Tre scatti interlocutori (prima visita ad una discoteca abbandonata distrutta dal fuoco...) fatti oggi insieme a Mauro (Galeno), dedicati agli amanti dei calcinacci.







Fer

Mi sembra che questa 'interlocuzione' prometta bene !


Andrea

ehy...insieme ai cubi, il fuoco non mi avrà  mica incenerito anche le amatissime cubiste, vero?


Vedo che la tua nota distintiva è l'uso della profondità  di campo ridotta e selettiva. E' sicuramente un elemento descrittivo che ha una sua valenza informativa e formale forte, quando si vuole puntualizzare e focalizzare l'attenzione su uno specifico particolare. In questo senso la trovo giustificata ed anzi necessaria nella prima immagine, dove il significato cabalistico-scaramantico del numero 13 si lega alla disavventura pirotecnica occorsa al luogo.

Però gli altri due numeri, il 40 ed il 370, forse perchè non sono forte in numerologia, a me non dicono nulla. E quindi? Volevi forse sottolineare la formidabile resistenza al fuoco delle etichette di quella marca? Un caso di pubblicità  occulta?

ciao

Anche io ho subito pensato alle cubiste!

L'attenzione sulle etichette è il mio modo di vedere la scena, concentrandomi su piccoli particolari che sembrano "fuori posto", così integri e professionali nel marasma generale; non c'è particolare cabalistica dietro.
Comunque è un primo sguardo, devo tornarci per benino.

Fer

Trovo molto interessante il cromatismo ridotto ed il taglio insolito delle immagini.
Come ben dici, ulteriori visite, in questo 'non-luogo' per eccellenza del nostro contemporaneo, aiuterebbero sicuramente a impostare una bella serie di foto.

Dovè questo posto idilliaco?

Nella zona di Aprilia (RM), ma nno so dirti esattamente dove (le mie capacità  topografiche sono nulle).

Fer

Ciao Fernando,
ti ho mandato una piantina aerea per posta, non sono riuscito a postarla qui perche' Rosso Alice e' momentaneamente in tilt.
E' una vista di Aprilia con Google Hearth. Basta digitare Aprilia e ti porta subito li'. Di Aprilia ce ne' una sola in tutto il mondo....
Ciao,
Renzo

Grazie Renzo, so dov'è Aprila , il problema è individuare questi edifici...

Fer

Beh, visto che ci abito qualche notizia ve la do io. Questa città , la 3° per grandezza del Lazio dopo Roma e Latina, è diventata negli anni 70-80 un grande polo industriale grazie ai contributi della cassa del mezzogiorno. Qui c'erano le più grosse industrie dell'epoca, come olio Lara, Rosso Antico, Simmental (ancora c'è), Elah (quella delle gomme da masticare), La Yale (serrature) e non ricordo più quante altre. Tutt'ora ci sono le più grosse aziende farmaceutiche. Nel tempo le industrie sono andate in crisi ed hanno chiuso. Oggi molte di quelle strutture sono in via di recupero, ma molte altre sono li abbandonate per la gioia dei calcinacciari. Ogni tanto mi vedo con Fer e ci infiliamo dentro qualche rudere, ma dato che sono io che conosco i posti lui non puà sapere dove lo porto, anche perchè non è proprio facile trovarli.

Ho capito,
Fer e' come un bagaglio appresso....
Renzo

Non li chiamerei calcinacci, mi sembra qualcosa di diverso.
Dire che lo sfocato, o la messa a fuoco selettiva, in un posto che é andato a fuoco non é per niente male come idea; puà sembrare una battuta, ma non vuol esserlo.
In fondo registri l'anima di quel luogo, non so se quella passata o presente.
Non entro nel merito del significato dei numeri, la cabala é una faccenda seria, e non sono all'altezza, ma sul web si trovano alcune cose. Val la pena di leggerle.

Comunque, bel lavoro, mi piace.
bs
marco