Chiedo a voi opinioni, constatazioni, idee, inchieste, postulati……

Parlando di autofocus e riferendoci alle reflex o simili (niente telemetro per esempio o compatte varie) secondo la vostra esperienza è cambiato qualcosa dai tempi della pellicola?
Intendo dire: spesso si sente parlare di problemi di focusing (imprecisione, front o back focus…) in riferimento alle reflex digitali. Togliamo il live view che funziona su basi diverse e consideriamo solo l’autofocos classico (a contrasto di fase….giusto?). Tali imprecisioni affliggevano anche l’autofocus delle reflex a pellicola? Forse il fenomeno è ora piu’ visibile anche per le diverse modalità (monitor) e dimensioni di visualizzazione/stampa possibili?
Che dite?

Marco

Ai tempi della pellicola non usavo l'autofocus: avevo le Contax per il 35 mm e Hasselblad o Mamiya per il MF.
Non sono dunque in grado di fare confronti.
Però, spannometricamente parlando, ho proprio l'impressione che ai tempi della pellicola si era più di bocca buona.
Riguardando le diapositive degli anni passati, quelle che ho passato allo scanner e che quindi rappresentano il meglio e che mi parevano perfettamente riuscite, tecnicamente parlando, in realtà pochissime hanno l'incisività e la perfezione di fuoco che ora si pretende abitualmente dai files digitali ingranditi al 100-200% sul monitor.
Tanto che molte ho poi rinunciato a scansionarle: non mi soddisfacevano più.

Si ora è tutto diverso. non potendo visualizzare le immagini ingrandite, di tante cose non ci si accorgeva nemmeno

io delle diapositive scattate in 35mm, quindi con autofocus canon entrylevel, raramente ne trovo una davvero a fuoco quando faccio una scansione...
secondo me col digitale ci siamo abituati a standard inarrivabili ai tempi della pellicola per quello che riguarda il fuoco e la nitidezza dell'immagine

ciao
daniele

Ho usato l'Af solo per pochi anni prima dell'avvento del digitale, sull'argentico, e solo con focali medio lunghe. L'unica differenza che ho notato in Canon è la perdita dell'eye control, che era poi il vero motivo della mia soddisfazione. Focheggiare a mano oggi, invece, è molto più difficile a caiusa della scarsa luminosità del pentaprisma (ho sempre usato vetri acumatte, quindi non mi preoccupa il tipo di vetro odierno), e per il calo della mia vista...

C'è, forse, una qualche ironia nel pensare che Contax (Zeiss) e Leitz, che ripetevano come Cassandre che le ottiche manuali e la maf manuali erano le uniche sufficientemente precise, siano state spazzate via dal mercato reflex negli anni 90 dalla diffusione dell'AF, mentre oggi finalmente ci si accorge che, forse, dopotutto, avevano ragione

L'Autofocus, così come lo conosciamo oggi (rilevamento di fase), non è mai stato pensato per "spaccare il capello", ma solo per fare più in fretta di noi nella fotografia d'azione e in altre situazioni in cui l'alternativa è una foto da buttare...

Aggiungo che poter, oggi, mettere a fuoco con precisione tante belle ottiche manuali, grazie a ingrandimento e focus peaking, e senza doversi preoccupare di tolleranze, di "lo vedo a fuoco ma poi forse non lo è" eccetera, è una bella soddisfazione. Certo, ci vuole un attimo di calma... ma per tutto il resto c'è l'AF, con i suoi pregi e i suoi limiti

Federico

W l'iperfocale!!!!

Per rispondere al quesito di Marco (che ha escluso dall'indagine l'uso del monitor per la messa a fuoco), a me pare che non vi siano problemi dell'autofocus legati alla diversità del supporto sensibile (film o sensore). Gli ingegneri dei vari brands, d'altronde, hanno lavorato molto bene, a mio avviso, negli ultimi anni quanto a capacità di agganciare il soggetto ed a precisione della messa a fuoco; comunque si deve stare attenti a non confondere il micromosso con gli errori di focheggiatura. Pare che in Nikon sulla nuova 810 abbiano lavorato proprio sul micromosso.
Fabio