Zitta zitta, Canon sta riprogettando alcuni dei suoi obiettivi meno entusiasmanti.

Dopo aver rivisto il 75-300 IS (diventato 70-300 IS) e il 16-35/2.8L (con la migliorata versione II), è ora la volta del raro 14/2.8L, che diventa quindi II.

Leggendo la scheda

http://www.usa.canon.com/consumer/con ... egoryid=148&modelid=15670

si evince che lo schema passa da 14 elementi in 10 gruppi a 14 in 11; c'è un elemento asferico in più (2 anziché 1) e per due elementi viene ora impiegato vetro UltraLowDispersion.

Era ora che Canon facesse qualcosa per i suoi ultragrandagolari.
Certo, non è che lo regalino ($2200 negli USA)...
Speriamo che le prestazioni ai bordi e la distorsione siano migliorate in modo deciso!

Fer

Sulla carta sembra un lavoro eccezionale, aspettiamo i Test...forse hanno sentito le tue lamentele Fer

Io ho usato recentemente con la DS1 il 14mm Canon di Benedetto e devo dire che, a parte la difficoltà  nel controllare i riflessi negli esterni in presenza di cieli aperti e soleggiati, la nitidezza di tale ottica è indiscutibile al centro, ma non esaltante ai bordi. Però mi dicono che su pellicola i bordi sono nettamente migliori.
Ma per l'esperienza che ho fatto anche col 20mm e col 24mm questo fenomeno è normale con i grandangolari sul F.F..
Fabio

Non è normale invece: se provassi lo Zeiss Distagon 21 (su 1Ds) capiresti subito che i supergrandangoli buoni si possono fare...

Speriamo bene con questa nuova versione II del 14mm.

Fer

Mi pare persista l'equivoco che non si possono fare grandangolari spinti di ottimo livello per digitali FF.........

Marco

Citazione:

Argh, vediamo se sentono le mie allora. Quello che manca nel corredo Canon EF sono degli ottimi 24 28 35, intesi come "prime lens". Non costa poi molto realizzarli, prendessero solo in questo (mi raccomando, eh?) esempio da cio' che ha fatto Nikon!


Alberto

x Pamar5:
Che ci vuoi fare... certi falsi miti sono durissimi a morire...


Fer

Citazione:

Vero.
Io ho il 24/2.8, non è male, ma è un progetto vecchio. Un aggiornamento che migliorasse la nitidezza negli angoli e la distorsione sarebbe proprio il benvenuto...

Fer

Citazione:

Caspita! Però Canon, almeno finora, ha dato una bella mano a non farli morire!!!
Fabio

Dici benissimo: Canon finora ha tenuto a listino (e a che prezzi!) obiettivi grandangolari e supergrandangolari che non reggevano il confronto con la concorrenza.
Ma questo in assoluto, non per quanto riguarda il digitale.
Io ho il 20/2.8 USM, e su pellicola si comporta né più e né meno che sulla 5D; solo che le immagini in digitale sono talmente pulite e microcontrastate, che i difetti saltano subito all'occhio.
Ora di mettere mano come minimo al 20mm; magari una rivisitatina al 24/1.4 e 24-70 male non farebbe, per poi estendere l'aggiornamento agli obiettivi più abbordabili per i normali esseri umani (24/2.8, 28/1.8, 35/2).

Fare degli ottimi grandangoli e supergrandangoli per FF digitale si puà, e si deve!

Fer

Il mio problema e' che se anche Canon facesse un 24 o 28 o 35 serie L le specifiche sarebbero come segue:

24mm - f/1.2 - diametro filtro 105mm - 890gr

28mm - f/1.2 - diametro filtro 95mm - 800gr

35mm - f/1 - diametro filtro 87mm - 1100gr

Il 24mm verrebbe commercializzato con il nome "supergrandangolux".

Il 28mm verrebbe commercializzato con il nome "grandangolux"

Il 35mm verrebbe commercializzato con il nome "noctambolux".

hai proprio ragione...!


Fer

Il pericolo che succeda quanto ipotizzato da Marco purtroppo e' reale. Mi basterebbe che fossero una via di mezzo tra serie L e normali, qualcosa come il 50 f1,4 per intenderci. E poi chi glielo dice che con ottiche f2,8 si vive benissimo e si risparmia pure?


Alberto

Io ho il piacere di avere l'85/1.2 seconda serie. Un obiettivo molto buono, ma da un chilo e passa. Mi sono divertito anche per un pomeriggio con il 50/1, un chilo e passa pure lui. E veramente ENORME...

Se guardo il Noctilux da una parte ed il mastodontico Canon 50/1 mi chiedo i perche' *tecnologici* e *scientifici* che vincolano Canon a produrre un 50/1 dalle dimensioni cosi' diverse dal Noctilux. E' l'autofocus? E' la tropicalizzazione? E' la maggiore distanza dal piano focale del Canon che costringe a delle architetture ottiche molto, MOLTO piu' ingombranti? E' che i progettisti Canon non sono vincolati dal business dai parametri dimensioni e peso?

C'e' qualche esperto di ottica che sa la risposta?

Sostanzialmente costruire ottiche molto luminose richiede l'utilizzo di un maggior numero di lenti che sono tra l'altro maggiori in quanto a diametro e massa. Aggiungici che l'autofocus richiede un motore, barilotti piu' ingombranti ed elettronica di contorno e la frittata e' fatta!


Alberto

Citazione:

La tua prima considerazione vale sia per il Noctilux che per il Canon 50/1, quindi non serve a spiegare la differenza di dimensioni e peso tra i due obiettivi.

Allora e' l'AF che fa la differenza?

No, l'AF sposta un piccolo gruppo centrale di elementi e non incide particolarmente sulla dimensione dell'obiettivo; quantomeno, non così tanto.

Secondo me, il motivo è da ricercarsi nelle tolleranze.
Elementi più grandi, spessi e distanziati sopportano imprecisioni di lavorazione e di montaggio meglio di elementi dimensionati al minimo indispensabile, che devono essere lavorati e montati con estrema precisione che mal si addice ad una produzione in massa.
Va tenuto presente che anche gli obiettivi top di Case come Canon e Nikon sono comunque prodotti da fabbriche ad alta automazione, non è che siccome sono L allora vengono prodotti a mano e controllati uno ad uno... come invece richiedono gli schemi Leica e Zeiss, che non hanno "margini".

Opinione personalissima e non ho le prove di quanto dico (dovrei fare un po' di simulazioni mirate su OSLO ma proprio non ne ho il tempo, e probabilmente neppure lo skill).

Fer

Si spiega perchè il Noctlux è un' ottica nata per la telemetro: il tiraggio ultracorto permette ai progettisti di creare schemi ottici compatti e non complicati dall' ingombro dello specchio reflex (ovvero la lente puà "incassarsi" nella fotocamera e si possono progettare anche schemi simmetrici, per esempio).
Con le reflex, invece, il maggiore tiraggio delle ottiche e lo specchio, creano "barriere" insormontabili e quindi costringono i progettisti a studiare ottiche più ingombranti e pesanti, purtroppo.
C' è un mio collega che ha la collezione pressochè completa di ottiche ultra luminose Canon Fd ed anche Eos....una volta ho provato il suo 200mm f:1,8 Fd....davvero spettacolare (ma pesantuccio).
Comunque le ottiche ultra luminose avevano senso con la pellicola: il digitale, visto che permette di scattare anche a 3.200 iso senza grandi problemi (così dicono con le full-frame) sarebbe più proficuo usare ottiche relativamente luminose...come un bel 24mm f:2, un 35mm f:2 un 85mm f:1,4....insomma, decisamente più compatte.
Queste luminosità  le vedrei bene nelle nuove serie "L".

Citazione:

Simmetrici come, ad esempio, il doppio Gauss che caratterizza i Canon 50/1.4 e 50/1.2L ?
Peccato non poter ritagliare e pubblicare gli schemi da Canon Lens Work (per via del copyright), ce l'ho proprio qui davanti...

Fer

Be', le differenze di progetto si sentono notevolmente. Il Noctilux e' un progetto a 7 lenti quasi simmetrico mentre per il Canon si e' dovuti ricorrere a ben 11 elementi. Posto due link dove e' possibile esaminare gli schemi ed anche la vista in asse. Per il Noctilux e' necessario cliccare a destra per aprire il PDF mentre l'accesso al Canon va fatto in alto cercando tra i 50mm.

http://www.leica-camera.it/photography/m_system/lenses/3206.html

http://www.canon.com/camera-museum/camera/lens/f_lens.html


Alberto