Creatività e intelligenza artificiale
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Non mi è chiaro cosa significhi "fotografare un algoritmo" se per algoritmo si intende quello cui rimanda la seguente definizione : successione di istruzioni o passi che definiscono le operazioni da eseguire sui dati per ottenere i risultati".

Un oggetto qualsiasi , più o meno saprei come fotografarlo (al di là dei risultati che magari sarebbero scadenti).
Ma come dovrei fotografare la "successione delle istruzioni"?

Ma probabilmente non ho capito bene.

Inviato: Oggi alle 7:30
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Creatività e intelligenza artificiale

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Qualche anno feci la seguente considerazione: si fanno tantissimi ritratti a personaggi importanti, le cui decisioni influenzano anche pesantemente le nostre vite, ma non si fanno ritratti ad algoritmi che hanno un peso sulla nostra esistenza quotidiana a volte ancora maggiore.

Ho selezionato un algoritmo che so essere centrale sul funzionamento di alcune applicazioni che usiamo tutti i giorni e mi sono chiesto come poterlo fotografare. La domanda successiva è stata - ovviamente: ma cosa vuol dire fotografare un algoritmo?

La mia risposta è stata che l’identità di un algoritmo è quello che produce quando applicato ad un set di dati in ingresso. E dato che il linguaggio qui è quello delle immagini ho preso delle immagini di soggetti riconoscibili in modo universale, ho elaborato queste immagini attraverso questo algoritmo, l’elaborazione ha a sua volta creato delle nuove immagini … e queste sono i ritratti dell’algoritmo e l’output del progetto.

I soggetti universali furono frutta e verdura, per cui ho fotografato banane, broccoli, mele, cavoli, etc, ho passato le immagini attraverso l’algoritmo e le immagini generate sono state le “foto” del mio progetto, quelle insomma che io considero siano i “ritratti” dell’algoritmo.

Questa lunga premessa è necessaria per presentare il tema di questo post. Un paio di giorni fa ho usato Claude 3 - uno dei motori di AI più potenti disponibili al pubblico - e mi è tornato in mente questo vecchio progetto. Ho chiesto quindi a Claude 3 di aiutarmi nel progetto facendogli la domanda sotto. A questa segue la sua risposta. Ricordo solo che Claude 3 non genera al momento immagini, quindi non potevo chiedergli di generare immagini sulla base del tema del progetto.

Ho pensato che all’interno di una discussione su intelligenza artificiale e creatività il risultato potesse essere interessante.
____________________________________


Vorrei fotografare un algoritmo per un progetto fotografico che ho in mente. Hai dei suggerimenti?

Catturare l'essenza di un algoritmo attraverso la fotografia può essere un progetto concettuale affascinante. Ecco alcuni suggerimenti su come affrontare questa situazione:

1 Visualizza l'algoritmo:
- Un approccio è provare a rappresentare visivamente il processo passo dopo passo di un algoritmo. Ciò potrebbe comportare la creazione di diagrammi, diagrammi di flusso o altre astrazioni visive che illustrano la logica e la struttura dell'algoritmo.
- Potresti fotografare queste rappresentazioni visive in uno stile pulito e minimalista per enfatizzare la natura sistematica e meccanica dell'algoritmo.

2 Fotografare l'Input/Output:
- Invece di descrivere l'algoritmo stesso, potresti concentrarti sulla fotografia degli input e degli output di un algoritmo. Ciò potrebbe comportare l’acquisizione dei dati o delle informazioni che entrano nell’algoritmo, nonché dei risultati o delle decisioni che produce.
- Ad esempio, potresti fotografare i vari punti dati che vengono inseriti in un algoritmo di apprendimento automatico e poi giustapporli con l'output o le previsioni dell'algoritmo.

3 Cattura la manifestazione fisica:
- Se l'algoritmo è implementato in un dispositivo o sistema fisico, è possibile fotografare l'hardware e i componenti che compongono l'algoritmo.
- Ciò potrebbe includere riprese ravvicinate di circuiti stampati, microprocessori, sensori o altri elementi tecnici che sono parte integrante del funzionamento dell'algoritmo.
- L'obiettivo sarebbe quello di rivelare il funzionamento interno e la materialità dell'algoritmo, piuttosto che solo la sua natura astratta e digitale.

4 Esplora gli effetti algoritmici:
- Invece di concentrarti sull'algoritmo stesso, potresti fotografare l'impatto o le conseguenze nel mondo reale delle decisioni o dei risultati di un algoritmo.
- Ciò potrebbe comportare l'acquisizione dei modi in cui gli algoritmi influenzano il comportamento umano, il processo decisionale o l'ambiente.
- Ad esempio, potresti fotografare i risultati di un algoritmo di riconoscimento facciale utilizzato in uno spazio pubblico o gli effetti di un sistema di trading algoritmico sui mercati finanziari.

5 Esperimenti con l'arte generativa:
- Se possiedi le competenze tecniche, potresti esplorare l'uso di algoritmi per generare o influenzare la creazione di immagini fotografiche.
- Ciò potrebbe comportare la scrittura di codice personalizzato per manipolare o trasformare immagini esistenti o l'utilizzo di modelli di apprendimento automatico per generare composizioni fotografiche completamente nuove.
- Le immagini risultanti potrebbero poi essere fotografate e presentate come parte del progetto, evidenziando l'interazione tra creatività umana e processi algoritmici.


Indipendentemente dall’approccio specifico, la chiave è trovare modi creativi e visivamente accattivanti per catturare l’essenza, la funzione e l’impatto degli algoritmi attraverso il mezzo della fotografia. Ciò può contribuire a rendere questi sistemi complessi, spesso invisibili, più tangibili e accessibili allo spettatore.



Inviato: Ieri alle 18:06
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Re: vetro sinar p 8x10

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Facendo le mie ricerche per rimediare al danno, ho preso contatto con una persona che dispone di pezzi di ricambio per Sinar (tra i quali anche il vetro). Se qualcuno fosse interessato posso condividere il contatto.

Inviato: 12/4 10:36
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(RE)distribuzione dei chimici BN Kodak in Europa
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La linea di chimici Kodak per il BN viene ora distribuita in Europa da questo punto vendita on -line. Che però purtroppo è situato in UK con tutte le complicazioni e gli aggravi di costi che sappiamo.
E' comunque previsto che presto vi saranno altri distributori sul territorio EU e speriamo che i prezzi siano più abbordabili.
E dovrebbero arrivare anche i chimici Kodak per il trattamento colore negativo ed E-6

Inviato: 12/4 9:49
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Re: Scansione negativi Medio Formato
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4/11/2005 13:12
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Citazione:

luciano ha scritto:

colonna dell'ingranditore Kaiser già bella pronta per diventare repro


L'unico consiglio che mi sento di darti: quando effettui una digitalizzazione ad alta risoluzione, parallelismo sensore-pellicola, messa a fuoco e uniformità centro-bordi sono più importanti rispetto ad una stampa tradizionale.

Inviato: 8/4 22:22
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Scansione negativi Medio Formato
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Citazione:

sander, ........


sembrano ottimi, ma certo sarebbe una soluzione assai più costosa di quella che avevo trovato io.
Più che altro interessante la fonte di illuminazione.
Se il piano luminoso che possiedo si dovesse rivelare inadeguato, ci si potrebbe pensare. Ma spero di no.

Inviato: 8/4 7:37
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Re: Scansione negativi Medio Formato

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Ultima aggiunta: https://www.negative.supply/ cari,molto cari ma notevoli.

Inviato: 7/4 11:11
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vetro sinar p 8x10

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18/10/2007 15:59
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Come in una commedia/thriller anni '60 alla fine tutto crolla per una banale disattenzione, così sono riuscito a rompere il vetro della mia sinar. la porto ovunque senza preoccupazioni, sono anche scivolato con lei nello zaino senza che nulla accadesse e poi, facendo un po' di esercizio di ripresa ravvicinata per un paio di idee da sviluppare, ho stoltamente caricato il peso del posteriore all'estremità del banco così che il tutto si è inclinato verso me e sono riuscito a esercitare quella minima,ma necessaria, pressione sulla fresnel che ha spezzato il vetro. ho esaurito l'elenco degli insulti italuani e dialettali che conosco in un battito di ciglia. grazie a internet avrei trovato un rivenditore francese che li fa su misura, tra noi c'è qualcuno che ne ha uno da vendere?
Grazie.

Inviato: 7/4 11:09
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Re: Illuminazione cinematografica

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Questo è molto interessante, anche se non strettamente tecnico.

https://amzn.eu/d/eJO351S

Inviato: 6/4 23:28
Riccardo
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Re: Illuminazione cinematografica

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Ti chiedo scusa per aver capito male, temo di avere equivocato. credo di avere ora capito a cosa tu ti riferisca (sottolineo credo).
Intendi la resa di una particolare atmosfera? credo allora che occorra distinguere tra pellicola e digitale; la prima richiedeva interventi ad hoc non solo in ripresa (filtrature di luci e obiettivo,modificatori,riflessi etc etc)ma,eventuslmente,anche in una successiva fase di sviluppo e creazione del positivo, ora il digitale permette riprese "neutre" o quasi per poi intervenire successivamente realizzando quanto progettato. non credo di avere soddisfatto le tue curiosità ma prometto di molestare chi,tra i miei colleghi, si occupa seriamente di cinema per dare migliore risposta presto.

Inviato: 6/4 9:17
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Re: Illuminazione cinematografica
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Non credo sia questo il problema.
Sulla luce, le sue riflessioni, le regole che si impongono per il suo utilizzo ,ecc. credo di avere già discrete conoscenze.
Io però, vorrei conoscere meglio con queli accorgimenti tecnici i direttori della fotografia di un film ricreano a volontà una scena brumosa di pioggia coi suoi toni spenti e grigiastri, piuttosto che una soleggiata giornata messicana dai colori squillanti, un interno da Garçonnière fine ottocento, piuttosto che un interno da caserma anni 2000, una luce intima e raccolta a toni caldi, una situazione trilling a toni freddi, insomma l' ATMOSFERA che accompagna la sceneggiatura.
il MOOD, appunto.

PS: però quegli specchi...costosetti eh...

Inviato: 5/4 18:33
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Re: Illuminazione cinematografica

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Inviato: 5/4 14:40
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Re: Illuminazione cinematografica

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Ciao Luciano forse ti sembrerà stupido come approccio ma per studiare le luci pensa al gioco del biliardo (goriziana o italiana) e avrai una (superficiale) idea di come gestire luci principali e le superfici riflettenti per ottenere quello che hai progettato. la strumentazione oggi disponibile permette, anche ai non strettamente addetti ai lavori, di arrivare a notevoli risultati. ultimamente ho utilizzato dei pannelli riflettenti con superficie a specchio (noleggiati perchè dal costo proibitivo) e,utilizzando una sola luce principale li ho piazzati come fossero le sponde di un tavolo da biliardo e dirigere così la luce come desiderato.

Inviato: 5/4 14:39
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Re: Illuminazione cinematografica

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Ma ti interessa dal punto di vista teorico o pratico? In ogni caso non so aiutarti ma mi è capitato di osservare alcuni set che girano qui in città e dal punto di vista luci sono robe mostruose, illuminatori Arri grandi come damigiane da tutte le parti, e pannelli bianchi a riflettere la luce. Un tempo prima di comprare il flash volevo fare gli interni con luci Arri appunto ma la difficoltà di gestione, il peso il costo etc mi hanno fatto cambiare idea. Indubbiamente la luce continua è obbligatoria nel cinema e molto più gestibile e controllabile di un flash anche in fotografia. Che sappia io solo Crewdson adopera strumentazioni del genere.

Inviato: 5/4 13:48
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Illuminazione cinematografica
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Credo di conoscere abbastanza bene (abbastanza per le mie modeste necessità di fotografo non professionista) le tecniche e le attrezzature per l'illuminazione di set fotografici in studio ed esterni.

Vorrei però fare un passo ulteriore, cercando di imparare qualcosa sulle tecniche usate nelle riprese cinematografiche; soprattutto come fare per creare le varie atmosfere e situazioni che caratterizzano tanti film e che spesso sono motivo di primo piano nel loro successo. Il mood, insomma.

Dato che per motivi di età, tempo ecc. non potrei più frequentare una scuola di cinematografia, mi chiedo se ci sia qualche testo che possa in qualche modo sostiutire la pratica di una scuola.

Mi hanno suggerito questo e probabilmente andrà bene. Ma se qualcuno conosce alternative o complementi, grazie in anticipo.



Inviato: 5/4 11:42
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Re: Nebbia in Val Padana...2
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Dicussione chiusa. Mi pare che ognuno abbia esaurientemente esposto le proprie opinioni e sentimenti.

Inviato: 5/4 8:39
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