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scansioni e dimensione stampa

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14/9/2004 23:43
Da acqua aria terra
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Ciao a tutti

Il forum sta diventando a volte, per me fotografo "duro e puro" delle dia in 35mm e da molti anni "ultras" della diaproiezione (non ho nemmeno sufficiente esperienza nella stampa tradizionale), molto difficile.
Credo comunque che sia un fattore positivo in quanto mi sprona ad un continuo aggiornamento per cercare di colmare le lacune che ho in questa materia.
Mi scuserete allora se faccio un passo indietro aprendo un nuovo thread, che ai più potrà  sembrare noioso e ripetitivo, per schiarirmi le idee in proposito, che al momento sono "poche e confuse" eheheheheh!

Dia 24x36mm uguale Dia 0.94x1.41" pollici

Scansionando a 4000 DPI reali ottengo un file di circa 3760x5669 pixels.
Dividendo per 300 (DPI risoluzione stampa) ottengo dimensioni di 12.53x18.89" corrispondenti ad una stampa di 31x47cm.
Ripetendo lo stesso procedimento per DIA 6x6cm avrei come dimensioni finali di stampa 79x79cm.

E' questa la massima e migliore dimensione per stampare in digitale una DIA dopo il processo che ho sopra descritto?


Se in Photoshop anzichè impostare per il 35mm dimensioni 31x47 impostassi dimensioni ad esempio 50x60 o più grandi avrei un files con DPI interpolati.
Di quanto si possono aumentare le dimensioni di stampa, senza perdere molta qualità , utilizzando DPI interpolati?

Stampando direttamente da DIA 24x36 o 6x6 di bassa sensibilità  in cibachrome quale sono, in base alla vostra esperienza, le dimensioni di stampa che regalano i migliori risultati?

Scusatemi per le domande ripetitive, ma vorrei almeno riuscire a capire bene questo piccolo problema.


Stamani siamo usciti "cum animo fotografandi" (i latinisti staranno inorridendo) ma il Grande Spirito un attimo dopo che la nostra attrezzatura era pronta, ha deciso di "lavare via" la "luce buona" che ci aveva attratto! Va bene così, l'importante è esserci!

Non voglio rovinarvi il pranzo domenicale, ma vi annuncio che tra poco aggiorneremo il nostro sito con nuove foto.

Buona domenica, ric


Inviato: 10/4/2005 12:52
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Re: scansioni e dimensione stampa
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rictro ha scritto:
Ciao a tutti

Mi scuserete allora se faccio un passo indietro aprendo un nuovo thread, che ai più potrà  sembrare noioso e ripetitivo, per schiarirmi le idee in proposito


Non ti devi scusare assolutamente di niente, questi sono aspetti del workflow digitale che effettivamente possono ingenerare confusione (vedi anche il post di Marco/Pamar5 sui file raw), e poi è sempre un vero piacere per me risponderti


Citazione:

Dia 24x36mm uguale Dia 0.94x1.41" pollici

Scansionando a 4000 DPI reali ottengo un file di circa 3760x5669 pixels.
Dividendo per 300 (DPI risoluzione stampa) ottengo dimensioni di 12.53x18.89" corrispondenti ad una stampa di 31x47cm.
Ripetendo lo stesso procedimento per DIA 6x6cm avrei come dimensioni finali di stampa 79x79cm.
E' questa la massima e migliore dimensione per stampare in digitale una DIA dopo il processo che ho sopra descritto?



Da un punto di vista puramente matematico avresti ragione, cioè "uscendo" sulla stampante a 300dpi da queste scansioni avresti una stampa della massima qualità , dal momento che la massima risoluzione di stampa per una inkjet è 300dpi, anche se con i plotter come il 7600/9600 io ho constatato di persona che è invece 360dpi.
Però per raggiungere quelle dimensioni di stampa con ottimi risultati la dia deve essere nitidissima e deve essere scansionata con uno scanner dedicato.
Infatti, aldilà  della "matematica" e della teoria sulla risoluzione del file scansionato e la risoluzione in uscita sulla stampante, se la dia ha evidenti problemi di messa a fuoco, oppure risente di una eccessiva softness in fase di scansione perchè si è usato un flatbed piutoosto che uno scanner dedicato, a quelle misure di stampa otterrai delle stampe mediocri, anche se il file di partenza è di 650 mega.
Quindi per raggiungere il massimo delle dimensioni potenzialmente stampabili, quindi per portare al limite i propri strumenti e mezzi di lavoro, gli anelli deboli della catena, cioè la nitidezza della dia e lo scanner utilizzato, devono essere al limite massimo della qualità .
Se leggi il mio 3ad sull'Epson 4990 vedrai che io non sono stato assolutamente soddisfatto del risultato di stampa di una 6x6, scansionata a 4800 dpi e stampata 30x30cm: il file era di 620 mega, quindi avrei anche potuto in teoria, secondo la matematica, stampare anche 80x80 come dici tu, il problema però era che il 4990 non è all'altezza del compitoda un punto di vista ottico, di nitidezza iniziale della immagine scansionata, così come non sono all'altezza le appena sufficienti ottiche della Yashicamat 124g.
Poi ci sono anche fattori di giudizio soggettivo: io personalmente ad esempio faccio molta molta fatica a superare dimensioni di stampa di 80x100 partendo da una 4x5" scansionata a tamburo (4x5" nitidissima e scansione a tamburo ineccepibile), quindi una medio formato "perfetta" probabilmente la stamperei, per quello che è la mia percezione personale di qualità , sicuramente a misure minori dell'80x80cm, anche se la "matematica" mi direbbe il contrario...però, ripeto, queste sono percezioni qualitative molto soggettive...


Citazione:

Se in Photoshop anzichè impostare per il 35mm dimensioni 31x47 impostassi dimensioni ad esempio 50x60 o più grandi avrei un files con DPI interpolati.
Di quanto si possono aumentare le dimensioni di stampa, senza perdere molta qualità , utilizzando DPI interpolati?


Mah, guarda, anche in questo caso dipende dalla qualità  complessiva del file iniziale di partenza, se la base di partenza è buona io ho visto interpolazioni del doppio della risoluzione, da 2400dpi a 4800dpi, e a volte anche del triplo, senza notare praticamente nessuna rilevante degradazione qualitativa dell'immagine.
Esistono software molto molto cari poi, tipo Fractal, che però ti consentono degli upsampling spinti con magnifici, a volte sorprendenti, risultati.
Io, per ovvi motivi (leggi "grande formato"), non ho necessità  di upsampling, cmq parlando con molti fotografi ho sempre sentito parlare molto bene dell'interpolazione bicubica in PS, che ha anche l'enorme vantaggio di non costare niente ...
Altrimenti puoi anche provare questo freeware creato dai webmaster di Outbackphoto, sembra sia molto valido:

http://www.outbackphoto.com/filters/filters.html#upsizing


Citazione:

Stampando direttamente da DIA 24x36 o 6x6 di bassa sensibilità  in cibachrome quale sono, in base alla vostra esperienza, le dimensioni di stampa che regalano i migliori risultati?


mmmmhhhhhh, qui lascerei la parola a chi ha più esperienza di me in stampa chimica, cmq per quella che è la mia esperienza, quindi non di ciba eseguite personalmente ma fatte fare da lab pro, presupposto una dia perfetta in quanto a nitidezza e strumenti di lavoro di eccellenza, ho visto ingrandimenti nell'ordine dell'8x/9x egregi...


Non vedo l'ora di vedere le nuove foto!!!!!!!!!!


Inviato: 11/4/2005 11:27
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Re: scansioni e dimensione stampa
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Ciao Rictro,

Credo proprio che abbiamo lo stesso problema. Comunque, per soddisfare le esigenze qualitative di Marco, con un 35mm non puoi stampare in formati piu’ grandi di un A4!!

In effetti gia’ con un A3 perdi un po’ in definizione, in pulizia dell’immagine. Quindi partiamo dal presupposto che per noi che abbiamo scelto la versatilita’ e la liberta’ del 35mm dobbiamo pagare un prezzo in termini di definizione (quando arriveranno le Digital a 50megapixel…)

Questo WE sono stato in centro a Mosca, in occasione della settimana della moda, a vedere alcune esposizioni fotografiche di moda del Grande Horst P. Horst, la storia del calendario Pirelli e altre esposizioni di autori meno conosciuti. (generalmente a Mosca si vedono regolarmente splendide ragazze ovunque…ma durante la settimana della moda e’ un vero paradiso!!!). Se ti puo’ interessare ho visto foto splendide, ma nelle quail la grana, per esempio, era spesso molto evidente. Voglio dire, da un lato e’ giusto e lecito dare importanza alla definizione ed alla pulizia, dall’altro, noi cultori del 35mm non dobbiamo diventarne schiavi. Per Marco la pulizia dell’immagine fa parte del suo modo di essere artista ed e’ per questo che ha scelto il grande formato, ma per noi e’ diverso.

Io ho fatto alcune stampe in 60X80 e per il resto stampo sempre in A3+. Per ottenere una buona, ti assicuro buona, qualita’ non c’e’ nulla da fare bisogna spendere tanto tempo e tanti soldi.
Tanto tempo perche’ I dettagli diventano importantissimi per ottenere un 60X80 da un 35mm e per calibrare tutto il “ciclo produttivo” ci vuole veramente tanto tempo…per esempio ho recentemente scoperto che devo sempre cercare di ridurre il piu’ possible i tempi di esposizione, e’ incredibile come si notano le vibrazioni della macchina. Oppure le maschere di contrasto, da utilizzare il meno possible per ingrandimenti spinti! Ottengo per esempio mediamente foto migliori con la E200 che con la Astia100 (Ho appena fatto dei test), sia perche’ sono naturalmente un po’ piu’ contrastate sia perche’ dispongo di uno stop in piu’ quindi posso ridurre I tempi di esposizione. La grana nell’ E200 c’e’, si vede, ma non e’ assolutamente fastidiosa. Provero’ presto con il 60X80.
Tanti soldi perche’ in A3+ (o ancora di piu’ in 60X80) la differenza tra una lente da 200 Euro e 2000 e’ incredibile!! Ho appena comprato il 400 minolta e ho fatto foto comparative con il 75 – 300 Minolta. Inutile anche discuterne…un abisso.

Please, fammi sapere se hai anche tu dei suggerimenti!!!

Corrado

Inviato: 11/4/2005 13:19
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Re: scansioni e dimensione stampa
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Shasa ha scritto:
Comunque, per soddisfare le esigenze qualitative di Marco, con un 35mm non puoi stampare in formati piu’ grandi di un A4!!



, hai ragione, a volte sono un pò troppo "talebano" ...


Citazione:

Voglio dire, da un lato e’ giusto e lecito dare importanza alla definizione ed alla pulizia, dall’altro, noi cultori del 35mm non dobbiamo diventarne schiavi.


Sottoscrivo e condivido in pieno, assolutamente d'accordo con te.
Alla fine è una questione di scelte espressive e di compromessi accettabili.
Io ho scelto il grande formato e questo comporta dei compromessi a volte molto pesanti in fase di ripresa sui tipi di soggetti da ritrarre, però dall'altra parte non ho praticamente compromessi in libertà  creativa (l'uso dei movimenti) e qualità  di stampa ad ingrandimenti rilevanti.
La mia scelta è solo ed unicamente espressiva, io voglio che le nostre stampe siano "killer sharp" perchè così secondo me riusciamo ad amplificare la fruizione emotiva e concettuale dei nostri lavori che non sono proprio digeribilissimi al primo impatto , e poi questo livello di nitidezza un pò lo "chiede", autonomamente dalla nostra volontà , il tipo immagine stessa.
Però capisco ed aderisco in pieno a quello che dice Corrado, proprio perchè ognuno deve fare le proprie scelte personali, che se meditate e consapevoli sono ovviamente tutte legittime, e poi ognuno di noi affronterà  nel modo migliore gli inevitabili compromessi che tali scelte comportano...una volta io e Cristina siamo anche riusciti a fotografare un gatto con la 4x5", era probabilmente anestetizzato o moribondo perchè è rimasto immobile su una panca per 40 min., però l'abbiamo fotografato ...

Ric, il post di Corrado è molto bello, molto equilibrato e con informazioni preziosissime, sulle pellicole da utilizzare, i tempi di posa, la qualità  delle ottiche, l'uso del cavalletto per evitare il micromosso, per te che lavori con il 35mm come lui è una miniera di spunti da cui cominciare a discutere...


Inviato: 11/4/2005 14:35
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Re: scansioni e dimensione stampa

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Da acqua aria terra
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Ciao Sasha

da quando fotografo ho sempre cercato di ottenere un buona nitidezza dell'immagine, anche se non sempre ci sono riuscito
Anzichè spendere soldi alla ricerca di macchine fotografiche sempre più accessoriate, in questi anni ho speso solo ed esclusivamente in obiettivi e cavalletti!
Le mie ottiche(24,28,35-70,80-200) sono tutte 2,8 e tutte nikon, a parte il 400/5,6 APO e il 28-70/2,8 che sono sigma,i corrispettivi nikon sono un pò troppo costosi, e devo dire che questi splendidi vetri non mi hanno mai tradito, anche dei sigma sono abbastanza soddisfatto.
In genere fotografo solo con macchina ed obiettivo posti su di un robusto cavalletto manfrotto cercando di ottenere un bilanciamento ottimale del sistema spesso appoggiando un sacchetto pieno di sabbia sopra la macchina per attenuare ulteriormente le vibrazioni dello scatto. Le mie macchine non dispongono della possibilità  del sollevamento manuale dello specchio, ma ad esempio con la FE2 nikon se scatti impostando l'autoscatto, lo specchio si solleva appena fai click e quindi al momento dell'apertura dell'otturatore elimini anche questa vibrazione e non è poco! Con la 801S nikon purtroppo questo non è possibile.
Sono un "ultras" della EPR 64 (rendono spettacolarmente la sotttoesposizione di 1/3 2/3 di stop) ektachrome anche se mi piace abbastanza la velvia.
Per quanto riguarda il tempo di esposizione concordo con te sul fatto che vada ridotto il più possibile, anche se utilizzando le pellicole a cui accennavo sopra non è sempre possibile e poi il diaframma chiuso a volte è irrinunciabile.

Certo la versatilità  del 35mm è una prerogativa alla quale è difficile rinunciare, come fare ad esempio a scattare foto degli uccelli mimetizzato in auto sul ciglio di un canale usando un banco ottico?
Anche se devo dire che mi piacerebbe molto avere in mano anche un medio formato 6x6 6x7.
Fotografo abbastanza con i tele ed i mediotele (anche paesaggi) e se non sbaglio un tele per il 6x6 richiederebbe l'apertura di un mutuo!
Non ho quasi mai stampato le mie dia, stampavo all'inizio il bianconero, in quanto ritengo che la loro visione ottimale sia la proiezione e come saprai anche quello è un bel banco di prova per valutare la nitidezza dell'immagine.
Da qualche tempo ho però un pò di "prurito stampatorio" e prima o poi farà il....grande salto eheheheheh!!!???

Pur non avendo competenza specifica in materia credo che la stampa tradizionale di pellicole tradizionali sia ancora superiore alla stampa digitale delle stesse pellicole, ed allora, e qui getto il sasso e chiedo anche a marco, perchè non rispolverare il vecchio caro ingranditore?

A proposito delle splendide ragazze russe, qualcuna di loro ti ha chiesto il mio numero di cellulare? EHEHEHEHEHEHEHE

Stasera sono al lavoro e se avrà un attimo di tempo vi racconterà cosa ci è successo oggi pomeriggio mentre fotografavamo una raffineria.
a presto, ric

Inviato: 11/4/2005 18:09
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Re: scansioni e dimensione stampa
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Citazione:

rictro ha scritto:

Pur non avendo competenza specifica in materia credo che la stampa tradizionale di pellicole tradizionali sia ancora superiore alla stampa digitale delle stesse pellicole, ed allora, e qui getto il sasso e chiedo anche a marco, perchè non rispolverare il vecchio caro ingranditore?



Questa è una questione molto dibattuta e molto complessa.
Premetto dicendo che, per quanto riguarda il colore, non sono completamente d'accordo.
La stampa tradizionale e la stampa digitale sono due cose molto diverse, per "look" e processi di lavoro, ed è molto difficile dire se una sia meglio dell'altra, qui entrano in gioco anche i gusti personali, anche perchè poi quando parliamo di stampe digitali entriamo in un "territorio" ancora più complesso, ci sono le Durst Lambda (che a me non piacciono), le Chromira, le inkjet (che io prediligo)...
Per quanto riguarda la stampa di dia, e mi limito a parlare di questo perchè è il mio ambito specifico di esperienza, io sono convinto che le stampe inkjet, e sottolineo "stampe inkjet", ottenute da una scansione della diapositiva, consentano di ottenere risultati nettamente superiori al cibachrome, il controllo creativo in fase di fotoritocco è così infinitamente superiore rispetto a ciba che io non ho molti dubbi, mille volte inkjet (a meno che ti chiami Fatali e sei uno dei più grandi stampatori di ciba del secolo,le sue ciba si che mi hanno impressionato e continuano ad impressionarmi, ma è un caso su mille)...io so solo che le mie stampe sono quanto di più simile si possa ottenere alla dia che ho sul tavolo luminoso, in alcuni casi sono addirittura meglio perchè grazie agli strumenti di fotoritocco digitale riesco a recuperare informazioni nelle ombre o nelle alte luci (io lavoro quasi sempre con dia molto contrastate) che nella dia sono appena visibili...con il digitale insomma posso permettermi di avere il controllo totale dell'immagine e senza grossi investimenti in termini di spazio/ingombro, di tempo ed economici...se stampassi la stessa immagine in cibachrome, e a volte l'ho fatto, rivolgendomi a lab che hanno effettuato vere e proprie stampe fine art, il risultato sarebbe diverso, non necessariamente migliore o peggiore, però sicuramente diverso, e per quelli che sono i miei gusti personali preferisco di gran lunga la stampa digitale, non fosse altro perchè appunto l'enorme potere di controllo creativo nel fotoritocco mi permette sempre di "riprodurre" la dia originale, cosa che con il ciba è molto difficile, lasci sempre qualche compromesso lungo il percorso che porta alla stampa finale...
Pur non avendo una esperienza diretta penso che la stessa cosa si possa dire delle stampe realizzate a partire da un negativo colore.
D'altro canto i metodi di stampa tradizionali hanno una cosa che mi affascina totalmente, e cioè la componente manuale, artigianale, che fa sì che ogni stampa sia unica in sè, perchè il risultato di un processo irriproducibile una seconda volta, e questo ha molto a che fare con uno degli aspetti più interessanti per me dei processi creativi, darsi cioè una volta per tutte, l'unicità  del gesto, l'immediato svanire, contro la noiosissima infinita possibilità  di repliche in serie assolutamente identiche della stampa digitale...però ecco, eventualmente è per questo che io magari tornerà all'ingranditore, non perchè creda che le stampe tradizionali, e parlo sempre di stampe a colori, siano superiori a quelle digitali, nè come "look", ripeto, sono diverse, appaiono diverse, ed è anche una questione di gusti, e nè in termini di libertà  e controllo creativo sull'immagine...


Inviato: 12/4/2005 10:51
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Re: scansioni e dimensione stampa

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Marco ha scritto:

io sono convinto che le stampe inkjet, e sottolineo "stampe inkjet", ottenute da una scansione della diapositiva, consentano di ottenere risultati nettamente superiori al cibachrome, il controllo creativo in fase di fotoritocco è così infinitamente superiore rispetto a ciba che io non ho molti dubbi, mille volte inkjet (a meno che ti chiami Fatali e sei uno dei più grandi stampatori di ciba del secolo,le sue ciba si che mi hanno impressionato e continuano ad impressionarmi, ma è un caso su mille)...io so solo che le mie stampe sono quanto di più simile si possa ottenere alla dia che ho sul tavolo luminoso


data la tua grande professionalità  ed esperienza in materia non posso che accogliere con soddisfazione questo tuo giudizio, che oltretutto mi schiarisce ancora un poco di più le idee.

Citazione:

Marco ha scritto:
preferisco di gran lunga la stampa digitale, non fosse altro perchè appunto l'enorme potere di controllo creativo nel fotoritocco mi permette sempre di "riprodurre" la dia originale, cosa che con il ciba è molto difficile, lasci sempre qualche compromesso lungo il percorso che porta alla stampa finale...


anche io penso che questa sia una cosa ottima, ed è uno dei motivi che non mi "permettono" per ora di passare al digitale. Io "vivo" la DIA con estrema partecipazione interiore, scatto unico ed irripetibile, come irripetibile e per me irrinunciabile è la soddisfazione del lavoro fatto sul campo. Non vorrei mai migliorare uno scatto sul campo venuto male, preferisco buttare la DIA e trarre insegnamenti futuri dagli errori commessi.
Ebbene si anche a me piacerebbe riuscire a stampare delle immagini identiche a quelle delle mie DIA, forse un giorno...

Citazione:

Marco ha scritto:
D'altro canto i metodi di stampa tradizionali hanno una cosa che mi affascina totalmente, e cioè la componente manuale, artigianale, che fa sì che ogni stampa sia unica in sè, perchè il risultato di un processo irriproducibile una seconda volta, e questo ha molto a che fare con uno degli aspetti più interessanti per me dei processi creativi, darsi cioè una volta per tutte, l'unicità  del gesto, l'immediato svanire, contro la noiosissima infinita possibilità  di repliche in serie assolutamente identiche della stampa digitale...però ecco, eventualmente è per questo che io magari tornerà all'ingranditore, non perchè creda che le stampe tradizionali, e parlo sempre di stampe a colori, siano superiori a quelle digitali, nè come "look", ripeto, sono diverse, appaiono diverse, ed è anche una questione di gusti, e nè in termini di libertà  e controllo creativo sull'immagine...



azz colpito in pieno il bersaglio

Prima o poi dovrà darmi una mossa anche io e decidere cosa voglio fare...da grande

grazie, ric

Inviato: 12/4/2005 17:58
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Re: scansioni e dimensione stampa

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Citazione:

rictro ha scritto:
perchè non rispolverare il vecchio caro ingranditore?



Ciao rictro,
in effetti io ci sto gia' pensando. In questi giorni sono senza PC e debbo entrare con quello delle figlie ( cioe' il mio ex ) mentre il mio e'...dal dottore. Per cui vi leggo ma non ho il tempo di scrivere.
Ho seguito molto le prove di Marco con il 4990, e sono un po' perplesso. Se lui dice di essere soddisfatto ci si puo' credere perche' e pignolissimo, pero'...pero'.... Mi piacerebe fare un confronto tra una stampa della solita dia col metodo digitale e quello chimico.
Marco dice che con PS si puo' tirare fuori tutto e anche di piu' da una dia. Ha ragione, io stesso, soltanto sfruttando le possibilita' del Nikon 5000 ho creato una immagine che non e' neppure parente della dia di partenza. Pero' sfogliando le vecchie foto in Ciba ne ho trovata una che avevo ottenuto attraverso mascherature e esposizioni parziali, addirittura correggendo il colore in alcune zone con i filtri colorati. Di recente mi ero cimentato con il Nikon 5000 con la medesima dia ( tremenda, sottoesposta e con le gambe di una ragazza in immersione che si perdevano nell'ombra ). Bene, ho detto, ora gli faccio vedere io col 5000.... un corno! ho avuto piu' o meno la stessa immagine ottenuta su Ciba con il metodo tradizionale. Cioe' ho raggiunto lo stesso limite oltre il quale subentrano le aberrazioni cromatiche, seppure con un tempo immensamente piu' breve e senza sciupo di carta nelle varie prove. Purtroppo la foto in origine non e' molto nitida, altrimenti mi sarebbe piaciuto vedere la differenza di nitidezza. Nella foto chimica comunque si vede nitidissima la grana perche' stampavo con un ingranditore a luce condensata. Questa lunga chiaccherata, non per dire che e' meglio il processo tradizionale, quanto per esprimere il dubbio che tra scansione e limiti della stampante si perda sensibilmente qualcosa. Se io stampo alla massima definizione un file di 100 Mb o anche della meta' su un 10x15, perdo moltissimi dati. Nella stampa chimica non perdo assolutamente niente, se nell'originale c'e un signore un po' distante con il giornale aperto, con una forte lente io posso leggere le notizie, mentre nella digitale vedo delle righe nere.
Questo per dire che Marco, anche lavorando con i suoi lenzuoli, perde senza dubbio molti particolari, sia in fase di scansione che di stampa. Infatti dice che e' costretto ad un compromesso, un bellissimo compromesso, visti i risultati, pero' io non vedo l'ora di stampare, magari solo in B/N, qualche modesto 4X5".
Non ho mai stampato un 4x5"...sono curioso, appena ho qualcosa per le mani se viene come penso io, lo mando a Marco e Cristina e faccio venire il prurito stampatorio pure a loro....

Inviato: 12/4/2005 21:51
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Re: scansioni e dimensione stampa
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Sasha,
non potendo qui addentrarci a parlare della strordinaria bellezza delle ragazze russe (e slave in generale), potresti almeno dirci le tue impressioni su Horst P. Horst.
E' sempre stato uno dei Maestri che ammiro di più e, se già  le sue immagini appaiono splendide quando riprodotte sui libri, le volte che mi è capitato di ammirare gli originali sono rimasto davvero basito...specie quelli stampati al Platino Palladio.
In effetti andiamo un pò fuori tema, rispetto all'oggetto...ma insomma, vogliamo formalizzarci?
Poi l'aggancio lo si trova subito: stampe a colori = il digitale e le stampe ink jet forniscono ormai qualità  ottima. Bianco e nero = la cosa è molto più discutibile.

Inviato: 13/4/2005 11:48
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Re: scansioni e dimensione stampa
Utente non più registrato
Io ho conosciuto le opere di Horst P. Horst in occasione della mostra. Ne avevo sentito parlare prima ma non le avevo ancore viste.

Ne sono rimasto affascinato, veramente. La cosa che maggiormente mi ha colpito e’ la completezza dell’immagine. Per completezza intendo dire che le sue immagini sono geniali sia da un punto di vista stilistico che da un punto di vista espressivo…Stilisticamente le sue immagini sono incredibili, incuriosiscono l’occhio sono equilibrate, complesse, perfette. Gioca con disinvoltura con i I chiaro-scuro; spazi vuoti e fermi, altri in movimento. Da un punto di vista espressivo…un esempio: il ritratto di Dali’. Vi assicuro che sembra quasi che da un momento all’altro strizzi l’occhio e si metta a sorridere.
Molto famosi e interessanti le foto di modelle in corsetti. La sua foto piu’ famosa in assoluto, credo si chiami corsetto bianco, a prima vista passa inosservata. Dopo una piu’ attenta osservazione cio’ che colpisce veramente e’ l’idea di purezza di estrema delicatezza.
Le foto di Horst sono generalmente piccole, in controtendenza con la recente moda di fare grandi stampe, stampe che facciano Rumore. A me non dispiace affatto…costringe l’osservatore ad avvicinarso all’immagine, ad averne un legame piu’ intimo escludendo tutto cio’ che ci circonda.


Da un punto di vista tecnico io purtroppo non ne capisco molto e non sono in grado di cogliere la differenza tra platino palladio o pellicola d’argento…sorry. Ho visto solo che nelle sue immagini la grana era assente o quasi…

Corrado

Inviato: 13/4/2005 12:59
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Re: scansioni e dimensione stampa

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Cavolo, non conoscevo neppure Horst.P Horst....
Ogni commento e' inutile, la perfezione non si commenta.
Io penso comunque ( per rimanere in tema ) che le ragazze russe anche sulle ink-jet non perderebbero nulla...
Quando ci organizzi un work-shop Sasha?

Inviato: 13/4/2005 13:55
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Re: scansioni e dimensione stampa
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Falcopardo ha scritto:

Questa lunga chiaccherata, non per dire che e' meglio il processo tradizionale, quanto per esprimere il dubbio che tra scansione e limiti della stampante si perda sensibilmente qualcosa. Se io stampo alla massima definizione un file di 100 Mb o anche della meta' su un 10x15, perdo moltissimi dati. Nella stampa chimica non perdo assolutamente niente, se nell'originale c'e un signore un po' distante con il giornale aperto, con una forte lente io posso leggere le notizie, mentre nella digitale vedo delle righe nere.
Questo per dire che Marco, anche lavorando con i suoi lenzuoli, perde senza dubbio molti particolari, sia in fase di scansione che di stampa. Infatti dice che e' costretto ad un compromesso,


Renzo, perchè dici questo?
Lo dico senza nessun intento polemico, ma solo con l'intenzione di capire meglio il tuo punto di vista, dal momento che la mia esperienza di stampa tradizionale è limitatissima...cioè tu pensi che le ottiche di un ingranditore "risolvano" meglio l'immagine delle ottiche di uno scanner, oppure che la migliore resa dei dettagli nelle stampe tradizionali è secondo te insita proprio nel diverso processo di stampa o nei limiti della stampante inkjet?


Citazione:

Non ho mai stampato un 4x5"...sono curioso, appena ho qualcosa per le mani se viene come penso io, lo mando a Marco e Cristina e faccio venire il prurito stampatorio pure a loro....


Sarebbe un immenso, grande piacere per noi vedere una tua stampa da 4x5"!!!!!!


Inviato: 13/4/2005 15:58
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Re: scansioni e dimensione stampa

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Ciao Marco,
non te la prendere, lo spirito del vignettista non mi abbandona mai, se si potesse inserire delle caricature staresti fresco....
Il punto di partenza e' che gli scanner piani NON hanno un obbiettivo, ma solo, al massimo, delle microscopiche lenti davanti ad ogni sensore, a differenza invece degli scanner dedicati alla pellicola che invece hanno un bell'obbiettivo con tanto di lenti al lantanio che mette a fuoco letteralmente la grana. Infatti ho notato che il Nikon 5000 ha dei limiti dovuti non all'ottica, che andrebbe ben oltre, ma al numero di piksel registrati.
L'obbiettivo dell'ingranditore( ovviamente uo buono) mette a fuoco anch'egli la grana,( quando si focheggia lo si fa sulla grana) e stampa granulo per granulo tutto quello che c'e' sulla pellicola, indipendentemente dall'ingrandimento. Parlo solo della definizione, ovviamente, i problemi della resa tonale o dei colori sono tutta un'altra cosa.
Per cui, stampando con un ingranditore con luce condensata si ottengono foto piu' nitide che se stampi un negativo a contatto, o al minimo uguali. Quando ti sento armeggiare con il 4990 mi fai un po' soffrire, perche' capisco la tua ansia, il tuo desiderio di vedere immagini nitidissime, e per questo cerchi formati sempre piu' grandi per sfuggire alle limitazioni dello scanner piano, ma delle quali per ora non ti puoi liberare. Se hai vicino qualcuno che possiede un ingranditore capace di ospitare il 20x25 prova a farti proiettare una lastra, e confronta l'immagine con quella finale da te ottenuta col procedimento digitale. Per questo, quando sento te e Cristina parlare di riavvicinarsi al procedimento chimico penso che non sarebbe una scelta sbagliata, anche se poi insorgeranno problemi di ben altra natura, legati alle carte attuali che non sono piu' quelle di una volta. Io come sai ho soltanto un Epson 2450, che ha nominalmente una risoluzione che e' la meta' del tuo, e parlo ovviamente solo di risoluzione. Bene, le scansioni che ho fatto di un 4x5 diciamolo sinceramente, fanno piangere. Si puo' ovviare con giochetti vari in PS, ma sono solo artefatti.
E quindi mi trovo come a te alla ricerca di compromessi, con in mano negativi dettagliatissimi ma con gli Imacon irraggiungibili, a guardare all'orizzonte se nasce uno scanner e una stampante abbastanza economici ma degni di un GF. Oppure, dato che nel mio ingranditore il 4x5 ci sta, tornare al procedimento chimico.

Inviato: 14/4/2005 22:11
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Re: scansioni e dimensione stampa
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Grazie Renzo per le spiegazioni e l'approfondimento del tuo pensiero ...

Certo, il 4990 è un compromesso e ne sono ben consapevole ed è stata anche una scelta consapevole, ho infatti sempre sostenuto che la strada maestra è quella della scansione a tamburo, peccato che è una strada che non puà "sostenere" il mio portafoglio , ed è anche una scelta/compromesso che in qualche modo ci ha spinto a valutare formati più grandi, anche se ci tengo a precisare che all'8x10" probabilmente ci saremmo arrivati in ogni caso, e per due semplici motivi: quando ho visto una 30x40cm realizzata da un 4x5" ed una 30x40cm realizzata da una 8x10", quindi due stampe "piccole", ci ho visto una tale differenza che da quel momento l'8x10" è diventato un obiettivo primario; aldilà  di quale sia il metodo di stampa, tradizionale o digitale, con ingranditore o con scanner, alla fine però il fattore di ingrandimento influisce sempre sulla nitidezza della stampa, quindi più l'originale è grande, minore sarà  il fattore di ingrandimento, e maggiore sarà  la nitidezza, e questa "esigenza" è nata dopo la "conversione" alla fotografia industriale che, per la natura dei soggetti, abbiamo sentito l'esigenza di stampare dal 50x60cm fino ad arrivare all'80x100cm, finchè facevamo paesaggio mediamente stampavamo in A3+ e ci andava benissimo.
Poi è di nuovo apparso all'orizzonte, o meglio, è sempre rimasta all'orizzonte, magari un pò in lontananza , la voglia di tornare a valutare e sperimentare con i metodi di stampa chimici, e questo perchè sia io che Cristina siamo sempre spinti dalla voglia di imparare e di migliorarci, ed in questo senso le tue parole contengono sicuramente dei preziosi suggerimenti, sicuramente farà la prova che mi hai detto con un ingranditore ...


Inviato: 15/4/2005 10:40
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Re: scansioni e dimensione stampa

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Ciao Marco,
ho letto da qualche parte che passi al plotter...
A questo punto ogni discorso e' inutile, perche' ti basta stampare a 300 dpi per avere tutti i dettagli che vuoi.
Quello che hai..cioe' avete in mente di fare e' coerente con la scelta del 20x25. E' un bel salasso, ma sono daccordo con te, e' inutile avere un negativo/positivo cosi' grande e non poterlo sfruttare al meglio.
Penso che vi potrete togliere tante soddisfazioni, e sono felice per voi.
Io invece ho ora altri problemi...intendo autocostruirmi un visore angolare in legno per la Shen Hao, copiando quello del Toyo, che per poco non ci va bene. Altrimenti come faccio a fotografare i fiorellini al livello del terreno?

Inviato: 18/4/2005 13:08
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Re: scansioni e dimensione stampa
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Falcopardo ha scritto:
Ciao Marco,
ho letto da qualche parte che passi al plotter...
A questo punto ogni discorso e' inutile, perche' ti basta stampare a 300 dpi per avere tutti i dettagli che vuoi.


Aspetta, aspetta, non è ancora così sicuro...diciamo che adesso ho l'approvazione di Cristina, che prima era totalmente contraria, e per me è un bel passo avanti sulla "libertà " decisionale , però sto valutando seriamente tutte le possibilità , compresa la stampa tradizionale, ribadisco infatti che continua ad attirarmi l'idea di poter realizzare stampe irriproducibili, uniche nel loro genere perchè legate ad azioni e scelte effettuate sul momento, legate all'aspetto manuale delle nostre capacità  espressive, e tutto ciò è indissolubilmente legato alla stampa tradizionale...ed infatti a giorni andrà in un lab di Milano a vedere un ingranditore per 20x25cm. all'opera, così come mi hai suggerito tu...
Ti dico anche sinceramente che le mie "riserve" sulla stampa tradizionale sono più che altro legate al cibachrome, nel senso che, lavorando con diapositive, è l'unico metodo di stampa che utilizzerei, ma rimango dell'dea che, salvo rarissimi casi(il "solito" Fatali), le stampe inkjet siano superiori alle ciba, senza considerare il maggiore, e più semplice, controllo che avrei sull'immagine con un processo di postproduzione digitale...
In più sto aspettando l'annuncio della "sostituzione" degli attuali plotter Epson, potrebbe arrivare nel mese di maggio, anche questo è un fattore importante per la decisione finale...tu intanto continua a "provocarmi" con la stampa tradizionale, così tengo la mente aperta ed attiva ...


Inviato: 18/4/2005 15:19
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Re: scansioni e dimensione stampa

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Marco ha scritto:

compresa la stampa tradizionale, ribadisco infatti che continua ad attirarmi l'idea di poter realizzare stampe irriproducibili, uniche nel loro genere perchè legate ad azioni e scelte effettuate sul momento, legate all'aspetto manuale delle nostre capacità  espressive, e tutto ciò è indissolubilmente legato alla stampa tradizionale...


Ciao Marco,
se ci fai caso, io quando mi riferisco alla stampa con processo chimico parlo quasi sempre del B/N perche' il Ciba non mi piace poi tanto, o per lo meno non mi piace la carta "metallica". Io infatti stampavo quasi sempre in semimatt. Ieri sera guardavo delle foto a colori fatte stampare in laboratorio e alcune mie Ciba, e consideravo la differenza con la stampa a colori digitale. Effettivamente le stampe che ottengo con la R800 sono spesso piu' brillanti, ma la colpa non e' del procedimento chimico, ma dei laboratori che consegnano delle foto ( almeno nel formato diciamo amatoriale - cartolina ) dai colori ed i neri impastati. Credo che avvenga sia per la estrema superficialita' con cui spesso viene effettuato il lavoro ( almeno qui da me 8 volte su 10 bisognerebbe farsi ristampare tutto) sia perche' le stampe vengono ottenute in luce diffusa anziche' in luce condensata. Questo permette ai laboratori di non rendere evidenti i graffi e la sporcizia apportati al film durante l'estrazione del film dal caricatore e lo sviluppo. Se stampi da solo i graffi vengono fuori d'incanto, come quando scannerizzi, ma vengono fuori anche tanti particolari nelle ombre e nelle luci, che ritrovi per incanto se chiedi una stampa di tipo professionale. Del resto la stampa chimica e' assai piu' complessa di quella digitale, o perlomeno e' assai meno prevedibile, comporta molte stampe di prova e molto tempo speso in preparativi e pulizia finale. Se non altro con il Ciba i bagni li butti tutti via.
Io penso che con un buon plotter ti semplificheresti la vita. La stampa in B/N invece per me ha un fascino diverso che con una digitale non ritrovi e penso valga la pena provare. Ma possibile che in tutta Milano non ci sia nessuno che ha un ingranditore 20x25 da farti usare almeno per una prova?

Inviato: 18/4/2005 20:09
.........

......
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Re: scansioni e dimensione stampa
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Anch'io non amo particolarmente il Ciba, per via dell'effetto metallico, che però potrebbe essere efficace rispetto a determinate immagini. Il problema è anche quello della scarsa resa nelle basse ed alte luci e del contrasto eccessivo. Qualche anno fa mi servivo da un laboratorio che stampava con un processo Agfa, di cui non ricordo il nome, che rendeva stampe con una buona resa colore e una buona lettura delle ombre, ma percepibilmente meno nitida del Ciba.

In effetti penso che Falcopardo abbia individuato la discriminante nella stampa con luce diffusa anziché condensata. Personalmente in b/n non ho mai ottenuto nulla di decente con la diffusa. La condensata permette una lettura "totale" delle informazioni del negativo, graffi e sporco inclusi, ma soprattutto permette di ottenere una gamma tonale estremamente estesa che non ho mai visto con la diffusa, e che credo sia veramente difficile ottenere. Non ho esperienza di stampe a colori ottenute con luce condensata, ma, ripeto, credo proprio che sia questa la discriminante tra bella stampa e stampa così così, molto più del tipo di trattamento.

Certo, i graffi sono fastidiosi, anche perché sono assolutamente incapace di tenere in mano un pennellino per fare le piccole spuntinature necessarie; del resto sono anche proprio quelle piccole imperfezioni che danno tutta l'evidenza del processo artigianale che, a volte, dà  un valore aggiunto alla valenza globale dell'immagine. Oggi questo è un discorso percorribile; naturalmente parlo di piccole tracce quasi impalpabili, non dei segni di un trattamento frettoloso od inaccurato. Del resto una pulizia decente delle attrezzature ed un panno antistatico minimizzano il problema.

Inviato: 19/4/2005 9:05
sono moderno, non contemporaneo
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Re: scansioni e dimensione stampa
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Falcopardo ha scritto:
Ma possibile che in tutta Milano non ci sia nessuno che ha un ingranditore 20x25 da farti usare almeno per una prova?


No, c'è eccome, ed infatti l'ho trovato, nel mio post ti dicevo che avrei fatto la prova nei prossimi giorni e così sarà  ...anche se poi alla fine hai ragione tu, il plotter semplifica molto le cose...cmq proprio ieri sera è venuto a trovarmi un amico fotografo, è un professionista, e mi ha detto che tra un paio di mesi va in pensione, ed allora butterà  via lo scanner, la stampante inkjet e tirerà  fuori le due Sinar 4x5" che possiede (la F e la P), l'ingranditore, e "tornerà finalmente a godere come un pazzo in camera oscura", parole testuali...certe affermazioni ti fanno pensare ...


Inviato: 20/4/2005 16:15
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Re: scansioni e dimensione stampa

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Certo che col digitale si gode di piu'...in pochi minuti ho formattato ovviamente per errore un disco con un anno di lavoro...Che goduriaaaaa

Inviato: 20/4/2005 21:01
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