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Canon 430EX II Breve Recensioni e Molti Dubbi

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29/8/2006 1:18
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Comincio con il motivare la scelta.
Possiedo un corredo di Flash (vedi figura sottostante) formato da due Metz 60 CT-1, un Metz 60 CT-4, un Metz 36C-2 ed un vecchio Canon 188A.

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Si tratta di Flash con funzionamento in modalità automatica e senza TTL, questo perché sono abituato a ragionare in un certo modo con la luce flash e ad effettuare esposizioni con apposito esposimetro “alla vecchia maniera”. Ritengo inoltre che il TTL risulti spesso invadente (in termini di luce) e poco gestibile.
Tuttavia avendo acquistato la 5D MKII l’asse di scatto in certe situazioni (concerti, teatro e simili) si è spostato su ISO più elevati del solito e spesso ho scattato con molta soddisfazione anche a 6400 ISO. E’ ovvio che a certe sensibilità il controllo sulle luci e sulle ombre diventa fondamentale e i miei flash risultano inadeguati. I 60 CT-X sono troppo ingombranti per eventi da palco e come il 36C-2 (vedi fig. sottostante) vantano regolazioni fino ad una sensibilità di 800 ISO!

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Da qui l’impossibilità di utilizzarli a ISO più elevati, specie con diaframmi molto aperti.
Avevo dunque cominciato a guardare, mio malgrado, ai flash Canon. L’attenzione è andata subito al 430 EX II ed al 580 EX II. Il secondo più completo, ma di fatto con un ingombro maggiore, una modalità automatica che non funziona bene ed un numero guida fin troppo elevato per l’utilizzo che ne volevo fare. Così a Natale è finalmente arrivato il 430 EX II.
Fin dall’inizio ho però notato uno strano comportamento nell’esposizione per quello che concerne la staratura del flash ad ISO elevati.
Mi sono dunque armato di cavalletto esposimetro e scatto flessibile ed ho effettuato un test.

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Tutto eseguito nella mia camera oscura su cavalletto con ottica Canon EF 24-105mm F4 in priorità di diaframma ad apertura F4.

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A 6400 ISO le starature non hanno nessun effetto nel caso di assenza del diffusore, mentre quando quest’ultimo c’è, hanno effetto solo in aumento. Notare il miglioramento di distribuzione della luce con il diffusore inserito.

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A 3200 ISO la situazione diventa accettabile con il diffusore, ma l’esposimetro segna sempre lo stesso diaframma!
Io non so’ come funzionano con precisione i flash elettronici TTL, ma ho potuto constatare che a variare non l’intensità di luce del flash, infatti qui sotto passiamo ai 1600 ISO e vediamo che fra il caso precedente e questo l’esposimetro segna giusto uno stop di luce in meno!
Quindi il Flash batte sempre allo stesso diaframma!
Qualcuno sa spiegarmi che cavolo vuol dire???!!!

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La reazione alla taratura adesso è ok anche senza diffusore.
Per i sottostanti casi la variazione della luce emessa dal flash rimane costante fino a ISO 200 dove finalmente il flash varia la potenza di luce emessa.

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Quello che mi suona assurdo avendo lavorato da sempre con flash automatici è che al variare dell’ISO e del diaframma ottenevo effettivamente una variazione della luce emessa. Qui la luce è costante e deduco che la macchina applichi delle variazioni di ISO (o amplificazione della luce catturata) a proprio piacimento.
Se ho detto qualche corbelleria vi prego di avere pazienza perché, per me, questa è tutta una novità.

Altra cosa strana, e poi termino questa breve recensione, è il comportamento del Flash quando passo a 105mm per fare un ritratto: con il diffusore viene perfetto (luce emessa F11) senza mi sfonda i bianchi (luce emessa F22!)…ovviamente io scattavo sempre a F4!

Non sono molto contento…ma finché Metz non mi sforna un nuovo flash di piccola taglia ad alti ISO non mi sembra di avere altre alternative.

Consigli?

Inviato: 29/12/2010 20:57
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Re: Canon 430EX II Breve Recensioni e Molti Dubbi

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Ciao,
nemmeno io so bene come funzioni i flash automatici e soprattutto non so come funzionino gli esposimetri flash però so che i flash modificano l'esposizione della scena variando il tempo del lampo più che la potenza della luce che invece resta sempre la stessa, ammesso che durante la scarica la lampadina mantenga le stesse caratteristiche.
Quindi cambiando le impostazioni di sensibilità sull'esposimetro dovresti vedere cambiare la lettura.
Invece cambiando solo l'esposizione del flash, senza cambiare la sensibilità, l'intensità massima della luce non cambierebbe, a meno che non usi un filtro o un diffusore.
Resterebbe da capire se l'esposimetro legge solo il livello massimo di intensità della luce tralasciando la durata del lampo.
Spero di non aver detto castronate... è il mio primo intervento

Alberto

Inviato: 29/12/2010 22:11
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Re: Canon 430EX II Breve Recensioni e Molti Dubbi
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Come detto da Alberto, i lampeggiatori elettronici variano la quantità di illuminazione regolando la durata dell'emissione, non l'intensità.
Ci sono dei limiti alla loro capacità di variare la durata del lampo; tipicamente per un flash come il 430 dovrebbe essere possibile ridurlo fino a 1/128 della durata massima; oltre non può andare.

Bisognerebbe fare qualche altra prova, magari anche con altre macchine e altri flash (anche io ho il 430), ma mi verrebbe da pensare che forse, usando un'apertura molto ampia (F/4), una sensibilità elevata e un soggetto vicino e riflettente (muro più o meno bianco a due-tre metri) tu abbia raggiunto la capacità massima del flash di ridurre la propria potenza.

E' solo un'ipotesi così su due piedi.

Fer

Inviato: 30/12/2010 9:51
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** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Canon 430EX II Breve Recensioni e Molti Dubbi

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Citazione:
nemmeno io so bene come funzioni i flash automatici e soprattutto non so come funzionino gli esposimetri flash però so che i flash modificano l'esposizione della scena variando il tempo del lampo più che la potenza della luce che invece resta sempre la stessa, ammesso che durante la scarica la lampadina mantenga le stesse caratteristiche.


I flash automatici metz&co, ma anche tutti i flash da studio che conosco variano la potenza. Nel senso che se aumenti passano ad una potenza emissiva pari al diaframma superiore garantita per il numero guida corrispondente ed indipendente dal tempo di esposizione impostato sulla macchina. Il fatto che i flash elettronici basano tutto sul tempo di lampeggiamento è un fatto abbastanza deprimente. I problemi sono molteplici:

- Impossibilità di regolare con un esposimetro (che misura la potenza in diaframmi!) la scena da fotografare. Di fatto un flash così, in studio, è molto poco utilizzabile.

- Ammesso che uno sia così matto da farsi il kit senza fili e provi a costruire una scena di luce immagino che la cosa sarebbe o molto lunga (nel senso che si dovrebbe fare molte prove e schermare o riflettere) o disastrosa visto che non basandosi più sulla potenza in diaframmi, ma sull'esposizione dei singoli "coni di luce" emessi dai flash, questi non sarebbero più indipendenti, ma vanno a sommarsi via via che incontrano i coni di luce (o loro residui) delle altre unità utilizzate. Mamma mia... non ci voglio neppure pensare.

Citazione:
Bisognerebbe fare qualche altra prova, magari anche con altre macchine e altri flash (anche io ho il 430), ma mi verrebbe da pensare che forse, usando un'apertura molto ampia (F/4), una sensibilità elevata e un soggetto vicino e riflettente (muro più o meno bianco a due-tre metri) tu abbia raggiunto la capacità massima del flash di ridurre la propria potenza


Sì, la tua ipotesi era corretta, ho fatto un'altra prova cambiando la scena e le reazioni sono state migliori:

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Il test con parete bianca, alti ISO e massima apertura puntava proprio a mettere in crisi il sistema. Ho agito di proposito a quel modo per controbilanciare l'eventuale utilizzo di ottiche ancora più luminose (es. 50mm f1.4).

Ho testato il 580EX II e la Canon EOS 50D con il flash incorporato e purtroppo ho constatato , con l'esposimetro, che lavorano tutti alla stessa maniera.

Citazione:
tipicamente per un flash come il 430 dovrebbe essere possibile ridurlo fino a 1/128 della durata massima; oltre non può andare.


Anche qui ho fatto una prova dal risultato davvero strano. Con riferimento al soprastante Test ho messo il flash in modalità manuale e ho impostato la potenza (o esposizione) minima di 1/64 (magari 1/128 lo raggiunge solo in ETTL) e la foto è venuta sovraesposta:

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A questo punto ho maturato l'idea che questi flash siano degli oggetti che singolarmente possono risultare molto utili e veloci, ma a patto di rassegnarsi ad un controllo un po' approssimativo del loro comportamento e la quasi impossibilità di utilizzarli in studio o assieme ad un qualsiasi impianto flash tradizionale.
In ogni caso vedrò di effettuare alcuni test per verificare il comportamento assieme a flash da studio ed eventualmente valutare il comportamento del 580EX II nella modalità automatica (visto che ha un apposito sensore montato in posizione frontale per la misura del diaframma).


Inviato: 31/12/2010 15:04
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Re: Canon 430EX II Breve Recensioni e Molti Dubbi

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CarpeDiem ha scritto:

I flash automatici metz&co, ma anche tutti i flash da studio che conosco variano la potenza. Nel senso che se aumenti passano ad una potenza emissiva pari al diaframma superiore garantita per il numero guida corrispondente ed indipendente dal tempo di esposizione impostato sulla macchina. Il fatto che i flash elettronici basano tutto sul tempo di lampeggiamento è un fatto abbastanza deprimente. I problemi sono molteplici:

- Impossibilità di regolare con un esposimetro (che misura la potenza in diaframmi!) la scena da fotografare. Di fatto un flash così, in studio, è molto poco utilizzabile.

- Ammesso che uno sia così matto da farsi il kit senza fili e provi a costruire una scena di luce immagino che la cosa sarebbe o molto lunga (nel senso che si dovrebbe fare molte prove e schermare o riflettere) o disastrosa visto che non basandosi più sulla potenza in diaframmi, ma sull'esposizione dei singoli "coni di luce" emessi dai flash, questi non sarebbero più indipendenti, ma vanno a sommarsi via via che incontrano i coni di luce (o loro residui) delle altre unità utilizzate. Mamma mia... non ci voglio neppure pensare.



Non la vedrei così nera però. Cioè il fatto di regolare il tempo del lampo permette di fare una cosa altrimenti impossibile cioè controllare in tempo reale l'esposizione.
Infatti il flash non può a priori sapere quanto sarà lontano il soggetto quindi non può sapere che NG dovrà impostare, invece così basta che lui continui l'impulso finché il suo esposimetro, o quello della macchina, non si senta soddisfatto. (a meno che non ci siano altri sistemi che non conosco, ed effettivamente mi pare che la Minolta avesse sviluppato un sistema che leggeva i dati dall'AF)

Il secondo problema che citi non l'ho del tutto capito, ma da quel che so io sommare flash diversi resta ben possibile, infatti nel risultato finale di una foto, che di fatto integra la luce per tutto il tempo di esposizione, non fa alcuna differenza ricevere più luce per poco tempo o poca luce per un intervallo più lungo (se il soggetto è fermo), cioè non ci dovrebbero essere differenze tra un flash che modula la potenza da uno che varia il tempo del lampo (perché poi i lampi durano millesimi di secondo).
Insomma: forse, spero, si tratta solo di fare pratica e capire bene quali sono le caratteristiche del flash.
Comunque, pour parler: in internet ho trovato qualche lamentela sulle capacità di Canon di gestire i flash e mi è parso addirittura che sia un suo punto debole.

Ciao

p.s.
Per l'ultima foto: se hai agito tutto in manuale che numero guida di partenza hai preso? Non ho idea di come sia fatto quel flash però potrebbe essere che i flash moderni, avendo anche una parabola con lo zoom, non abbiano un NG fisso quindi il fattore 1/64 non sia applicato al NG che pensi tu.
Però probabilmente sto dicendo una cavolata .

Inviato: 1/1/2011 12:43
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Re: Canon 430EX II Breve Recensioni e Molti Dubbi
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ciao
i nuovi flash ttl sono macchine decisamente complesse... ma una volta entrati nella logica del funzionamento puoi farci esattamente quello che vuoi compreso lavorarci in manuale senza problemi!
quello che posso consigliarti e di leggerti questo ottimo trattato sui flash canon e in generale sul funzionamento del ttl canon che ti chiarià senz'altro le idee. se vedi quante pagine compongono il link che ti ho postato ti fai anche un'idea della complessità dell'argomento

ciao
daniele

Inviato: 1/1/2011 14:47
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Tessera C.F.A.O. n°57...
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Re: Canon 430EX II Breve Recensioni e Molti Dubbi
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Sottoscrivo tutto quello che dice Alberto.

Inviato: 1/1/2011 17:03
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Re: Canon 430EX II Breve Recensioni e Molti Dubbi

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Per l'ultima foto: se hai agito tutto in manuale che numero guida di partenza hai preso? Non ho idea di come sia fatto quel flash però potrebbe essere che i flash moderni, avendo anche una parabola con lo zoom, non abbiano un NG fisso quindi il fattore 1/64 non sia applicato al NG che pensi tu.


In modalità manuale si sceglie la frazione di potenza e il valore di zoom. Nient'altro. Dunque ho potuto concludere che in modalità manuale si ha meno controllo sulla potenza del flash rispetto all’automatismo ETTL.
Non sono neanche sicuro che si possa calcolare un vero numero guida, visto che è in funzione degli ASA, Distanza soggetto e diaframma, ma quest'ultimo è a discrezione della macchina quindi la vecchia formulina o tabelle che ho utilizzato fino ad ora sono inutili.


Citazione:
Non la vedrei così nera però. Cioè il fatto di regolare il tempo del lampo permette di fare una cosa altrimenti impossibile cioè controllare in tempo reale l'esposizione.


Premettiamo che ho con il link di Danipen ho trovato un po’ il bandolo della matassa e il modo di utilizzare questo trabiccolo, scusa, ma che vantaggi ci vedresti a regolare l'illuminazione a questo modo? Tanto vale usare un faro. I vantaggi del flash automatico erano che te impostavi un diaframma e l'esposizione era corretta a prescindere dal tempo impostato. Il numero guida neanche lo guardavi se usavi un esposimetro, ti mettevi alla distanza del soggetto lanciavi un lampo prova e ti appariva il valore reale in diaframma in quell'esatto punto. Puoi variare il tempo a tuo piacimento facendo cose creative come mossi, scie e tutto sempre ad esposizione corretta. Esempio: modella al centro della scena e flash in studio:

- lato dx a 65° gelatina arancio F8 (misurato con esposimetro sul lato dx della modella)
- lato sx a 65° F4 (misurato con esposimetro sul lato sx della modella)
- frontale F2.8 (misurato con esposimetro frontalmente alla modella)
Macchina: ISO 100, F8, 1/60 (o altro tempo a piacere)

I due lati hanno 2 stop di differenza per conferire contrasto al volto, la luce frontale è per riempimento delle ombre. Il tempo è ovviamente a piacere fino al limite di Sincro: 1/250 per le Canon 1/500 per l'Hasselblad e incide solo sull'esposizione dello sfondo, ma non del soggetto. Un flash come il 430EX II (in modalita ETTL) dove cavolo lo metto? spara un cono di luce a diaframma a suo piacere e comunque non determinabile; quale diaframma mi darà??? F4, F8, F11, non lo sappiamo, e se il funzionamento fosse quello da te descritto “ucciderebbe le ombre sul lato sx e sbiancherebbe tutta la parte frontale perché è sempre alla ricerca della coppia tempo diaframma impostata sulla macchina.

Citazione:
(a meno che non ci siano altri sistemi che non conosco, ed effettivamente mi pare che la Minolta avesse sviluppato un sistema che leggeva i dati dall'AF


Effettivamente l'ETTL II usa anche i dati dell'AF.

Citazione:
nuovi flash ttl sono macchine decisamente complesse... ma una volta entrati nella logica del funzionamento puoi farci esattamente quello che vuoi compreso lavorarci in manuale senza problemi! quello che posso consigliarti e di leggerti questo ottimo trattato sui flash canon e in generale sul funzionamento del ttl canon che ti chiarià senz'altro le idee. se vedi quante pagine compongono il link che ti ho postato ti fai anche un'idea della complessità dell'argomento


E' stata una lettura un po' lunga, ma è servita a chiarire alcune cosette, elenco per punti:

1) Fra i problemi elencati per l'ETTL II in questo articolo uno è relativo al prelampo invisibile (molto breve) che il flash emette un attimo prima dello scatto e dunque lampo vero e proprio. Sembra che questo pre-lampo falsi effettivamente le letture dei sistemi trigger, esposimetri inclusi. Dunque nel mio test probabilmente la lettura effettuate dall'esposimetro, che guardacaso risultava quasi sempre costante, è quella del famigerato prelampo invisibile che viene ahimé emesso anche premendo il tast "Pilot" sul flash per avere un'anteprina del lampo. Questo prelampo rende di fatto inutilizzabile questo flash con altri sistemi dotati di comando trigger. Non ci sono invece problemi per sistemi a scatto senza fili.

2) I flash automatici tagliano l'emissione del lampo emesso quando la luce riflessa dal soggetto illuminato torna indietro, su un sensore posto sul flash, con il diaframma impostato.

3) I flash in TTL funzionano come avevamo ipotizzato fino ad ora per l'E-TTL. Ossia il flash emette un lampo che dura fin tanto che un sensore all'interno dell'obiettivo non ha misurato l'esposizione voluta.

!!!!La guida suggerita da Danipen dice che questi flash non sono utilizzabile sulla serie EOS Digital!!!!

4) Il flash in E-TTL emettono un prelampo prima dell'apertura dell'otturatore e per mezzo di esso calcolano il tempo di durata del lampo finale.

5) E-TTL II, come sopra, ma con lettura dei dati dell'AF.


In sostanza il modo di esporre è sempre il solito. Solo che dall'E-TTL in poi non è più possibile determinare il diaframma di luce emessa con l'esposimetro.

Passiamo alla modalità manuale. Inizialmente non riuscivo con il tasto pilot di prova a misurare il lampo emesso merche anziché un singolo lampo il flash emetteva un sfarfallio continuo. Entrando nel menù del flash, si può selezionare la voce C.Fn-02 e scegliere 0 o 3 (di default mi pare ci sia 1). A questo modo il tasto pilot emette un singolo lampo uguale a quello che sarà emesso allo scatto e di fatto misurabile con l'esposimetro.

Alla distanza di 2,5m circa e ISO 100 in manuale si ha:

1/1 = F 1.0
1/2 = F 1.4
1/4 = F 2.0
1/8 = F 2.8
1/16 = F 4.0
1/32 = 5.6
1/64 = F 8.0

A questo modo il flash risulta utilizzabile in maniera controllata, anche se con qualche difficoltà a causa della mancanza di una scala per la modalità manuale che risulta comunque più laboriosa di un flash automatico come il mio vecchio metz 36 C-2 menzionato all'inizio della discussione.

Conclusioni:

- Oggetto veloce da utilizzare, poco ingombrante ed efficiente. L'ho utilizzato anche ieri per immortalare una festa con amici in una villa e si è comportato egregiamente in situazioni anche complicate (es. nebbia artificiale).

- Necessita di un buon diffusore per stemperare la luce emessa ad alti ISO.

- In modalità manuale se si effettua un po' di misurazioni con un esposimetro esterno, può essere utilizzato in uno schema di foto da studio senza problemi. (Ricordarsi di entrare nel menù C.Fn-02 e scegliere 0 o 3 per avere il lampo singolo).


Grazie a tutti per il vostro aiuto!!!


Inviato: 1/1/2011 18:58
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Re: Canon 430EX II Breve Recensioni e Molti Dubbi

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CarpeDiem ha scritto:

Premettiamo che ho con il link di Danipen ho trovato un po’ il bandolo della matassa e il modo di utilizzare questo trabiccolo, scusa, ma che vantaggi ci vedresti a regolare l'illuminazione a questo modo? Tanto vale usare un faro. I vantaggi del flash automatico erano che te impostavi un diaframma e l'esposizione era corretta a prescindere dal tempo impostato. Il numero guida neanche lo guardavi se usavi un esposimetro, ti mettevi alla distanza del soggetto lanciavi un lampo prova e ti appariva il valore reale in diaframma in quell'esatto punto. Puoi variare il tempo a tuo piacimento facendo cose creative come mossi, scie e tutto sempre ad esposizione corretta. Esempio: modella al centro della scena e flash in studio:

- lato dx a 65° gelatina arancio F8 (misurato con esposimetro sul lato dx della modella)
- lato sx a 65° F4 (misurato con esposimetro sul lato sx della modella)
- frontale F2.8 (misurato con esposimetro frontalmente alla modella)
Macchina: ISO 100, F8, 1/60 (o altro tempo a piacere)

I due lati hanno 2 stop di differenza per conferire contrasto al volto, la luce frontale è per riempimento delle ombre. Il tempo è ovviamente a piacere fino al limite di Sincro: 1/250 per le Canon 1/500 per l'Hasselblad e incide solo sull'esposizione dello sfondo, ma non del soggetto. Un flash come il 430EX II (in modalita ETTL) dove cavolo lo metto? spara un cono di luce a diaframma a suo piacere e comunque non determinabile; quale diaframma mi darà??? F4, F8, F11, non lo sappiamo, e se il funzionamento fosse quello da te descritto “ucciderebbe le ombre sul lato sx e sbiancherebbe tutta la parte frontale perché è sempre alla ricerca della coppia tempo diaframma impostata sulla macchina.


Il vantaggio è quello che il flash può controllare in tempo reale l'esposizione. A questo punto, invece, lo svantaggio ovvio è che non puoi più usare un esposimetro esterno, anche se col digitale forse, invece di un lampo di prova, potresti anche fare uno scatto di prova.
Comunque non devi pensare che il fatto che il flash regoli la lunghezza del lampo influisca col tempo che scegli nell'otturatore della macchina: i tempi di risposta del flash sono rapidissimi, i lampi non si allungano oltre l'1/1000 e anzi, credo che spesso siano dell'ordine dell'1/10000, quindi, a livello pratico, cambiare potenza del lampo o la sua durata è del tutto equivalente (sempre che tu non stia fotografando un proiettile in volo). Equivalente escludendo il fatto che non puoi più usare l'esposimetro esterno (ma forse gli esposimetri esterni più evoluti fanno una integrazione su tempi corti della luce ovviando a questo problema).

Tu poni giustamente il problema pratico di mischiare la luce dei flash da studio con uno che lavora in e-ttl... Bel problema. Mi sa che solo empiricamente puoi trovare una soluzione adeguata.
Per il semplice ttl, nell'esempio che riporti tu, mi aspetterei una cosa semplice: il flash automatico fa un lampo impercettibile e basta. Infatti, al momento dello scatto, la cellula per il controllo della luce flash, abbagliato dai flash da studio non automatici, interrompe il lampo subito.
Con l'E-TTL le cose si complicano: se è vero che viene fatto un prelampo per misurare l'esposizione allora è possibile che il suo cono venga sparato ugualmente e in questo caso ti rovinerebbe la foto come hai descritto tu.
A meno che tu non imposti una sottoesposizione sulla luce flash. Se, per esempio, il flash e-ttl è quello frontale, dovrebbe essere 3 stop sottoesposto rispetto al flash principale, allora ti basterebbe impostare una sottoesposizione di 3 stop. A questo punto il flash sparerebbe un cono sottoesposto di 3 stop rispetto al f/8 che hai impostato nella macchina, ovvero corrispondente a un lampo da f/2.8 .
Comunque questo è un campo in cui non ho pratica, la tecnologia per me si è fermata al TTL .

Ah, per il dubbio che ponevi dopo, quello tra il 3 e il 4: non è proprio vero che i flash da studio non siano utilizzabili sulle macchine digitali: dipende da che voltaggio esercitano sui contatti della macchina. Le macchine moderne sono sensibili a voltaggi sopra i 10V (o anche 12, ma dipende dal modello di macchina), se non ricordo male, quindi i flash più vecchi che davano botte da 240V rischiano di rompere tutto, però non tutti i flash vecchi arrivano a questi potenziali. In internet avevo trovato una tabella dove riassumevano i potenziali di tutti i flash o quasi. Dovresti cercarla perché non mi ricordo più dov'è.
Magari se la ritrovo metto il link



Alberto

Inviato: 2/1/2011 15:12
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Re: Canon 430EX II Breve Recensioni e Molti Dubbi

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Tabella Volt Flash

Ecco. questa è la tabella che dicevo.
Il problema del voltaggio può essere aggirata se si usano dei sistemi tipo fotocellule o le staffe che attivano i flash via radio.



Alberto

Inviato: 2/1/2011 15:22
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Re: Canon 430EX II Breve Recensioni e Molti Dubbi

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Il vantaggio è quello che il flash può controllare in tempo reale l'esposizione. A questo punto, invece, lo svantaggio ovvio è che non puoi più usare un esposimetro esterno, anche se col digitale forse, invece di un lampo di prova, potresti anche fare uno scatto di prova. Comunque non devi pensare che il fatto che il flash regoli la lunghezza del lampo influisca col tempo che scegli nell'otturatore della macchina: i tempi di risposta del flash sono rapidissimi, i lampi non si allungano oltre l'1/1000 e anzi, credo che spesso siano dell'ordine dell'1/10000, quindi, a livello pratico, cambiare potenza del lampo o la sua durata è del tutto equivalente (sempre che tu non stia fotografando un proiettile in volo).


Io parlavo al condizionale e dicevo: che vantaggi ci vedresti? In realtà,e l'ho spiegato dopo la lettura proposta da Danipen, tutti i flash Automatici, TTL, A-TTL, E-TTL e E-TTL II regolano il tempo di lampo e la regolazione risulta, appunto, talmente breve che non incide sulla coppia tempo diaframma ma solo sul diaframma. Continuo a ribadire che con il sistema classico si ottiene un'esposizione perfetta e (per usare parole tue) in tempo reale variando a proprio piacimento il tempo di esposizione. Con il tipo di funzionamento che avevamo ipotizzato (quella che avevo messo appunto al condizionale) eri vincolato dalla coppia tempo diaframma come in con una qualsiasi illuminazione continua...ed'è palese che essere inchiodati ad es. a F5.6 1/60 è peggio che essere inchiodati a ai soli F5.6

Gli scatti prova non fanno per me, quando lavoro con certi mezzi sono a fare cose serie, e non voglio andare a tentativi...alcune volte capita di fotografare macchinari di grandi dimensioni in aziende con luci che entrano da tutte le parti, riflessi sull'acciaio ecc...ecc... non voglio aggiungere una variabile o misurazioni a tentativi. Credo sia interessante sapere che un Metz CT-1 può lampeggiare fino a 1/20000

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Equivalente escludendo il fatto che non puoi più usare l'esposimetro esterno (ma forse gli esposimetri esterni più evoluti fanno una integrazione su tempi corti della luce ovviando a questo problema).


Mmmmmmm nei cataloghi degli esposimetri che ho visto di recente nessuno ha questa caratteristica e in ogni caso sarebbe inutile. Lo scatto in TTL lega il lampo alla coppia diaframma, distanza, ISO della macchina e puoi stararlo al massimo di +o- 2 Stop. Dunque già nell'esempio che ho postato precedentemente relativo ad uno scatto fatto ad una modella con macchina impostata a F8 il flash sulla slitta dovrebbe erogare F2.8, ma è chiaro che anche starando di 2 stop il 430Ex II ci da un diaframma di F4. E' troppo più veloce e semplice con un automatico. Metto il ditino sul selettore dei diaframmi, scendo di 3 caselle e sono già a posto.

Citazione:
Tu poni giustamente il problema pratico di mischiare la luce dei flash da studio con uno che lavora in e-ttl... Bel problema. Mi sa che solo empiricamente puoi trovare una soluzione adeguata. Per il semplice ttl, nell'esempio che riporti tu, mi aspetterei una cosa semplice: il flash automatico fa un lampo impercettibile e basta. Infatti, al momento dello scatto, la cellula per il controllo della luce flash, abbagliato dai flash da studio non automatici, interrompe il lampo subito. Con l'E-TTL le cose si complicano: se è vero che viene fatto un prelampo per misurare l'esposizione allora è possibile che il suo cono venga sparato ugualmente e in questo caso ti rovinerebbe la foto come hai descritto tu. A meno che tu non imposti una sottoesposizione sulla luce flash. Se, per esempio, il flash e-ttl è quello frontale, dovrebbe essere 3 stop sottoesposto rispetto al flash principale, allora ti basterebbe impostare una sottoesposizione di 3 stop. A questo punto il flash sparerebbe un cono sottoesposto di 3 stop rispetto al f/8 che hai impostato nella macchina, ovvero corrispondente a un lampo da f/2.8 .


Non ho capito bene cosa vuoi dire qui. Riassumo i problemi del prelampo:

- Falsano la lettura dell'esposimetro.
- Partendo prima dell'apertura dell'otturatore fa partire prima anche i flash da studio, se azionati da sistemi trigger (P.S. io uso sistemi di azionamento senza fili a 16 canali).
- Non essendo determinabile il diaframma del lampo emesso non si riesce a collocare il 430EX II in una scena se non in modalità automatica.
- In E-TTL non puoi starare + di 2 stop.

Citazione:
Ah, per il dubbio che ponevi dopo, quello tra il 3 e il 4: non è proprio vero che i flash da studio non siano utilizzabili sulle macchine digitali: dipende da che voltaggio esercitano sui contatti della macchina.


Ma nel punto 3 parlavo di semplici flash in TTL non di flash da studio. I flash TTL sono quelli della serie EZ di Canon e non possono funzionare sulle EOS digital per la mancanza su quest'ultime di un sensore.

Inviato: 2/1/2011 21:12

Modificato da CarpeDiem su 2/1/2011 21:37:08
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Re: Canon 430EX II Breve Recensioni e Molti Dubbi

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Vi ho seguito e ogni tanto mi sono perso in certi ragionamenti tecnici, ma anch'io nel mio piccolo mi sono trovato a lottare con l'utilizzo del flash in digitale.
Ero abituato con l'esposimetro da studio a regolarmi ogni singola torcia e quando ho acquistato l'SB900 per la D700 e ho cercato di rimettere insieme le mie esperienze per fare un po' di macro con vari flash e per di piu' con un'ottica senza chip mi sono impantanato in quanto con il pre-flash va tutto in crisi.
Poi altri problemi con l'utilizzo in manuale dell'ottica senza chip, praticamente impossibile.
Mi dicevano ma perche' vai a complicarti la vita? La macchina gestisce al meglio i flash in E-TTL...
Mi si rigirava lo stomaco, ma poi ho preso un paio di flascettini per la macro che lavorano appunto senza fili e tutto e' tornato semplice. Dalla macchina comando la potenza di ogni singolo flash....vedo i risultati in tempo reale...
Che bello....in teoria, probabilmente ci debbo prendere la mano, ma a me sembra piu' complicato e indigesto che operare su ogni singolo flash. Troppo virtuale, mi piaceva di piu' misurare la luce mettendomi sul suo percorso, mi piaceva di piu' l'uso del TTL.
Ma non potrebbero tingere di grigio i pixel dei sensori e tornare ai santi vecchi?
Renzo

Inviato: 2/1/2011 21:55
.........

......
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Re: Canon 430EX II Breve Recensioni e Molti Dubbi

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29/12/2010 21:37
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Citazione:

CarpeDiem ha scritto:
...


Ah! Non avevo capito che avevi capito e che anzi, ero io a non aver capito . Scusa.


Inviato: 3/1/2011 20:02
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