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Condizionati dalla tecnica
Moderatore
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8/1/2005 22:33
Da Varese
Messaggi: 4735
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Prendo spunto da un post di Maestrale in un altro 3ad ( http://www.fotoavventure.it/modules/n ... SC&topic_id=5627&forum=13 ) per proporre questa riflessione. Sinceramente non saprei se questa sia la sezione giusta.......ma l'argomento è probabilmente attinente con l'estetica della fotografia (nel caso i moderatori provvederanno a spostare la discussione )
Veniamo al punto. Quante volte la tecnica, che è parte imprescindibile della fotografia, arriva ad avere un peso talmente preponderante da fare passare in secondo piano l'immagine stessa ed i suoi contenuti? La tecnica dovrebbe essere in funzione dell'immagine, del risultato finale. Capita che l'immagine diventi una scusa per applicare la tecnica? Insomma, quale è il peso della tecnica e ,soprattutto, sempre e comunque deve essere in relazione con l'immagine?

Marco

Inviato: 26/9/2007 12:13
Il mio sito

"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


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Re: Condizionati dalla tecnica
Utente non più registrato
Per me è una relazione biunivoca: la tecnica condiziona il risultato (estetica) e viceversa (il risultato presuppone una tecnica di ripresa). E' un modo per ottenere un determinato effetto visivo.
Personalmente sono talmente pigro, che non scatto se non ho un obiettivo in mente
Quindi direi che prima viene l'immagine, poi il mezzo per realizzarla, ma devono esistere necessariamente entrambi.

Inviato: 26/9/2007 13:19
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Re: Condizionati dalla tecnica

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8/10/2006 17:44
Da Torino
Messaggi: 1461
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Credo che tecnica e forma, e aggiungo contenuti, siano inseparabili. Non si puà prescindere nella fotografia dalla tecnica, così come non si puà prescindere dalla forma. E dal contenuto. Credo che questo rapporto però muti, anche in modo significativo, da "genere a genere" fotografico (se si puà parlare di genere). In pratica se vuoi fare fotografia di architettura, solo per fare un esempio, é necessario confrontarsi con un sistema già  esistente che si concretizza nei suoi risultati sia in termini formali che tecnici. Allo stesso modo se si vuol fare fotografia d'auto, reportage, ecc. E se si vuol cambiare bisogna avere qualcosa da dire, ma da entrambi i punti di vista. Ogni cambiamento nella fotografia mi sembra sia sempre stato supportato sia sul piano formale che tecnico, non importa quale dei due prima, importa che ad un certo punto i due elementi entrano in relazione costante e virtuoso.
La questione poi si pone anche dal punto di viste delle potenziali e sostanziali derive che sia la tecnica che la forma possono avere. In alcune agenzie di oggi se il file non é di 50 mb, se il nero e il bianco non sono al 100% la foto non funziona, anche se é formalmente interessante.
Per me questa é una deriva che fa scivolare il sistema in una direzione povera, perchè priva di uno degli elementi fondanti la fotografia. Ovvio che il discorso vale anche per la forma, dove l'esercizio formale puà diventare prima solo ornamentale e poi stucchevole. E privo di contenuti.
bs
marco

Inviato: 26/9/2007 14:48
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

www.mbphoto.it
www.flickr.com/photos/marcofluens

..................
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Re: Condizionati dalla tecnica

Iscritto il:
21/5/2005 16:44
Da Riviera del Brenta
Messaggi: 1969
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Bel thread ,
Penso ci siano molti modi di fare fotografia, in alcuni la tecnica è più importante che in altri.
Personalmente la tecnica è la base per creare, al momento dello scatto pre-visualizzo il risultato perciò devo scattare,sviluppare e stampare in un determinato modo appunto pensato al momento dello scatto.
Certi risultati li posso ottenere solo con determinati modi operativi e non con altri il che mi fa concludere che la tecnica almeno nel mio caso è importante.
Ciao
Stefano

Inviato: 26/9/2007 17:23

.....................
In un mondo dove tutto cambia rapidamente dedicatevi qualcosa in grado di fermare il tempo........... ...
Tessera C.F.A.O n°1 .........
...
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Re: Condizionati dalla tecnica

Iscritto il:
29/8/2006 1:18
Da Campi Bisenzio
Messaggi: 1333
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Non saprei...forse sarà banale, ma credo che se i due aspetti convivono il risultato è ottimale, se uno dei due prende il sopravvento sull'altro il risultato dovrebbe essere peggiore. Poi ci sono le eccezioni...i così detti colpi di fondoschiena che rappresentano un po' l'eccezione che conferma la regola.
Comuque la previsualizzazione che precede lo scatto credo debba essere composta da entrambi gli aspetti.



Inviato: 26/9/2007 22:50
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Re: Condizionati dalla tecnica
Moderatore
Iscritto il:
8/9/2005 0:10
Da Lazio
Messaggi: 2510
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Avevo avviato una discussione simile qui,proprio sull'importanza o meno della tecnica. Mi fa piacere che sia stata ripresa, mi interessa molto il vostro parere.

Inviato: 26/9/2007 22:59
Mauro-Tessera C.F.A.O. n°12
Leggere con attenzione il REGOLAMENTO

E Dio creò il gatto in modo che l'uomo potesse accarezzare la tigre....
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Re: Condizionati dalla tecnica

Iscritto il:
28/3/2007 16:40
Da nord Sardegna
Messaggi: 1177
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Personalmente, ritengo che tecnica ed estetica seguano due percorsi di maturazione differenti, ma credo che l'argomento implichi necessariamente risposte molto soggettive.

A me capita di vivere periodi piuttosto sterili dal punto di vista creativo/comunicativo, nei quali lo studio della tecnica diventa compulsivo: sono capace di passare nottate a prendere appunti di ogni genere... Poi così com'è venuta, l'ossessione svanisce, lasciando il posto ad un periodo di stasi e ricapitolazione. Come un sonno ristoratore, in cui si assimilano tutte le nuove esperienze fatte nel giorno appena trascorso, questa inattività  mi è necessaria e vitale. Solo dopo questa sorta di espiazione, posso lasciarmi tutto alle spalle e riscoprire il mondo con nuova curiosità .

La tecnica, dal mio punto di vista, va metabolizzata al punto da divenire parte dell'inconscio, una sorta di pilota automatico interiore in grado di prendere le decisioni adeguate in frazioni di secondo. Mi piace la contemplazione, ma quando scatto ho bisogno di tendere l'agguato all'attimo incustodito (giusto per citare Bresson). E l'attimo incustodito potrebbe anche essere un'idea nella mia testa che vorrei fermare, prima che svanisca o si trasformi... Che poi ci riesca effettivamente, questo è un altro paio di maniche...

Claudio

Inviato: 26/9/2007 23:07
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Re: Condizionati dalla tecnica
Moderatore
Iscritto il:
13/5/2004 17:25
Da lombardia
Messaggi: 6552
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E' una delle eterne questioni. Credo di tutte le arti, ma non solo.

C'è chi è preso della tecnica e ne sfrutta le possibilità  fino ai limiti. Esistono numerosi esempi in pittura o in musica di artisti che sono così "innamorati" dei loro vituosismi tecnici da porre in secondo piano gli altri significati delle loro opere (mi verrebbe da citare Paganini, ma le mie conoscenze musicali sono così scarse che non so se sia un esempio calzante). Queste persone saprebbero dire nel migliore dei modi ogni cosa, ma non è detto che abbiano qualche cosa da dire.

Altri vanno cercando soprattutto "i contenuti" o "i significati" e ogni costrizione di tipo tecnico formale gli pare intollerabile. Questi avrebbero o almeno vorrebbero dire tante cose, ma non hanno i mezzi adeguati per esprimersi.

C'è chi ha una posizione bilanciata e conosce e sa usare la tecnica per rendere al meglio quanto vuole mostrare, senza però farsi prendere la mano dalla tecnica stessa e senza farsene imbrigliare. Quando hanno qualche cosa da dire, sanno come farlo.

C'è chi ancora non padroneggia la tecnica; vorrebbe esprimere qualche cosa, ma non sa come fare; è impacciato, e percepisce la tecnica come un qualcosa che lo opprime e gli è di impedimento.
E c'è chi ne è talmente padrone che puà permettersi di "dimenticarla" a livello cosciente, perché i gesti e le azioni corrette gli verranno comunque spontaneamente (ma quanti anni ci sono voluti, prima di raggiungere questa apparente spontaneità  ?).

E tra queste diverse situazioni, ci sono probabilmente mille posizioni e sfumature diverse: probabilmente quante sono le persone (e non uso il termine artisti, perché è un problema che riguarda tutti: anche la semplice persona che, testimone di un fatto di cronaca, viene intervistata dal telegionale e si trova impacciata o impossibilitata a descrivere l'accaduto).

Tornando a bomba, cioè al campo fotografico, è molto simpatico vedere le diverse reazioni dei fotografi davanti al Banco Ottico (ma si potrebbe fare anche l'esempio delle reflex digitali che in fatto di regolazioni e possibilità , sono talmente complicate da necessitare ormai di libretti di istruzione di centinaia di pagine). Nel Banco Ottico certi vedono il mezzo ideale per raggiungere pienamente i risultati desiderati, ed altri ci vedono solo un incredibile scomodità  ed una inaccettabile lentezza operativa. Non si puà naturalmente dire chi ha torto o ragione. Dipende da caso a caso.



Inviato: 27/9/2007 8:51
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
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Re: Condizionati dalla tecnica

Iscritto il:
27/4/2006 13:48
Da Roma
Messaggi: 2754
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Una fotografia, dal mio punto di vista, germoglia sempre nella mente di chi fotografa prima che sulla pellicola, financo la foto più elementare scattata con una instamatic.
La tecnica è quindi sempre la parte successiva di un processo intellettivo che ha inizio con l'elaborazione di un immagine nella propria testa.

Questo processo puà subire deviazioni, arricchimenti, o sviluppi in base alle conoscenze ed ai limiti della tecnica (o forse sarebbe più esatto dire tecnologia?) che si puà o che si vuole utilizzare.

Il procedimento creativo alla base dello scatto è certamente influenzato dalla tecnica, perché questa è la griglia sulla quale ci si muove per realizzare l'opera.

Altra faccenda è quella che coinvolge chi scatta fotografie in funzione della tecnica, un po' come i collezionisti di leica che vedono solo la fotocamera e concepiscono l'immagine come un prodotto secondario del loro bell'apparecchio. In questo caso parlerei più di feticismo che di influenza della tecnica.

In definitiva - e forse la faccio un po' semplice - l'azione dell'uomo è sempre condizionata dalla tecnologia che rende possibile quell'azione, ma se è la tecnologia a prendere il sopravvento, l'azione che ne risulta perde la sua essenza per trasformarsi in un sottoprodotto.





Inviato: 27/9/2007 10:42
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
--------------------------------------
www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Condizionati dalla tecnica
Utente non più registrato
Sono daccordo con Franx:

Citazione:
In definitiva - e forse la faccio un po' semplice - l'azione dell'uomo è sempre condizionata dalla tecnologia che rende possibile quell'azione, ma se è la tecnologia a prendere il sopravvento, l'azione che ne risulta perde la sua essenza per trasformarsi in un sottoprodotto.



Inviato: 27/9/2007 11:26
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Re: Condizionati dalla tecnica

Iscritto il:
28/3/2007 16:40
Da nord Sardegna
Messaggi: 1177
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Sì, assolutamente d'accordo anch'io.

Claudio

Inviato: 27/9/2007 16:14
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Re: Condizionati dalla tecnica
Moderatore
Iscritto il:
19/9/2006 14:17
Da rho - milano
Messaggi: 728
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Sono daccordo con tutto quanto è stato detto.
Aggiungerei da parte mia la semplice considerazione che la fotografia in quanto arte 'media' è per definizione condizionata dal mezzo tecnologico.
Il problema sta sempre nel porsi verso l'oggetto tecnologico in modo critico, problematico e mai consolatorio.
Per esempio valutando ciò che di esso puà costituire una innovazione del modo di esprimersi e del linguaggio.

Inviato: 27/9/2007 17:26
http://www.carlocorradi.it
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