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Re: Giulio Zanni

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Anche sparare sui concorsi ... insomma ...

E' verissimo che molti hanno come unico scopo di far fare qualche quattrino all'ente che li organizza. E' verissimo che molti hanno una credibilita' diciamo dubbia. Pero' ci sono anche quelli seri.

Poi non dimentichiamoci che per il giovane che vive in una zona lontana dai centri di gravita' fotografica (e sono la grande maggioranza) i concorsi sono un modo per cominciare a farsi notare e a sgomitare nel mercato della fotografia e dell'arte.

Quanto a dover affrontare spesso nei concorsi - o ancora peggio, nelle letture dei portafogli - dei personaggi che ti bastonano senza aver capito nulla di quello che vuoi dire non per demeriti tuoi ma perche' il tizio non ha neppure letto la tua presentazione o dedicato piu' di quattro secondi a guardare le tue dieci foto, direi che sono entrambi un'ottima palestra per il giovane: lo preparano a saper gestire la relazione con queste persone. Perche', sia ben chiaro, dovra' interagire con questi "personaggetti" (cfr. Crozza-DeLuca) fino a quando una sua foto non varra' migliaia di euro.

Inviato: 22/4/2017 12:28
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Re: Giulio Zanni

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Credo che la distinzione fotografia o meno dipenda dal tipo di fotografia. Cerco di spiegarmi con qualcosa che conosco: ovvio che se devi documentare la chiesa di San Giorgio per un libro sull'architettura del Palladio e la fai col campanile a destra e le luci diurne-notturne allora ci sono un po' di problemi. La documentazione dell'architettura più è fedele meglio è (un tempo si sosteneva che anche i grandangoli andassero usati con moderazione...) ma se entriamo nei meandri dell'arte allora apriti cielo e ci sta anche il San Giorgio a testa in giù. Che poi queste manipolazioni digitali incontrino un successo di pubblico o meno è altra cosa ma non è certo la fedeltà al reale che premia oggi nel mercato dell'arte! Quindi più che fotografia contro arte digitale
(non so come chiamarla) parlerei di ambito artistico o ambito documentaristico anche se il punto di partenza è lo stesso click.

Inviato: 22/4/2017 12:29
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Re: Giulio Zanni

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Citazione:

archifoto ha scritto:
... Quindi più che fotografia contro arte digitale
(non so come chiamarla) parlerei di ambito artistico o ambito documentaristico anche se il punto di partenza è lo stesso click.


Un gran bel modo di strutturare l'argomento. Mi piace e sottoscrivo.

Inviato: 22/4/2017 13:22
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Re: Giulio Zanni
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Gianluke ha scritto:
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Mxa ha scritto:
Quello che mi divide da PinoKent e t-patte non e' nell'avere una differente definizione della parola "fotografia" ma di essere giunto alla conclusione che averla non sia ne' utile ne' possibile. E cerco di spiegarmi.

Primo, una definizione mi porta automaticamente a tracciare un confine all'interno dell'arte visiva caratterizzata dall'atto dello scatto: c'e' chi e' dentro e c'e' chi e' fuori. I recinti mi danno claustrofobia e li trovo controproducenti nell'arte, ma diciamo che e' un mio problema.

Secondo, io non penso sia possibile tracciare questo confine in un modo condivisibile, proprio perche' se lo facciamo ci portiamo dietro i nostri retaggi, la nostra cultura, i nostri vizi, etc. Insomma, siamo nella soggettivita' piu' totale. Quindi che funzione dovrebbero svolgere le mille different definizioni di fotografia?

Ergo: lasciamo perdere, non perdiamo tempo a catalogare gli artisti che cliccano in "fotografi" e in "artisti digitali" e apprezziamo lo stimolo visivo per quello che ci da. Parafrasando Louis Armstrong, c'e' un modo di catalogare le immagini: quelle buone e quelle cattive.

Catechizziamo le post-produzioni turbocompresse perche' falsificano quello che c'era davanti all'obiettivo? Bene, cosa dire allora delle foto "rubate" che sono in realta' state costruite a tavolino o ripetute tre quattro volte finche' non venivano bene? E come sapete bene ci sono maestri della fotografia che hanno fatto esattamente questo.

Quest'ultima provocazione solo per portare acqua al mio mulino del ... lasciamo perdere e godiamoci (o no) quello che abbiamo davanti.

P.S. Con le ultime macchine digitali uscite e' possibile estrarre un fotogramma da un video alla definizione in pratica del sensore stesso. Cioe' pure il fatidico "clic" viene adesso fatto in post-produzione. E' una foto?
Datemi retta .... lasciamo perdere ....


Quoto tutto...e io sono uno che detesta la post


ariquoto .
La questione - naturalmente PER ME (altri la penseranno legittimamente in modo diverso) - è proprio in questi termini: cercare di stabilire limiti, confini e differenze tra Fotografia e altri modi di produrre immagini, prima ancora che difficile ed impreciso, è tutto sommato superfluo.
Per dire, coi mezzi oggi a disposizione è possibile ottenere la stessa identica immagine partendo da una fotografia su pellicola, da un file digitale, da assemblaggi e lavorazioni in computergrafica, da tecniche di illustrazione di vario genere o mixando le varie tecniche e media.
Ipotizzando che lo scopo ultimo di utilizzo di questa immagine sia un cartellone pubblicitario di svariati metri quadri, posso dire che è fotografia oppure no a seconda da dove si è partiti? Da dovunque si sia partiti, si è arrivati allo stesso punto, come tutte le strade portavano a Roma.

Naturalmente capisco benissimo che ognuno è liberissimo di porsi invece dei limiti assolutamente diversi e più o meno rigidi (ad esempio come fa o almeno faceva qualche anno fa, Gianni Berengo Gardin) : per lui fotografia era solo quella argentica, proveniente da una pellicola sviluppata in CO e stampata su carta baritata.
Perfetto: se solo non fosse rimasto pressoché l'unico a pensarla così.

Inviato: 22/4/2017 14:25
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

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http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
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Re: Giulio Zanni
Utente non più registrato
E perchè allora non diciamo che Canaletto era un fotografo, visto che usava una vera e propria fotocamera reflex (con obiettivo e specchio a 45 gradi) solo che al posto della pellicola ci metteva un foglio di carta traslucida?

Diciamo pure che medici e operatori sanitari sono la stessa cosa, tanto hanno entrambi una divisa bianca e lavorano entrambi in ospedale.

Diciamo che il bidet e il water sono la stessa cosa, tanto ci si appoggia il c..o su entrambi, anzi un artista di solito c..a sul bidet e si sciacqua il c..o nel water.

E' stato detto e ridetto che questa è digital art, basta così; tanto più che questo è un forum di fotografia e si suppone che chi posta immagini, posti fotografie. Qualcuno dice (me compreso) che non sono fotografie ma immagini digitali, è inutile volerle farle passare per fotografie solo perchè qualcuno le scambia per tali, tanto ci somigliano, perchè sarebbe come voler far passare un asino per un cavallo, sono cose diverse, lavorano in ambiti diversi (difficile far correre un asino in un grand prix di equitazione, solo perchè si assomigliano, neanche assicurando che ha un animo di artista).

Che poi il discorso sia virato sul lato artistico ambito in cui tutto è concesso, non cambia la sostanza. Io qui mi aspetto di parlare di fotografie, se mi si presenta una zebra dicendo che è un cavallo in forma artistica (un po' art decò) io continuerò a dire che artistica o no è una zebra.
Se mi si presentano questi lavori, io dico che sono quadri digitali, non hanno niente a che fare con la fotografia, o meglio ci somigliano soltanto.

Comunque tutto regolare e al passo con i tempi, in una Italia in cui chi dice di essere di sinistra fa politiche di destra e chi è di destra fa discorsi di vera sinistra, tutto è possibile.

Inviato: 22/4/2017 16:56
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Re: Giulio Zanni
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Da lombardia
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Calma, calma.
Forse tra qualche anno neppure si parlerà più di fotografia.
Inutile accelerare quel momento.

Inviato: 22/4/2017 19:31
Tessera C.F.A.O n. 3

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Re: Giulio Zanni

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Citazione:

Mxa ha scritto:
Anche sparare sui concorsi ... insomma ...

Ma non è che sparo sui concorsi, semplicemente mi piace considerarli per quello che sono (parlo di quelli di un certo livello ovviamente, quelli che si vincono coi like degli amici sui social li ritengo pagliacciate e manco li considero).
Una foto premiata ad un concorso non è necessariamente una bella foto, è semplicemente una foto che è piaciuta al ristretto gruppo di persone che formavano una giuria. Nient’altro. Se ho gusti differenti da quelle persone, non è che me la devo far piacere per forza.
Se un’opera che personalmente ritengo di computergrafica viene premiata ad un concorso fotografico, non è che automaticamente anche per me diventa una fotografia.




Citazione:

archifoto ha scritto:
Credo che la distinzione fotografia o meno dipenda dal tipo di fotografia. Cerco di spiegarmi con qualcosa che conosco: ovvio che se devi documentare la chiesa di San Giorgio per un libro sull'architettura del Palladio e la fai col campanile a destra e le luci diurne-notturne allora ci sono un po' di problemi. La documentazione dell'architettura più è fedele meglio è (un tempo si sosteneva che anche i grandangoli andassero usati con moderazione...) ma se entriamo nei meandri dell'arte allora apriti cielo e ci sta anche il San Giorgio a testa in giù. Che poi queste manipolazioni digitali incontrino un successo di pubblico o meno è altra cosa ma non è certo la fedeltà al reale che premia oggi nel mercato dell'arte! Quindi più che fotografia contro arte digitale
(non so come chiamarla) parlerei di ambito artistico o ambito documentaristico anche se il punto di partenza è lo stesso click.

Capisco il tuo discorso, ma ancora una volta torno a chiedere: una foto girata al contrario, acquista valore artistico?
Se fotografo San Giorgio col campanile al suo posto, ho documentato San Giorgio. Va bene. Se invece giro al contrario quella foto, mi diventa una foto artistica di San Giorgio?
Visto che l’autore in questione le ha girate quasi tutte (spero volutamente) al contrario, ci sarà stata una ragione artistica?
Se le avesse lasciate girate giuste, quelle immagini avrebbero perso qualcosa sul piano artistico?

Inviato: 22/4/2017 21:25
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Re: Giulio Zanni

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orso ha scritto:

Visto che l’autore in questione le ha girate quasi tutte (spero volutamente) al contrario, ci sarà stata una ragione artistica?
Se le avesse lasciate girate giuste, quelle immagini avrebbero perso qualcosa sul piano artistico?


Evidentemente si. Se le ha messe al contrario riteneva che potessero trasmettere qualcosa che messe nel senso giusto non avrebbero trasmesso.

Non conosciamo questa persona, magari ha sofferto per settimane sull'idea di flipparle. Magari invece lo ha deciso in tre secondi per sembrare "diverso". Personalmente trovo molto piu' produttivo partire sempre dalla prima ipotesi, cioe' dando per sicuro l'impegno artistico. Cosa si perde nel farlo?

Dopo di che possiamo criticare la scelta e usare tutti i peggio aggettivi che ci vengono in mente e fare a pezzi le immagini. Questo ci sta, l'arte e' un'attivita' per pelli molto spesse

Inviato: 22/4/2017 22:22
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Re: Giulio Zanni

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Mxa ha scritto:
Citazione:

orso ha scritto:

Visto che l’autore in questione le ha girate quasi tutte (spero volutamente) al contrario, ci sarà stata una ragione artistica?
Se le avesse lasciate girate giuste, quelle immagini avrebbero perso qualcosa sul piano artistico?


Evidentemente si. Se le ha messe al contrario riteneva che potessero trasmettere qualcosa che messe nel senso giusto non avrebbero trasmesso.

Non conosciamo questa persona, magari ha sofferto per settimane sull'idea di flipparle. Magari invece lo ha deciso in tre secondi per sembrare "diverso". Personalmente trovo molto piu' produttivo partire sempre dalla prima ipotesi, cioe' dando per sicuro l'impegno artistico. Cosa si perde nel farlo?


Non si perde niente, ma a me qualche volta piacerebbe anche capirla questa benedetta arte…
Nella scelta di incollare in primo piano una innaturalissima gondola immobile con ombra sotto in una foto notturna dell’imbocco del Canale di Cannaregio, tanto per fare un esempio, io non riesco a vederci altro se non la ricerca dell’effetto wow da social network che ormai moltissimi perseguono. Nella scelta di invertire i lati di un’immagine, per tanto che mi sprema non riesco a vederci proprio niente! Per cui, in mancanza di una “spiegazione artistica sensata”, al contrario di te sono più propenso a partire dalla seconda ipotesi. Ma io sono un noto malpensante…

Inviato: 23/4/2017 8:41
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Re: Giulio Zanni
Utente non più registrato
Il buono il brutto il cattivo erano elementi tipici dello Spaghetti Western, Il lucido, il nitido, il notturno in fotografia sono elementi accattivanti di massa. Chi per frequentazione dell'ambiente fotografico lo sa può costruire immagini ad alto gradimento. Fare una foto bella nitida, con colori brillanti e saturi e superfici lucide è di sicuro gradimento per la maggior parte del pubblico. Così come una fotografia notturna attrae sempre l'attenzione e quasi sempre il gradimento.
Nelle immagini in discussione c'è il trionfo del kitsch costruito ad arte e il kitsch è di gradimento di massa. C'è il notturno, la pace di uno specchio d'acqua immacolato e incantato nella sua immobilità, la gondola di notte che evoca languidi sogni d'amore, le luci da paese incantato sotto i raggi della luna. Non c'è anima viva che disturbi il sogno.

Cosa importa se il paesaggio è rovescio, le luci inventate, gli elementi pescati altrove; nel mondo del sogno non è importante, importanti sono gli elementi ben assemblati che costituiscono il kitsch. Se non ci sono come li si vuole, in uno scatto, li si costruisce a posteriori.

Più che di arte io parlerei di conoscenza di ciò che piace e di buone capacità in grafica digitale che permettono di costruire immagini gradite a livello di massa.

Osservando altri lavori di questo autore, mi sono imbattuto in una immagine di una mandria di bovini esotici che corrono nella polvere, non l'avevo ancora vista quando citavo gli scatti di soggetti che inflazionano il mondo della fotografia clonata (a proposito i tram in salita non sono a New Orleans ma a San Francisco e mi scuso per il lapsus); assieme alle barche citate da altri e all'albero spoglio su paesaggio invernale ecc. è indicativa della ricerca del soggetto già visto ma che piace di sicuro.
(A prescindere da questo autore, se qualcuno è in carenza di complimenti, faccia la foto del torrentello con cascatella e tempo lungo e si tira su).

Siamo ad un livello molto più sofisticato della gondolina di plastica con dorature e carillon ma sono sicuro che certe immagini esposte in un banchetto di souvenirs in piazza San Marco (frequentata da 22 milioni di turisti l'anno) lo farebbero ricco perchè piacciono.
Non me ne voglia l'autore, la mia polemica non riguarda in particolare certi suoi lavori ma il definire certe cose fotografia, ambito in cui non le colloco.

Comunque vada sarà un successo (diceva qualcuno), le mie osservazioni (di un Pinco Pallino) non contano nulla, intanto gli abbiamo fatto un bel po' di pubblicità. Come se ne parla, oggi non è importante, l'importante è che se ne parli.

Inviato: 23/4/2017 11:25
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Re: Giulio Zanni

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Caro Orso dopo Duchamp (e sono passati 100 anni) ancora ti interroghi su cosa è arte? Un po' di sforzo devi farlo anche tu però!

Inviato: 25/4/2017 21:28
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