E chi non lo conosce...molte volte sul sito si legge di fotografi che chiedono pareri sul ritratto. Iniziare da questo signore e non dimenticarlo.
bs
marco

www.richardavedon.com

Nella mia lunga (ed alterna) passione fotografica ho avuto occasione di visitare una mostra di Avedon a Milano, al Palazzo Reale...circa 10-12 anni fa...curata in modo impeccabile, con gigantografie enormi....non so quante ore ho passato a rimirare quelle immagini

Nello stesso periodo a poche decine di metri c'era anche un'esposizione di S. Salgado.

Da quelle due esperienze ne uscii sconvolto... ...mi resi conto di quanto ero "piccolo"...fotograficamente e non...

Ciao
Stefano Z.

Citazione:

Assolutamente d'accordo.

Idem, per la foto di Moda

Però Avedon è pericoloso, molto pericoloso: quando guardi le sue foto ti deprimi troppo. Non mi meraviglierei di sapere che qualcuno ha pure smesso di fotografare, dopo averlo visto...

Mamma mia che immagini!
Sono senza parole.

e poi c'è un ritratto di Robert Frank che é na meraviglia (sezione art).
bs
marco

Ogni volta che vedo delle foto così belle ho la sensazione che sia facile farle. Un po' come quando Michelangelo diceva che lui toglieva il marmo in più dal blocco per liberare la figura che c'era dentro. Ahimè, stando le cose diversamente si apprezza la bravura e l'occhio di un fotografo come lui.

Rimarrei per ore a guardare le sue fotografie. Un esempio evidente di grande manico per quanto riguarda le capacità  tecniche unite ad una creatività  ed inventiva che lasciano il segno. Tantissimi scatti fra quelli proposti nel sito sono degni di nota........dovrei citarne troppi.
Tra l'altro trovo che i risultati del suo lavoro siano di indubbio valore indipendentemente dalla tipologia, sia dei personaggi ritratti, sia del genere fotografico. Non è cosa comune.

Marco

NON ho mai pensato che un ritratto debba cogliere l'essenza di una persona (che essenza poi dal momento che l'Io non esiste!!!! ), così come NON ho mai ritenuto il viso una parte importante del ritratto (anzi, il più delle volte questa "viseità " è per me l'aspetto più deleterio dei ritratti, ed è da disfare e contrastare, molto bello in questo senso il ritratto di Cattelan fatto da Avendon), per come la vedo io nei ritratti il fotografo deve solo fare, e far fare (ai suoi soggetti) delle scoperte, creare ciò che riposava nell'increato, ed Avendon è uno dei pochissimi fotografi che ha (quasi) sempre saputo fare questo, mi inchino a questo grandissimo maestro, il suo ritratto/dittico di Bacon, piuttosto che quello di Duchamp, o quella Marylin "dolentissima" (ma potrei andare avanti a lungo), sono delle straordinarie invenzioni di ignoto.

Da questo punto di vista sarebbe interessantissimo indagare la dimensione "performativa" dei suoi ritratti, sia sua che dei suoi soggetti, so che lui stesso rimarcava l'importanza di questo aspetto, non so però se è stata analizzata in saggi, articoli, libri...se qualcuno ha spunti sarei ben lieto di ascoltarli!


Nota "leggera": oh, ma avete visto che Cher 30 anni fa era ESATTAMENTE uguale ad adesso!!!!!!!!!!!!!!!!! , aaahh, la magia del bisturi!

Grande, grandissimo Avedon...
Quello che mi ha sempre stupito delle sue opere e' la fantasia, la creativita'. Credo che Marco abbia ragione, nei suoi ritratti non c'e' quasi mai l'essenza della personalita' del soggetto, ma la proiezione di come Avedon lo vedeva.
Non sto a mensionare le foto piu' belle, c'e' l'imbarazzo della scelta, pero' una, una sola, mi lascia incuriosito per l'infelice posizione della mano in alto.
questa
Ho sempre avuto il dubbio che sia voluto, un piccolo dispetto, perche' in altre immagini la venere nera e' impeccabile, oppure il segreto e' proprio in quella mano che sembra un artiglio.
Avedon lascia il rimpianto che non ci sia piu' perche' la sua grande genialita' e vitalita' fa supporre che avrebbe continuato a stupire almeno fino a 100 anni.
Ciao,
Renzo