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Reale sensibilità ISO della Canon 40D
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13/2/2004 9:11
Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Ciao a tutti,
mi sono accorto casualmente, ma neanche tanto casualmente, che impostando la lettura di un esposimetro esterno sulla 40D le foto vengono tutte sottoesposte di 1 EV . Intendo dire che utilizzando l'esposimetro interno va tutti bene, se invece uso una impostazione esterna è come se avessi il sensore che ha una sensibilità  reale di 1/2 quella indicata (quindi 100ISO->50ISO).
Sapendo questo, i conti tornano.
Qualcun'altro ha sperimentato la stessa cosa?
Ciao

Inviato: 8/6/2008 10:38
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
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Non sulla Canon 40D in partcolare. Però anche sulla mia Konika Minolta 7D la sensibilità  impostata non sembra tanto in accordo con quella di un esposimetro esterno (peraltro Minolta anche lui).
Io imposto la macchina in modalità  RAW + Jpeg, quindi per ogni scatto mi ritrovo con due files (anzi 3 perchè c'è pure quello che contiene i dati). E la densità  dei due file non coincide. Tanto che in fase di apertura dei RAW per convertirli in TIFF, devo sistematicamente correggere l'esposizione per ottenere la densità  che giudico corretta.
In effetti l'esposimetro esterno col digitale serve a poco, ma la reale sensibilità  dei sensori è un pò un mistero. Oltretutto certe volte questa sensibilità  sembra variare un poco, di scatto in scatto, in modo del tutto casuale (questo almeno sulla mia): si puà poi recuperare tutto, però è seccante, e fa perdere altro tempo.


Inviato: 8/6/2008 10:51
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Ciao Luciano,

Citazione:

luciano ha scritto:
Oltretutto certe volte questa sensibilità  sembra variare un poco, di scatto in scatto in modo del tutto casuale (questo almeno sulla mia): si puà poi recuperare tutto, però è seccante, e fa perdere altro tempo.


non avevo il coraggio di dirlo nel mio post originale ma anche io ho notato la stessa identica cosa!
Ho fatto una prova molto semplice: ho provato ad impostare la Sunny 16 rule in una giornata di pieno sole con la macchina impostata a 100 ISO. Quindi 1/100 f/16 .
Risultato tutto sottoesposto di 1EV. Bene, sarà  50ISO mi dico, continuo a scattare con 1/100 f/11 ma il risultato sorprendente è che, nonostante la maggior parte delle foto siano ok, alcune escono sottoesposte o sovraesposte di un altro 1/2 EV .... sembra che un algoritmo fantasma cambi la sensibilità  a tradimento nonostante la macchina sia tutta in manuale !! Misteri del digitale!!

Inviato: 8/6/2008 11:17
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
Utente non più registrato
Nessun mistero: ogni sensore ha una sua dinamica, spostata verso le alte o bassi luci.
Un fotografo esperto nel Sistema Zonale, non usarebbe mai l' esposizione a luce incidente e con lo spot stretto, zonalmente esplorerà  le Zone chiarissime importanti e le sovraesporrà  al limite del dettaglio bianco.

Inviato: 8/6/2008 20:14
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
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Da Tse' Bii' Ndzisgaii
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Citazione:

palmerino ha scritto:
Nessun mistero: ogni sensore ha una sua dinamica, spostata verso le alte o bassi luci.
Un fotografo esperto nel Sistema Zonale, non usarebbe mai l' esposizione a luce incidente e con lo spot stretto, zonalmente esplorerà  le Zone chiarissime importanti e le sovraesporrà  al limite del dettaglio bianco.


Ciao, sinceramente non so se ho compreso appieno la tua risposta.
Quindi se con il mio spotmeter misuro una alta luce e decido di piazzarla in zona 7,5 impostando i corrispondenti EV (calcolati considerando 100iso) e la fotocamera poi mi rende quel tono in zona 6,5 come se gli ISO fossero 50 siamo in una situazione di normalità ?


Inviato: 8/6/2008 22:42
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D

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29/11/2005 21:30
Da reggello
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Ma vi rendete conto che le sony scattano quando "vedono" il soggetto sorridere? (smile shutter) e che seguono la faccia delle persone per la messa a fuoco, che sembrano fucili di precisione....

Cosa voglio dire?

Certo è che se i costruttori seguono quelle che sono le dinamiche del mercato (commercio) e non il buon senso fotografico, ci ritroveremo in mano degli oggetti sempre più misteriosi che faranno ciò che vogliono, e noi dovremmo da professionisti cercare di conoscerli ed entrare in sintonia con loro, con i loro vizi e virtù...

Non vorrei essere frainteso, il professionista dovrà  sicuramente conoscere bene l'attrezzo che usa e regolarlo di conseguenza, ma si trova sempre più spesso a dover interpretare "atteggiamenti" che la macchina considera "Buoni" o per lo meno naturali....quando invece possono non esserlo

Oggetti elettronici che sempre di più vogliono prendere il tuo posto nel ragionamento.....

Inviato: 8/6/2008 23:02
natural_phon_killer......
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D

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Si', ma se metto la macchina in modalita' manuale, assumendomene rischi e responsabilita', voglio comunque che tagli fuori qualunque interpretazione su faccia, sorriso, sovra-sotto esposizione etc..

Inviato: 9/6/2008 11:43
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D

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29/11/2005 21:30
Da reggello
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Sono pienamente d'accordo, la questione nasceva dal fatto che evidentemente le specifiche della sensibilità  non corrispondevano al valore nominale....
Si fotografa lo stesso, è ovvio, e bene in quanto abbiamo la possibilità  di rivedere subito lo scatto e l'istogramma della luminosità , però.....
Non dobbiamo trovare i difetti a tutti i costi, per carità , ma visto che se ne parla..

Inviato: 9/6/2008 13:19
natural_phon_killer......
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
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Desert ha scritto:
Citazione:

palmerino ha scritto:
Nessun mistero: ogni sensore ha una sua dinamica, spostata verso le alte o bassi luci.
Un fotografo esperto nel Sistema Zonale, non usarebbe mai l' esposizione a luce incidente e con lo spot stretto, zonalmente esplorerà  le Zone chiarissime importanti e le sovraesporrà  al limite del dettaglio bianco.


Ciao, sinceramente non so se ho compreso appieno la tua risposta.
Quindi se con il mio spotmeter misuro una alta luce e decido di piazzarla in zona 7,5 impostando i corrispondenti EV (calcolati considerando 100iso) e la fotocamera poi mi rende quel tono in zona 6,5 come se gli ISO fossero 50 siamo in una situazione di normalità ?



Dovresti conoscere il Sistema Zonale ed adattarlo al digitale.
Non serve conoscerlo a memoria, ma comprendere il concetto.
Ansel Adams dava importanza alla previsualizzazione.
Il fotografo deve conoscere come il suo sensore è ottimizzato (la sua scala dinamica, visto che non c' è più la curva caratteristica).
Qui ne ho parlato...opinione personale, mi raccomando.

Inviato: 9/6/2008 13:32
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
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Dopo aver letto il post indicato, penso sarà  più comprensibile quanto andrà spiegare adesso:

Questa è la dinamica in jpg delle varie reflex con simili prestazioni:

Usable range
Nikon D300 (ISO 200) -4.7 EV 4.1 EV 8.8 EV
Sony DSLR-A700 (ISO 200) -4.9 EV 3.9 EV 8.8 EV
Canon EOS 40D (ISO 100) -5.7 EV 3.4 EV 9.1 EV
Olympus E-3 (ISO 100) -5.7 EV 3.0 EV 8.8 EV

Sia Nikon che Sony hanno una dinamica simile (stesso sensore) e spostata verso le alte luci: significa che i dettagli nella alte luci sono ripresi meglio.
D' altro canto nelle bassi luci, arrivano entrambe prima al nero assoluto, vedi sotto:
Open in new window
Open in new window
Nel totale, le dinamiche sono equivalenti: circa 9 stop in jpg con un contrasto medio, immagino (per Dpreview, mi raccomando).
Ora che significa questo?
Che con la Sony o la Nikon per avere ottimi dettagli nei controluce (scena potenzialmente con una gamma dinamica elevata) un fotografo scatterà  ad 1/60 (è solo un esempio) mentre usando una E-3 scatterà  ad 1/125.
I dettagli del soggetto in controluce (alte luci ed ombre) saranno identici per entrambe le fotocamere, perché la gamma dinamica è praticamente uguale per entrambe.
Però è un vantaggio poter scattare con un tempo più veloce od a parità  di tempo di scatto (1/60) con la Olympus poter usare una sensibilità  inferiore di uno stop.
Quindi la sensibilità  del sensore a 100 iso per le due reflex è diversa, nel senso che il fotografo dovrà  "adattarsi" al limite delle alti luci.
Usare un esposimetro esterno è fattibilissimo: basta usare la misurazione spot stretta e misurare la zona più chiara e con la D300 od una Sony sovraesporlo di quasi 4 stop, mentre con la Oly E-3 solo di 3 stop, altrimenti saranno irrimediabilmente persi.
Personalmente uso solo la misurazione spot stretta direttamente della mia reflex.

ps: Il progresso migliorerà  questo parametro sicuramente: onestamente una dinamica attuale equivale a quella di un negativo colore, più o meno e sinceramente un fotografo che sa esporre sfruttando al meglio "tutta" la dinamica non avrà  serie limitazioni.

Inviato: 9/6/2008 14:13
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
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I problemi a cui mi riferivo sono due:
1) la reale sensibilità  del sensore
2) A parità  di coppia tempo/diaframma (EV) settati in manuale e in condizioni di illuminazione assolutamente costante mi trovo densità  differenti nelle fotografie

Il problema 1, abbiamo già  appurato senza scomodare il SZ (che peraltro conosco), è un problema noto anche quando c'era la pellicola ed è antico quanto la fotografia, cioè che ogni emulsione va "tarata" secondo i propri gusti (es. Velvia esposta a 40 invece che 50) . La soluzione quindi sarà  esporre il sensore alla sensibilità  desiderata nel mio caso a cui mi riferivo, cioè la sun-16 ,invece che considerare ISO 100 userà ISO50 ).
Ovviamente il problema lo posso approcciare con il SZ e in mille altre maniere ma in questo contesto non è rilevante.
Comunque, grazie per la doviziosa spiegazione sulla dinamica dei sensori, che sicuramente puà spiegare "l'anomalia" che ho rilevato.

Il problema 2 invece è incomprensibile. A parità  di esposizione e con luce costante la densità  del "negativo" deve rimanere costante, cosa che sembra non succeda..



Inviato: 9/6/2008 16:54
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
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2) A parità  di coppia tempo/diaframma (EV) settati in manuale e in condizioni di illuminazione assolutamente costante mi trovo densità  differenti nelle fotografie


Questo è verificabile sui valori Raw?
Analizzando l'istogramma Raw con software che consentono di leggere i dati "così come sono"? Es. con Rawnalyze.

Fer

Inviato: 9/6/2008 17:07
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** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
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La soluzione quindi sarà  esporre il sensore alla sensibilità  desiderata nel mio caso a cui mi riferivo, cioè la sun-16 ,invece che considerare ISO 100 userà ISO50 ).


Tieni presente però che questo dipende molto da due fattori: il raw converter usato e il colore della luce al momento dello scatto.
In condizioni standard, fotografando una scena multicolore alla luce diurna, la risposta del tuo sensore dovrebbe essere molto vicina ad ISO 100: perché la sensibilità  è calibrata sul canale Verde, che nelle reflex digitali normali è il più sensibile e che è il canale che raccoglie più luce in queste condizioni.
Però in altre situazioni (luce artificiale ad esempio, o scena con colori non omogeneamente distribuiti), il canale Verde non raccoglie più la maggior parte del segnale: il più "pieno" puà essere ad esempio il Rosso, che ha una sensibilità  inferiore di circa 2 volte (1 stop in meno), o il Blu che è ancora meno sensibile.

Poi i raw converter: a seconda di come vengono interpretati i dati raw, puà essere necessario applicare compensazioni dell'esposizione ben diverse.
Ad esempio con Raw Therapee, se si disabilitano gli Auto Levels (che "stretchano" automaticamente l'istogramma), tutte le mie Canon necessitano di almeno +1EV di esposizione, qualsiasi siano le condizioni di scatto...

Fer

Inviato: 9/6/2008 17:29
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
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La seconda questione non mi è mai capitata: però usano solo la misurazione spot stretta, di solito espongo di destra ed una volta impostata, scatterà anche le altre foto similmente se la gamma dinamica della scena non cambiasse, ovviamente.
Di solito lascio tutto in manuale, tempo e diaframma, perché sono abituato così.
Mi è capitato invece delle sovraesposizioni dovute alla saturazione di un solo canale: ovvero su un soggetto monocromatico chiaro, l' istogramma della luminosità  era giusta, ma occorre avere l' istogramma dei 3 canali separati per rilevare il picco "fuori scala".
Quindi in caso di misurazioni spot strette su colori primari o quasi, mi tengo un pochino più avaro nella sovraesposizione.
Sui soggetti chiari tendenti ai bianchi invece sovraespongo per avere quasi la perdita di questi dettagli.

La risposta di Fer dovrebbe spiegare il perché di questa anomalia e bisogna tenere presente che di solito gli esposimetri tendono a sottoesporre nelle scene con dominanti molto calde, forse escluso la Nikon che usa un esposimetro che dovrebbe leggere tutti i colori separatamente (?) ma non conosco e non uso questo sistema.

Inviato: 9/6/2008 17:47
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D

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Da Campi Bisenzio
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Io posso solo descrivere le mie esperienze personali con l'esposimetro esterno: ho un Sekonic Dual e:

1) Lo utilizzo spesso in cerimonie e fotografie industriale per la misurazione del diaframma a lampo flash senza riscontrarne mai problemi od errori di alcuna entità ...il tutto utilizzando una Canon 30D. L'unico problema l'ho avuto 2 anni fa quando montai dei filtri uv protettivi i quali toglievano da 1 a 1/2 stop...e questo in effetti rispecchierebbe l'entità  del tuo problema...

2) Per quanto rigurada la misurazione della luce ambiente, con il digitale non l'ho mai utilizzato, ma con la pellicola avevvo notato che: con il 6x6 (Hasselblad 500CM + ILFORD HP5) era molto meglio sovraesporre di uno stop. Mentre mi accorsi che le solite foto (stesso giorno, stessa pellicola e bagno di sviluppo) con la EOS 3 se sovraesposte di 1 stop, ma utilizzando l'esposimetro interno, restituivano negativi un po' troppo densi. Abbraccio dunque l'ipotesi che gli esposimetri esterni tendano a dare una coppia diaframma tempo leggermente sottoesposta.




Inviato: 9/6/2008 18:40
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
Utente non più registrato
Io usavo le Olympus Om 4 ti ed Om3 con il 35mm (a volte usando la Eos 3 solo quando l' autofocus era indispensabile).
Avevo notato che tra le due Om4 ti c' era un differenza di 1/3 di stop (una impostavo 40 e l' altra 32 asa, con la Velvia) ed il mio esposimetro esterno Profisix tendeva comunque a dare una esposizione di circa 1/3 di stop di differenza rispetto alla meno starata, diciamo così e quindi 2/3 con l' altra.
Ogni fotocamera ha una sua impostazione come sensibilità  per l' esposimetro: tocca al fotografo vagliare le eventuali differenze.
Anche tra reflex uguali potrebbero capitare lievi, ma sensibili differenze: basta misurare con entrambe lo stesso soggetto e valutare la corrispondenza (misurazione spot e semi-spot, possibilmente).
Se si avesse un esposimetro esterno ben calibrato o che desse risultati ottimali con le diapositive, negative...usarlo nel test misurando sempre in luce riflessa lo stesso soggetto (ideale il classico cartincino grigio al 18% di riflettenza).
Con il digitale invece occorre verificare come sia settata la dinamica del sensore: rispetto alle misurazioni a luce incidente che uso solo con il flash, devo impostare una sensibilità  minore: 100 iso dell' esposimetro esterno (Profisix con l' accessorio per luce flash) corrispondo a circa 200 iso della digitale.
Da una parte mi fa piacere, signica che posso scattare a 400 iso in digitale utilizzando una potenza minore con i flash, utile soprattutto in esterno.

Inviato: 9/6/2008 19:58
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
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Desert ha scritto:
I problemi a cui mi riferivo sono due:
1) la reale sensibilità  del sensore
2) A parità  di coppia tempo/diaframma (EV) settati in manuale e in condizioni di illuminazione assolutamente costante mi trovo densità  differenti nelle fotografie

Il problema 1, abbiamo già  appurato senza scomodare il SZ (che peraltro conosco), è un problema noto anche quando c'era la pellicola ed è antico quanto la fotografia, cioè che ogni emulsione va "tarata" secondo i propri gusti (es. Velvia esposta a 40 invece che 50) . La soluzione quindi sarà  esporre il sensore alla sensibilità  desiderata nel mio caso a cui mi riferivo, cioè la sun-16 ,invece che considerare ISO 100 userà ISO50 ).
Ovviamente il problema lo posso approcciare con il SZ e in mille altre maniere ma in questo contesto non è rilevante.
Comunque, grazie per la doviziosa spiegazione sulla dinamica dei sensori, che sicuramente puà spiegare "l'anomalia" che ho rilevato.

Il problema 2 invece è incomprensibile. A parità  di esposizione e con luce costante la densità  del "negativo" deve rimanere costante, cosa che sembra non succeda..



Per il problema 2 io prenderei in considerazione la temperatura.
Il sensore è una fettina di cristallo di silicio e come tutti i semiconduttori è sensibile alla temperatura.
Nella progettazione elettronica analogica (preamplificatori ecc.) la temperatura è tenuta in gran conto, un po' meno nella progettazione digitale. Una variazione di pochi millesimi di grado (penso) dovuti alla luce che impressiona il sensore sono irrilevabili ma potrebbero fare quella poca differenza sull'esposizione, sopratutto sui pixel filtrati in rosso che come è noto sono i più caldi.
Mi risulta che Canon con i suoi veloci sensori MOS (i CCD danno meno problemi avendo l'area sensibile destinata ad ogni pixel più grossa) faccia una preacquisizione al buio per poi sottrarre i valori letti a quella reale e compensare le differenze dovute al rumore elettronico.
Per una verifica all'acqua di rose potresti fare una raffica di scatti ed analizzare il primo e l'ultimo, poi spegnere il tutto e riprovarci dopo un certo tempo.

Inviato: 9/6/2008 20:51
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
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La temperatura non ha influenza sulla sensibilità  del sensore; l'acquisizione al buio (disabilitabile da Custom Function) viene fatta dopo lo scatto (è quindi una post-acquisizione) e solo per pose lunghe (quanto lunghe dipende dal firmware e dal valore di una Custom Function), allo scopo di effettuare una black frame compensation (per ridurre il rumore di fondo).

Secondo me il problema riscontrato da Roberto è dovuto principalmente dal diverso stretch dell'istogramma applicato all'algoritmo di conversione (che sia in camera o un convertitore raw esterno), influenzato dalla forma dell'istogramma stesso: un riflesso in più o in meno è sufficiente a modificare la distribuzione dei valori delle luminosità  e quindi lo stretch dell'istogramma.
Si puà valutare con certezza, però, solo analizzando direttamente i due file .CR2.

Fer

Inviato: 9/6/2008 21:42
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
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Secondo me il problema riscontrato da Roberto è dovuto principalmente dal diverso stretch dell'istogramma applicato all'algoritmo di conversione (che sia in camera o un convertitore raw esterno), influenzato dalla forma dell'istogramma stesso: un riflesso in più o in meno è sufficiente a modificare la distribuzione dei valori delle luminosità  e quindi lo stretch dell'istogramma.
Si puà valutare con certezza, però, solo analizzando direttamente i due file .CR2.

Fer


Bravo Fer, secondo me hai centrato il problema. Infatti avevo notato che variando l'esposizione sulla stessa scena, la forma dell'istogramma, del suo inviluppo, cambia sostanzialmente, chiaro segno che c'è "qualcosa" che tu ora mi confermi essere un algoritmo di stretching, probabilmente è l'algoritmo di demosaicing che esegue anche questa operazione, anche se devo confessare che la cosa non mi entusiasma affatto!
Nei prossimi giorni magari posterà gli esempi a cui mi riferisco, con tanto di raw così sarà  più chiaro a cosa mi riferisco.

Inviato: 10/6/2008 21:57
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Re: Reale sensibilità ISO della Canon 40D
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Citazione:
chiaro segno che c'è "qualcosa" che tu ora mi confermi essere un algoritmo di stretching, probabilmente è l'algoritmo di demosaicing che esegue anche questa operazione, anche se devo confessare che la cosa non mi entusiasma affatto!


Hai ragione, considera però che i sensori in genere "escono" a 10, 12 o 14 bit: una quantità  "strana" nel mondo informatico dove si lavora a potenze di 2 (quindi 8 bit, 16 bit...).

Per infilare questi 12 bit (esempio della tua Canon) in 16, ci sono due soluzioni: o si lasciano vuoti i 4 bit superiori (approccio seguito, *credo*, da RawTherapee) o si effettua una riscalatura di tutti i valori, passando da un range 0..4095 a un range 0..65535.
Questa riscalatura puà essere fatta in vari modi, ma il sistema più frequentemente adottato dai convertitori (e dal chip della macchina quando si scatta in JPG) è assimilabile all'"Auto Levels" di Photoshop: esame dell'istogramma, "toccatina" agli estremi e stretch dei valori che stanno in mezzo.

Questo fa sì che se un gruppo di pixel occupa la parte destra dell'istogramma (es. per un riflesso più accentuato, in una scena altrimenti identica), lo stretch venga calcolato diversamente, portando ad un'immagine complessivamente più scura.

Fer

Inviato: 11/6/2008 14:30
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