Ultimo lavoro di Chris Jordan, Midway.
www.chrisjordan.com
Che dire. Lo trovo spietato nella sua serialità  drammatica. E poi nell'ultima immagine mostra tutta la sua pietà , in una bellissima immagine.
Una denuncia, un lavoro che non dimentica il suo linguaggio e paradossalmente più formale di un Salgado (non so se é chiaro quello che dico e mi riferisco a tutte le critiche che Salgado si é preso sulla sua formalità  nel fotografare gli ultimi). Ma come mi piace Salgado mi piace anche Jordan. Soprattutto in questo lavoro.
bs
marco

ma quante di quelle immagini degli albatros non sono state costruite? Com'e' possibile che sopra gli oggetti di plastica non ci sia neppure un piuma?
Ciao,
Renzo

Non sapevo che questi animali mangiassero i rifiuti...
La visione in "pianta" fa di quelle foto delle immagini da autopsia, da medico legale quasi... mentre l'ultima in effetti torna alla "normalità ", ad un coinvolgimento, per quanto possibile...
ciao
c
ps: Salgado! Ma come si fa ad accusarlo di formalismo, in un mondo dove la forma in arte è stata buttata al cesso da decenni? (sarà  per questo)

sono certamente drammatiche e forse anche costruite non saprei, ma so che non me ne appenderei mai una in salotto...
oscar

Questo è certo, Oscar!
ciao
c

intervengo poco ormai sul forum e me ne dispiace ...ma in certe occasioni

...il lavoro di JOrdan è

S_T_R_A_O_R_D_I_N_R_I_O


grazie Marco ...un grosso saluto anche a te !

Ci sono alcuni aspetti che questo lavoro porta a galla.
La veridicità  dell'immagine. Sono costruite? non si sa, almeno per ora, certo si é preoccupato di portali li, di posizionarli e quant'altro. Per me conta, in questo caso, che sia verosimile, e che mi faccia capire che effettivamente quel problema esiste e produce quei risultati. E sul processo di ricostruzione si valuta caso per caso. Dobbiamo fidarci di Jordan, della sua onestà , del suo impegno. Non c'è altro modo, e questo vale anche nel reportage più forte e crudo. Altre volte ne abbiamo parlato e se si vuole si apre un altro 3d per parlarne. Insomma, la questione é anche e soprattutto extrafotografica.
I confini tra arte e documento. Questo lavoro sembra volerci ricordare questi confini. E' documento, certamente drammatico, ma mette un piede nell'arte attaverso il inguaggio della serialità .

Sulla questione dl salotto, francamente, non credo che si possa usare questo criterio per valutare un lavoro. E' un criterio troppo spostato sulla dimensione del "mi piace e non mi piace" (per cui me lo appendo o meno nel salotto). E poi l'espressività  non é un abbellimento estetico della vita.

Salgado é stato spesso accusato di lavorare sul dramma delle persone utilizzando un linguaggio formale di alto livello, come fosse uno sfruttamento. La questione insieme a quella della veridicità  é uno dei temi più spinosi legati alla fotografia di docuemento e di reportage.. Una risposta interessante a queste critiche si trova in Strauss "Politica della fotografia", Postmedia books (qui una scheda del libro http://www.postmediabooks.it/36levistrauss/levistrauss.htm).
alla prossima
bs
marco

Intervento veloce solo per confermare che NESSUNA delle immagini è costruita, lo dice chiaramente Chris nello statement e me lo ha confermato di persona, è un caro amico, mi fido di lui...

Tornerà poi con un giudizio sulle immagini, è almeno due settimane che me le guardo e riguardo, così come ho seguito la spedizione di Chris dal giorno in cui sono partiti, al momento il mio è un giudizio sostanzialmente negativo, però ci voglio pensare ancora un pò su...


Ciao!!

Marco

ciao Marco, dai, non metterci troppo a tornare, che mi incuriosisce sapere perchè non ti piace questo lavoro, almeno per ora.
a presto,
marco

Samuel ho il mio metodo per valutare i lavori...puoi non condividerlo ma per me la bellezza in fotografia è fondamentale.
cordialmente
oscar

Trovo il lavoro interessante e significativo. E non mi meravigliano gli effetti di un accumulo di materie plastiche nel Pacifico che, stando alle cronache, ha assunto le dimensioni di un nuovo "continente".

Sono anche convinto della sostanziale onesta' dell'operazione. Ad esempio sono senz'altro disposto a credere che i pezzi mostrati in ciascuna immagine siano effettivamente quelli che si trovavano nell'apparato digerente dell'animale morto.

Ma non mi quadra la disposizione dei resti. Dov'e finito il corpo, gli organi interni, e anche gran parte dell'ossatura, ad esempio la gabbia toracica e lo sterno che negli uccelli e' sempre bello grosso ? Portati via da altri uccelli spazzini ?
Ma allora perche' la plastica e' rimasta li' in buon ordine, cosi' come la testa quasi sempre al suo posto ?

Mi sembra piu' verosimile che quanto fotografato sia la sintesi finale di una sorta di "autopsia", il che, ai fini del progetto, andrebbe benissimo lo stesso secondo me..

a me quello che non torna e' che la plastica sia distribuita in alcune immagini nel perimetro di tutto il corpo. Che cavolo di stomaco hannno i cormorani?
Renzo

Così, per aggiungere un po di materiale...
http://en.wikipedia.org/wiki/Great_Pacific_Garbage_Patch
archifoto, non metto assolutamente in discussione come ognuno sceglie le foto per se, da appendere o meno, ci mancherebbe altro. Segnalavo solo il fatto che le scelte personali possono non funzionare nella valutazione di un lavoro altrui. Nemmeno io mi metterei una foto di questo lavoro di Jordan in casa, ma la valutazione prende in esame altri parametri. Spero di essermi spiegato.
bs
marco

Samuel forse non mi sono spiegato io, ma è proprio nel valutare lavori altrui che utilizzo un metodo personale.
E come potrebbe essere altrimenti? mica posso apprezzare un lavoro perchè piace a tizio e caio no?
Il fatto di poterla appendere o meno è secondario ma quando guardo una foto devo poterci entrare e rimanere davanti a lungo, tornarci ecc... senza stancarmi immediatamente.
Avevo scritto di questo metodo e se vuoi ti mando un link.
ma non voglio fare quello che si cita.
ciao
oscar

Eh, la plastica è un materiale formidabile: resiste a tutto!
Peccato davvero che il petrolio pare si stia esaurendo e con esso la possibilità  di produrla in futuro in grandi quantità , aprendo così lo scenario alla terrificante ipotesi di un ricolonizzazione del pianeta da parte della vegetazione naturale (mentre non ho certo nulla in contrario alle piante finte ornamentali: ne ho una bellissima in studio, da 20 anni, made in Hong Kong, ed è perfetta come il primo giorno, senza bisogno di alcuna cura).
Blah...

archifoto, cita, cita...volentieri, se me lo mandi, lo leggo. Siamo un po OT, ma non così tanto. Non è detto che si dica alla fin fine cose simili, e se così non fosse abbiamo semplicemente idee diverse. La questione della valutazione di un lavoro l'abbiamo anche dibattuta in passato é che non so più dove.
Grazie,
aspetto
bs
marco

A me piace l'idea, non troppo recente forse.. di foto come quelle se ne sono viste parecchie negli ultimi anni, e in rete c'è praticamente "il mondo"..
Sicuramente mi colpisce, mi crea delle emozioni, sono anche "foto denuncia", e vale comunque la pena di rinfrescare la memoria della gente, che tende a cancellare in fretta certe cose dalla propria memoria/attenzione.

O.T.
uè luciano, mi ricordi carcarlo pravettoni
comunque stai pure tranquillo, c'è un bel progetto per recuperare tutta quella plastica e riciclarla facendo begli alberetti che andranno a sostituire quelli veri che ci sono nei parchi.. insomma.. che p.a.l.l.e. tutta quella manutenzione..