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Il direttore di LensWork su Katrina e i fotografi

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25/8/2005 8:38
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Il direttore di LensWork ha un blog/podcast (abbastanza insipido, devo dire) e nell'ultimo numero ha parlato dei problemi dei fotografi e di Katrina. Ne abbiamo parlato qui nel Forum un po' di tempo fa (come vedrete sotto il contesto era molto diverso, almeno secondo me). Riporto una veloce traduzione del podcast (che e' sempre di pochissimi minuti), spero sia di interesse.

<i>
Non ho risposte ma solo un po' di domande.

Un sacco di fotografi sono piombati giu' a New Orleans, e molti hanno sottoposto dei portfolio a LensWork. Io ho avuto un po' la sensazione di una mentalita' da "ambulance chasing" </i> (modo di dire quando si parla di paparazzi che si buttano su disastri, tragedie, etc) <i> che mi ha un po' infastidito. Quindi c'e' il solito dilemma di quando si attraversa una linea invisibile tra il documentare ed il cattivo gusto. Per esempio, il fare la foto di un ubriacone rinstupidito dall'alcool sul bordo della strada: stiamo documentando una tragedia di vita o sfruttando (e violando) la sua privacy per i nostri obiettivi artistici?

Katrina propone questo dilemma. Molte foto che mi hanno proposto non sono necessariamente documentaristiche, ma appartengono piu' all'idea di un "mio progetto personale artistico". Molti fotografi non hanno avuto alcun problema nell'entrare in case abbandonate dalla gente: certo, non c'era piu' nessuno li' al momento, ma cio' non significa che non sarebbero tornati. Non erano li' semplicemente perche' la casa non era vivibile.

Come mi sentirei se un fotografo entrasse a casa mia, fotografasse la mia roba senza il mio permesso, nel mezzo della mia tragedia personale? Secondo me la linea di demarcazione e' stata attraversata. O per lo meno il dubbio e' talmente forte che io non me la sentirei proprio di usare la loro perdita per il mio progetto artistico.

Rimane un problema che ciascuno all'interno del suo sistema di valori deve decidere.
</i>

Inviato: 5/9/2006 9:48
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Re: Il direttore di LensWork su Katrina e i fotografi

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9/12/2004 21:10
Da Toscana
Messaggi: 8283
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Ciao Marco,
grazie della traduzione, mi hai risparmiato un mal di testa.
Quello che dice il direttore e' piu' che giusto, e penso anche che abbia un po' edulcorato la pillola, perche' nella realta' le cose potrebbero anche essere andate peggio.
Ma siamo sempre lì.... e i fotografi che si precipitano dopo un terremoto a fotografare lo strazio dei parenti delle vittime? E' documentazione, e' uno stimolo ad aiutare i colpiti dalla tragedia o e' anche un po' una forma di sciacallaggio?
Ciao,
Renzo

Inviato: 5/9/2006 13:50
.........

......
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Re: Il direttore di LensWork su Katrina e i fotografi
Utente non più registrato
Citazione:

Falcopardo ha scritto:
E' documentazione, e' uno stimolo ad aiutare i colpiti dalla tragedia o e' anche un po' una forma di sciacallaggio?
Ciao,
Renzo



Io sono convinto che il 99% dei fotografi in zona saono sciacalli.

Ho anche qualche dubbio sul "direttore di LensWork".....ha detto ciò che ha detto perche veramente lo pensa o è solo un metodo per attirare a se un po di attenzione?

Come ho piu volte detto la mia fiducia negli organi di infomazione, di qualsiasi genere (TV - Stampa - Fotografi - Web) è veramente pessima.

Gerry

Inviato: 5/9/2006 14:41
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Re: Il direttore di LensWork su Katrina e i fotografi
Moderatore
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4/11/2005 13:12
Da Roma
Messaggi: 9968
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Ho avuto modo di incrociare i fioretti con Brooks Jensen in alcuni thread su obiettivi e scanner, l'ho anche seguito in lettura su diverse altre discussioni.
Da quel poco che posso dire di aver capito, mi pare una persona con principi molto saldi, chiaro che è un'estrapolazione ma non mi sembra il tipo che ama farsi pubblicità  tramite colpi ad effetto; naturalmente posso sbagliarmi.

Sul diritto di cronaca, le poche volte che ho visto fotoreporter all'opera sono rimasto molto turbato, è davvero uno spettacolo poco edificante.
Capisco che la competizione ti ci porta, ma capisco anche se sei una persona con scrupoli morali e un forte rispetto per la dignità  del prossimo, non ti scegli quel lavoro... quindi sono d'accordo con Brooks e Gerry, per me c'è molto molto sciacallaggio in queste situazioni.
E questo senza neanche tirare in ballo la vicenda di Lady D, dove secondo me i fotoreporter qualche responsabilità  morale ce l'hanno avuta.

Fer

Inviato: 5/9/2006 15:31
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Il direttore di LensWork su Katrina e i fotografi

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25/8/2005 8:38
Messaggi: 3481
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Lasciatemi aggiungere una nota molto personale: ho visto un filmato di HCB all'opera e mi ha molto turbato. Si nascondeva tra le siepi di Parigi, "danzava" attorno alle prede (ignare, ovviamente), si mimetizzava, andava via per poi tornare per non farsi notare, e magari il soggetto era una coppia di giovani ignari di tutto che si stavano accarezzando.

Mi ha fatto francamente ribrezzo. Ho trovato il tutto di una violenza inaudita. E i soggetti non erano neanche disperati della Terra o reietti.


P.S. Concordo con Fer, Brooks Jensen mi sembra un tipo OK.

Inviato: 5/9/2006 22:07
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Re: Il direttore di LensWork su Katrina e i fotografi

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27/4/2006 13:48
Da Roma
Messaggi: 2754
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Ecco il vecchio fotoreporter che si aggira minaccioso e con la bava alla bocca intorno al cadavere di un direttore di giornale...

Il problema c'è ed è reale. Ho organizzato un convegno a Milano su questo tema, alcuni anni fa.

Partiamo da un concetto: miseria e tragedia sono più fotogeniche di ricchezza e benessere.

Prendiamo poi l'alluvione di firenze. Senza un minimo di violazione della privacy (concetto nato negli anni '80) non esisterebbe una documentazione reale dell'evento catastrofico.

Il vero problema è il confine tra esigenza documentativa e morbosità . Come si puà documentare una strage senza riprendere i cadaveri?

Andate a vedere le foto della Farm Security Administration, che riprendono disperazione e fame e miseria. Sono servite per sensibilizzare l'opinione pubblica e costringere il governo a stanziare fondi per aiutare quella gente.

Il limite sta nella sensibilità  del fotografo, lo scandalo è solo negli occhi di guarda, la responsabilità  è di molti direttori di giornali.

Amen

Inviato: 6/9/2006 0:13
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
--------------------------------------
www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Il direttore di LensWork su Katrina e i fotografi
Moderatore
Iscritto il:
8/2/2005 19:08
Messaggi: 5349
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Il problema è che ognuno ha l'etica che si ritrova e il secondo problema è che con l'etica non si va a fare la spesa.


Andrea

Inviato: 6/9/2006 0:26
sono moderno, non contemporaneo
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Re: Il direttore di LensWork su Katrina e i fotografi
Utente non più registrato
Il dramma, se dramma è, è che miseria e tragedia sono fotogeniche tanto quanto ricchezza e benessere (stessa morbosità ) con la sola grande differenza che riprendere la miseria e la tragedia è molto più semplice che riprendere la ricchezza.....un cadavere frullato di un nessuno lo trovi sbattuto in terra a portata di chi c'è....fare uno scatto a Briatore che palpa il culo alla Gregoraci sul suo Yacht....e roba per eletti (amesso che esistano).
Vendono uguale e piacciono allo stesso modo sopratutto nei periodi estivi.

Mi scuso per il cinismo....ma i fatti sono questi.


Inviato: 6/9/2006 0:33
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Re: Il direttore di LensWork su Katrina e i fotografi
Utente non più registrato
Aggiungo che se tali riprovevoli comportamenti fruttano soldi è perche a qualcuno (anzi molti moltissimi) di noi piace leggere e guardare certe nefandezze per lo piu spettacolarizzate ad arte..

Non sono però daccordo che un evento come l'alluvione di Firenze possa giustificare tutto. Documentarla va bene, spettacolarizzarla a tutti i costi, magari stando li a guradare e fotografare gente in grave difficolta senza intervenire sperando che si ferisca o peggio anneghi platealmente, non va assolutamente bene.
Ma vi rendete conto che certa gente quando vede una disgrazia la prima cosa che fa è tirar fuori il telefonino per fare una foto o un filmatino nella speranza di venderlo a qualche televisione!!! Non pensa a reendersi utile, pensa "cavolo forse posso guadagnare un bel po di soldini con questo sfigato che annega". E questo è un dilettante, pensate a cosa puà pensare o peggio fare un gionalista7fotografo professionista che vive sulle disgrazie altrui.
C'è modo e modo di comportarsi e anche per fotografare. La documentazione della fame.......è sufficiente aggirarsi nei campi profughi per trovare tutte le scene di cui ce bisogno e non è necessario spettacolarizzare la scena, basta la cruda realta.





Gerry

Inviato: 6/9/2006 9:01
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