....riallacciando questo Topic(ino) a tutti i Topic(oni) aperti su Fine Art etc. etc.
Vi dà questo link di chi addirittura dà  certificazioni gradite ad enti e fondazioni sulla natura Fine Art delle vostre stampe.
A questo punto vi domanderete dove andare in posto meno distante degli UK....bene a Milano a due passi dai mitici Superstudio si và  qui.....

Che l'Arte Fine sia con voi o miei prodi......ora anche certificata

Ah ....vale sia per il colore che per il B&W!!!!

Ciao Roberto, grazie della segnalazione.
Stavo cercando da tempo un laboratorio che offrisse dei sevizi di stampa e scansione di questo tipo.
Mi sa che però mi dovrà dissanguare....

Ciao

Per il bianco/nero mi permetto di suggerire questo:

www.laboratorioimmagine.it

è sempre in zona (via Ripamonti); tratta esclusivamente pellicole.

Anche in piena era analogica c'era chi stampava il BW (ed anche il colore) a mano, e pubblicizzava il servizio offerto per distinguersi dalla massa dei laboratori che lavoravano in automatico e/o frettolosamente.
Ma non mi risulta che rilasciassero CERTIFICATI.
Oggi c'è gente che di mestiere insegna a vendere e così bisogna sopportare anche queste nuove certificazioni (ma spero che si tratti di timbri e/o attestazioni con inchiostri rigorosamente a ph neutro ).
Fabio

Su questo Fabio ti sbagli.....musei, fondazioni, archivi storici e collezionisti pretendono/pretendevano stampe con specifiche precise. Quindi o si rilascivano documenti scritti (e quindi certificazioni su materiali e metodologie) oppure ci si rivolgeva a stampatori che seguivano protocolli ben specifici...tipo un certo tipo di carte, sequenze precise sviluppo>arresto>fix>lavaggio>fix>lavaggio>selenium>lavaggio......,specifiche di lavaggio, hypo cler. agent.......insomma era un iter "certificabile".
Oggi questo iter è certificato....quindi non è questione di vendere.

Tieni presente che finchè vendi delle stampine a 100/200 euro nessuno si fà  menate, ma quando inizi a vendere opere dai 1.000 euro in sù è normale chiedere un certificazione non solo di autenticità  dell'opera ma anche delle metodologie di stampa/montaggio....

Domanda banale Fabio ....tu spendi 3.000 euro per una stampa di Fracallo da Velletri e dopo 2 anni vedi apparire sulla stampa l'inchiostro del timbro, o diventare gialla, o......cosa fai ti incavoli di brutto o è normale? non pretenderesti quindi quando acquisti un'opera di avere un documento che ti certifica una qualità  precisa per cui queste cose non accadono e se accadono vieni rimborsato?

Effettivamente ignoravo che già  ai miei vecchi tempi si usasse certificare la bontà  del processo di stampa.

Certo che se vedessi andare alla peggio una stampa di Fracallo da Velletri, l'avessi pagata anche "solo" 300 euro, mi incavolerei non poco.

Beh, mi consolerà pensando che le mie fotografie, rigorosamente prive di certificazione fine art, non le ho mai vendute a nessuno, ma solo regalate e...si sa...a caval donato non si guarda in bocca.

Stammi bene

Fabio

Rimosso da Marco.

Mika, arrivi sul forum, nemmeno ti presenti, posti 4 messaggi identici e sono tutti di pubblicizzazione di una attività  commerciale, scusa ma questo forum non è una bacheca di annunci, sono bene accette le segnalazioni di negozi/lab/società  che svolgono bene il proprio lavoro ma c'è modo e modo, così come l'hai fatto tu sembra quasi uno spot gratuito...

Intanto cominciare la tua partecipazione presentandosi non sarebbe una cattiva idea, c'è un forum specifico chiamato Fotoavventori in cui puoi dirci chi sei e magari farci vedere qualche tua immagine, sai Fotoavventure è una comunità  quasi "familiare", ci piace conoscerci tra di noi.


Ciao!!

Marco

Ma che, il Vacis non ha più un nome?
perché mi appare come guest? ed è inequivocabilmente il suo stile.
Qualcuno mi spiega?

Non vi preoccupate, faccio un breve intervento da biografo di Fotoavventure se notate il post è del 2006, all' epoca Roberto partecipava con un utente diverso da Lucifero, quell' utente fu cacellato da lui stesso a seguito di una discussione con l' amministrazione del sito.
Ciao

Denis

Si, questo topic risponde alle regole del caos.

Eccomi qui bello sulfureo per te FranzX....ma dai ero stato così cattivello con il buon Fabio...

come mai viene proposto come guest e come se lo avessi scritto ora...cavolo dopo il corso dai monaci trappisti di bon ton forumistico devo correre a mettermi il ciligio e a tirarmi quattro cinghiate....no non ragazzi non si fà  così...ora mi tocca pure la portare il monitor a spalle fino in cima alla montagna ....


Massimo
Infatti!!! Spero non sia un Ban.... appunto un Ban che?



miiii....questo quà  per pubblicizzare la propria attività  ha tirato fuori argomenti e topic di 2 anni fà ...beh comunque uno che si applica

Ripesco questo vecchio topic per una segnalazione ai fotoavventurieri sardi (e oserei dire "non solo"): a Sassari c'è un ottimo punto di riferimento per la stampa fine art, anche certificata, visual-e.

Azienda giovane ma con ottimo background alle spalle, indiscutibile professionalità  e tanta passione. Prezzi adeguati alla qualità , comunque non esosi, anzi più che concorrenziali visto il target di riferimento.

Sono reduce da una stampa davvero eccellente (e io sono di quelli pignoli)...

Consigliatissimi!

Claudio

Da completo ignorante, devo dire che la stampona buona (fine art) credevo riguardasse solo stampa in CO, creata da qualche mostro sacro della stampa, o no ????

Citazione:

Ehm... no. O almeno, non più "solo" la stampa in CO.

Un mio amico francese, che lavora per i suoi lavori di ricerca quasi esclusivamente con una Olga 120 (ovviamente questo ha un suo preciso significato) caricata con Tri-X , mi ha regalato l'estate scorsa una stampa di un nudo in BN digitale certificata (con l'apposito timbro a secco) "Digigraphie Epson" : assolutamente straordinaria. Lavoro indubbiamente ce n'è. Ma non in CO.

Ho visto le foto, e devo dire che non sono un estimatore della Holga, e forse sempre sbagliando, credevo che la nitidezza generale fosse caratteristica necessaria per la cosidetta Fine art, insomma su una stampa 40x40 le zone sfocate non si "spappano" ?

Mah...Vedo che segui criteri personali alquanto restrittivi.
La stampa FA, sebbene non mi risulti esistere una definizione ufficiale e universalmente accettata, direi che ha la sua specificità  nella scelta di procedure e materiali che da un lato consentano la riproduzione il più possibile accurata delle caratteristiche volute del negativo (o del file) , dall'altro che garantiscano una conservabilità  ed inalterabilità  estesa nel tempo.
La nitidezza, se c'è nel negativo o file deve essere riprodotta al meglio del tecnicamente possibile. Se non c'è (e per ragioni di valenza artistico/interpretativa puà benissimo non esserci) ovviamente non potrà  essere riprodotta, e quella che andrà  riprodotta in modo accurato sarà  la sfocatura.
Non confondere l'uso di obbiettivi da stampa della migliore qualità  (sempre a 6 lenti o apocromatici), come viene comunemente prescritto di dover usare nella stampa analogica FA, col fatto che tutto quel che passa attraverso quegli obbiettivi nitidissimi debba necessariamente essere ultranitido per fare parte di una stampa FA.

Be' era una idea che mi ero fatto probabilmente errata, per questo volevo informarmi dopo aver letto le discussioni sopra, grazie mille della spiegazione esauriente e disponibilita'

Per quel che riguarda la stampa ai pigmenti Epson ha creato un modo di certificare le stampe con il sistema digigraphie http://www.digigraphie.com/it
E' un timbro a secco che si puà richiedere impegnandosi ad utilizzare carte specifiche.
E' un sistema usatissimo in Francia, (la Mep usa questo metodo).
Per i grandi formati esiste anche una lista di laboratori approvati:
http://www.digigraphie.com/it/tutto-s ... earchType=lab&pageindex=2

Personalmente trovo che la certificazione di Epson sia un'abile trovata di marketing. Finita la rincorsa tra fabbricanti di stampanti a chi sputa gocce piu' piccole, Epson ha pensato bene di spostare l'attenzione sulla qualita' intrinseca di una stampa. Esiste gia' una certificazione secondo me piu' seria e onesta proposta da Hahnemulhe. La certificazione, Epson la rilascia solo se usi le sue stampanti, le sue carte e pochissime altre, i suoi scanner o quello Hasselblad. Chissa' forse di questo passo, sulla scia della patente di fotografo a crediti, si potra' fare il fotografo SOLO acquistando le ammiraglie digitali......

beh... anche la certificazione hahnemulhe è un po' un trovata pubblicitaria... non fa altro che darti dei certificati prestampati e delle etichette da appicciare... e la puoi usare solamente con le carte hahnemulhe... non è limitata nella stampante ma nella carta si...
servirebbe una bella norma iso su quali materiali e usati come sono "fine art"... ma poi sarebbe un po' la morte dell'"art" e resterebbe solo il "fine", no?

comunque il timbro a secco trovo che sia la soluzione più di classe per le proprie stampe... io stavo pensando di farmene fare uno

ciao
daniele