Ieri mi ha preso un’ondata nostalgica di ricordi. Ho ripensato alla mia ripresa fotografica, coincisa con l’acquisto di una reflex digitale (come forse sapete l’avvento delle macchine digitali ha visto il rifiorire della mia vecchia passione fotografica). Mi riferisco ad oltre 10 anni orsono. Era una 300D Canon. Raffrontata ad oggi una baracchina da 6 Mpixell plasticosa con l’obiettivo kit. Tutto fuorché professionale. Una macchinetta ed un solo obiettivo. Un treppiede giocattolo tutto di plastica. Niente ambizioni, niente delle conoscenze odierne su programmi, resa, iso, bontà e resa dei vari obiettivi. Nessun progetto in cantiere di portfoli e presentazioni delle stampe. Nulla di pianificato. Solo entusiasmo e voglia irrefrenabile di scattare.
Gioia ed entusiasmo. Punto. Che dite, a voi capitano queste sensazioni qualche volta? Certo, non rimpiango nulla rispetto ad oggi…..ma quell’entusiasmo…..senza troppe menate.....

Marco

Beh...credo che l'entusiasmo e voglia di scattare sia sempre la conseguenza dell'acquisto dell'ultimo gioiellino e all'inizio ti fai bastare il classico cinquantino. Per me è stato così quando ho iniziato con la mia prima reflex a pellicola una Pentax K1000 e anche con il digitale con un'unica ottica ci facevo tutto...poi ho esagerato, al momento ho appena smaltito una camionata di robe fotografiche, ho da smaltire un'altra camionata dopodiché ho deciso mi farò bastare poche cose, senza rimpianti.

La penso come Joe (e anche io dovrei smaltire almeno 2 armadi di roba fotografica! ).

Io adesso ho finalmente una Leica M6 che quasi-funziona, e ho riscoperto il piacere dello scatto a mano libera con 1 o 2 obiettivi!
Sono contentissimo.

Fer

Ci sono troppi elementi in gioco. Non riesco a fare confronti.
Forse, dico forse, ora sono fotografo migliore di qualche anno fa: se rivedo le foto di allora, le scopro piene di difetti che ora (spero) di non fare più. Magari ne faccio altri di cui non mi accorgo...
Però adesso non avrei l'entusiasmo (e soprattutto la schiena) di caricarmi una Linhof e scarrozzarmela in giro: insieme col treppiede , le lenti, lo zaino e gli chassis saranno stati una quindicina di kg. e ci andavo fin in montagna.
Prima della Linhof usavo la Contax con molte lenti, tutte fisse, ed un pesantissimo ed ingombrantissimo treppiede Manfrotto Triaut (credo oltre 6 kg con la testa 3D), e ci ho fatto un bel po' di paesini dell'entroterra ligure. Ero un pazzo.
Poi, oltre 20 anni fa, dopo una scuola di fotografia di ritratto e moda, insieme con un amico abbiamo messo su uno studio fotografico, con flash, pannelli, fondali, tutto l'ambardan. E nei week end con un vecchio truccatore che ci dava le dritte, forte della sua lunga esperienza, facevamo i composit ed i book alle ragazze, senza assistenti, montando e smontando tutto noi.
Eravamo pazzi. Ma ci divertivamo.
E poi, allora si andava a pellicola, per lo più diapositiva bassa sensibilità, con le corse avanti indietro da CarloColor per visionate le cliptest e concordare il giusto sviluppo e consegnare tutto in agenzia già il lunedì sera. Eravamo anche un po' scemi.
Ma sono passati più di 20 anni da allora.

Adesso faccio poco ed in maniera molto tranquilla. Quasi tutto in digitale, anche se conservo molte delle attrezzature analogiche messe insieme negli anni: una bella collezione. Ed in effetti ormai mi sento quasi più un collezionista che un fotografo, anche se ho dovuto di nuovo "andare a scuola" per imparare almeno le basi del nuovo modo di fare fotografia, dopo che per anni mi ero invece aggirato al buio in CO con gli acidi, le bacinelle, e gli ingranditori.
Niente di male: queste nuove possibilità sono entusiasmanti e per certi versi, assai più comode e veloci, se non ci si lascia prendere la mano (il che è facilissimo, purtroppo); ma è diverso.
E comunque, come paragonare quei tempi con gli attuali?