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La lotteria degli obiettivi difettosi
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4/11/2005 13:12
Da Roma
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Quando sono in procinto di acquistare un nuovo obiettivo, la mia principale preoccupazione è ormai "me ne capiterà  uno discreto o avrà  qualche difetto?".
Di tutti gli obiettivi usati in questi 25 anni di fotografia, raramente mi è capitato un esemplare perfetto, fosse anche solo come simmetria di resa.

Non sono il solo a preoccuparmene, e Lloyd Chambers qualche tempo fa ha scritto un articoletto sull'argomento

http://diglloyd.com/diglloyd/free/BrandNewBlur/index.html

che racconta la sua (brutta) esperienza con un Canon 70-200/4L IS acquistato nuovo.

In questo articolo, L.C. si pone tra l'altro una domanda interessante: quanta di questa difettosità  è imputabile a controlli di qualità  meno stringenti e tolleranze costruttive/di montaggio troppo lasche, e quanta è invece imputabile agli urti e vibrazioni che gi obiettivi subiscono durante i trasporti?

Perché a pensarci bene, un obiettivo da quando esce di fabbrica a quando viene montato per la prima volta su una nostra macchina viaggia un bel po': compresi lunghi viaggi in nave Asia-Europa.
Chi abbia mai visto all'opera gli operai portuali (e stendendo un pietoso velo sui fattorini delle poste o dei vari corrieri) sa che le casse subiscono trattamenti piuttosto "maschi".

In un altro articolo, L.C. investiga un altro problema, cui non avevo mai pensato: aveva infatti scoperto che la sua Nikon D2x aveva un problema di disallineamento della baionetta! Parliamo sempre di oggetti nuovi...

http://diglloyd.com/diglloyd/free/Misalignment/index.html

A questo aggiungo che (esperienza diretta) è molto, molto difficile farsi riconoscere come difetti i problemi di resa dovuti ad un esemplare poco fortunato.
Il tuo obiettivo non fa più di 20 lp/mm sul lato destro? E' un problema tuo, secondo la Casa rientra nelle specifiche.

E qui si innesta un problema più generale... su cui vorrei stimolare un dibattito.

Quando acquistiamo un'automobile (o un semplice scooter), il costruttore dichiara certe specifiche: potenza, prestazioni, consumi, emissioni, capacità  di trasporto.

Se un mezzo acquistato nuovo è significativamente lontano da queste specifiche, la Casa interviene in garanzia: puà succedere, infatti (confermato da amico responsabile supporto alle officine di un grande costruttore), che un mezzo esca male per tanti motivi (da partite difettose di componenti a macchine di assemblaggio starate, a "sindrome del lunedì mattina").
Naturalmente nel caso di difetti che non sono facilmente misurabili (come la rumorosità , maledizione alla mia Ford) o le cui specifiche dichiarate sono assai difficili da riprodurre nel normale uso (come i consumi) la cosa si fa più difficile, ma comunque se il vostro TMax fa 110 all'ora di velocità  massima, la Yamaha ve lo sistemerà .

Analogamente se il vostro Sony Vaio nuovo ha un hard disk di soli 20 GB o il processore che non supera i 500 MHz.

Come si fa con gli obiettivi?
Perché le Case non ne dichiarano le specifiche prestazionali, e se c'è qualche MTF sul sito, potete star tranquilli che un disclaimer dice che è a scopo illustrativo e non rappresenta necessariamente le prestazioni del prodotto finale.

Ci ritroviamo quindi, noi tutti, completamente in balìa del produttore: che non ci dà  delle specifiche "di targa" contro cui far valere i nostri diritti di consumatori.

Assistiamo così ad un'inquietante roulette russa: utenti che rivendono obiettivi seminuovi di cui non sono soddisfatti, o che si fanno cambiare più e più volte gli obiettivi appena acquistati (specialmente negli USA per via delle politiche di resa molto comode); ma da qualche parte, qualcuno rimarrà  inevitabilmente "con il cerino in mano".

Non sarebbe ora di sollecitare le associazioni dei consumatori per intraprendere qualche iniziativa anche in questo campo?
Non si puà, tramite avvocati, controllare se è conforme alle normative UE che un bene (neppure economico) sia venduto senza alcuna garanzia sulle effettive prestazioni (che non sono dichiarate), lasciando tutto ad oscuri parametri interni degli stessi costruttori?

Io mi sarei un po' stufato di spendere 1000 euro e rischiare di ritrovarmi con un obiettivo insoddisfacente e non riparabile, voi che ne pensate?

Fer

Inviato: 11/10/2008 11:54
Tessera C.F.A.O. n°14
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi

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ciao Fer,
purtroppo quello che hai sollevato resta e sempre resterà  inquadrato come un "problema personale".
Mi spiego: sono davvero poche le persone preparate e puntigliose, in grado di rilevare i difetti di cui alludi; ed ogni volta che ne parli mi si drizzano i capelli: "avrà l'obiettivo sano o quello malaticcio ?" - "sarà stato fortunato ?"
Il fatto è che io non ho gli strumenti e le competenze per stabilire se la baionetta è allineata o meno, e nemmeno capire se le linne per millimetro sono quelle corrette: se l'immagine mi soddisfa....non mi metto ad indagare a fondo. ( sbagliando, molto probabilmente )
Ecco perchè il fenomeno di cui ci parli diventa un "problema personale": quanti Fer esistono ? quanti fotografi hanno la capacità  di misurare queste minime tolleranze ?

Devo però contraddirti e per la logica del mal comune mezzo gaudio anche confortarti: con le auto o le moto non è diverso.
Perchè se lo scooter non arriva a 150 ma si ferma a 110 km/h sarebbe assimilabile ad un obiettivo che sfoca molto e quindi la maggior parte dei potenziali acquirenti se ne accorgerebbe; il tuo personale problema puà essere paragonato all'ammortizzatore "floscio" che ho trovato su un modello di moto acquistata nuova, dove nemmeno il meccanico dell'officina percepiva il difetto da me riscontrato.
Solo perchè il concessionario p stato gentile ed ha provveduto personalmente alla sostituzione del pezzo mi ha accontenteto mandamdomi a casa con la moto in ordine, ma resta il fatto che quel mono lo ha montato su una moto nuova gemella, andata probabilmente ad un utente che non protesterà  mai, trattandosi di un difetto nell'alta velocità  di reazione nel rinvio di estensione del pezzo.

Tutto questo per dirti che la cosa migliore è sempre l'accortezza, ed a dispetto degli sconti che promettono gli internet store, per certi acquisti è ancora d'obbligo rivolgersi ad una persona di fiducia.Almeno io faccio così per le cose importanti.

ciao !

Inviato: 11/10/2008 12:21
le mie immagini su www.foto-art.it...
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
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Purtroppo, in un mondo in cui i rivenditori al dettaglio tradizionali con magazzino stanno scomparendo, diventa difficile individuare "persone di fiducia": ancor di più se parliamo di attrezzatura fotografica consumer.
Se compri una Linhof da 7'000 euro è un discorso, ma pensare ad un negozio di fiducia, a Roma, che mi permetta di testare un 17-40L prima dell'acquisto o stia efficacemente dietro al problema fino a soluzione se qualcosa non va...?
Non me ne viene in mente neppure uno!

Poi sinceramente non mi sembra appropriato il paragone con l'ammortizzatore floscio: quello vale 1/20 del prezzo della moto, ma un grandangolo che non ti dà  fotogrammi nitidi, diventa un costoso fermacarte; restituire immagini nitide è lo scopo ultimo di un obiettivo, e non avere delle prestazioni minime dichiarate lo trovo assurdo.

Senza contare che se il mono di una moto non mi convince e non riesco a farmelo cambiare, posso sempre farlo per conto mio spendendo 1/20 del prezzo della moto (l'ho fatto con la mia precedente Genesis ), ma come faccio con un obiettivo? Non c'è modo per l'utente di intervenire, fosse anche a sue spese.

Fer

Inviato: 11/10/2008 12:31
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi

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Mi accodo alle richieste di Fer: spesso i problemi di disallineamento sono un qualche cosa di moolto percepibile, non finezze da intenditori: l'ipotesi di costringere i produttori a stabilire una soglia minima accettabile di qualità , sotto la quale si ha diritto al cambio/riparazione dell'esemplare in nostro possesso, non sarebbe così peregrina...

Insisto: i difetti si vedono! e se non si vedono, è perché abbiamo avuto fortuna!

Claudio

Inviato: 11/10/2008 12:40
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
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Molti anni fa ricordo di aver letto una intervista al grande Helmut Newton. Tra le altre cose, diceva che quando voleva acquistare un nuovo obbiettivo, si faceva mandare in studio un 4-5 esemplari, e con ognuno fotografava un suo assistente con la barba non rasata da un paio di giorni. L'obbiettivo che gli permetteva di contare più peli di barba, era quello prescelto
Diceva anche che, per la sua Hasselblad aveva un vecchio 80 mm Planar forse degli anni '50 o '60, il cui otturatore era ormai così vecchio che aveva dovuto farlo riparare parecchie volte. ma che tuttavia non sostituiva, perchè non gli era mai più riuscito di trovare un esemplare così nitido come quello.
Lì per lì mi sembrarono un pò le bizzarrie di un genio (oltre al fatto evidente che certamente nessuno manda 4-5 obbiettvi nuovi da testare a chi non si chiama HN) Ma invece non doveva avere tutti i torti.

Venendo ai giorni d'oggi, nel campo della costruzione degli obbiettivi, soprattutto per il piccolo formato, molte cose sono cambiate. I vecchi barilotti in metallo sono stati sostituiti da quelli in policarbonato e altre materie plastiche di nuova concezione. Le lenti, che una volta venivano tenute in sede da ghiere a vite, adesso sono incollate o saldate a caldo nelle sedi dei barilotti, da macchine a controllo numerico che dovrebbero garantire una precisione molto più elevata. E, mediamente parlando, io non direi che gli obbiettivi attuali siano peggiori di quelli di una volta. I veri fondi di bottiglia sono piuttosto rari.
Ma soprattutto la cosa che è radicalmente cambiata è la tipologia degli obbiettivi. Una volta prevalevano in modo assoluto gli obbiettivi fissi, e magari di luminosità  non eccessiva: 50/1,8 , 28/2,8 e 135/2,8 sono stati per lustri il corredo tipo dell'utente medio.
Adesso si vuole "almeno" un 28-300 - ma che sia luminoso, si capisce - , leggero - perchè se no ci si stanca - , e che costi poco, pochissimo, quasi niente .
Il miracolo è che tali obbiettivi. esistono. E ancora più miracoloso è che spesso facciano immagini decenti

Questi autentici miracoli dell'ottica, per avere un rendimento alto e costante, dovrebbero essere messi in vendita a prezzi 4 o 5 volte superiori a quelli correnti (e difatti nè Leica, nè Zeiss si avventurano oltre limiti di escursione o luminosità  che potrebbero sembrare modesti, ed i Nikon buoni costano un occhio).

Comunque, se c'è da fare una qualche azione di tutela dei consumatori, per evitare vere e proprie bidonate, sono pronto.


Inviato: 11/10/2008 13:05
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
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Sì Luciano, capirei se a soffrire di problemi fossero i vari 28-200 o 18-270 (sì esiste anche questo); ma invece si riscontrano difetti visibili anche su obiettivi di lusso, quali i serie L di Canon.
L'esemplare clamorosamente asimmetrico testato da L.C. nel suo articolo è uno zoom 70-200 f/4 della serie L, quindi un obiettivo né particolarmente spinto né particolarmente economico.
Lo stesso dicasi per gli Zeiss ZF testati sempre da L.C. (sono obiettivi a focale fissa e fuoco manuale che gravitano attorno ai 1'000 euro).

E un giretto su SLRGear.com o Photozone.de mostra subito tanti altri esemplari difettosi tra tipi obiettivi da cui non ci aspetterebbe proprio simili problemi.

Basti leggere il paragrafo "MTF Resolution" del test del Canon 24-70/2.8 L scritto su Photozone:

http://www.photozone.de/canon-eos/184 ... st-report--review?start=1

Fer

Inviato: 11/10/2008 13:59
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
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Post davvero interessante ancorchè inquietante... Vale lo stesso discorso per Schneider-Rodenstock nel grande formato?
ciao
c

Inviato: 11/10/2008 14:47
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
Utente non più registrato
Come ti capisco caro Fer....sicuramente sarebbe bello poter avere la certezza che se una lente non è conforme a quanto dichiarato ci fosse la possibilità  di agire in qualche modo per essere risarciti...e qui purtroppo la vedo dura. Altra cosa poi è il fatto di poter provare più lenti per poter scegliere quella giusta...anche ammesso che fosse possibile mi domando chi poi andrebbe ad acquistare una lente la cui confezione è stata aperta, il dubbio che qualcun altro la abbia testata e scartata penso infastidirebbe chiunque....è un pò come andare a prendere la macchina dal concessionario e trovarla ancora da immatricolare ma con qualche migliaio di chilometri e la possibilità  si scegliere la macchina che vogliamo....chi si prenderebbe poi a prezzo intero una macchina testata da altri e non scelta?

...molti professionisti (e fotoamatori esigenti e danarosi) hanno lenti doppie o triple e ci sono negozi (a monaco ne conosco uno) che fanno un trattamento "strano" tipo comperi/provi non va bene rendi la lente e hai un buono del 60/70% per prendere un'altra lente uguale...

alla storia degli urti io personalmente ci credo poco...credo sia più un problema di fabbricazione...

Inviato: 11/10/2008 15:14
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
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Sì, beh, il mio desiderio sarebbe di non dover ricorrere a queste soluzioni da film hollywoodiano, ma di poter essere correttamente tutelato come consumatore dal costruttore stesso...

Fer

Inviato: 11/10/2008 16:45
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
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anonimo ha scritto:
Potenziale soluzione...
Roma-NYC. Vai da B&H. ...


Ma bene!! Pensa che io avevo una mezza idea di acquistare da B&H lo zoom Sony Zeiss 24-70. Dopo le tue informazioni, lascio perdere... Chi mi garantisce più che non mi mandino un obbiettivo che è già  stato testato a sangue da una mezza dozzina di anonimo dell'universo mondo, ed unanimamente respinto?
Perchè in effetti, quello che non è chiaro dal tuo messaggio è: cosa avrebbero fatto alla B&H se tu fossi tornato indietro con l'obbiettivo, dicendo che secondo te non era abbastanza nitido? (che se non erro è la stessa obiezione giustissima di Lucifero)


Per caso, si puà fare lo stesso anche da Adorama.?...tanto per sapere se devo depennare anche loro dai miei negozi on line.

Inviato: 11/10/2008 17:06
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
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Si puà fare lo stesso anche da Adorama, da Best Buy etc.
Per la cronaca, su DPReview c'è la testimonianza di molti utenti che hanno chiesto esplicitamente a B&H qual'è la sorte degli obiettivi respinti... la risposta è stata a dir poco fumosa, quindi vedo mooolto probabile che vengano rimessi sul mercato, in attesa di acquirenti meno preparati.

Fer

Inviato: 11/10/2008 17:13
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
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qualsiasi negozio americano se non sei soddisfatto della merce acquistata te la prende indietro rimborsandotene integralmente il costo senza che tu debba dare loro alcuna spiegazione

ed a meno che non venga restituito perchè palesemente difettoso, penso sia ragionevole supporre che venga rimesso in vendita
negli stati uniti la logica del compro sia l'oggetto A, sia l'oggetto B, li provo entrambi, e poi restituisco quello che mi piace meno è piuttosto diffusa

Inviato: 11/10/2008 17:13
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
Utente non più registrato
qualsiasi negozio americano se non sei soddisfatto della merce acquistata te la prende indietro rimborsandotene integralmente il costo senza che tu debba dare loro alcuna spiegazione

....anche in Germania la situazione è simile, basta dare qualche spiegazione e vai via liscio...

io qualche sospetto su dove finisca la merce ritornata ce l'ho per questo io NON compero nulla se non sono io a togliere i bollini di sigillo...ho visto commessi fare un baffo a Houdini nel fingere di rompere il sigillo per controllare con voi se nella scatola c'è tutto.... azz..pago io e voglio controllare io!!! apri tu e paghi tu.

Poi ci sono anche quei negozianti che hanno l'abitudine di vendere la merce esposta...un esempio clamoroso che ho visto a Trento...foto alla rotonda...negozio in ristrutturazione, Canon 1Dsmk3 esposta "all'aperto" e rimanere là  per un paio di settimane...passi il palpeggiamento di libidinosi foto-amatori (io anni fà  mi presi la congiuntivite con una macchina a noleggio) ma la polvere presa (stavano proprio demolendo una parte del nogozio per ampliare)...vabbè che ha il filtro antipolvere ma mi sembra un filino esagerata...

Inviato: 11/10/2008 17:38
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
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Scalper ha scritto:
negli stati uniti la logica del compro sia l'oggetto A, sia l'oggetto B, li provo entrambi, e poi restituisco quello che mi piace meno è piuttosto diffusa


ok... però a questo punto alla faccia di chi invece acquista on line, magari dal'altra parte dell'Oceano, e che non puà spedire e rispedire la merce - se non altro per non vanificare immediatamente il risparmio rispetto all'acquistare nel negozio sotto casa - a meno che non sia assolutamente danneggiata o clamorosamente difettosa.


Mah...peccato. Da B6H ho comprato due obbiettivi NIKKOR per GF e le scatole erano assolutamente sigillate ed intonse, e gli obbiettivi perfetti. Ma si trattava di materiale con uno scarso mercato (e costruiti in Giappone diversi anni fa, con controlli di qualità  che penso fossero più seri e stringenti - checchè ne dicano - degli obbiettivi fatti in massa in qualche lontana e remota provincia cinese. Senza contare poi, con tutto il rispetto - vedi l'ultimo esempio del latte per bambini - che i cinesi paiono essere alquanto disinvolti negli affari).

Con una digireflex o con un obbiettivo "di massa" (leggi di successo e di grande richiesta), a questo punto non saprei che fare. Se le cose stanno così, è chiaramente un rischio


Inviato: 11/10/2008 17:48
Tessera C.F.A.O n. 3

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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi

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Citazione:

Lucifero ha scritto:
qualsiasi negozio americano se non sei soddisfatto della merce acquistata te la prende indietro rimborsandotene integralmente il costo senza che tu debba dare loro alcuna spiegazione

....anche in Germania la situazione è simile, basta dare qualche spiegazione e vai via liscio...


Trattasi di Pini, I presume, che fu il mio fornitore leitz per un periodo di tempo

Inviato: 11/10/2008 23:20
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
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www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
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Un esempio fresco fresco: due zoom Canon dello stesso tipo.
Test della messa a fuoco OK per tutti e due (entro limiti ragionevoli).

Angolo del fotogramma (Canon 5D) a 24mm F/4 (cliccare per vedere l'immagine alle giuste dimensioni):

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Carino eh?

Fer

Inviato: 16/10/2008 0:54
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi

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Citazione:

Fer ha scritto:
Un esempio fresco fresco: due zoom Canon dello stesso tipo.

Carino eh?

Maaamma mia che sconforto...

Vada per la linea dura: petizione!

Claudio

Inviato: 16/10/2008 1:43
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
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Dici una petizione per obbligare i produttori di obiettivi a dichiarare delle performance di riferimento garantite?
Firmo subbbbbito.

Fer

Inviato: 16/10/2008 11:52
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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
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La storia è sempre quella e gira e rigira si ripete praticamente in tutti gli ambiti produttivi. Il controllo qualità , almeno quello fatto in un certo modo, costa ed è penalizzante per il produttore soprattutto riferito a certe tipologie di prodotto.
Se prendo determinati tipi di produzione infatti il top sarebbe un controllo qualità  eseguito su ogni songolo pezzo messo sul mercato; questo perchè ogni singolo pezzo è storia a sè e l'eventuale difetto esente nel pezzo prodotto subito prima non è detto che non si manifesti in quello prodotto immediatamente dopo. Se considero un tipo di produzione dove viene fabbricato un quantitativo X di prodotto e questo viene suddiviso successivamente in X/n aliquote i problemi sono minori. Per esempio produco 300 Kg di vernice che poi suddivido in fusti da 10 kg. Non è necessario controllare le caratteristiche della vernice in ogni singolo fusto perchè se parto dal presupposto verificato della omogeneità  dei 300 Kg mi basta un campionamento e controllo dei 300 kg in vari punti con prelievi che seguono un criterio statistico. Poi possono sempre capitare problemi ma se la trafila delle operazioni è procedurata in un certo modo ed è sotto controllo stretto le probabilità  del fusto sfigato sul totale dei fusti è bassa. Diverso il discorso per produzioni si automatizzate e seriali e teoricamente identiche, ma dove ogni pezzo finito non deriva da una produzione "madre" successivamente suddivisa in aliquote. Lampante il caso degli obbiettivi che seppur prodotti in catena automatizzata sono comunque ognuno fabbricato indipendentemente uno dall'altro, nel senso che ogni pezzo non deriva dalla suddivisione di un quantitativo totale.
In questi casi il controllo di qualità  su base statistica mostra i suoi limiti in modo palesemente maggiore rispetto al caso della vernice. D'altro canto testare ogni singolo pezzo comporterebbe costi mostruosi per il produttore in termini di personale, ore lavoro/pezzo prodotto, apparecchiature, consumi, organizzazione, spazi e quant'altro. Questo si tradurrebbe in un costo del prodotto per il consumatore nettamente sconveniente (parliamo anche del 50 - 100% di maggiorazione). Non per nulla se pensiamo a prodotti di un certo tipo, magari fabbricati a mano e con standard qualitativi alti vediamo bene che i prezzi sono non allineati con quelli dell'oggetto simile prodotto in modo seriale. Questi prezzi alti derivano non solo dalla possibile adozione di materiali di livello superiore ma soprattutto dalla cura nella fabbricazione e dal tempo richiesto per produzione/controllo.

Marco

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Il mio sito

"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


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Re: La lotteria degli obiettivi difettosi
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Ma guarda, a me in realtà  non interessa necessariamente che Canon o Sigma o Tamron controllino oppure no ogni singolo pezzo che costruiscono.

Mi basta e avanza che dichiarino delle performance ufficiali: ad esempio un fotogramma di riferimento che l'utente possa riprodurre e confrontare.

Così se le prestazioni dell'obiettivo si scostano in modo visibile dal fotogramma (o dai dati) di riferimento, si puà pretendere la riparazione o sostituzione in garanzia senza dover pregare la Madonna che il laboratorio incaricato sia in grado, o abbia voglia, di risolvere il problema.

Perché ad esempio, il mio precedente Sigma 15-30 aveva il lato sinistro con una visibilissima perdita di risoluzione: a forza di andirivieni dal laboratorio, è finito in Giappone dalla Sigma Corporation, che me l'ha restituito nelle stesse identiche condizioni dicendo che era "all'interno delle proprie specifiche".

E certo, dato che queste "specifiche" non vengono dichiarate, il produttore se la canta e se la suona e nessuno puà portare argomenti quantitativi e inoppugnabili.

Io questo vorrei; se poi il costruttore decidesse che gli conviene comunque sostituire il 30% degli obiettivi perché inferiori a quanto dichiarato, piuttosto che migliorare la qualità  della produzione, buon per lui: ma non ci rimetterebbe più l'utente, oggi alle prese con una vera lotteria.

Fer

Inviato: 16/10/2008 13:52
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