Sto leggendo un libro che trovo sempre piu' meritevole di segnalazione (ma sono un dilettante, quindi siete avvisati...).

Per chi come alcuni di noi si e' buttato in letture "pesanti" di critica ed estetica fotografica ci sono sempre i due passaggi obbligati, cioe' "On Photography" della Sontag e "Camera Lucida" di Barthes. Quando poi uno continua a leggere sull'argomento sviluppa la sensazione che dopo questi due colossi - indipendentemente dal fatto che uno sia piu' o meno d'accordo rimangono due opere di riferimento e di grande lucidita' intellettuale - non ci sia piu' nulla.

Ovviamente uno sa che non puo' essere vero, ma trovare una trattazione un po' articolata su quello che e' successo alla interpretazione estetica della fotografia dopo il 1980 e' risultato - per me - alquanto difficile.

Ho pero' risolto il problema con questo libro che mi sento con tutto il cuore di consigliare. Non so se c'e' o se e' in preparazione una versione in italiano. Lo si trova su amazon.co.uk

Photography Theory
James Elkins, Editor
Routledge, Taylor and Francis Group, 2007

Il libro include quattro articoli specialistici sul concetto di fotografia e su altri interessantissimi temi quali la differenza tra digitale e chimico, tra "art photography" e "popular photography" (cioe' tra le foto di Gursky e le mie ) e su tantissimi altri temi affascinanti. Riporta e discute opere sul tema della estetica fotografica e del significato di fotografia di critici marxisti, freudiani, etc etc etc. Spazia tra il 1980 ed il 2005.

Dopo questi quattro articoli o essays riporta conversazioni tra teorici dell'arte e commenti da parte di piu' di venti esperti.

No, non rendera' migliori le mie foto, ma se qualcuno/a mi chiede qualcosa sul "dopo Sontag" e sul "dopo Barthes" posso adesso dargli/le un testo di riferimento (per le mie modeste capacita', beninteso), che contiene oltretutto abbastanza riferimenti che se si vuole andare a fondo c'e' da leggere per i prossimi due o tre anni.

Una considerazione a margine: ho notato la mancanza di riferimenti a critici italiani (il libro e' in inglese ma molti non anglosassoni vengono citati). Qualche riferimento a Eco, e basta. Non ho ancora finito ma non dispero, pero' e' triste. Le ragioni di questo possono essere di vario genere, lascio a voi la scelta.

Ho aggiunto una chicca in fondo. Non la riporto per spirito provocatorio ne' tantomeno perche' sono d'accordo, ma solo come piccolo esempio della grande quantita' di posizioni stimolanti (ed articolate in modo esemplare, qui ho riportato solo la "sparata" e non le ragioni che la giustificano agli occhi di Manovich) contenute in questo libro.



"Digital technology does not subvert 'normal' photography because 'normal' photography never existed." --- Lev Manovich.
("La fotografia digitale non sovverte la fotografia 'normale' perche' la fotografia 'normale' non e' mai esistita")

Grazie della segnalazione.

Suggestiva la citazione.


Andrea

Ciao,
Anch'io ringrazio Marco della segnalazione, ma di questi tempi sono gia' frastornato di mio e dover leggere un intero testo in inglese mi metterebbe veramente in crisi..
Ciao,
Renzo

Magari per tenere vivo il discorso nel forum - al di la' di pixel e intrugli chimici - potrei aggiungere una traduzioncina ogni tanto di frammenti piu' o meno auto-contenuti da questo libro e che possono stimolare una qualche discussione. Cioe' includere sia la frase ad effetto che le motivazioni - sempre che non mi faccia tradurre pagine e pagine

Non so, potrei provare e vedere se c'e' dell'interesse...

Citazione:

Non osavo chiedere tanto...
Credimi, tra tradurre tutti i testi dei vari programmi che ogni tanto mi provo a testare, tra altri siti interessanti ma a volte quasi ermetici per il linguaggio lontano dalla mia remota preparazione scolastica ( e ad uso commerciale ) mi trovo a volte in uno stadio di rifiuto dell'inglese...
A me farebbe senz'altro piacere la tua iniziativa.
Ciao,
Renzo

Ehm, scusa...per "Camera Lucida" di Barthes intendi la traduzione de "La Chambre Claire"?
Perchè se non è così, qualcosa mi sfugge...

Sulla falsariga di Barthes, avevo iniziato a scrivere un pezzo, ponendo l'obiettivo non sulla fotografia ma sulla storia, partendo dall'assunto dello stesso Barthes: «Cià che mi separava da molte di quelle fotografie era la Storia. Che cos’è la Storia? Non è forse semplicemente quel tempo in cui non eravamo ancora nati?».

Ma non lo ho ancora finito... mi sono arenata...spiaggiata come una balenottera sulla battigia...

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Citazione:

Attento ai problemi di Copyright ! Non vorrei che poi, per aver voluto semplicemente essere gentile, ti ritrovi con qualche contenzioso legale...

Hai ragione Luciano, grazie del consiglio. Lasciamo perdere, non ne vale la pena.

Citazione:

Confermo, e' il titolo usato nella edizione inglese.

Citazione:

Da quanto ne sà, ma ci vorrebbe un legale, la sola citazione di frammenti di un testo, indicando chiaramente la provenienza, non viola il copyright.
Altrimenti se così fosse le citazioni inserite nella maggior parte dei libri divulgativi sarebbero tutte violazioni di copyright?

Comunque, per evitare qualsiasi problema, è sufficente non tradurre letteralmente il testo ma enunciarne i concetti. Questo sono certo che non è violazione di copyright.

Mi sembra palese che qui si sta parlando di citazioni di un testo e non di riproduzione integrale o di gran parte di esso, non penso quindi che ci siano problemi, tuttavia credo che sia forse più semplice esprimere un concetto tratto dal testo con un minimo di argomentazione e buttarlo in pasto alla discussione.

Sarebbe un'ottima cosa; certo, è un lavoro che impegna tempo. Se lo vorrai/potrai fare, Marco, avrai tutta la mia attenzione e ...gratitudine, dato che per un bel po' non prevedo di potermi leggere il testo.


Andrea