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sviluppo alta acutanza
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Qualcuno ha esperienza con gli sviluppi ad alta acutanza tipo POTA (non è uno sviluppo bergamasco) e/o fx-1 (oppure fx-2)
Sarei molto tentato nell'usarlo nel ritratto in MF
Paul

Inviato: 27/4/2005 18:23
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Re: sviluppo alta acutanza
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Non ho mai usato il POTA, ma ricordo di non averne sentito parlare bene, anche se la memoria non mi aiuta a dirti il perché... mi dispiace.
Non so se puà interessarti, ma la Delta sviluppata con il Rodinal mi ha dato ottime soddisfazioni, anche nel ritratto. Certo, il Rodinal non è uno sviluppo ad alta acutanza, ma permette comunque una alta acutanza...
Che ottica usi per il ritratto in MF?

Inviato: 27/4/2005 18:56
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Re: sviluppo alta acutanza
Utente non più registrato
Mi piace moltissimo la resa della mia biottica yashica d una tripletta molto morbida a volte pastosa... diciamo che non la posso usare per i paesaggi

Inviato: 27/4/2005 18:58
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Re: sviluppo alta acutanza
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Allora il Rodinal te lo consiglio davvero, alla massima concentrazione, e con un leggero sovrasviluppo. Se stampi con carte variabili stampa con filtro 4,5 e vedrai cosa diventano pastosità  e morbidezza...

Inviato: 27/4/2005 19:09
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Re: sviluppo alta acutanza
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Citazione:

Hologon ha scritto:
Allora il Rodinal te lo consiglio davvero, alla massima concentrazione, e con un leggero sovrasviluppo. Se stampi con carte variabili stampa con filtro 4,5 e vedrai cosa diventano pastosità  e morbidezza...


Diluizione? Non voglio grana inoltre

Inviato: 27/4/2005 19:32
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Re: sviluppo alta acutanza
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Diluizione 1+25. Usa una pellicola a media bassa sensibilità . L'acutanza aumenta un poco la grana, sempre, in quanto aumenta l'effetto adiacenza dei singoli particolari dell'immagine; ora, poiché l'immagine è fatta di granuli, aumenta l'effetto adiacenza anche di questi. Se non vuoi vedere la grana, ovvero vuoi minimazzarla, devi utilizzare uno sviluppo finegranulante, che però diminuisce l'acutanza. Chiaramente questi sono aspetti che devi verificare facendo delle prove e trovando l'accoppiata pellicola rilevatore che prediligi. Personalmente preferisco amplificare al massimo l'acutanza rispetto ad altri parametri dell'immagine, ma, ripeto, è un gusto personale.

Inviato: 27/4/2005 19:54
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Re: sviluppo alta acutanza
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Da lombardia
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Non ho mai provato il POTA, ma per quel che ricordo è (era) indicato solo per lo sviluppo della Technical Pan, cioè di una pellicola a grana ultrafine e ad alto contrasto intrinseco che il POTA riusciva a domare, rendendo la pellicola adatta alla fotografia "pittorica". Credo che con pellicole "normali" i risultati non siano eclatanti, per un basso contrasto intrinseco.
Per quel che mi risulta le sostanze chimiche che forniscono alta acutanza sono soprattutto il Pirogallolo ed il Metolo. Il Pyro, nella versione moderna PMK, lo si trova facilmente all'estero e forse anche da noi, ma è di uso alquanto complicato. Il metolo è assai più facile da usare: di conseguanza, se riesci a mettere le mani su qualche confezione superstite di Perceptol Ilford o sull'analogo Kodak Microdol (da usare entrambi diluiti 1:2) oppure ti prepari il Kodak D23 (o lo compri a Firenze in via Volta 51) dovresti ottenere i migliori risultati in termini di acutanza.

Inviato: 27/4/2005 23:31
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Re: sviluppo alta acutanza
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Se vuoi provare il pirogallolo penso che il modo più semplice sia utilizzare il kit della BWORK BW-PYRO kit per 5 litri che comprende anche l'apposito fissaggio. Lo trovi da Fotomatica a questo indirizzo:

www.fotomatica.it

Benché io sia estremamente curioso non l'ho mai provato... sai com'è, la pigrizia...

Inviato: 28/4/2005 0:46
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Re: sviluppo alta acutanza

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Citazione:

luciano ha scritto:
oppure ti prepari il Kodak D23 (o lo compri a Firenze in via Volta 51)..


Se serve un corriere per Firenze, sono qua.. anche se mi pare che un tempo a Via Volta facessero solo ingrosso.

Inviato: 28/4/2005 7:59
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Re: sviluppo alta acutanza
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Luciano,
Si il POTA era specifico per la TP, in effetti ho qui 5 scatole di EFKE 25 che vorrei provare con un bel bagno ad alta acutanza.

L'fx1 potrei farmelo da me...

ecco la formula:
metolo 5 gr.
sodio solfito anidro 50 gr.
soluzione di potassio ioduro allo 0,001% 50 cc.
Acqua q.b. per fare 1000 cc.

Soluzione stock B

sodio carbonato anidro 25 gr.
Acqua q.b. per fare 1000 cc.

Inviato: 29/4/2005 12:24
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Re: sviluppo alta acutanza
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Da lombardia
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Citazione:

morenne ha scritto:
L'fx1 potrei farmelo da me...

ecco la formula:
metolo 5 gr.
sodio solfito anidro 50 gr.
soluzione di potassio ioduro allo 0,001% 50 cc.
Acqua q.b. per fare 1000 cc.

Soluzione stock B

sodio carbonato anidro 25 gr.
Acqua q.b. per fare 1000 cc.



....eh sì...gira che ti rigira, siamo sempre lì. Se si vogliono grana finissima ed alta acutanza, la formula vincente, a parte il Pirogallolo, è Metolo + Sodio Solfito.
Sono infatti gli ingredienti fondamentali del Perceptol, del Microdol ed anche del Kodak D23. L'aggiunta dello ioduro di potassio incrementa ulteriormente l'impressione di nitidezza (forse per un aumento del microcontrasto).
Comunque con la formula in due bagni che hai descritto i risultati non dovrebbero mancare.

Inviato: 29/4/2005 12:49
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Re: sviluppo alta acutanza
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Ragazzi, seguo in silenzio, con ammirazione e fascino, questa vostra discussione, complimenti!!! ...

Il b&w è un mondo ancora lontano per me e Cristina, ma quando sarà  il momento è bello sapere che avremo dei bravi maestri come voi!!!


Inviato: 29/4/2005 14:24
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Re: sviluppo alta acutanza
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morenne ha scritto:

L'fx1 potrei farmelo da me...



Mi raccomando, facci sapere i risultati, mi interessa molto sapere se riesci ad ottenere quello che vuoi.
Complimenti per il coraggio... l'unica volta che ho giocato a fare il piccolo chimico, qualche anno fa, ho indelebilmente macchiato la vasca da bagno, oltre a buttare via qualche negativo... da allora in poi, solo prodotti già  pronti...

Inviato: 29/4/2005 18:36
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Re: sviluppo alta acutanza

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Siete forti ragazzi, qualcosa in passato ho frucchiato anch'io, tantevvero che da qualche parte ci dev'essere ancora il bilancino da cacciatore, ma perlopiu' mi facevo indebolitori e rinforzatori del negativo. Poi trovai l'accoppiata Rodinal-Delta, l'Ilfosol ( si chiamava cosi? ma si ossidava facilmente) il D76.... e smisi di giocare con i composti velenosi.
Io compravo i prodotti a Firenze in via Condotta, ma poi
usci' una legge che in pratica impediva di vendere tali prodotti se non con speciali richieste...e tutto fini' li.
Ma fa piacere risentire che qualcuno si fa gli sviluppi da solo, specie nell'era del digitale, fa parte di quella cultura fotografica che si sta perdendo e che invece e' tanto affascinante.
Chi sa...siete riusciti a farmi comprare il GF di legno, puo' darsi che ritiri fuori il bilancino...

Inviato: 29/4/2005 21:39
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Re: sviluppo alta acutanza
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Hey ragazzi chiariamo le cose... i veri esperti sono Hologon, Luciano e Falcopardo!

Io sto ancora agli inizi!

Inviato: 29/4/2005 22:43
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Re: sviluppo alta acutanza

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Da Toscana
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No, io nel B/N non costo piu' niente.
Campo di ricordi. Il mio libro di "ricette" della Ornano
e' un pezzo da museo ( 1969) e quello di Oscar F. Ghedina ancora di piu' (1964).
Ma mi ero aggiornato, ma solo teoricamente, con i manuali della Tau Visual, che sono veramente, ma veramente fatti bene.


Inviato: 29/4/2005 23:49
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Re: sviluppo alta acutanza
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Da documentazioni che ho rivisto ho tratto una lista di prodotti che possano rispondere alla duplice esigenza di grana fine ed elvata acutanza. Infatti non necessariamente le due cose vanno a braccetto.

AGFA STUDIONAL LIQUID: alta acutanza e grana fine;

KODAK MICRODOL X: grana molto fine e discreta acutanza;

ORNANO FINISSIMO S 32: grana estremamente fine e buona acutanza;

ORNANO NUCLEOL BF: grana estremamente fine e alta acutanza, con effetto adiacenza ben visibile

Questo gruppo permette di ottenere buoni/ottimi risultati a diluizioni standard.

E' altresì possibile utilizzare gli analoghi ILFORD ID 11, KODAK D 76 e ORNANO S 38, utilizzando diluizioni più elevate per aumentare l'effetto adiacenza.

Un ulteriore gruppo è composto da finegranulanti tout court come AGFA REFINAL ed ILFORD PERCEPTOL danno una discreta/buona acutanza con una maggiore diluizione.

E' chiaro che la scelta, al di là  di accoppiamenti pellicola rivelatore che piacciano particolarmente, deve partire dalla variabile che si predilige: se è l'acutanza la scelta cadrà  sul primo gruppo, se è la massima finezza della grana sarà  l'ultimo, se è la versatilità  è probabile che sia il gruppo centrale. Per versatilità  qui non parlo di comodità  di trattamento -le alte diluizioni comportano quasi sempre calcoli e tempi più lunghi- ma la capacità  di trattare differenti pellicole con lo stesso rilevatore. I finegranulanti tout court, ad esempio, creano qualche problema di contrasto con le pellicole di alta sensibilità , che, a mio giudizio, ne sconsigliano l'uso, così come, in genere, non permettono un buon sfruttamento della sensibilità , così da dover esporre le pellicole di circa uno stop in meno.
Personalmente preferisco quei rivelatori che mantengono le loro caratteristiche di acutanza e granulosità  alle diverse diluizioni, nei quali la diluizione serve solamente a controllare il contrasto, parametro per me fondamentale. Si puà obiettare che il contrasto si controlla meglio in stampa con le carte a contrasto variabile, il che è parzialmente vero, ma io credo che sia sempre meglio partire dal miglior negativo possibile.


Inviato: 30/4/2005 13:05
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