Sono veramente esterefatto... Ho ordinato la glicina da Photoformulary.com valore merce Dollari 67... Mi arriva il pacco con Oneri Doganali Euro 61.00!!!
Nel dettaglio.. IVA 51.00 EUro..Dazio EUro 8.
Qulcuno mi sa spiegare che aliquota è???

Stranissimo... L'unica spiegazione che mi viene in mente (ma bisognerebbe sentire qualcuno esperto in queste cose) è che non abbiano ritenuto veritiero il valore dichiarato di 67$ ed abbiano calcolato le imposte su un valore diverso (in Italia la glicina è certo più cara).
Però credo che si potrebbe contestare questo addebito, se puoi ad esempio esibire l'estratto conto della carta di credito o comunque del sistema che hai usato per il pagamento, dimostrando così di avere effettivamente pagato 67 dollari.

Citazione:

Facendo un pò di "sana" discussione da bar si puà solo dire:

azz che paese di fgfhttugogkyhuyotokjfhfitotgjggitotokgfjgit

a presto, ric

Anche calcolando che l'iva (max 30%) è calcolata sul totale (spese di spedizione incluse, un altro furto degno di Lupin) quella cifra è semplicemente assurda e, a mio parere, contestabilissima esibendo una copia del pagamento effettuato.
Italia, paese di santi, poeti, navigatori e... £@%&^^^.

Osvi.

Sono d' accordo con quello detto prima, io proverei a contestare.

Va assolutamente contestata, perché se non si contesta continuerannoa fare queste frodi. é lo stesso sistema usato dai truffatori bancari che carpiscono le password: è statocalcolato che rubano circa 4 miliardi di dollari ogni anno, ma agiscono sulla quantità , rubando mai più di 15 euro perconto corrente. Il 99% xei derubati rinunciano alle lungagini e alle seccature di denunciare l'accaduto.
Contesta, è un servizio che rendi alla comunità  globale

Opzione 1)
La dichiarazione del valore non li convinceva, e quindi, come ti hanno detto hanno calcolato sul valore italiano della merce.
Opzione 2)
a volte alcune merci rientrano in regime doganale diverso ad esempio i metalli, etc etc, in quel caso l'aliquota non è del 28% ma maggiore. Dovresti controllare con l'agenzie delle dogane. Probabile che la glicina rientri in materiale diverso. Tenete conto che alcune spezie ad esempio neanche possono entrare (anche semplici spezie da cucina).
Meglio informarsi bene prima di reclamare.
Spero di esserti stato di aiuto

Allora... prima di ricevere il pacco la dogana mi ha inviato richiesta di dichiarazione valore ecc.
Ho allegato copia del pagamento via carta credito e quindi il valore è stato dimostrato correttamente. Quindi mi viene il sospetto di essere incappato in un analfabeta. Altre spiegazioni non ne trovo anche perchè sono soldi che vanno alle dogane e quindi non vedo come li possa mangiare qualcuno di preciso.

se c'è un errore nella cifra è l'impiegato addetto che mangia i nostri soldi rubando il suo stipendio

Allora, la cifra che ti richiedono deve essere motivata, voglio dire non è che ti mandano un conto corrente da tot euro da pagare, ma una specie di fattura con le voci elencate (di solito sono iva (che è il 20 non il 30) diritti di dogana (8,5%) spese amministrative (anche 15 euro a volte).
Il fatto che hai mandato quanto hai pagato, potrebbe non essere bastato. Cerco di chiarire come funziona con un esempio pratico.
Compro una mela, la mela costa 100 dollari, io non dichiaro il valore, alla dogana aprono, vedono la mela, invece di farmi pagare la cifra della mela in italia, si comportano in maniera professionale e invitano a mandare una dichiarazione di spesa. Tu mandi il pagamento, magari hai pagato la mela 10 euro, alla dogana ricevono la dichiarazione e dicono, no troppo poco, non ci convince, allora decidono di applicare il famoso 30% sul valore della mela in Italia, che facciamo sia 120 euro, quindi ti trovi a pagare di più di quanto hai pagato la merce. Poi tieni sempre conto che si paga sul prezzo compreso di spese di trasporto, anche lì, se non sono dichiarate, vengono calcolate sui prezzi medi (un USA-ITALIA con corriere puà costare anche 70 euro).
Ora sia chiaro, non voglio assolutamente difendere le dogane, non mi importa, ed anzi mi stanno antipatici, e anche se compro spessissimo, un paio di volte hanno fregato anche me, senza motivo, ma a volte è meglio conoscere bene come funziona una dogana, prima di dire che questo o quello ruba.
Del resto (non è il tuo caso sia chiaro) spesso si usa non dichiarare o dichiarare molto meno, oppure fare dichiarazioni che non hanno valore, le dichiarazioni devono essere tassativamente, fatture, fogli spedizionieri, bolle di trasporto, scontrini fiscali, non basta una dichiarazione con la ricevuta di quanto ho pagato (sarebbe troppo facile, così basterebbe mettersi d'accordo per fregare tutti). Io di solito faccio fare una fattura con le spese nei dettagli, e come ho detto ho sempre pagato il giusto, tranne in due o tre occasioni, dove ancora non ho capito cosa mi hanno fatto pagare.

Con la dichiarazione del pagamento via carta di credito non dichiari il valore di un bene. Non è titolo valido al fine della valutazione, è solo una ricevuta di un pagamento, non ha nessun tipo di valore, non vale neanche come scontrino fiscale o al fine di garanzie varie, questa è la legge purtroppo.
Se vuoi mandami in PM il foglio che ti hanno allegato per il pagamento, ti guardo se riesco a capire cosa ti hanno fatto pagare. Perchè se hai pagato una cosa non dovuta, puoi sempre fare reclamo

Fortunatamente non ho mai avuto - sinora - problemi di dogana, anche perchè le mie "importazioni" sono di piccolo importo e di "piccolo pacco". Di fronte ad una contestazione relativamente molto rilevante come questa, sono d'accordo che non possano bastare ricevute, dichiarazioni o simili; ma credo che, dovendosi determinare l'effettivo valore di un bene, il prezzo di vendita pubblicato sul web dal venditore, al quale tutti, compreso lo Stato italiano, possono approvvigionarsi, dovrebbe avere valore definitorio. In questo caso, vedo che Photoformulary vende la glicina a 18,95 dollari l'etto e a 79 la libbra. Mi pare che su questa base dovrebbe essere semplice derimere la controversia. Auguri e tienici informati. Umberto

Premetto che, ahimè, mi occupo giornalmente di problematiche doganali e non sono nuove, purtroppo, situazioni del genere. Per capire cosa abbia indotto la dogana a calcolare un imponibile di circa 250 euro (da cui 51 euro di IVA al 20%), bisognerebbe vedere un po' di documentazione, sia quella che scortava la merce, sia quella fornita su richiesta alla dogana.
Non è da escludersi che ci sia un errore, ma occorre vedere chi l'ha commesso (non me ne voglia la categoria ma i corrieri espressi non si distinguno per precisione in queste cose... come anche i mittenti che credono di fare un favore indicando importi non corretti in partenza, causando cosi' innumerevoli problemi a destino).
Certo che, se errore c'e' stato, suona ancora di piu' una beffa visto che dal 1.12.2008 la franchigia doganale che prima era di soli 22 euro ora è di 150 euro, soglia entro la quale la tua spedizione poteva benissimo rientrare.

Le carte erano tutte corrette. Parliamo di Photoformulary che è un sito serissimo.
Io credo che il tizio che ha fatto la pratica abbia conteggiato tutto il mio estratto conto e non solo l'acquisto in questione. E' l'unica cosa che riesco a spiegarmi. Poi... altra cosa... il call center della dogana è sempre e costantemente occupato. Impossibile parlare con qualcuno.

Adesso è capitata a me. Ho comprato un po’ di inchiostro da MIS (USA); pagati 40 dollari di merce e 29,14 di spedizione Fedex_Economy, tariffa minima; totale 69,14 dollari, pari a circa 51 euro. Le spese di spedizione sono sproporzionate al valore della merce, ma bisogna tenere conto che i listini MIS sono invariati da quando il dollaro valeva 1,3 euro; che nascondano un po’ di prezzo nel costo di spedizione – comprensivo del disturbo di fare il pacchetto – non mi meraviglierebbe. Oggi mi arriva il plico, velocissimo (ordine del 3 gennaio). Sorpresa: furgoncino SDA, nota FedEx, oneri da pagare 26,63 euro, di cui 10 di diritto di esazione (!!!) e 16,63 di IVA, calcolati su 83,15 euro. Quiz: da dove vengono fuori questi 83 euro? La fattura di MIS allegata al plico dice: valore della merce FOB (free on board) 51,86 dollari, contro i 40 del listino; la differenza potrebbe essere il confezionamento e la consegna al vettore; resta sempre il divario tra 51 e 83 euro. Per mia fortuna non sono in grado di sostenere una conversazione telefonica in inglese, per cui rinuncio a chiedere spiegazioni a MIS sulla formazione delle voci in fattura. Telefono invece a FedEx, che mi dice la differenza essere corrispondente a quanto calcolato dalla Dogana per il costo del nolo, secondo tabelle eccetera. Peso del pacchetto 2 libbre e 10 (poco meno di un chilo). Il tutto mi sarà  dettagliato sulla bolla doganale, che mi arriverà  in un secondo tempo, decorse sicuramente le 48 ore che Fedex concede per reclami. Morale della favola: 30 euro di inchiostro me ne sono costati 77. Sono cose che fanno pensare, come diceva Marylin Monroe. Va anche detto che si tratta di cifre da poco e che, sinora, ho ricevuto per anni moltissimi pacchettini simili senza alcun onere di dogana. Però, quando capita, fa abbastanza impressione la scarsa trasparenza dei conteggi. Temo che, in futuro, ci penserà molto prima di ordinare qualcosa extra CEE.
Umberto

Queste disavventure purtroppo non mi stupiscono affatto. La dogana italiana è ormai famigerata a livello mondiale, infatti sempre più spesso mi capita di tentare di acquistare all'estero e i venditori si rifiutano di vendere in Italia causa dogana. Molti lo mettono pure per iscritto esplicitamente sui propri siti o su eBay.
Oltretutto quando ci sono problemi, riuscire a parlare con qualcuno in dogana è difficile. Riuscire a parlare con qualcuno che ne capisca qualcosa, è MOLTO difficile. Riuscire a parlare con qualcuno che ne capisca qualcosa e che ti risolva il problema, quasi impossibile. Gli uffici doganali italiani sono in genere scatole nere dove si sa cosa entra ma non si sa se, come, quando e a che prezzo uscirà .

Brunettaaaa!! Help!

Io ho avuto diverse disavventure, ma la "perla delle perle" è stata l'acquisto di una radio anni '70 dagli USA. Bloccata in dogana causa mancanza del bollino CE e già  sul "binario di partenza" per ritornare negli USA. Dopo un mese di frustrazioni passato al telefono (non oso pensare quanto mi sia costato in telefonate) avvenne il miracolo e, non so come, riuscii infine ad avere la radio a casa. Spese doganali, IVA, dazi... : praticamente il valore d'acquisto della radio. Forse per farmela pagare di aver fatto perdere tempo a qualcuno con quella rogna.

Recentemente invece su un lettore CD pagato 100 euro (con tanto di fattura) mi sono stati addebitati 90 euro di spese doganali. Riflessione : ma ci pensate che la dogana italiana senza fare praticamente un tubo si “ciuccia” gli stessi soldi del cinesino che lavora come un cinese (appunto!) per costruire un intero lettore CD?? Da un certo punto di vista bisogna ammettere che sono dei geni… o forse, invece, siamo noi a essere dei cretini.

....fosse solo la dogana...per un fotografo che lavora regolarmente all'estero e decide di tenere base fiscale in italia c'è da diventare matti...è tutto così cavilloso, burocratizzato, aprossimativo, balzelloso e costoso da stroncare la pazienza di un santo...

chissà  mai se cambierà ? boh??

uhm... non sarà  una qualche forma di protezionismo, ottuso ed inefficace, oltre che ovviamente incoffessabile (visti gli accordi intra ed extra comunitari in proposito) ? Magari per dare un contentino alle tante piccole e piccolissime imprese italiane, prevalentemente del Nord, che boccheggiano per sopravvivere?
Sarebbe davvero da ridere, se si pensasse di risolvere così il problema della competitività  dell'Azienda Italia

Scusate ma, lette le pur giustificate lamentele, ritengo sia doverosa una precisazione per chiarire chi, nella maggior parte dei casi, è responsabile di problemi come quelli che vengono denunciati.
E, ripeto, lo dice uno che con la dogana ci discute (se non addirittura ci litiga..sigh!) piuttosto spesso, quindi se ora mi trovo a spezzare una lancia a favore della dogana... vado quasi contro natura!
Dovete sapere che nel 90% dei casi la dogana i documenti commerciali, le fatture di trasporto etc. neanche li vede (salvo che l'operazione non sia scelta a campione per il controllo documentale o fisico) e quindi non fa altro che ricevere ed eventualmente accettare una dichiarazione doganale cosi' come le viene presentata (se non addirittura trasmessa per via telematica... e dal prossimo 1° luglio saranno tutte così) dallo spedizioniere.
Se quest'ultimo sbaglia, per qualsiasi ragione, a calcolare i valori, è molto probabile che la Dogana non sollevi alcuna questione e vada ad incassare quanto calcolato dallo spedizioniere.

Tanto per infierire su quest'ultimo, si potrebbe fargli notare che dal 1° dicembre scorso tutte le importazioni di prodotti il cui valore (escluso trasporto) è non superiore a 150 Euro, sono esenti da dazi (ditegli di andarsi a vedere la Circolare 43/D del 28.11.2008 dell'Agenzia Dogane, c'e' anche nel sito di quest'ultima), mentre per l'IVA vale la vecchia franchigia di 22 Euro.

Purtroppo i corrieri espressi non si distinguono per professionalità  nel disbrigo delle pratiche doganali e, per mia esperienza, sono quelli che fanno i maggiori pasticci fornendo la peggiore assistenza poi nel risolvere i problemi.
Ah... i termini fissati da loro per eventuali reclami alla dogana sono stabiliti a proprio uso e consumo (per loro chiedere alla dogana di rivedere una bolletta doganale è solo una seccatura e fanno di tutto per scoraggiare tale pratica), quando per legge il termine di prescrizione per la revisione di una pratica doganale è di tre anni!

porto la mia piccola esperienza:
spedizioni con i corieri espressi=costi doganali sballati
spedizioni con posta tradizionale=tempi + lunghi ma dogana più accurata
io ho acquistato dalla cina e dall'america e basta (non un grande campione) ma in entrambi i casi le spedizioni fatte con coriere mi sono arrivate con problemi come quelli riportati sopra mentre da quando ho deciso di affidare i miei acquisti solo alle poste americane tutto è andato liscio come l'olio, sia per spese piccole (sotto i 100$) che per spese ingenti (sui 1000$)
l'unico problema è che spedendo con le poste normali e non con coriere lo sdoganamento puà prendere anche diversi giorni mentre coi corieri si va via veloci, ma si vede con quali risultati...

ciao
daniele

Contemporanemente io ed un mio amico abbiamo fatto due acquisti, io in cina di più di mille euro (toyo + fuji690) e lui dal canada (fuji670).
Il mio pacco è passato quasi indenne, solo 40 euro di spese all'arrivo, il suo si è fermato, trafila di documenti come da voi descritta, 100 euro e passa di spese, oltre ad una manomissione della macchina che gli porterà  altre spese.
Ho letto quanto avete scritto, e trovandomi a dover fare un acquisto di circa 210$ da B&H, a questo punto mi sento un pò "bloccato", nel senso che non so come regolarmi, il pacco dovrebbe essere abbastanza piccolo, (panno nero, loupe, due chassis usati e un vetro di messa a fuoco nuovo), ma non vorrei A che mi fosse rotto qualcosa e B che mi si fermasse e mi venissero chiesti somme incredibili (oltre l'Iva che sono cmq disposto a pagare)...
Il costo della spedizione è praticamente uguale, sia con Ups che con International mail express..solo che cambiano davvero di molto i tempi come del resto diceva Daniele.
Il problema più che altro è che in Europa non sono riuscito a trovare gli stessi prodotti, e soprattutto a quei prezzi. Comprese le spese di spedizione rimane il vantaggio a comprare in Usa e non in Ue, almeno in questo caso.
Che mi consigliate di fare? Rischio?