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Utilizzo del focometro
Utente non più registrato
Buongiorno a tutti! Vorrei chiedervi un piacere...ho a casa un focometro della paterson, ma non riesco a capire come funzioni!
Non credo manchino dei pezzi...solo che non riesco a capire come mettere a fuoco la carta! Metto l'occhio nel focometro e vedo in alto, non in basso! Lo specchietto in fondo al tubo riflette in alto...
Come fare?

Inviato: 5/7/2007 12:55
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Re: Utilizzo del focometro
Amministratore
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Eugenio,
se all’inizio del tubo (dove metti l’occhio) c’e’ un oculare significa che non manca nulla.

La distanza che c’e’ tra lo specchietto ed il piano d’appoggio e' la stessa che c’e’ tra lo specchietto e l’oculare, sicche’ mettendo a fuoco nell’oculare il fascio di luce proveniente dall’ingranditore (deviato dallo specchietto) e' come se si stesse mettendo a fuoco sul piano d’appoggio.

Non so se “mi sono capito”

Ciao

Fabio

Inviato: 5/7/2007 13:43
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Re: Utilizzo del focometro
Utente non più registrato
Grazie mille fabio! Ho fatto subito una prova ed ho capito cosa va osservato nel focometro!
Beh, classica domanda da principiante!

Inviato: 5/7/2007 14:29
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Re: Utilizzo del focometro
Utente non più registrato
Mi permetto di consigliare un metodo alternativo per la messa a fuoco.
Avendo cura di impostare id diaframma alla massima apertura, si visualizzi la scritta della pellicola (in genere la marca (agfa, kodak, ilford, etc...)) stampigliata sopra i forellini del film e la si metta a fuoco. E' molto facile verificare che i caratteri si leggano bene.
Non ho mai usato il focometro; con questo metodo mi sono sempre trovato bene.
Buone stampe

Inviato: 5/7/2007 15:23
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Re: Utilizzo del focometro

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fausto ha scritto:
Avendo cura di impostare id diaframma alla massima apertura, si visualizzi la scritta della pellicola (in genere la marca (agfa, kodak, ilford, etc...)) stampigliata sopra i forellini del film e la si metta a fuoco.
Buone stampe


purtroppo non tutti gli ingranditori hanno le mascherine adatte..
io comunque ho il focometro e non lo uso mai..

Inviato: 5/7/2007 15:28
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Re: Utilizzo del focometro
Utente non più registrato
E' buona cosa dopo aver fatto accuratamente la messa a fuoco col focometro a tutta apertura,ripeterla anche al diaframma di lavoro,certi obbiettivi spostano il fuoco....

Inviato: 6/7/2007 8:10
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Re: Utilizzo del focometro
Utente non più registrato
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fausto ha scritto:
Mi permetto di consigliare un metodo alternativo per la messa a fuoco.
Avendo cura di impostare id diaframma alla massima apertura, si visualizzi la scritta della pellicola (in genere la marca (agfa, kodak, ilford, etc...)) stampigliata sopra i forellini del film e la si metta a fuoco. E' molto facile verificare che i caratteri si leggano bene.
Non ho mai usato il focometro; con questo metodo mi sono sempre trovato bene.
Buone stampe


Infatti, finora ho sempre fatto così solo che da ieri, utilizzando il focometro come controprova, mi sono accorto che tutti gli scatti che ritenevo a fuoco in realtà  non lo erano (anche se per pochissimo).
Beh, di sicuro non è indispensabile, ma se uno se lo ritrova a casa...

Buona messa a fuoco!
eugenio

Inviato: 6/7/2007 9:15
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Re: Utilizzo del focometro

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Citazione:

eggenio ha scritto:

Beh, di sicuro non è indispensabile, ma se uno se lo ritrova a casa...

Buona messa a fuoco!
eugenio


Tutto non è indispensabile e tutto è indispensabile ... dipende da che obiettivi ti poni ...

Tieni presente che i migliori focometri (e molti dicono gli unici) sono i Peak ... per i prezzi guarda pure la vetrina di una gioielleria che non cambia molto

ciao
alessio

Inviato: 6/7/2007 10:04
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"il 35 mm urla, il grande formato è ... silenzio!"
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Re: Utilizzo del focometro

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Citazione:

fausto ha scritto:
Mi permetto di consigliare un metodo alternativo per la messa a fuoco.
Avendo cura di impostare id diaframma alla massima apertura, si visualizzi la scritta della pellicola (in genere la marca (agfa, kodak, ilford, etc...)) stampigliata sopra i forellini del film e la si metta a fuoco. E' molto facile verificare che i caratteri si leggano bene.
Non ho mai usato il focometro; con questo metodo mi sono sempre trovato bene.
Buone stampe


se metti a fuoco il numero e, quindi, poi sposti la pellicola, rischi sempre di spostare leggermente il piano focale. Si mette a fuoco sempre sulla grana.

Per quanto riguarda i peak (o gli omega, che sono costruiti dalla peak e sono praticamente uguali) li sconsiglio ai precisi ed ai meticolosi: ne ho uno e, in virtù dello specchio lungo e della rotazione dell'oculare, consente di controllare il fuoco anche ai bordi del fotogramma. C'è sempre una leggera differenza di fuoco tra centro ed angolo, anche con obiettivi apo, che mi costringe a riallineare tutto. Il risultato è che per fare una stampa ci posso mettere anche più di un'ora!

Inviato: 6/7/2007 12:46
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Re: Utilizzo del focometro

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FranzX ha scritto:

Per quanto riguarda i peak (o gli omega, che sono costruiti dalla peak e sono praticamente uguali) li sconsiglio ai precisi ed ai meticolosi: ne ho uno e, in virtù dello specchio lungo e della rotazione dell'oculare, consente di controllare il fuoco anche ai bordi del fotogramma. C'è sempre una leggera differenza di fuoco tra centro ed angolo, anche con obiettivi apo, che mi costringe a riallineare tutto. Il risultato è che per fare una stampa ci posso mettere anche più di un'ora!


Vabbè, è come consigliare ad un portatore di occhiali che non vuole leggere brutte notizie sui giornali di non mettere gli occhiali quando guarda il giornale

Il problema non è mica del focometro ...

ciao
alessio

Inviato: 6/7/2007 13:02
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Re: Utilizzo del focometro

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No, certo, ma quando armeggio con cacciavite e martellino sulle viti di regolazione, butto sempre un occhio distratto sul PC...Antistress?

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Re: Utilizzo del focometro

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Citazione:

FranzX ha scritto:
No, certo, ma quando armeggio con cacciavite e martellino sulle viti di regolazione, butto sempre un occhio distratto sul PC...Antistress?


Antistress il PC o il martello

Effettivamente la caratteristica di questi focometri è proprio quella di permettere il controllo della messa a fuoco fin sul bordo dell'immagine.

alessio

Inviato: 6/7/2007 13:08
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Re: Utilizzo del focometro

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Citazione:


Effettivamente la caratteristica di questi focometri è proprio quella di permettere il controllo della messa a fuoco fin sul bordo dell'immagine.

alessio


E ciò ti fa scoprire come la qualità  di un immagine passi inevitabilmente attraverso il prosciugamento del conto in banca.
Un merito del digitale è quello di avere planeità  in tutte le fasi di lavorazione dell'immagine.

Inviato: 6/7/2007 13:11
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Re: Utilizzo del focometro

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Citazione:


Effettivamente la caratteristica di questi focometri è proprio quella di permettere il controllo della messa a fuoco fin sul bordo dell'immagine.

alessio


Infatti ho sempre fatto due misurazioni, al centro e ai bordi ( con il Paterson ), anche se rimane difficile perche' i raggi vi arrivano in diagonale e la cosa e' meno agevole, per cercare di ottimizzare la messa a fuoco. Mettendo a fuoco la scritta sul negativo, specialmente se si lavora con il 35mm, spesso non si avra' il centro del negativo a fuoco perche' e' sempre leggermente imbarcato nel senso della lunghezza.
Ora i focometri ai mercatini dell'usato li tirano dietro...
Ciao,
Renzo

Nessuno ha menzionato il filo che attraversa il centro del focometro...

Inviato: 6/7/2007 13:37
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Re: Utilizzo del focometro
Utente non più registrato
Visto che siamo in tema di focometri vorrei porre a questo consesso di scienziatoni tre quesiti che mi sono sempre posto:

1-secondo voi è indispensabile appoggiare il focometro su un foglio di carta dello stesso spessore di quello che verrà  poi impressionato oppure la differenza è impercettibile?
2-i fuoco cambia cambiando i filtri di una testa a colore?
3-il fuoco cambia inserendo il filtro di sicurezza rosso?

Grazie in anticipo per le risposte.
Paolo

Inviato: 6/7/2007 14:40
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Re: Utilizzo del focometro

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Ciao,
secondo me il focometro "vede" quello che vedra' il foglio di carta su cui e' appoggiato. Quindi si possono inserire i filtri che si vogliono e ovviamente lo spessore del foglio di carta su cui e' appoggiato in fase di misurazione deve essere lo stesso del foglio di carta sensibile.
Ciao,
Renzo

Inviato: 6/7/2007 16:21
.........

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Re: Utilizzo del focometro
Utente non più registrato
Sì, ma intendevo: se metto a fuoco col magenta a 40, faccio una prova, e poi metto il magenta a 70. Devo mettere a fuoco nuovamente. Io non ho mai visto nulla di percettibile, ma forse in linea di principio occorrerebbe mettere a fuoco una seconda volta.
sbaglio?

Inviato: 7/7/2007 19:26
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Re: Utilizzo del focometro

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Mah.....a controllare il fuoco non si sbaglia mai, anche perche' nel cambiare il filtro si puo' inavvertitamente cambiare qualcosa. Pero' un filtro di gelatina non e' una lente, non credo possa influire.
Ciao,
Renzo

Inviato: 8/7/2007 1:12
.........

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Re: Utilizzo del focometro
Utente non più registrato
io quando ho iniziato a stampare da sole le mie cose (non avevo il focometro)mettevo a fuoco sul piano dell'ingranditore..ma le foto erano sempre leggermente sfuocate, ci sono arrivato dopo al problema!!
invece nel mio M700 (non so se e un difetto)con il filtro di sicurezza l'immagine è sfuocata....(devo mettere a fuoco prima di tirar fuori il foglio nuovo ma a volte mi dimenticavo.... )

Inviato: 13/7/2007 1:13
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Re: Utilizzo del focometro
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
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Il problema è che anche due focometri diversi, pur regolati entrambi con precisione, possono fornire indicazioni di massima nitidezza lievemente differenti.

Questo puà capitare con tutti i focometri che funzionano sul principio dell'immagine aerea, come appunto i Paterson, i Peack e il francese Scoponet.

Da questo punto di vista sembrano essere più affidabili i focometri che si basano sulla lettura diretta dell'immagine in uscita dall'obiettivo di ingrandimento come il Kaiser o l'americano Magnasight o il Foculux Linhof (economicamente inaccostabile, come molte cose Linhof). Il problema è che il potere di ingrandimento di questi tipi di focometri è piuttosto modesto.

Tra quelli della prima categoria, lo Scoponet si presta, con non poca pazienza e perdita di tempo, ad essere aggiustato alla perfezione, grazie alle possibilità  di regolazione non solo dell'ottica (come tutti gli altri) ma anche del piano del reticolo di riferimento.

Poi esistono dei "folks" come il sottoscritto che usano lo Scoponet per la messa a fuoco (rigorosamente ponendolo su un foglio di carta dell'esatto tipo di quello su cui si andrà  a stampare) e poi, non sembrandogli abbastanza, danno una controllatina finale con il MagnaSight. Ma questo è meglio che non venga riferito al mio analista...


Inviato: 16/7/2007 21:19
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

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