Sono gasatissimo perche' ho scoperto il modo di fare non solo ULF a colori, ma in modo semplice e con un approccio fine art che mi piace molto.

Si usa il Cibachrome/Ilfochrome direttamente dentro alla macchina. Questo genera una stampa <i> pezzo unico </i> con la durata del Cibachrome.

Il problema dello swap destra-sinistra e' un problema, ma (1) per nature morte o astratte non esiste e (2) tanti anni fa vendevano prismi a 45 gradi che si mettevano davanti all'obiettivo appunto per scambiare destro con sinistro. Magari si puo' trovare ancora qualcosa.

Il Cibachrome e' molto sensibile a UV, per cui si consiglia usa del filtro UV. Inoltre e' tarato per il tungsteno quindi o si usa un 85B davanti o si fotografa con lampade ad incandescenza.

Sensibilita' e' molto bassa, sui 2 ASA senza filtratura, 0.5 ASA con 85B. Quindi niente foto allo stadio

Risoluzione della carta puo' arrivare a 60 linee/mm

Questo significa che uno puo' ottenere una stampa a colori da 12x20 con un processo di sviluppo (Jobo drum) super collaudato ed in fondo semplice.

Certo, non si applica a tutti i soggetti, anzi l'uso e' limitato, pero' vuoi mettere?

Wow!

Mxa/Marco


P.S. Devo capire se c'e' difetto di reciprocita' ancora, pero'. E come si compensa, se del caso.

Ciao Marco,
figurati che io avevo pensato alla possibilita' di usare in un ULF addirittura la carta bw, come facevano un tempo, al posto della pellicola per poi rifotografarla. Economico, facile da gestire, e risultati...beh quello sarebbe tutto da vedere...
Ciao,
Renzo

Marco, sei proprio un grande!!!! , questa è veramente una notizia entusiasmante che apre scenari "inattesi", ti prego di tenerci assolutamente informati sulle tue sperimentazioni, sono certo che ne vedremo di cose interessanti!!!!
Queste tue "pazze idee", unite all'annuncio del lavoro a cui stai lavorando, mi incuriosiscono parecchio, non vedo l'ora che siano passati questi "due mesi" a cui accennavi prima di poterci fare vedere qualcosa...

Sulla tua analisi c'è poco da dire, hai parlato con gente esperta che ti ha saputo dare precise indicazioni e quindi adesso non resta che sperimentare...io posso solo dire che, a naso, conoscendo un pochino il cibachrome, secondo me problemi di reciprocità  potresti averli più sui tempi corti che su quelli lunghi, però c'è solo un modo per saperlo, appunto "sperimentare" ...

Mi permetto di farti una segnalazione relativa alla archiviabilità  del cibachrome: ultimamente i dati forniti dal Wilhelm Imaging, dati ottenuti con il soliti test accelerati e su cui molti hanno però manifestato delle perplessità , hanno fatto un pò vacillare lo statuto del cibachrome come materiale altamente archiviabile, nel senso che secondo questi dati le ciba, in normali condizioni di esposizione, cominciano ad avere un "decadimento" cromatico dopo "solo" 30 anni, mentre invece è stata confermata l'eccezionale resistenza delle ciba (centinaia di anni) quando vengono conservate al buio...

E' una splendida idea ! Sono convinto che funzionerà  perfettamente, dopo qualche inevitabile aggiustamento dei parametri.
L'unico problema sarà  la disponibilità  sul mercato di ciba e correlati chimici.
Fammi sapere gli sviluppi, la cosa mi interesssa moltissimo!

Tra l'altro mi ha fatto tornare alla mente il mio primo -e ultimo- corso di fotografia: scuola media, professoressa di Educazione Tecnica, pinhole di cartone, ciba 20X30, due stampe, appese poi in classe e dai colori decisamente falsati: l'edificio scolastico, più o meno tagliato e più o meno centrato, e il ruscelletto retrostante.


Andrea

Citazione:

Puoi dire giuro!, ho ancora nel mio comodino la pubblicazione Ilford che eri stato così gentile da procurarmi, ogni tanto la tiro fuori e sospiro, chissà  che non mi decida prima o poi di fare qualche stampa a contatto, lo sai che sono uno stampatore digitale molto soddisfatto ma anche dilaniato da contraddizioni insanabili e sempre "tentato" dall'argentico ...

Ne approfitto per dirti che non mi sono dimenticato di quella "cosa" là  , solo che è stato un periodo che definire vorticoso è ancora poco!, in pratica il plotter è fermo da quasi 2 mesi, questa settimana devo ricominciare a stampare, ne approfitterà per stampare anche tuoi target, poi ci sentiamo privatamente ...




P.S.: oooopppss, che pirla!!, Max ho cancellato il tuo messaggio , scusa!!!!!!!!!, se puoi ripostalo che c'erano delle indicazioni interessanti per Mxa...

Sul proximo num. di Black & White Photography ci sarà  un articolo sui "paper negative".

Ovviamente tratterà  solo di BW però non si sà  mai....

Cià bbau!!!

Citazione:

hehehe! in effetti mi chiedevo dove fosse finito il messaggio... e chi si ricorda cosa avevo scritto di tanto importante?
Forse che il Ciba è più "sensibile" ai danni dell'umidità  che non della luce? O forse che la sua notevole durata sembrava appunto "notevole" perchè paragonata alla carta RA4 e/o alle stampe con ink non ai pigmenti? Alla luce delle odierne tecnologie inkjet a pigmenti, forse tutto andrebbe rivisto.
Ah, dimenticavo: secondo me (ma potrei sbagliarmi) Ilford ha prodotto uno stock di Ciba ed ora lo sta centellinando sul mercato (complice anche la poca richiesta) con la politica del "finchè ce n'è...". Occhio quindi a non farci troppo conto.

Va bene come riassunto?!

Ciao Ciao!

max