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Re: Large Format DVD
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13/5/2004 17:25
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belli entrambi, anche se diversi punti del processo al collodio mi sono poco chiari...

A me non è venuto tanto da scompisciarmi nel filmato dello sternuto, piuttosto ho provato molta invidia.
Ma l'avete notato il senso di libertà  che ispira quel bel tipo che se ne va in giro col suo cavalletto in spalla, senza che nessuno gli rompa i marroni come invece avviene regolarmente in Italia, dove sembra che tutti ci si mettano di impegno (Governo in primis) ad abbassare il livello di qualità  della vita?

Uffa..io sono davvero stufo di questo Paese e delle sue innumerevoli e astruse regole, leggi, leggine, e rotture di palle varie...Basta!!

Inviato: 17/11/2006 20:21
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Re: Mi presento....
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Son sicuro che sarà  un piacere anche per gli altri frequentatori del Forum fare 4 chiacchere con te. Benvenuto.


Inviato: 17/11/2006 8:44
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Re: Fotografare Gioielleria - nozioni cercasi
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Quello che hai trovato è uno schema possibile, come del resto anche altri. Non è propriamente una scatola di luce, ma funziona circa con la stessa logica.
Più che trovare "ricette" già  pronte di schemi di luce, credo sia utile avere bene in mente il problema generale del controllo dei riflessi. Poi, come risolvere la cosa è questione di fantasia e di mezzi a disposizione (un pò di polistirolo o di cartoncini bianchi si trovano dappertutto, le gabbie già  fatte in commercio costano care e non ha senso acquistarle se non ci si dedica a questo genere di ripresa in modo sistematico ).


Inviato: 14/11/2006 15:30
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Re: Fotografare Gioielleria - nozioni cercasi
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In questo genere di foto, ma anche in quella di tutti gli oggetti molto riflettenti come possono essere oggetti metallici in genere (a parte le dimensioni che possono variare tra un cucchiaino ed un'automobile), la cosa più complicata è il controllo dei riflessi.

Il problema è duplice, perchè da un lato si devono evitare riflessi e alte luci incontrollate ed indesiderate, ma dall'altro si deve anche evitare di appiattire eccessivamente l'oggetto. I riflessi vanno cioè "controllati", ma non devono essere eliminati totalmente.

Di solito questo si ottiene con le cosiddette "gabbie di luce" cioè insiemi di pannelli di polistirolo o altro materiele simile o con appositi accessori a forma di scatola con le pareti costiruite da materiale traslucido , ad esempio quelle costruite dalla Lastolite in cui però si cura anche di far filtrare da un lato una piccola quantità  di luce più diretta, orientata in modo da creare qualche alta luce controllata che ravvivi l'immagine.

Non solo superfici traslucide o riflettenti bianche, ma anche piccoli pannelli neri possono essere utili per "abbassare" su un lato l'illuminazione generale e dare una maggiore apparenza di tridimensionalità  all'oggetto.

Queste le problematiche generali per quanto riguarda l'illuminazione. Credo che avendo presente questi semplici concetti si possono realizzare discrete immagini.

Natualmente ci sono anche problemi relativi alla resa dei colori o all'eliminazione di piccoli difetti e graffi, ecc. (qui credo che Photoshop abbia in gran parte sostituito quello che una volta si realizzava con filtri ed altre diavolerie).

E ci sono anche i problemi che nascono dal fatto che spesso si opera in scala macro: in primis la ridotta profondità  di campo (spesso per risolvere questi problemi risultano indispensabili i basculaggi propri di un buon banco ottico)

Inviato: 14/11/2006 8:17
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Obiettivi DIGITAR: manuale d'uso
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Segnalo che Schneider ha pubblicato una Reference Guide relativa ai suoi abbiettivi Digitar.
Ovviamente non mancano gli accenti suggestivi sulla necessità  di usare i Digitar quando si decide di passare alle riprese in digitale. Tuttavia mi sembrano contenuti nell'ambito del ragionevole ed il manualetto mi pare ben fatto, molto chiaro e con interessanti notizie sule varie compatibilità  di attrezzature e sulle problematiche delle riprese professionali in digitale.
Lo trovate QUI

Inviato: 14/11/2006 7:24
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Re: Help - Stampante A4 "NON EPSON"
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Esperto non sono, ma anche io ho avuto in passato diversi problemi con la tecnologia Epson.
HP e Canon sembra che ormai reggono tranquillamente il confronto come qualità  e non presentino (anche nella mia limitata esperienza con HP) problemi particolari di delicatezza dell'hardware.

Inviato: 13/11/2006 1:34
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Re: Un saluto a tutti
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Benvenuto

Inviato: 9/11/2006 8:48
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Re: Fuji annuncia la nuova Velvia 50 II
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Stranissimo.

Però, se è vero...tanto meglio!!!




Inviato: 23/10/2006 19:19
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Re: Biogon / Distagon
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Il Biogon ha fama di essere il miglior grandangolare sul mercato (per quanto poi possano valere tali iperboliche affermazioni, perchè, ad esempio, il 43 mm della Mamiya 7 non sembra essere da meno). Ma il 50 CFLE è tutt'altro che un vetraccio. E' anzi un obbiettivo eccellente con un contrasto ed una risolvenza assolutamente rimarchevoli ed un'ottima correzione della distorsione.

Se prendi il 50 non te ne penti certamente.

Ma sono d'accordo con Alessio. Le lunghezze focali sono talmente diverse che i due obbiettivi non sono realmente comparabili tra di loro.

Se ti serve un grandangolare spinto devi prendere il Biogon, oppure il 40 accettandone peso ed ingombro.

Se ti è sufficiente un effetto grandangolare moderato, allora il 50 è uno splendido obbiettivo.

Io lo possiedo da diversi anni e mi ha sempre dato immagni ottime. L'unico difetto è una certa cura che devi porre nei controluce: in tali condizioni è incline a riflessi interni anche piuttosto evidenti e fastidiosi. Paraluce e attenzione ad evitare raggi solari diretti sulle lenti bastano a risolvere il problema.


Inviato: 19/10/2006 13:24
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Re: Dynax 7D...flash???
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Ehy..la cosa mi interessa, perchè anche io ho la 7D e non sapevo ci fossero problemi frequenti col Flash dedicato.

Io ho acquistato proprio da pochi giorni il flash dedicato Sony F36AM (il clone sovramarchiato Sony del Minolta 3600HS D) e finora non ho lamentato problemi particolari.

Salvo che, di tanto in tanto, quando usato nella modalità  Wireless TTL, non sembra sincronizzare bene col tempo di scatto dell'otturatore e mi lascia l' immagine scura. Poi, ripetendo immediatamente dopo lo scatto, tutto torna a funzionare perfettamente e l'immagine è corretta. Io finora avevo attribuito la cosa al fatto che magari non avevo lasciato il tempo al flash di caricarsi completamente (confesso che non guardo tanto la lucetta nel mirino che mi avverte di flash pronto). Tu dici che puà dipendere invece da difetto di funzionamento? Cercherà di controllare.

Però devo dire che io sono molto soddisfatto del Flash in questione, suffcientemente potente da essermi utile come luce di riempimento, e non così pesante da farmelo lasciare a casa.
L'ho pagaro circa 260 euro (il vecchio Minolta superava i 300) e tutto sommato, io lo ricomprerei.

Altrimenti , senza arrivare al mostruoso Metz (se non sei un fotografo di cerimonie, secondo me ti stanchi presto di scarrozzarti un aggeggio di quelle dimensioni e peso), credo che una buona scelta potrebbe essere il SIGMA EF 500 DG Super (mi raccomando il"DG" ed il "Super") che esiste anche dedicato Minolta/Sony e ha le stesse funzioni degli originali, comprese le funzioni Wireless.

Puoi trovare tutte le sue caratteristiche, compreso il manuale d'uso in Inglese da scaricare in formato PDF
QUI


Inviato: 18/10/2006 11:28
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Re: 503 cw hasselblad
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tank ha scritto:
che castroneria che brutta la vecchiaia ma certo ho "sconfuso" le sigle quello che non funziona con la serie 500 è FE progettato per la serie 200.

Chiedo umilmente venia


Tank


Oh bè..tranquillo. Tutti possiamo dire inesattezze.

La tua per esempio fa il paio con quella che ho detto io nel post sulla T-Max e colorazione viola. Là  dove ho affermato che bastava lavarla a lungo, mentre invece va sì lavata a lungo, ma DOPO un fissagio molto accurato e con prodotti specifici (sono stato tratto in inganno dal fatto che con le T-Max ho sempre usato il loro fissaggio specifico Kodak e, lavandole a lungo, non ho mai avuto particolari problemi di colorazione). Come vedi...


Inviato: 18/10/2006 9:27
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Re: E' tornato il Perceptol
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serghei ha scritto:
La notizia di Luciano mi ha messo in angoscia perchè verso
fine agosto sono passato dalla Unionfotomarket per ordinare
4 0 5 confezioni di Perceptol (non ricordavano cosa fosse)
lasciando loro il mio recapito telefonico per avvisarmi
quando fosse disponibile: scusami Luciano, visto che parli
di incetta ...non è per caso che sullo scaffale hai lascia-
to qualche confezione per me? Dimmi di sì!!


Ne ho lasciate tre. Spero ti bastino, almeno per ora


Inviato: 18/10/2006 9:17
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E' tornato il Perceptol
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Oggi ho avuto la gradita sorpresa di ritrovare il Perceptol Ilford sugli scaffali della Unionfotomarket di Milano.

La confezione è assolutamente identica a quella che mi ricordavo, anche nella grafica. La solita polvere per fare un litro di soluzione stock.

Mi hanno assicurato che la sua produzione è ricominciata, e che non dovrebbero esserci problemi di rifornimento, almeno per il prossimo futuro.

A scanso di equivoci ho comunque provveduto a fare incetta di quasi tutto quello che avevano... tanto ritorna


Inviato: 17/10/2006 18:22
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Re: 503 cw hasselblad
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Ma certo che va bene. Il CFE è la versione più recente del CF (ad otturatore centrale) con in più anche i contatti elettrici del Data Bus (da cui la E) per dialogare con i corpi macchina serie 200 e credo anche con la ultima 553 motorizzata , adatta ai dorsi digitali. Con la CW per la verità , il fatto di essere un CFE invece che un CF non cambia nulla, dal punto di vista operativo. Ma il CFE ha un elicoide di messa a fuoco più comodo e altre migliorie di contorno.
Se già  non avessi una CW con l'80 (sia pure precedente, serie CF), e se le cose stanno davvero come dici, cioè corpo ed obbiettivo come nuovi, usati pochissimo, io mi ci butterei a pesce.
E se non la prendi tu, per favore dimmelo e forniscimi i necessari riferimenti, che ci faccio comunque un pensierino.


Inviato: 17/10/2006 18:12
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Re: 503 cw hasselblad
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REGALATA

Inviato: 17/10/2006 12:09
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Re: T-max e dominante viola
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Il colore viola è dato da un agente sensibilizzante, tipico delle T-Max.

Si elimina pressocchè totalmente con un lavaggio prolungato, anche di oltre mezz'ora in acqua non troppo fredda e con un buon ricambio.

Non è quindi problema di fissaggio, ma di lavaggio che nelle T-Max deve essere più accurato e prolungato rispetto alle altre pellicole.


Inviato: 16/10/2006 9:29
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Re: Serrano a Milano
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Boh..sarà anche contradditorio, puà anche essere. Però il fatto puro e semplice è che da un pò di tempo in qua io cerco di non parlare quasi più di Arte fotografica, perchè, a torto o a ragione, non sono più molto convinto che la Fotografia in senso stretto possa produrre Opere d'Arte, salvo forse in rarissimi casi (e per Fotografia in senso stretto, intendo la Fotografia pura e semplice, che non sia cioè il punto di partenza per operazioni estetiche complesse che vedono, per esempio, la contaminazione e la commistione della Fotografia con la Pittura o la Poesia o la Musica o altri tipi di operazioni ancora).

Di conseguenza trovo i termini di Arte e di Artisti, piuttosto inflazionati nel campo fotografico e ora preferisco di gran lunga distinguere soltanto tra Fotografi bravi e non bravi o meno bravi, in base a quanto mi paiono efficaci, corrette ed esteticamente valide le loro immagini.

Nel caso specifico di Serrano, mi sembra abbastanza indubbio che ci troviamo di fronte ad un bravo Fotografo, che sa usare con maestria ed efficacia le regole della composizione, gli accostamenti dei colori e gli effetti della luce. Già  solo l'impressione di tridimensionalità  e di presenza che si avverte guardando le sue "grandi" stampe mi convince di questo.

Solo che lui queste capacità  le utilizza per rappresentare soggetti e situazioni assai diversi da quelli che normalmente illustrerebbe se avesse invece scelto di produrre degli ottimi cartelloni pubblicitari.

Basta questa scelta per definirlo Artista e per parlare di Arte? Francamente non lo so e nel dubbio non lo definisco tale. Ma per guardare con interesse le sue fotografie, mi basta che sia un bravo Fotografo.

Naturalmente queste Fotografie, proprio per essere delle buone , anzi ottime fotografie, esprimono anche un significato ed un messaggio (che si puà condividere o meno, non è questo il punto). Ma ancora una volta, non mi sembra che una cosa , solo perchè esprime un significato ed un messaggio possa o debba, per ciò stesso, essere definita Arte.

Esistono tante cose che esprimono significati e lanciano messaggi e che non vengono definite Arte: ad esempio un articolo di un quotidiano. Se è un buon articolo ammiriamo il "mestiere" del giornalista che lo ha scritto, senza per questo paragonarlo a Dante Alighieri. Ecco, per me un buon fotografo è come un buon giornalista: è uno che ha "mestiere".

Ma che sia pure Artista, forse bisognerebbe potersi rivedere da qui a 100 o 200 anni per stabilirlo. Forse.

Va bene, così?


Inviato: 15/10/2006 4:12
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Re: Serrano a Milano
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jekoz ha scritto:
Luciano ha scritto:
So solo che quando vidi le sue grandi stampe, ormai diversi anni fa, dissi . "Miiii....". Come motivazione, a me basta e avanza.


Se a te bastano "grandi stampe" per dire "Miiii...." e considerarle "opere d'arte" allora fai benissimo ad andare...

:


Scusa, perchè mi metti in bocca cose che non ho detto? Ho forse detto che le considero "opere d'arte" ? Dove l'ho scritto, scusa?

Penso si possano apprezzare ed ammirare molte foto, di varia natura, da quelle pubblicitarie alle naturalistiche o di cronaca, senza per questo considerarle necessariamente "opere d'arte".

Quanto alle grandi stampe, mi pareva ovvio che non le apprezzassi solo in base alla metratura complessiva, ma per cosa e come rappresentavano. Talmente ovvio e banale che non mi pareva il caso di esplicitarlo.

Ma vedo che perfino l'ovvio va spiegato...


Inviato: 14/10/2006 17:14
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Re: Folding 4 x 5 "
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Mxa ha scritto:
Luciano,

cos'e' quella buffa scatolozza che contiene il 65mm? E' il famoso "aggiuntivo grandangolare" necessario per scendere con la Technika sotto i 75mm?

Sapresti anche dire dalla foto se e' cammata o no?






Non so se per aggiuntivo grandangolare si intende precisamente questo.
Comunque, quello è l'accessorio che permette di focheggiare l'obbiettivo da 65mm, che però va allora montato sulla piatra, più piccola, della Technika 23 (quella formato 6x9, per capirci), in Inglese è "Wide-angle Focus Attachment , N. Cod. 002555".

Praticamente l'innovazione della Technika 2000 (ora ancora migliorata nella 3000 che la sostituirà ) è stata di inserire nel corpo macchina questa supplementare rotaia di focheggiatura per grandangoli.

Tanto che questi modelli possono mettere a fuoco i grandangolari estremi, fino al Super Angulon 38mm XL (però ovviamente con movimenti piuttosto limitati). Non esiste quindi più la necessità  di usare questo accessorio, che è invece ancora necessario con la Master Technika, ancora in produzione col nome di Technika Classic.

Questa innovazione è stata apportata a scapito della cammatura, e del relativo telemetro esterno, ritenendosi giustamente che i tempi in cui le Technika venivano usate dai Fotoreporter (come la Speed Graphic del grande Weegee) sono morti e sepolti.

Circa la cammatura della macchina in questione, non ci metterei la mano sul fuoco, ma nella foto n. 8, quella con la vista d'insieme, mi sembra di vedere una bella camma cromata, inserita nello sportello, tra le rotaie di messa fuoco. Direi quindi di sì.


Inviato: 14/10/2006 13:20
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Re: Folding 4 x 5 "
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dadoj ha scritto:
che ne dite di questa ?
Vorrei un parere da chi è + esperto di me (io nn lo sono x niente e mi piacerebbe inziare a consocere il mondo delle folding)
_________
danilo


Sembrerebbe una Super Technika IV, modello costruito tra il 1956 ed il 1963 (da quanto mi dice il mio "The Linhof Camera Story").
Quindi risale agli anni '50 - '60. Se il soffietto è in ottime condizioni e le cremagliere scorrono bene e senza ossidazioni visibili, potrebbe essere ancora un buon affare. Però sul suo reale valore monetario, non saprei. Non so dire se i 1200 euro di partenza siano adeguati oppure no.

Come qualità  costruttiva Linhof è sicuramente ai vertici, e gli apparecchi sono costruttivamente impeccabili, specie proprio considerando il periodo menzionato, ed esistono tanti apparecchi di questa marca che continuano a lavorare per decenni senza problemi (tranne qualche inevitabile sostituzione di soffietti).

Le limitazioni nei movimenti con grandangolari spinti, di cui accennava Andrea, esistono. Sono state parzialmente compensate solo negli ultimi modelli presentati, dalla Master Technika del 1976, fino alla Technika 2000 e alla neonata 3000, ma senza comunque garantire la libertà  di movimento offerte da altre apparecchiature, e specificamente dai banchi ottici o da Folding appositamente costuite per l'uso dei grandangolari.

A differenza di queste ultime, la Linhof Technika è un apparecchio "generalista", in grado di affrontare le più svariate situazioni di ripresa, dal paesaggio alla foto tecnica, dall'architettura alla macro, ma con gli inevitabili compromessi che questa scelta di universalità  comporta.


Inviato: 14/10/2006 11:35
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