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Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Durante la mia breve visita Londinese, ho avuto occasione di visitare la mostra fotografica di Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern. Era l'unica mostra a pagamento di tutto il museo ma ci sono volutamente andato visto che si trattava dei padri del movimento Dada..

Ho cercato di godere al massimo della visita, dei lavori di solarizzazione di Man Ray e dei quadri di Picabia.
Se devo essere sincero però non posso dire che la mostra mi sia piaciuta...troppo "estrema" per un pixel peeper paesaggista come me .... forse avrei prima dovuto preparami e studiare qualche testo o anche i thread passati su questo forum....insomma, un boccone un pò troppo indigesto per il sottoscritto..... non riesco proprio a comprendere come questo movimento abbia influenzato i lavori dei grandi maestri della fotografia del 900...


Inviato: 5/5/2008 11:09
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra
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Citazione:

Desert ha scritto:
..... non riesco proprio a comprendere come questo movimento abbia influenzato i lavori dei grandi maestri della fotografia del 900...



Sempre lui, sempre Duchamp..........mi viene da pensare che questo personaggio o si odia o si ama, senza vie di mezzo. Quello che è certo è che Duchamp ha costiuito con la sua opera uno spartiacque incredibilmente "presente" e tangibile per tutta l'rte successiva, tutta l'arte definita contemporanea, a partire dal primo dopoguerra, attraverso gli anni '50, '60......fino ai nostri giorni. Da Duchamp hanno attinto e preso spunto chi in maniera minore, chi maggiore tutte le correnti artistiche moderne.
Magari non visibilmente dal lato estetico, sicuramente a livello concettuale e come modo di intendere e concepire l’arte. Certamente poi i suoi lavori possono piacere o meno, e probabilmente è anche dura che piacciano se “visti” partendo da presupposti esclusivamente di bellezza estetica o armonia delle forma………….quello che connota e caratterizza l’opera di Duchamp non è infatti da ricercare in tali aspetti, pena una immancabile delusione. Piuttosto dovrebbe essere compreso il loro significato oltre l’estetica e quanto ha voluto “dire”, quali schemi ha voluto rompere l’autore con tali lavori. Si torna immancabilmente al solito discorso sulla fruibilità  di certe forme d’arte e di conseguenza alle varie considerazioni sull’arte contemporanea in toto. Quello che dovrebbe essere chiaro, per poter dare un giudizio coerente, è che i canoni comunemente accettati per rapportarsi a certe forme d’arte “classica” (mi dispiace per il brutto termine, ma non mi viene in mente altra definizione…………magari “consona” ???) non sono applicabili in modo identico nell’avvicinarsi a forme diverse che hanno come caratteristica una rinuncia dichiarata al bello estetico come aspetto saliente o comunque presente. Poi dico nuovamente quello che sono solito sostenere: non per forza certa arte deve piacere o interessare, ma quello che conta è capire perché è nata e cosa ha portato/comportato. In tal modo anche il successivo giudizio magari negativo non sarà  a priori.

Marco

Inviato: 5/5/2008 12:10
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Grazie Marco per il commento...
speravo che qualcuno "raccogliesse" il mio messaggio, che in fondo non conteneva alcuna richiesta, se non la speranza che qualcuno "commentasse" il mio disagio.

E' vero che essendo la mia idea di fotografia non separabile dal formalismo estetico, era scontata una certa mia delusione nel visitare tale mostra e me lo immaginavo quando mi sono accinto a pagare il biglietto; purtuttavia l'ho fatto per le stesse ragioni a cui accennavi ; e cioè vedere con i miei occhi i lavori che hanno connotato lo sviluppo dell'arte nelle decadi successive.

Personalmente rimango molto, molto ancorato ad una visione "rinascimentale" della fotografia in cui la componente estetica rimane necessaria e indispensabile....

Inviato: 5/5/2008 13:27
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra

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Da Toscana
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Ciao Roberto,
siamo rimasti in pochi...Ha ragione Marco, Duchamp puo' essere amato o odiato. Da parte mia tutti e due, grandissima stima ma anche tanto rancore.
In questi giorni, leggendo Artaud, Pirandello, e risalendo fino ad Erasmo da Rotterdam mi sembra che, esaurite le possibilita' di ricerca per ottenere qualcosa di similile alla realta', probabilmente o sicuramente per "colpa" della fotografia, ci si sia spostati nel campo del subcosciente, dove oscuri fantasmi minacciano il raziocinio e affascinano con le loro apparenti incongruenze. E chi ha piu' fantasmi dei pazzi? Chi piu' dei drogaiti e degli ubriachi? Chi riesce ad evocarne piu' di un Pirandello? E chi ne riesce a immaginare o creare piu' dei furbi?
Solo che quelli dei pazzi prendono lo stomaco, Pirandello mi fa pensare alla complessita' dell'animo umano, gli altri mi lasciano un po' perplesso....
Ciao,
Renzo

Inviato: 5/5/2008 13:56
.........

......
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra

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Da acqua aria terra
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Citazione:

Falcopardo ha scritto:
Ciao Roberto,
siamo rimasti in pochi...Ha ragione Marco, Duchamp puo' essere amato o odiato. Da parte mia tutti e due, grandissima stima ma anche tanto rancore.
In questi giorni, leggendo Artaud, Pirandello, e risalendo fino ad Erasmo da Rotterdam mi sembra che, esaurite le possibilita' di ricerca per ottenere qualcosa di similile alla realta', probabilmente o sicuramente per "colpa" della fotografia, ci si sia spostati nel campo del subcosciente, dove oscuri fantasmi minacciano il raziocinio e affascinano con le loro apparenti incongruenze. E chi ha piu' fantasmi dei pazzi? Chi piu' dei drogaiti e degli ubriachi? Chi riesce ad evocarne piu' di un Pirandello? E chi ne riesce a immaginare o creare piu' dei furbi?
Solo che quelli dei pazzi prendono lo stomaco, Pirandello mi fa pensare alla complessita' dell'animo umano, gli altri mi lasciano un po' perplesso....
Ciao,
Renzo


azz renzo, tu hai erba buona e non condividi, male, molto male

Citazione:

Falcopardo ha scritto:
E chi ha piu' fantasmi dei pazzi? Chi piu' dei drogaiti e degli ubriachi?


azz mi permetto solo di aggiungere: chi più degli inquadrati, degli "ordinari" che non sanno volare, dei possessori della verità , dei tuttologi, di quelli che non sanno dire "ho sbagliato", di coloro i quali non hanno capito che

"Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce..." (Neruda)


a presto,ric
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Inviato: 5/5/2008 14:45
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra

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C'è un fraintendimento sotto sotto...Duchamp ha sicuramente inciso profondamente nell'arte contemporanea influenzando diverse correnti artistiche successive, e come dice Marco, più a livello concettuale che formale. Ma i grandi maestri a cui si riferisce Desert (e sarebbe interessante capire quali sono e faccio io una supposizione) penso abbiano poco a che fare con Duchamp. Forse perchè vince la forma? perchè anche se c'è qualche relazione strutturale, non é immediato coglierla e la fotografia ha una sua pregnanza come oggetto immediato, non solo certo, ma per la maggior parte é così.
Allo stesso tempo so bene che si é teorizzato della relazione tra fotografia e ready-made (ad esempio: www.lettere.unimi.it/Spazio_Fi ... duemilasei/Faessler06.pdf) ma che c'azzecca un A.A. o un HCB, in particolare quella generazione,...con Duchamp? non che vada matto per AA e HCB, ma lo pongo come un dato storico e culturale. Quando si dice maestri della fotografia (sto usando la definizione di Desert che racchiude bene un certo modo di dire) si intendono alcuni fotografi che evidenziano una fotografia che sembra aver avuto un proprio percorso, diverso da quello dell'arte contemporanea. Ovvio che nei maestri ci stanno anche altri...e per questo dico che bisognerebbe provare ad esplicitare chi intendiamo quando diciamo maestri. In questo modo si puà fare un po di chiarezza intorno a questo aspetto. In sostanza non esiste la fotografia esistono diverse fotografie e per questo diversi sono i rapporti con l'arte. E la questione é aperta...
bs
marco

aggiungo sempre sul rapporto ready-made e fotografia
http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=6182&IDCategoria=55
http://www.informatissimafotografia.it/art08a.asp


Inviato: 5/5/2008 18:00
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Ciao Samuel,
grazie della risposta... sempre puntuale e precisa...
Sì mi riferivo ai maestri che hai citato, ma anche a quelli presenti nella nostra sezioni "incontri con l'autore" come Paul Strand, Ferruccio Leiss, Paolo Costantini,Robert Adams,
Josef Sudek, August Sander e Vittorio Sella...
Non menziono nemmeno i vari Salgado, Fatali ecc.ecc. perchè mi sembra di capire che non ci azzeccano nulla....

In ogni caso posso invertire la domanda a questo punto; se è vero come è vero che Duchamp ha influenzato l'arte moderna concettuale, inclusa anche la fotografia, quali sono i "maestri" di quest'utltima che vi hanno attinto ?

Ciao
Roberto

Inviato: 5/5/2008 18:46
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra

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grazie Desert...e su questo lascio la palla ai duchampiani...
non lo sono molto, benchè ne riconosco il valore e il peso nella storia dell'arte, ma personalmente non mi convince tanto il rapporto stretto tra fotografia e ready-made...la questione é da approfondire anche da parte mia, ma per quello che ho letto...capisco ma non mi adeguo. A volte mi sembra che certi episodi della storia dell'arte rischino di diventare dei totem...
Come ho detto nel post sul reportage mi sembra che la fotografia presenti anche e soprattutto, altre storie e percorsi, diversi da quelli legati ai percorsi artistici di matrice duchampiana. Comunque sia la fotografia é una brutta bestia da controllare e incasellare ed è questo che me la rende affascinante.
bs
marco

Inviato: 5/5/2008 19:26
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra

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mettiamola così :
parafrasando un film di Luciano De Crescenzo, se fra trecento anni qualcuno trovasse sepolta in una cantina una stampa di "Moonlight, Hernandez" di AA, probabilmente si renderà  conto immediatamente di essere di fronte ad un oggetto di un certo rilievo artistico e storico. Se, nella stessa cantina, qualcuno trovasse invece la famosa opera "orinatoio" di Duchamp, penserà  sicuramente di aver trovato... "NU CESS SCASSAT..."!


Inviato: 5/5/2008 21:16
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra

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Fatico sempre a capire perchè bisogna mandare in merda le cose...pare che alcuni si divertano. Mah!
bs
marco


Inviato: 5/5/2008 21:50
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra
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Citazione:

samuel ha scritto:
Fatico sempre a capire perchè bisogna mandare in merda le cose...pare che alcuni si divertano. Mah!
bs
marco



Mi hai tolto le parole di bocca...........

Marco

Inviato: 5/5/2008 22:06
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra

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Citazione:

samuel ha scritto:
Fatico sempre a capire perchè bisogna mandare in merda le cose...pare che alcuni si divertano. Mah!
bs
marco



scusa non capisco, ti riferisci alla mia citazione?
Se sì, non si tratta affatto di quello che dici (scusa non mi va di ripetere le tue parole). Invece di fare un lungo intervento, ho preferito fare una breve "citazione" di un film di De Crescenzo che si riferiva esattamente ad un'opera di Duchamp. Pur essendo un commento espresso in maniera ironica, non era affatto sciocco, nè irriverente. E a mio parere, degno di riflessione.
Se poi tu non apprezzi lo stile, sono affari tuoi, ma penso che nessuno si dovrebbe sentire offeso per quella citazione. Io personalmente invece non apprezzo nè il tuo stile nè il tuo vocabolario.

Inviato: 5/5/2008 22:25
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Proporrei di continuare la discussione su Duchamp.....

Inviato: 5/5/2008 22:31
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra

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No, non mi riferivo a te, ma a De Crescenzo.
bs
marco

scusa Desert, ma mi capita raramente

Inviato: 5/5/2008 22:47
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra

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Ah, be, allora...

Comunque a scanso di equivoci De Crescenzo non dà  un giudizio negativo su Duchamp (o almeno, non apertamente). Esprime solo uno spunto di riflessione sulla riconoscibilità  dell'opera d'arte rispetto al contesto.

Inviato: 5/5/2008 23:06
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra

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Ciao,
meno male, mi aspettavo di peggio. Mi sono sentito sollevato quando ho letto l'osservazione di Marco su A.A. e H.C.B.
Mi domandavo se un giorno ( ma forse e' gia' successo ) un qualcuno togliera' l'ottica alla reflex e scattera'...delle immagini del nulla asserendo che bla bla bla..tipo le tele bianche e le cornici vuote.... gente come A.A. che hanno dedicato la vita allo studio di qualcosa di ben piu' concreto verranno archiviati come obsoleti e superati?
Io avevo il dono di saper scarabocchiare, in gioventu' mi sono impegnato da autodidatta e qualcosa nel mio piccolo ho buttato giu', poi magari arriva uno che piscia su una tela e dice che e' un'opera d'arte...Marco, non e' buttare in m...a il discorso, e tenere alta la guardia per discriminare il grano dal miglio, e Duchamp ha la cosciente, lucida responsabilita' morale di aver gettato le basi ( me lo vedo sogghignare sotto i baffi...) di questo scompiglio.
Se oggi rinascessero un Fidia o un Michelangelo, un Giotto o un Caravaggio, come sarebbero valutati?
Ciao,
Renzo

Inviato: 5/5/2008 23:35
.........

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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra

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Ciao Falco,
capisco in generale il tuo discorso, capisco meno i particolari...comunque, approfitto di una tua frase, tenere alta la guardia...la questione é che cosa si deve difendere. Duchamp non ha impedito nulla rispetto all'evoluzione dell'arte seguente tant'è verà che ci sono state correnti diverse. Il problema spesso é dato dai duchampini, dagli adepti, da quelli che rincorrono il maestro a tutti i costi, anche quando lo stesso maestro l'avrebbe piantata li. Ma ciò vale anche anche per i A.Aini e gli HCBini che continuano a vedere il mondo solo da quell'oculare. E allora cosa si deve difendere, rispetto a cosa tenere alta la guardia? Personalmente, tra alcuni altri, trovo grande R.Frank. Forse troppo grande. Ma mica si fotografa come lui, e la fotografia non si é fermata a lui, ma le sue foto rimangono assolute. Prendi un ritratto di Avedon (visto a Milano ed é fantastico). Sono assoluti, ma chi si sognerebbe di farli così? E allora, te lo richiedo, forse bisogna tenere alta la guardia dagli "ini"?
bs
marco

Inviato: 6/5/2008 0:39
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra

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Ciao Marco,
Duchamp ha aperto una via che dev'essere percorsa con onesta' e intelligenza. Purtroppo e' una via insidiosa perche' puo' essere intrapresa agevolmente anche da chi con due chiacchere riesce ad incantare. D'altronde viviamo in un mondo che coltiva con successo santoni e guaritori.....Ci vorrebbero le Iene
Ciao,
Renzo

Inviato: 6/5/2008 6:28
.........

......
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra
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Tornando al discorso Duchamp.
La sua influenza nei confronti dell'arte contemporanea è fondamentalmente riferita all'aspetto concettuale pi༠che a quello estetico. I cloni? Quelli ci sono sempre stati e sempre ci saranno, e vale per ogni tipo di espressione artistica. Vero è che se come detto l'influenza è riferita alle idee e non all'estetica si è nel lecito se si sostiene che i cloni estetici hanno poca ragione di essere considerati perchè la ragione di essere del lavoro di Duchamp ha la sua forza e si regge sulle idee piuttosto che sulla sola estetica. Riprodurre i suoi lavori formalmente identici si riduce allora ad una sterile ripetizione seriale priva dei presupposti che li hanno generati. Poi chiaramente, come detto da altri precedentemente, non tutto e non tutti hanno "subito" l'influsso di certe correnti artistiche.

Marco

Inviato: 6/5/2008 11:48
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Re: Duchamp, Man Ray e Picabia alla Tate Modern di Londra
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Citazione:

Falcopardo ha scritto:
poi magari arriva uno che piscia su una tela e dice che e' un'opera d'arte...


A dire il vero è storia vecchia. La tua idea qualcuno l'ha avuta molto prima di te...........un certo Worhol con i suoi "oxidation Paintings"
http://www9.georgetown.edu/faculty/ir ... s-Post-Gagosian-2002.html

Marco

Inviato: 6/5/2008 11:55
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