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Pagare per esporre ?

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21/6/2005 23:27
Da Al pais dlà ceramica
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Ho inziato a partecipare a mostre collettive, ed un argomento di cui vorrei sapere il vostro autorevole parere è indicato nel titolo.
Finora le moste cui ho partecipato, oltre alla selezione chiedevano una quaota di 25 - 50 € per spese varie, tutto sommato accettabile.
Altre volte mi è stato chiesto fino a 200 € per esporre una o due settimane, e finora ho gentilmente rifiutato.
Altro discorso sono la possibilità  di pubblicazione su riviste del settore arte, anche queste a pagamento (e.g. 130 + IVA per 1/4 di pagina) possono aiutare o non servono a niente ?
Qualche indicazione utile ?
Qualche riflessione su questo argomento ?

Grazie.

Ciao

Inviato: 3/12/2008 12:13
www.artmajeur.com/gianlucafaletti
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Re: Pagare per esporre ?

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28/10/2006 14:37
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Confesso di saperne pochissimo e quel pochissimo deriva da esperienza personale.
Occorre sempre vedere se il gioco vale la candela.
Si possono pagare 30 euro per le spese vive di accoglienza (oltre ovviamente al costo di stampe, cornici ed allestimento) perchè ci va di fare la mostra; se ne possono spendere 300 per avere maggiore visibilità  e prestigio.
Si investono dei denari, tanti o pochi, per mandare avanti le nostre foto, ma poi bisogna vedere se hanno gambe per camminare da sole che giustifichino il nostro investimento.
Non credo che alla fine prevalga la fuffa e la promozione, se non c'è succo.

Inviato: 3/12/2008 12:40
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Re: Pagare per esporre ?

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21/6/2005 23:27
Da Al pais dlà ceramica
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Quello che dici è giusto ed ovvio, il problema è che molti creativi (artisti ?) nell' ambiente si ostinano a cercare e a partecipare solo se gli spazi espositivi sono gratuiti.
Visto che neanche il mio cane muove la coda per nulla .....
E' ovvio che bisogna anche considerare di spendere certe cifre se effettivamente lo spazio ha un certo rilievo.
Chiediamoci anche se la galleria di un certo rilievo, che richiede tanto denaro per partecipare all' evento, serve poi al nostro fine.
E' ovvio che poi se il lavoro non vale nulla, le possibilità  di "andare avanti" sono nulle o scarsissime.
Se vuoi la mia opinione lo sono in qualsiasi caso, vista l' inflazione di artisti (o presunti tali) che millantano la loro arte.
Se non si frequentano certe persone e certi ambienti in un certo modo, se non si risiede in un grande centro le possibilità  di "sfondare" sono bassissime.
Poi si sono le meteore, i talenti veri che opportunamente pilotati (ed aiutati) possono diventare famosi, ma a mio avviso sono molto pochi.
Una volta che almeno tu pensi che il tuo lavoro possa essere valido e non proponi il tuo lavoro esponendo qui e là , le possibilità  che qualcuno ti venga a bussare alla porta sono veramente nulle !!!
Ovviamente rispetto chiunque non abbia nessuna ambizione di nessun tipo ed espone le proprie fotografie sui muri di casa propria.

Inviato: 3/12/2008 13:06
www.artmajeur.com/gianlucafaletti
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Re: Pagare per esporre ?
Utente non più registrato
Se si ha del talento di solito si è pagati per esporre, ed anche bene, ma questa fortunata condizione richiede che nel luogo dove si espone ci sia una radicato mercato dell'arte che consenta a chi paga, quantomeno di rientrare delle spese, attraverso un colto mecenatismo o il suddetto mercato. Normalmente è bene capirsi..... investire duecento euro non significa pagare una mostra ma prendersi un poco in giro, comprarsi un piccolo spazio pubblicitario lo stesso.... partecipare a delle esposizioni collettive dove è richiesto un contribuito, quello è semplice gratificarsi. Insomma se si vuole esporre che si esponga, ma nei luoghi deputati a farlo, nelle città  dove esiste la possibilità  concreta di far conoscere il proprio lavoro, tramite l"azione del gallerista e della galleria, che sono necessari per incontrare critica, mercato e stampa specializzata... E di costi non sono mai così lievi, anche trovando il gallerista che investa su di voi, salvo casi di eccezionale talento, le spese si accumuleranno per importi ben diversi dai duecento euro indicati. Duecento euro, non ci paghi neppure una bottiglia di buon champagne con quella cifra... ora non vi sovviene il dubbio, questioni principio a parte, che se vi chiedono duecento euro per esporre, siete voi che aiutate chi espone e non viceversa, un serio gallerista o non vi chiede nulla, per interesse suo, oppure vi chiede di pagare la sua professionalità , ed il suo spazio un prezzo congruo, quando egli ritenga, vostro talento o meno, di non poter commercializzare cosa fate. Se il problema sono i duecento euro, non come cifra, ma come dinamica, meglio davvero non iniziare neppure. Esporre in modo serio richiede delle dinamiche mentali e di autopromozione che vanno oltre queste logiche ristrette. Sempre si abbia qualcosa da esporre.

Inviato: 3/12/2008 13:34
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Re: Pagare per esporre ?
Moderatore
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6553
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Citazione:

ellemme ha scritto:
....


Io non sono assolutamente esperto di queste cose, tuttavia mi sento di condividere quello che hai scritto.
Una piccola tassa di iscrizione per partecipare ad una mostra collettiva, mi sta anche bene. Gli organizzatori mettono il loro impegno nel cercare gli spazi, pubblicizzare l'evento, curare i tanti aspetti di contorno, chiedere eventuali permessi, ecc. ecc. E questo per lasciare esporre le loro opere anche a persone che magari hanno scarse possibilità  di reccogliere consensi e susccessi. Mi sembra giusto che rientrino almeno delle spese e anche che ci facciano un pò di guadagno.
Ma se la cifra richiesta sale oltre un certo livello, allora mi pare che si ricada nelle varie tipologie di situazioni che hai descritto.


Inviato: 3/12/2008 14:09
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
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Re: Pagare per esporre ?

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10/1/2008 12:54
Messaggi: 614
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propio in questo periodo mi sto muovendo per esporre a roma.....

preventivo... 5000 euretti....

non sono nessuno ed è difficile che qualcuno creda in me....

poi si vedrà ...
se son rose fioriranno

Inviato: 3/12/2008 14:19
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Re: Pagare per esporre ?
Moderatore
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8/1/2005 22:33
Da Varese
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Citazione:

ellemme ha scritto:
... ora non vi sovviene il dubbio, questioni principio a parte, che se vi chiedono duecento euro per esporre, siete voi che aiutate chi espone e non viceversa, un serio gallerista o non vi chiede nulla, per interesse suo, oppure vi chiede di pagare la sua professionalità , ed il suo spazio un prezzo congruo, quando egli ritenga, vostro talento o meno, di non poter commercializzare cosa fate. Se il problema sono i duecento euro, non come cifra, ma come dinamica, meglio davvero non iniziare neppure. Esporre in modo serio richiede delle dinamiche mentali e di autopromozione che vanno oltre queste logiche ristrette. Sempre si abbia qualcosa da esporre.


Pur non essendo esperto di tali tematiche non posso che dirmi d'accordo con queste parole.

Marco

Inviato: 3/12/2008 15:22
Il mio sito

"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


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Re: Pagare per esporre ?
Utente non più registrato
Ecco un esempio di soldi buttati nel cesso..........

5000 euro per esporre a Roma. Perdona la franchezza, ma la piazza non vale la candela. Ovveor lo fai per te, fallo. I soldi non sono un problema, fallo. Lo fai per auto promuoverti, soldi appunto buttati nel cesso. A Roma ho diversi clienti, conosco bene il mercato, ho anche avuto uno studio anni fa. Non c'è nulla che valga la pena. Se vuoi muoverti a Roma cerca nel gratis o nel semigratis, di occasioni ce ne sono altrimenti, se vuoi esporre e cercare contatti... seri... ripeto per comodità  Parigi, Londra, Berlino, New York hanno tutte un buon mercato, vero, e non sono irraggiungibili come Tokyo, L.A. o San Francisco. Anche Milano è proprio morta, meglio allora Barcelona, che è più povera ma ha mercato. Poi ci sarebbe un pò di Svizzera, e altra Germania ma è più complicato. Parliamo ora del perchè butti i soldi nel cesso. Delle tue motivazioni non indagheremo, non ci interessano. Ma devi comprendere che Roma è un mercato artistico prioritario per certe cose particolari. Se cerchi italiano impossibile, ad esempio Caravaggio, o Raffaello, privato, insomma se hai quei 60 milioni di euro che proprio non senti di voler investire in Wally, oppure negli interni in marmo del bagno del tuo nuovo jet, ma vuoi un qualcosa di meraviglioso, ecco a Roma devi venire. Esistono case dove questi capolavori dimorano; e mercanti in grado di introdurre la trattativa. Molti dei più grandi artisti vi risiedono, con riservatezza, lasciando credere che le loro residenze ufficiali siano le gettonate piazze dove vendono, ed è possible acquistare anche qualcosa di contemporaneo. Ma ahime, a Roma si vendono solo cose eccezionali. Insomma non c'è mercato. Non ci sono clienti, e non ci sono mercanti, di fotografia come di molto altro nel campo dell'arte. Ecco il senso delle parole soldi buttati nel cesso. Con 5000 euro ci scappa un bel soggiorno a Parigi e relativa mostra, e magari si vende pure qualcosa a prezzi di mercato e non di elemosina.

Inviato: 3/12/2008 16:25
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Re: Pagare per esporre ?

Iscritto il:
21/6/2005 23:27
Da Al pais dlà ceramica
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ellemme personalmente sono tutto orecchi.
Se vuoi "aprirti" un pò di più, fare qualche altra considerazione interessante come quelle che hai inserito finora.

Grazie.

Ciao.

Inviato: 3/12/2008 16:53
www.artmajeur.com/gianlucafaletti
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Re: Pagare per esporre ?

Iscritto il:
28/10/2006 14:37
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credo che come al solito la comunicazione su internet manifesti i suoi limiti: mi pare che si stia parlando di due cose ben diverse (anche perchè fortunatamente il pubblico di questo forum è piuttosto vario).
In effetti una cosa è esporre da - mi si passi il termine nella sua accezione etimologica- "fotoamatori", a cui interessa principalmente prendersi la soddisfazione personale di portare a termine un progetto e di esporlo in pubblico(cosa che ho potuto sperimentare anche io), un'altro è farlo da professionisti o da, mi si passi ancora una volta il termine, da "artisti", il cui problema non è portare a casa un quaderno pieno di firme e commenti incoraggianti ma quello di vendere e di farsi conoscere alle persone giuste, nei giri giusti ecc.
Nel primo caso possono anche essere troppi i 30 euro per un semplice affitto dei muri, nel secondo caso possono essere pochi i 5000.
Dipende sempre da come uno si voglia collocare, o no?

Inviato: 3/12/2008 18:12
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Re: Pagare per esporre ?
Utente non più registrato
Perchè ti chiami Mosè....pensavo Palomar, non dividiamo le acque ma diamo risposte ad entrambe le comunità , che poi sono simili, molto.

Amatori in mostra. Di solito schifezze inerarrabili appese alla bene e meglio, illuminate peggio, didascalizzate da schifo, commentate in modo immondo. Ho dovuto vedere, quando ancora aihme accettavo come una missione sacrficale tutte le giurie di tutte le sagre fotografiche che mi invitavano, spesato, tutto questo. Oggi ho smesso di farmi del male, ho dato, che altri soffrano... ed ecco una serie di consigli preziosi.

Cominciamo dal luogo. Per cortesia evitate bar, ristoranti, disco pub e puttanate varie. Fanno **, se esponete qualcosa fate in modo che quel qualcosa si possa vedere senza calpestare cappotti e persone.
Quindi cercate in prevalenza tra gli spazi espositivi pubblici, e poi rivolgetevi al mondo dell'associazionismo. Non esponete a mucchione, ovvero non mettete tutto con tutto, mischiando trenta autori magari con una foto per ciascuno. E' autolesionismo.
Datevi un budget, e che sia realistico. Se non avete quel budget non fate una ciofeca.

Se esponete da soli ecco dei consigli preziosi :

Cominciamo dall'allestimento.
Foto piccole.
Cornice e passepartout è sempre da preferire al montaggio a vista per i formati piccoli.
Scegliete il prodotto Nielsen, cornici in alluminio, che sono di estrema classe, indistruttibili, modulari, si svitano e si combinano nei formati più diversi, reciclando enne volte le aste. Ovviamente nell'ottica del riutilizzo.
Fanno sempre la loro figura.
Foto grandi.
Oggi il gusto corrente vuole il montaggio su pannello. Ecco scartate a priori i pannelli leggeri e sottili, alluminio in testa, che si danneggiano e danneggiano la stampa troppo facilmente, orientativi sul Leger da 20mm bordato, fa anche grande figura, e vale in caso di vendita una cornice, insomma il cliente puà appendere ciò che compra, direttamente.
Una cosa fondamentale è come illuminate le foto, cercate di renderle leggibili al meglio e domandatevi se e come la luce solare durante il giorno modificherà  la lettura delle immagini.
Il neon uccide ogni fotografia, così come luci troppo calde. L'illuminazione diffusa, senza ombre e riflessi di certo è auspicabile, salvo che non esponiate una installazione.
Cercate di lasciare a chi viene a vedervi qualcosa............ lo so siete poveri.... e quei duecento milioni di euro per una brochure so cool non li avete. Bravi pirla... non servono. Stampante laser qualche carta raffinata come la Canson Opalux con all'interno un foglio metallico, possono fare miracoli e costare zero. Un po di genio e di gusto... magari rivolgetevi a qualche amico o amica che ha fatto una accademia di belle arti. Con niente si fanno delle cose eccezionali, certo serve talento.
Una cosa intelligentissima da fare è una tiratura per la mostra, da regalare e/o vendere, sapete voi.
Inventate qualcosa di geniale, di unico, di nuovo, che si sposi con la vostra fotografia e confezionate una tiratura ad hoc, successo garantito.
Fatevi scrivere una presentazione, da chi ne è capace per cortesia.
Date un piccolo party..... alla vernice niente carciofi fritti, quelli a casa, nessuno si aspetta di mangiare, date solo da bere, in modo elegante, una cosa dal sapore umano. Se non avete budget non fate nulla. Odio andare a certe vernici e tenere sulle mani un bicchiere da cui far finta di sorseggiare qualcosa di alieno.
La mostra è un atto sociale, non arrivate alla vernice vestiti ancora con la tuta da pittore, con il martello che vi spunta dalla tasca, vernice dove con calcetto grazioso spedirete la cassetta degli attrezzi, ancori caldi, dietro un angolo.

Lasciate riposare la mostra, una volta installata lasciate riposare il tutto una giornata e poi fate gli ultimi ritocchi a freddo.

Questo sono consigli validi per tutti. Passiamo ora ai consigli pro.

Non sputtanate quello che sapete fare con galleristi ladri e incapaci.
Girate varie gallerie, frequentatele nei giorni di vernice e riflettete. Se chi espone è circondato da amici e parenti e scherza in allegria di certo si divertirà , ma è segno inequivocabile di galleria schifosa, se l"artista sta li smarrito e continua a stringere mani, sorridere, e dire cose sceme a gente che non conosce, siamo sicuri che il gallerista ha fatto il suo lavoro. Le mostre le fate per incontrare potenziali clienti... CHIARO.

Cose da ribadire per i pro... Catalogo, mai troppo bello.... investite quanto potete, ma se poco potete, non fatelo. Puntate su un testo e una illagine ma confenzionati in modo supremo.
La tiratura per la mostra è obbligatoria. Fate solo cose eccezionali.
Andando a circa 150 mostre anno.... bleahhhhh ho ricevuto di tutto.
Certe cose dozzinali finiscono addirittura nei cestini della spazzatura direttamente, fuori sulla strada anitstante la aglleria, neanche arrivano all'autista che attende alla macchina.
Se la galleria non fornisce un curatore è d'obbligo averne uno. Oggeto raro ma necessario.

Curatori possibili e strategie.
Siete in carriera, curatore di nome, che magari non vi farà  vendere nulla, ma vi assicura un giro in altre gallerie, e sulla stampa di settore, e addirittura un percorso museale.
Volete vendere, perchè siete sotto con il budget, non vi serve un curatore ma un cliente che conosca altri clienti e si spacci per curatore, di solito curatrice.
Curatrice, dicevamo, è un prodotto che potrebbe costarvi, di solito bella e ricca, ma va bene anche cesso e ricca, insomma ricca è l'importante. deve avere comprato, e molto. Classico esempio di cliente trasformatasi in vampiro. Vi fregherà  il pezzo migliore, per un niente del suo valore, ma ha una agenda che vale oro, tradotto vendite, vendite e vendite, un sacco di conoscenze, di gonzi, pronti a seguire il suo gusto/intuito e a pagare per le vostre cose. Che è il nostro obiettivo.
Per cortesia non fate i barboni. Lavarsi e stirarsi, possedere un vestito fatto su misura per gli uomini e una tenuta sobria ma di grido per le donne.
Curate le mani, il sorriso, ed i modi. Vi state prostituendo. Il modello Basquiat è finto con A. W., l'eroina e tutte le cose dei 60' 70' 80'......
Niente cibi, ma un raffinato glu glu. Non si risparmi.
Occhio le luci..... non fate i pisquani devono essere perfette. Se necessario spendite di tasca vostra.
Fate in modo che ci si possa sedere, verificate che la galleria abbia un ufficio per trattare con i clienti, preparate delle copie di quanto esposto se in tiratura, non esponete il primo esemplare della tiratura, i primi li terrete per una vendita diretta.

Luoghi dove esporre.
Organizzandovi.... la cosa più comoda è Parigi e poi Londra.
Parigi costa meno.
Se avete dei portfolio pronti ci sono degli indirizzi che dovreste conoscere, e che se volete potete chiedere, su dove andare e con chi parlare. Al momento per ragioni logistiche fornisco indirizzi e contatti di solo Parigi, L.A., Tokyo Londra, Berlino e NYC, solo via pm e solo dopo aver visto il portfolio.
Mesi giusti per Parigi, novembre in occasione, ogni due anni del Mois de la photo, e tutti gli anni in occasione dei PPP. Anche gli incontri fotografici della Marie du X sono interessanti, biennali anche questi. Curatori e galleristi, sono merce rara a Parigi, rarissima, molti purtroppo o sono dilettanti o un pò impostori.

Londra, mesi giusti autunno/inverno, si trattano le vendite, la primavere e l'estate no. Non ci sono occasioni particolari. Si commercia arte tutto l'anno. Sono più professionali. Costi tripli rispetto a Parigi.

NYC. Costi dal nulla all'assurdo, più sovente l'assurdo..... Grande mercato, si vende di tutto, ma non sempre a buoni prezzi. Insomma potresti rimetterci alla grande. Esperienza che va intrapresa. Mesi da Settembre a Aprile.

L.A. Mercato molto ricco solo su invito, preferiscono i locali, insomma quelli che vanno a viverci. Stessa broda per San Francisco. Alti i costi. Aperti sempre. Ci sono branchi di idioti con i soldi che comprano tutto. Solo una questione di agganci.

Berlino, si vende il noto e di qualità , mercato difficle, non ricchissimo, chiuso. Primavera e autunno. Evitare inverno e estate.

Tokyo. Tanto non ci arrivate, mercato chiusissimo, straricco, sembrano idioti i clienti ed invece vi hanno già  radiografato quando ancora non sapevate di esporre li. La mecca della vendita. Tutto l'anno. Ma scegliere momenti privilegiati dell'anno rispettando la tradizione scintoista è segno di grande rispetto.

Fine introduzione. Saluti

Saluti

Inviato: 3/12/2008 20:09

Modificato da ellemme su 3/12/2008 20:28:55
Modificato da ellemme su 3/12/2008 20:31:43
Modificato da Galeno su 6/12/2008 14:04:55
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Re: Pagare per esporre ?

Iscritto il:
21/6/2005 23:27
Da Al pais dlà ceramica
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PIù leggo il tuo ultimo intervento e più trovo spunti e consigli interessanti.
Certo determinati punti dovrebbero essere sviluppati ulteriormente.

"Stampante laser qualche carta raffinata come la Canson Opalux con all'interno un foglio metallico, possono fare miracoli e costare zero." che vor dì (I) ?

"Una cosa intelligentissima da fare è una tiratura per la mostra, da regalare e/o vendere, sapete voi." che vor dì (II) ?

"Inventate qualcosa di geniale, di unico, di nuovo, che si sposi con la vostra fotografia e confezionate una tiratura ad hoc, successo garantito." che vor dì (III) ?

Grazie mille.

Ciao.

Inviato: 4/12/2008 8:14
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