Ho letto su l'ultimo numero di Black and White questa dichiarazione del responsabile commerciale di Robert White:

"mentre molti professionisti stanno abbandonando il grande formato questo stà  diventando molto popolare fra gli entusiasti. Non abbiamo mai venduto tante Ebony come in questo periodo, e per avere una Ebony oggi c'è la lista d'attesa."

Mi sembra molto interessante anche se questa dichiarazione si presta a due interpretazioni diverse:
la prima è che finchè c'è mercato troveremo sicuramente pellicole e attrezzature;
la seconda è che diventanto di fatto un mercato di nicchia e di elite i prezzi necessariamente aumenteranno.

Che ne pensate?

Da parte mia posso solo dire che come in tutti i campi e per tutti i prodotti commerciali si paga anche la fama e il nome di alcuni prodotti. Alcune marche di apparecchi GF e non solo (mi viene in mente Leica) hanno tuttora prezzi di elite.

Marco

Dimenticati della Ebony e pensa alle splendide macchine che si possono comprare usate ed in ottimo stato oggi ad un prezzo che e' una frazione di quello di dieci anni fa.

Con 1000 euro (ma anche meno) si puo' partire con un corredo 4x5 e due obiettivi, il costo di una DSLR di medio livello con un obiettivo (detto questo, mille euro rimangono comunque in assoluto una paccata di soldi).

Le difficolta' sono altre: la complicata reperibilita' del film, il suo sviluppo e la sua scansione (oppure ingranditore 4x5 e bacinelle varie nel bagno in casa? Hmmmm...). Queste ultime sono le sfide per chi vuole iniziare, tutte superabilissime ma che richiedono una notevole dose di incoscienza, entusiasmo, e cocciuta perseveranza. I costi di gestione sono per me assolutamente secondari. Perche'? Perche' il film ed il suo sviluppo costano parecchi soldi, e quindi prima di fare 'clic!' ci si pensa su dieci volte. Anzi venti. Anzi, sai cosa ti dico?, 'sta foto non era poi cosi' granche' comunque, lasciamo perdere.

E questo alla qualita' della nostra fotografia non puo' fare che un GRAN BENE

La lista d'attesa per avere una Ebony?

Se questo fatto è l'espressione di una risvegliata passione per un tipo di fotografia molto curato e ricercato nei suoi aspetti formali (sul tipo delle foto di Stefano che stiamo commentando nel post a loro dedicato), si potrebbe affermare che è quasi un manifesto di estetica, anche se non espresso con parole.

Spero non sia solo un romantico, estremo e temerario tentativo, da parte di accaniti "analogici" di opporsi al "digitale" che avanza.

Se l'uso di strumenti, a loro modo sofisticati e pregni di specificità  come la Ebony e le sue sorelle, non si accompagnasse alla produzione di immagini fortemente caratterizzate e che non fossero solo una tarda riproposizione di quelle che con le folding si realizzavano già  un secolo fa, allora sarebbe solo un tentativo velleitario, di corto respiro (anche se, ben inteso, ognuno dovrebbe essere liberissimo di usare una folding anche solo per puro divertimento).

Sarebbe però ancora più bello se lo sforzo e la giustificazione dell'uso di tali strumenti fosse indirizzato nel fornire un'interpretazione diversa e però significativa ed originale della realtà  attuale.

Allora questa scelta avrebbe tutto il sapore di una necessità , non di un vezzo più o meno snobistico.

In effetti mi pare che stia diventando un po' una moda, seppur di nicchia, approcciarsi al GF; mai come in questo periodo mi capitanp persone che mi fanno domande e chiedono consigli su campagnole, banchetti e banconi, lenzuolini e lenzuoloni: generalmente sono -piccola statistica sul mio ristretto campione- persone che hanno avuto negli ultimi anni un'enorme esposizione alle nuove tecnologie e che non hanno alcun motivo -né estetico, né creativo- per utilizzare il GF.


Andrea

Ciao,
Sono convinto che il GF il suo punto più basso l'aveva già  raggiunto anni indietro con le prime reflex analogiche e ora non puà che crescere, anche semplicemente per curiosità  che poi magari si trasforma in qualcosa di diverso passione, utilità , religione ecc.
Certo che pericoli per pellicole non dovrebbero esserci per il momento..........magari non comodissime però........
Tanto invece per parlare della Ebony, io l'ho scelta sia per le sue caratteristiche che per la sua bellezza, anche se quando sono per valli la gente mi ferma e mi dice che è un bell'oggetto vintage e mi chiede quanti anni ha
Ciao
Stefano

Carissimi, salute.

Pure io ricevo Black&White e devo dire che con ogni probabilità  il mercato (mondo?) della fotografia in Italia è diverso da quello di altre nazioni. Personalmente sono rimasto in dubbio se passare o meno al GF per moltissimo tempo (troppo) ed ora sono contento d'averlo fatto anche se la difficoltà  dell'uso è oggettiva. Banalmente la difficoltà  maggiore sta nell'andare a fotografare poichè l'uso dell'oggetto comporta una serie di problemi logistici assenti con i formati minori e quindi, paradossalmente, l'approvigionamento del materiale sensibile o dei chimici necessari è secondario (abito vicino a Milano e: "A Milan anca i muruni fan l'uga....". Sono stato al Photo Show (ma anche al SICOF) e devo dire che l'impressione è stata di desolazione. Non tanto per la mancanza di quel tal prodotto, marchio o qualsivoglia, quanto per la presenza (di chi c'era) dettata dall'onor della firma. Il digitale è una realtà  consolidata da molti anni, ora è uscito dall'ambito professionale ma le aziende si sono svenate per la ricerca e lo sviluppo di prodotti che hanno una vita effimera e non sanno cosa inventarsi per recuperare, almeno in parte, quanto esborsato.

Ciao.

stifelius