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i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia

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26/5/2005 15:12
Da Orsay (Parigi)
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E' da tanto tempo che vorrei aprire questa discussione, ma poi non lo faccio mai, per motivi di tempo, e perché volevo arrivare con una rilettura in tasca, rilettura che per il momento non ho fatto.
Ma andiamo con ordine. Qualche anno fa scoprii Baricco, e rimasi affascinato e innamorato dalle sensazioni sottili con cui tesse i suoi libri. Un'amica scrittrice tedesca mi diceva che da lei era molto criticato perché i suoi libri erano considerati vuoti. Questo non mi stupiva, detto da un tedesco, ma era una critica che non condividevo. Poi col tempo capii, fermo restando che un paio di libri restano ai miei occhi ancora eccellenti, in molti si sente l'intento costruito di piacere ed essere piacevole, con un retrogusto un po' commerciale che mi fece si continuare a leggere baricco, ma senza più un reale piacere, e considerandolo una lettura un po' frivola e di scarsa utilità , tanto emotiva che soprattutto concettuale.
insomma, baricco mi aveva rotto le pa*@#e.
Poi inizia a pubblicare un libro online, a puntate, su repubblica:
I barbari di Baricco
Lo inizio a leggere e trovo un po' il solito Baricco. La solita prosa ad effetto, i soliti rigiri di parole. Poi dopo due o tre puntate la cosa si fa interessante. Sempre di più., fino a che lo seguo con attenzione, e mi ripropongo di rileggerlo con attenzione, magari pensandoci bene su e scrivendo qualche cosa. Scrivere mi ha sempre aiutato a chiarire i pensieri.
Ma veniamo al noi. Sebbene, per usare le espressioni di Baricco, i villaggi saccheggiati si trovino un po' da tutte le parti, il villaggio della fotografia mi pare uno di quelli che sta subendo un saccheggio più forte e sistematico, ancor più dei villaggi citati nel libro. Discuterne, anche in quell'ottica, potrebbe aiutarci a capire dove andrà  la fotografia nei prossimi anni. Per questo se non l'avete ancora letto vi consiglio di farlo, ma andando con ordine, dal primo all'ultimo, senza saltare pezzi, altrimenti non si capisce nulla. E facendo finta che la prosa di Baricco non abbia a volte quell'irritatante effetto speciale, perché quello che dice poi è davvero interessante, e vale la pena leggerlo e pensarci.
Insomma, cosa pensate dei barbari di Baricco in merito alla fotografia?
ciao
f

Inviato: 14/8/2006 16:56
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia

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9/4/2004 15:12
Da Bologna
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WOW....
Come mi sento ignorante....bellissimo anche solo da leggere questo post....non saprei come rispondere ma mi è piaciuto!


Inviato: 14/8/2006 17:33
Jekoz On Line: "USA on the road"
http://www.jekoz.net
.....................
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia
Moderatore
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4/11/2005 13:12
Da Roma
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Grazie della segnalazione Fabiano!

L'avevo preso sottogamba quando era apparso su Repubblica, per cui non avevo seguito le puntate successive. Invece ora mi sta catturando...!

Fer

Inviato: 14/8/2006 17:36
Tessera C.F.A.O. n°14
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia

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9/12/2004 21:10
Da Toscana
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Ciao Fabiano,
me lo sono gustato tutto, grazie della segnalazione.
E mentre lo leggevo pensavo alla fotografia ma senza riuscire a vedere cambiamenti significativi in futuro. Cambiera' e sta gia' cambiando il mezzo fotografico e la tecnologia, ma non riesco a vedere dove sara' la novita', cosa artisticamente parlando portera' il futuro. Sta aumentando a dismisura il numero di chi fa fotografia, ma e' solo un fatto numerico.
Se ci guardiamo intorno non vedo superficialita' in chi fa fotografia con un certo impegno, tutt'altro, quindi mi sembra un ambiente in qualche modo "protetto" dove chi scatta ha molto spesso alle spalle un notevole bagaglio culturale e tecnico o comunque un impegno che e' ben lontano dal mordi e fuggi. La foto con il telefonino non ha storia, per ora e' solo un gioco...dove sta il saccheggio?
Ciao,
Renzo

Inviato: 15/8/2006 1:26
.........

......
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia

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9/4/2004 15:12
Da Bologna
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A parte gli scherzi...grazie della segnalazione, ancheio vedevo le varie uscite leggendo le notizie sul sito ma non avevo mai trovato il tempo di leggerlo....
Renzo mi ha preceduto...non mi resta che quotarlo e dire che bene o male concordo con la sua visione della cosa.
Anche se...anche se nel campo della fotografia molte volte ho la sensazione che, ade esempio, l'avvento delle nuove tecnologie e la loro inarrestabile espansione venga vissuta da molta gente proprio come l'arrivo dell'orda barbarica....
Adesso me ne vado a letto....per colpa di "baricco" e di Fabiano stasera non ho scannerizzato praticamente niente!!

Ma domani è un altro giorno...anzi è già  domani.....buonanotte a tutti!

Inviato: 15/8/2006 1:51
Jekoz On Line: "USA on the road"
http://www.jekoz.net
.....................
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia

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14/7/2005 11:38
Da vicenza
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posso fare una domanda? perchè baricco non si prende le camicie con le maniche corte invece di arrotolarsele sempre?

ok ok è una ca***ta... grazie per la segnalazione, il buon torinese si scrive un po' addosso, ma lo fa bene!

Inviato: 15/8/2006 9:09
ciaodo ..................
http://flickr.com/photos/odofoto/ ...
se pensi che la parte migliore di te sia il tuo cervello rifletti su chi ti sta suggerendo quest'idea .........
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia

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25/8/2005 8:38
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Viva i barbari. Adoro i barbari.

Spero solo che la rivoluzione (cioe' il miliardo di cinesi, piu' i settecento milioni di indiani, piu' qualche pezzo di Africa, un bel pizzico di estremo oriente tutto, e una spruzzata di Russia, tutti affamati folli di consumismo e senza i sensi di colpa della nostra tradizione giudeo-cristiana) arrivi in fretta a rimpiazzare questa societa' europea che gode nel farsi elucubrazioni intellettuali incredibili. Tipo discutere dei meriti o demeriti della innovazione tecnologia <i> mentre gli altri la fanno e si arricchiscono </i>. Tutto questo stando seduti sulla tolda del Titanic.

Il quale Titanic sta navigando nel lago di Como, in realta', per cui il nostro affondamento sara' doloroso ma non catastrofico.

L'unica speranza e' nelle nuove generazioni, i ragazzi e le ragazze dai dieci ai venti anni oggi, ma molti li stiamo rovinando trasmettendo loro le nostre filosofie da ex sessantottini ormai vaporizzate dalla globalizzazione, agli altri non stiamo dando i mezzi per competere alla pari.

Se tutto questo suona come una provocazione ... lo e'...

... ma non troppo.


Inviato: 15/8/2006 9:16
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia
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Citazione:
il miliardo di cinesi, piu' i settecento milioni di indiani


Siamo oltre 1.3 miliardi + 1.1 miliardi.

Penso che da qui a 10 anni il mondo economico avrà  cambiato parecchio i connotati... altro che "guerre commerciali" EU-USA...!

Fer

Inviato: 15/8/2006 11:49
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia
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Citazione:
perchè baricco non si prende le camicie con le maniche corte invece di arrotolarsele sempre?


Perché così è più elegante: nel mio piccolo, non uso camicie a maniche corte da almeno 20 anni.

Fer

Inviato: 15/8/2006 11:51
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia

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26/5/2005 15:12
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ciao marco,
il tuo intervento è sicuramente interessante, anzi troppo, infatti ho un po' paura che ci porti a fiumi di discorsi politici o ideologici senza fine, che poco hanno a che vedere con questo 3d. se sei daccordo ti propongo allora di rimandare questa tua "provocazione" ad un altro topic.
la scelta per me è motivata dal fatto che non mi pare che baricco indichi con barbari i cinesi, gli indiani etc. all'inizio pensavo si riferisse agli americani, ma poi ho cambiato idea. e per mutazione non si intende lo sviluppo tecnologico in se. baricco parla, se non mi sbaglio, di una rivoluzione della forma di pensiero con cui interpretiamo il mondo, indipendentemente dalla regione geografica, dalla religione, dal consumismo e dal progresso. mi pare che si occupi soprattutto di questo, dell'evoluzione dell'idea del mondo intellettuale.
fra l'altro nella prima puntata dice esplicitamente:
Citazione:
Ci sono alcune cose che mi va di capire, a proposito di quel che sta succedendo qui intorno. Per "qui intorno" intendo la sottilissima porzione di mondo in cui mi muovo io: persone che hanno studiato, persone che stanno studiando, narratori, gente di spettacolo, intellettuali, cose così. Un mondaccio, per molti versi, ma alla fine è lì che le idee pascolano, ed è lì che sono stato seminato.
Dal resto del mondo ho perso contatto un sacco di tempo fa, e non è bello, ma è vero. Si fa un sacco di fatica a capire la propria zolla di terra, non resta molto per capire il resto del campo.
Ma forse in ogni zolla, a saperla leggere, c'è il campo intero.

quello che mi piacerebbe è cercare di discutere cosa succede in quella zolletta che è la fotografia, senza per forza cercare di capire il campo intero.
poi non so, forse stai parlando di questo e non ho capito io, allora scusami. ma te l'hai letto i barbari?
ciao ciao
f

Inviato: 15/8/2006 12:00
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia

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26/5/2005 15:12
Da Orsay (Parigi)
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per rispondere a jekoz e renzo, vi faccio un esempio di quello che avevo in testa aprendo questo 3d. partiamo da questa domanda: la fotografia è o no un villaggio saccheggiato?
prima di iniziare una precisazione: per favore non trasformiamo questo post nella solita crociata fra analogico e digitale. non è di questo che stiamo parlando.
ieri ho ricominciato a rileggere i barbari (fra parentesi in data attuale il libro non è ancora finito). i primi capitoli come dicevo non mi sembrano molto interessanti, c'è ancora troppa roba vaga per capire. le cose si fanno per me più interessanti a partire dal capitolo 5. ma è dal 6 che voglio prendere spunto per questa discussione sulla fotografia, discussione preliminare per risponder alla domanda posta all'inizio: la fotografia è un villaggio saccheggiato? in che modo? con che entità ?
(nota: tutte le citazioni sono proprietà  di Alessando Baricco e sono tratte da I Barbari

Citazione:
[...]Il primo è forse quello più facile da vedere. Il calo della qualità  ha coinciso con un aumento della quantità . Da quando c'è in circolazione un vino semplice e spettacolare, ci sono in giro molte più persone che bevono vino. In questo caso, come in molti altri, la perdita dell'anima sembra essere il prezzo da pagare per espandere un business altrimenti in difficoltà .


Questo è un punto su cui si è già  molto discusso. L'aumento incredibile di immagini disponibili nel mondo di oggi. abbiamo già  visto come, ogni volta che c'è stata un'evoluzione nella storia della fotografia, evoluzione spesso tecnica prima che estetica, c'è stata una democratizzazione della fotografia. Il passaggio da vetro a negativo, l'invenzione dell'istantanea, etc fino ad arrivare al digitale. Come per il vino sembra che l'aumento della quantità  abbia portato ad un abbassamento della qualità . Almeno in media, il fatto che esistono persone che fanno ancora fotografia di altissima qualità  significa solo che ci sono ancora in giro l'equivalente dei produttori del barolo d'annata di cui si parla nel capitolo 5. O forse qualcosa di più, ci torneremo.
Poco sopra ho detto sembra, e anche baricco dice sembra, non a caso. In tutto il libro sembra che baricco cerchi di farci capire che forse non è cosi', che forse "hanno ragione i barbari". per ora dico solo questo, per il momento voglio limitarmi alla domanda iniziale di questo post, e niente di più.

Citazione:
Semplice: commercializzazione spinta uguale perdita dell'anima. E' un punto importante: lì trova fondamento uno dei grandi luoghi comuni che da sempre covano sotto la superficie della paura dei barbari: il pensiero che loro siano l'avidità  contrapposta alla cultura; la certezza che si muovano per un'ipertrofica, quasi immorale, avidità  di guadagno, di vendite, di profitti. [...] E' un punto importante anche per un'altra ragione: nasce da lì una deduzione logica infondata, ma comprensibile e molto diffusa: se una cosa vende molto, vale poco. L'adesione irrazionale a un principio del genere è probabilmente uno dei peccati capitali di ogni grande civiltà  nella propria fase di decadenza.


Qui è un po' diverso. succede che il vino barbaro vende tantissimo. Con la fotografia non è esattamente la stessa cosa, è la macchina digitale che produce giri di guadagno enormi, non direttamente lo scatto, l'immagine. Anche se forse il giro di stampe digitali è grosso pure lui. Insomma, c'è un passaggio in più, ma il succo è lo stesso. Il digitale ha portato a giri di guadagno enormi. E spesso, da chi viene dall'analogico (anche da parte mia purtroppo), c'è il pregiudizio di cui ci parla baricco.
oltre al mercato della macchina fotografica c'è comunque anche il professionista che lamenta l'iniezione sul mercato di un alto numero di foto, di bassa qualità  e basso prezzo, che genera grossi giri di guadagni, tipo agenzie di stock. la vedete l'analogia no? se ne è parlato di recente sul forum di michele vacciano, e nei commenti un po' sprezzanti verso la fotografia di stock si leggeva un po' quella paura dell'invasione dei barbari di cui sopra.

Citazione:
[...] Altro movimento: l'innovazione tecnologica. Suonerà  assurdo, ma niente di tutto quello che ho raccontato sarebbe probabilmente successo senza l'invenzione dell'aria condizionata. [...]


qui è facile, l'innovazion della fotografia digitale è stata la grande molla su cui stiamo disquisendo.

Citazione:
[...]Così quella che sembrava un'arte riservata a un'aristocrazia terriera di antico lignaggio europeo diventa una pratica a disposizione di molti: su terre molto meno care: con artisti che non vengono da generazioni di maestri: con inventori che non hanno tabù. Facile che ti nasca un vino hollywoodiano. Riassumendo il microevento: c'è una rivoluzione tecnologica che d'improvviso rompe i privilegi della casta che deteneva il primato dell'arte. Memorizzate e mettete da parte.


ancora una volta è successo proprio cosi'. ho sentito dei vecchi fotografi disprezzare i fotografi di oggi perché non sanno più utilizzare l'esposimetro, ma in cambio usano l'istogramma sul display. chi fa foto digitale non ha quel tabù e sfruttano l'innovazione tecnologica per fare un gesto nuovo. è solo un esempio per fare il parallelo con il testo sopra, ma è innegabile che il digitale abbia aperto nuove vie, semplificando certe strade. che fanno inorridire gli aristocratici. di esempi ne possiamo trovare milioni.

Citazione:
Altro evento. Il successo del vino hollywoodiano nasce anche da una rivoluzione linguistica. Fino a venti anni fa a parlare di vino, a giudicarlo, erano per lo più inglesi, o tutt'al più europei. Erano pochissimi, autorevolissimi, e scrivevano in un modo talmente raffinato e sapienziale che a capirli erano davvero in pochi. Una casta di critici sublimi. [...] Dunque, nuovo indizio: i barbari usano una lingua nuova. Tendenzialmente più semplice. Chiamiamola: moderna.


Sebbene sia vero che per usare il digitale ad altissimo livello siano necessarie conoscenze di punta, anche questo è un altro fatto ancora analogo. Ricordiamoci che non stiamo esclusivamente parlando di chi fa fotografia ad altissimo livello, ma di qualcosa di più generale. Se partiamo da un utente medio, non lo scarsissimo punta e scatta ma anche il fotoamaotre medio, la semplificazione è evidente. Vogliamo mettere la differenza fra il controllo di uno sviluppo, sviluppo in due bagni, acutanza, sviluppo compensato etc con camera raw? anche se non hai voglia di studiare niente ci puoi arrivare intuitivamente.
Le semplificazioni del digitale, che poi sono di fatto semplificazioni di linguaggio, nel senso di linguaggio necessario per la fruizione del mezzo sono assolutamente evidenti.
Il fatto poi che il digitale spinto è invece complesso, anche a livello di linguaggio è un punto interessante, e ci tornero' su alla fine. Se ci pensate un poco vederete comunque come anche il digitale si sta semplificando via via e diventerà  tutto sempre più semplice. Sei anni fa non sapevo nemmeno cos'era la fotografia digitale, quindi non ne posso parlare, ma mi ricordo quanto era più difficile di ora fare un divx o installare una distribuzione linux. Nei miei due o tre anni di fotografia digitale mi pare che tale semplificazione è in atto pure li. un esempio? ne abbiamo parlato di recente: la riduzione dal rumore con il black frame, che adesso è inclusa in macchina. ancora due anni e solo i veterani si ricorderanno di che cosa è.

Citazione:
Altro indizio. Il vino hollywoodiano è semplice e spettacolare. Alcuni critici lo liquidano con una parola orribile ma efficace: piacione. Quasi sempre si sottolinea come si tratti di un vino colpevolmente facile.


Un'immagine digitale è spesso anche lei giocata sulla spettacolarità . Si vede un'immagine grande formato per la prima volta e lì per lì non si capisce cos'ha di cosi' sconvolgente. poi il fotografo ci spiega, ci fa vedere come vediamo il dettaglio più minuto. quel senso di spessore in più, il controllo che ha dato dello sfocato e del a fuoco. l'esposizione e la gamma tonale, il controllo dei bianchi e dei grigi. osservare una fotogafia prima dell'invasione, una stampa da tecnica antica, necessità  lo sviluppo di una sensibilità  a piccole cose, non sempre evidenti. Quando inizia a stampare in CO all'inizio rimasi stupito dal fatto che i miei amici non vedevano la differenza di una stampa fatta su carte a gradazione diversa, poi mi ci sono abituato. Spesso la gente guarda le mie stampe ai sali ferrici e mi chiede perché non ho fatto un viraggio seppia con photoshop. E la sensazione della carta? Lo spessore, la trama, l'opacità ? Dall'altra parte c'è la foto digitale, liscia lisci, perfetta perfetta, colori forti, controllo totale... magari mancherà  un po' di gamma dinamica, magari l'immagine sarà  un po' più secca e fredda, ma che spettacolo di foto che si riesce a fare. Tutte le mie immagini digitali sono sicuramente più spettacolari delle mie analogiche.

Citazione:
Spesso si allude pesantemente alla manipolazione che ci deve essere dietro: è un vino "spinto", dicono.


Spesso si sente in giro l'avversità  per il digitale come avversità  al ritocco. Sapete benissimo come la penso in merito e che è un'idea che rifuggo, l'equazione digitale=ritoccata, analogica=veritiera la combatto con tutta la mia forza. ma ricordiamolo, stiamo solo studiando i movimenti di truppe del villaggio. E segno un altro punto.

Citazione:
Provo ad articolare in un modo più elegante: dispiace, in quel vino, il fatto che cerchi la via più breve e veloce per il piacere, anche a costo di perdere per strada pezzi importanti del gesto del bere. Usando termini romantici, e quindi pienamente nostri: è come se si sostituisse all'idea di bellezza quella di spettacolarità ; è come se si privilegiasse la tecnica all'ispirazione, l'effetto alla verità .


Ancora una volta, chi non ha avuto questa sensazione? Chi non ha avuto l'impressione di perdere qualche cosa quando ha smesso di guardare l'immagine formarsi nella bacinella? Chi non ha l'idea che qualcosa di faticoso, lento, frutto di esercizi, studio e fatica sia migliore di qualcosa di immediato e spettacolare? baricco rincara la dose:

Citazione:
Il punto è importante proprio per il tipo di evidenza che assume in una cultura ancora fortemente romantica come la nostra: quel vino nega uno dei principi dell'estetica che ci è propria: l'idea che per raggiungere l'alta nobiltà  del valore vero si debba passare per un tortuoso cammino se non di sofferenza quanto meno di pazienza e apprendimento. I barbari non hanno questa idea. Nel suo piccolo, dunque, il caso del vino hollywoodiano ci fa vedere un altro microevento, tutt'altro che insignificante: la spettacolarità  diventa un valore. Il valore.


Questo è forse il punto su cui si gioca tutto. Forse è qui ch eper un attimo non stiamo descrivendo il movimento delle truppe, ma stiamo dando un'occhiata nel quartier generale dei barbari. Il grosso errore è cercare di dire che la fotografia analogica era qualitativamente superiore e pensare che i barbari cercano di imporre che la fotografia digitale sia superiore. Non è questo quello che sta succedendo! per questo non vale la pena trasformare questo post in crociata analogico/digitale. I barabari stanno spostando la qualità , stanno spostando l'idea di qualità ! come dice baricco: stanno ridisegnando la mappa dell'impero...

Citazione:
Ne ho ancora un paio, di eventi. Resistete. L'imperialismo. Si potrebbe parlare di globalizzazione, ma in questo caso mi sembra più preciso "imperialismo". [...] Dunque non sottovalutiamo anche questo indizio: nelle parole d'ordine dei barbari risuona il morbido diktat dell'impero.


su questo non so, ho qualche difficoltà . non capisco bene se si parli per metafore o cosa. bisognerebbe chiedere a baricco
Se posso permettermi un'interpretazione un po' azzardata forse si parla di omologazione. Non so se si puo' dire che le foto di ora siano più omologate che in passato, che invece di tante lingue si parli solo quella ufficiale dell'impero, fatto sta che molti anche qui lamentano la noia delle immagini sempre uguali. Fatto sta che visitando le bellissime immagini su photo.net ho spesso l'impressione che siano un po' tutte ugauali. ma l'ho detto, è solo un'idea così.

Citazione:
[...] E allora ecco l'ultimo microevento che, sotto la superficie di un'apparente perdita dell'anima, il mondo del vino ci suggerisce di registrare: là  sotto, quello che avviene è anche che una certa massa di persone invada un territorio a cui, fino ad allora, non aveva accesso: e quando prendono posto non si accontentano delle ultime file: spesso, anzi, cambiano il film, e mettono su quello che piace a loro.


ed è qui che mi riaggancio con chi invece sfrutta il digitale ma in modo nuovo. chi invece di discutere di grani parla di rumore, di stampanti, di scanner,e tc. saranno mica quelle persone qua, che metton su il loro nuovo film?

per concludere:
Citazione:
[...] uno puà arrivare a disegnare la mappa di una battaglia: eccola qui: complice una precisa innovazione tecnologica, un gruppo umano sostanzialmente allineato al modello culturale imperiale, accede a un gesto che gli era precluso, lo riporta istintivamente a una spettacolarità  più immediata e a un universo linguistico moderno, e ottiene così di dargli un successo commerciale stupefacente. Quel che gli assaliti percepiscono, di tutto ciò, è soprattutto il tratto che sale in superficie, e che, ai loro occhi, è il più evidente da registrare: un apparente smottamento del valore complessivo di quel gesto. Una perdita di anima. E dunque un accenno di barbarie.


ricordando pero' che si tratta appunto di una tappa intermedia:

Citazione:
L'ho detto: è solo un'ipotesi. E, ciò che è più importante: non è un'ipotesi che aiuta a capire i barbari ma soltanto a capire la loro tecnica d'invasione: come si muovono, non chi sono e perché sono così (che è, questa sì, la domanda affascinante). A me sembra comunque un passaggio necessario per arrivare, prima o poi, a capire: una stazione intermedia. Capisci come combattono e magari capirai chi sono.


ho già  scritto troppo e sono un po' stanco, ho perso anche un po' il filo. per fare un po' di chiarezza vorrei giusto dire:
tutto questo post è per rispondere alla domanda iniziale. per me il villaggio della fotografia è un villaggio saccheggiato. come dirà  nei capitoli successivi Baricco, per il momento stiamo giusto vedendo pezzi dell'animale: la coda, le zampe... dobbiamo ancora capire tante cose. dobbiamo capire se davvero sono barbari o se sono rivoluzionari. dobbiamo capire cosa c'è in gioco. dove andremo a finire. queste domande e queste riposte forse avranno un seguito continunado la lettura di baricco e dei barbari. per ora ho solo fatto un esercizio sull'invasione.
e poi dobbiamo capire da che parte stiamo noi. io personalmente mi sento un mutante. sono ancora un uomo di un mondo che non c'è più, sono nato nel '900, ho certe idee di qualità  e impegno assolutamente fuori dal tempo, eppure dietro le orecchie mi sono spuntate le branchie. chissa come son messi gli altri di sto forum...
ciao ciao
f

Inviato: 15/8/2006 12:51
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia

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Citazione:

fabusdr ha scritto:
... allora scusami. ma te l'hai letto i barbari?



Ho letto i primi tre capitoli e non ci ho capito niente. Ho letto gli ultimi due, quelli con tutte le foto di tizi dell'ottocento e non ci ho capito niente. Attratto dalla parola "Google" ho letto il capitolo su Google che e' effettivamente molto preciso nei fatti anche se su Altavista dice delle inesattezze, il che comunque non ha un gran peso.

Ho deciso allora di creare il mio tema creativo, tipo testata di Zidane per creare del "danno collaterale".



Inviato: 15/8/2006 18:33
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia

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Citazione:
Ho letto i primi tre capitoli e non ci ho capito niente. Ho letto gli ultimi due, quelli con tutte le foto di tizi dell'ottocento e non ci ho capito niente.


immagino, deve essere un casino leggere proprio quelli

Citazione:
Attratto dalla parola "Google" ho letto il capitolo su Google che e' effettivamente molto preciso nei fatti anche se su Altavista dice delle inesattezze, il che comunque non ha un gran peso.


mi interessa cmq, giusto per curiosità . mi sa che sei un esperto in materia

Citazione:
Ho deciso allora di creare il mio tema creativo, tipo testata di Zidane per creare del "danno collaterale".


e io apprezzo credimi. spero che il mio intervento non ti sia sembrato censorio, non vuole esserlo. ho solo avuto paura dei 3d che debordano in crociate che derivano verso nuovi lidi... interessante cmq come reazione, sapendo che hai letto l'inizio, la fine e un pezzo di centro
ciao ciao
f

Inviato: 15/8/2006 18:43
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia

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Citazione:

fabusdr ha scritto:

Citazione:
Attratto dalla parola "Google" ho letto il capitolo su Google che e' effettivamente molto preciso nei fatti anche se su Altavista dice delle inesattezze, il che comunque non ha un gran peso.


mi interessa cmq, giusto per curiosità . mi sa che sei un esperto in materia



Altavista e' nata nel 1995 al Western Research Lab (WRL) di Palo Alto di cui ero il direttore ed abbiamo ospitato il sito proprio li' per i primi due anni. Il papa' di Altavista, Louis Monier, era uno dei ricercatori del WRL ed e' da sempre un mio carissimo amico (siamo amici da quasi 25 anni). Dopo essere stato il Chief Scientist a Ebay e' approdato a Google qualche mese fa, preceduto un tre anni prima da circa un terzo dei ricercatori del WRL, incluso l'attuale Vice Presidente di tutto l'engineering di Google. Con tutti continuo ad avere rapporti piu' o meno stretti.

Si, sono abbastanza esperto in materia...ma rendo meglio sull'argomento davanti ad una bottiglia di buon rosso che in un forum di fotografia


Inviato: 15/8/2006 19:17
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia

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Ciao Fabiano,
precedentemente ho sintetizzato il mio pensiero, ma comunque torno a ripetere che la fotografia sta soltanto seguendo una trasformazione come l'ha avuta in epoche passate. Mi sembra di sentire chi grida all'invasione per gli estracomunitari. Ma noi siamo un popolo che ha nel DNA i geni piu' diversi, abbiamo avuto invasioni da nord e da sud, abbiamo geni greci, arabi, normanni, franchi, germanici, asiatici, qualcosa di egizio, e chi piu' ne ha piu' ne metta. E cosi' la "mutazione" della fotografia. Non esiste. Quando fu inventata la pellicola e' evidente che stormi di curiosi si buttarono a fotografare qualunque cosa mentre prima le difficolta' del procedimento avevano ristretto il campo solo ai piu' esperti e competenti.
Pero' dalla massa dei "barbari" di allora sono usciti fior di fotografi mentre una marea di immagini al massimo e' finita negli album di famiglia. E non e' la stessa cosa ancora oggi?
Il digitale ha appena dispiegato le ali, secondo me sta facendo solo dei voletti di prova ma le potenzialita' sono immense. L'analogico verra' cancellato proprio dalla qualita'. Ancora e' in una fase di messa a punto che prende tutte le risorse, ma quando le cose si saranno stabilizzate su altissimi livelli ( perche' sara' cosi', e' inutile nascondercelo ) la ricerca si aprira' ai supporti piu' diversi, a possibilita' che ancora oggi non ci immaginiamo e non ci possiamo immaginare. E' evidente che ci sara' chi sapra' gestire queste nuove possibilita' e creera' opere
non ottenibili con l'odierna tecnologia sia analogica che digitale e chi invece continuera' a produrre scatti da mandare agli amici via e-mail. Io mi aspetto tra non molto la fotografia olografica, ( il display c'e' gia' http://www.tetsuo.it/news/69/display- ... co-3d-in-vendita-ora.html) Non e' il numero dei barbari che mi spaventa e che deve spaventare, si avra' apparentemente il solo risultato che tutti saranno in grado di scattare una foto, ma chi ha ali per volare potra' andare sempre piu' in alto.
Ciao,
Renzo

Inviato: 15/8/2006 22:53
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia

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Da Toscana
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Ciao Marco,
penso proprio che in una serata d'inverno davanti al fuoco e a un buon fiasco di Gallo Nero ( ma anche di Barolo, non sono razzista ) ne avresti di "novelle" da raccontarci...
Ciao,
Renzo

Inviato: 15/8/2006 22:58
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia
Utente non più registrato
Citazione:

Mxa ha scritto:
L'unica speranza e' nelle nuove generazioni, i ragazzi e le ragazze dai dieci ai venti anni oggi,


io nel piccolo della mia cittadina, conosco un gruppo di ventenni veramente "tosti", spero che continuino così, mi danno grande speranza!!!
ciao
marcello

Inviato: 16/8/2006 9:25
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia
Utente non più registrato
Ho sbagliato post.....modifco e riscrivo su quello giusto....

Scusate

Gerry

Inviato: 17/8/2006 7:43
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia
Moderatore
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Nel frattempo sono arrivato alla 16a puntata e devo dire che mi piace molto, e mi interessa. La prosa di Baricco fa parte del gioco, e a parte qualche improvvisa forzatura non mi spiace.

Ancora non vedo la fotografia come un villaggio saccheggiato però... mi pare che o già  è nata saccheggiata, oppure non lo è ancora. Nel digitale non vedo niente di nuovo, nessun saccheggio ma solo un cambio di strumento, come è stata la foto a mano libera (incremento sensibilità  delle emulsioni, di apertura degli obiettivi), poi la pellicola in rullo, poi le macchine automatiche...

Fer

Inviato: 17/8/2006 16:25
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: i barbari di baricco e il villaggio saccheggiato della fotografia

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27/4/2006 13:48
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Messaggi: 2754
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IdemCitazione:

Fer ha scritto:
Citazione:
perchè baricco non si prende le camicie con le maniche corte invece di arrotolarsele sempre?


Perché così è più elegante: nel mio piccolo, non uso camicie a maniche corte da almeno 20 anni.

Fer

Inviato: 17/8/2006 22:41
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
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