Pop ò Art, una nuova frontiera dell'arte contemporanea non scevra da storici precedenti ma sicuramente una evoluzione in chiave moderna della Pop Art.
Con questo progetto dal titolo: "Nel bisogno si riconoscono gli amici" mi propongo di essere preso in considerazione nella prossima kermesse artistica che ogni due anni si svolge a Venezia.

Se dovessi descrivere in due parole il senso di questo lavoro, direi che la matericità dei soggetti si scontra, in una dicotomia, con l'aleatoria ma pretenziosa affermazione del luogo comune, quando nel vissuto si diradano gli amici e rimane soltanto il bisogno.
Il titolo del progetto lascia volutamente spazio alla interpretazione del pubblico nella concretezza della sua associazione semantica, dove l'amico, a volte sorprendentemente, si rivela riconoscibile in ciò che rappresenta il soggetto. Questo introduce un elemento che schiva l'astrazione per legarsi inequivocabilmente, nel concreto, alla trascrizione fotografica e sinergica del sentire che coinvolge lo spettatore.
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Sorry!

Allega:

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boh non commento le foto di solito ma a parte l'ironia del titolo mi fanno proprio schifo, Pino ma come fai a rivolgere le tue stupende ottiche (attento che si rompono) e il tuo sguardo raffinato su tale schifezza? Dai lascia perdere e fai foto! ciao Oscar

il titolo potrebbe esse anche "plop art"
trovo però che una maggiore coerenza cromatica tra i diversi scatti potrebbe facilitare la lettura delle immagini e dare più forza ad un lavoro che altrimenti sembra un po' di mer.... )

Le stamperei al platino-palladio...

Serrano ci ha costruito un fortuna, a 50.000 l'una. Però lui la raccoglieva e la portava in studio.

Tutto ciò mi ricorda irresistibilmente la figura del fotografo pacifista ed apatico (intepretata magistralmente da Elliott Gould) in "Piccoli omicidi" di Alan Arkin (su soggetto di Jules Feiffer). Fotografo che appunto, se la memoria non mi inganna, dedicava le sue attenzioni artistiche alle deiezioni stradali...

Ciao Pino,
la descrizione è stupenda!
Rischi che qualcuno ti prenda sul serio ...

A presto.

Fabio

Finalmente delle fotografie serie, non ne potevo più delle foto di m**da che si vedono di questi tempi...

Andrea

Ringrazio tutti per aver metabolizzato con comprensione (non avevo dubbi) questo cortocircuito neuronale (ogni tanto mi succede!).