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Re: Lomography lady grey: pessima esperienza

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17/12/2009 12:48
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Solitamente per lavoro uso Ilford FP4 o Pan-F, ma quella maledetta volta avevo terminato tutti i rullini che mi ero portato dietro e fui costretto ad usare la GP3 - che peraltro conoscevo, come ho scritto - per fotografare un quadro che poi si rivelò non più accessibile. Dovetti rimediare ricavando un negativo b/n da diapositiva: un incubo.
Persi 6 chili per lo stress psicologico conseguente alla disavventura, se non altro ci fu questo risvolto positivo della vicenda. Comunque da allora ho imparato la lezione.
Piuttosto, mi inquieta un po' sapere che il pacco delle pellicole incriminate, che nel momento in cui sto scrivendo questo post giace a 50 cm dalla mia testa, potrebbe essere tossico e/o radioattivo...

Inviato: 1/5/2013 19:44
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Re: Lomography lady grey: pessima esperienza

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17/12/2009 12:48
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A me è successa la stessa cosa con della pellicola Shanghai GP3 (nel formato 120): dopo averla provata a più riprese, e trovata davvero ottima, tempo fa ne ho acquistato 200 rullini dallo stesso economico venditore hongkonghese (su eBay) dal quale l'avevo acquistata in precedenza, spuntando un prezzo ridicolo.
Ebbene, su tutti quelli che ho provato finora (una decina, uno dei quali, ahimè, l'ho usato per lavoro, con conseguente danno irreparabile, roba da suicidio) ho riscontrato lo stesso problema che segnala Andrea: un'orribile reticolazione sommata all'impressione dei numeri di avanzamento stampati sulla carta di protezione.
Come causa del problema ho ipotizzato la ripetuta esposizione ai raggi-x degli aeroporti, lo stress termico durante il viaggio aereo, l'esposizione della pellicola alla luce durante la fase di confezionamento.
Naturalmente il venditore (tale "Uranium99", a futura memoria) ha negato ogni responsabilità ed essendo a Hong Kong è un po' troppo scomodo andare a prenderlo a calci in c.lo.
Proverò altri rullini a campione ma usarli con l'incubo che siano compromessi ti fa passar la voglia...
Peccato, perché, a differenza della Lomography, la GP3 era davvero conveniente (si parla di 1,40 euro al pezzo!).

Inviato: 1/5/2013 0:26
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Re: Sviluppare 4x5: suggerimenti?

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17/12/2009 12:48
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Onestamente non riesco a pensare a una tecnica che non preveda o una bacinella o qualche spirale/tank apposita.
Oltretutto, utilizzando strumenti non concepiti per lo scopo, rischieresti di rovinare le pellicole e allora sì che piangeresti lacrime amare...
Personalmente utilizzo una spirale Jobo 2509n (occhio alla "n" finale: indica il modello più recente, quello con le indispensabili alette nere che bloccano le pellicole in sede e impediscono loro di andare in giro a far danni) e tre semplicissime caraffe di plastica di diametro 14 cm, una per ogni bagno (+ una per il lavaggio, a voler fare gli splendidi).
Dopo attento studio e vari tentativi pratici, sono giunto alla conclusione che è il metodo più economico, quanto ad acquisto di attrezzature, comodo ed efficace per sviluppare il 4x5". A patto di poter lavorare al buio, ovviamente.
Zero tempi di riempimento e svuotamento della tank, nessun rischio di graffiare le pellicole, agitazione facilitata e senza rischio di creare bolle o vortici, minor quantità di liquido necessario (circa 1,8 lt.), sviluppi fino a 6 lastre contemporaneamente in modo perfettamente omogeneo.
Un giorno farò un video tutorial, magari.

Inviato: 18/1/2013 15:06
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Re: Sviluppare 4x5: suggerimenti?

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Scusa Franz, non capisco la tua domanda: chiedi di quale strumento adatto all'uopo sarebbe meglio dotarti o come sviluppare le 4x5" senza usare né gli strumenti adatti all'uopo né le bacinelle?

Inviato: 17/1/2013 19:39
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Re: Fotografare in tranquillita'

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Ogni tanto, con la bella stagione, mi capita di star fuori tutta la notte a far foto col banco ottico, qui a Verona. Esco verso le 23 e torno a casa all'alba. Porto sempre con me, oltre a un thermos di the, una piccola bomboletta di spray al peperoncino: non si sa mai. Fortunatamente non mi è mai capitato alcunché di spiacevole.
I battibecchi più sgradevoli invece li ho avuti - e li ho ormai con frequenza sempre maggiore - in pieno giorno, con i proprietari o gli inquilini dei palazzi che mi capita di fotografare: il livello di paranoia ormai è salito a livelli di guardia.

Diceva credo Woody Allen: "Ho un coltello a serramanico che porto sempre con me. In caso di pericolo schiaccio il pulsante e si trasforma in un bastone da tip tap: così almeno faccio simpatia".

Inviato: 14/1/2013 21:32
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Re: mod54 sviluppatrice 4x5 per tank paterson

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17/12/2009 12:48
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Io temo che il rischio che le pellicole si stacchino dalla propria sede, in caso di agitazione vigorosa, ci sia. Forse mi sbaglio, ma la sola idea che ciò possa succedere (e purtroppo può succedere, data la conformazione dell'oggetto) mi dissuaderebbe dall'utilizzare l'accrocchio.
C'è però un altro rischio, a mio parere: che possa verificarsi - soprattutto in caso di sviluppo stand o semistand, ma non solo - un sovrasviluppo localizzato in prossimità dei "dentini" che tengono ferme le lastrine e che rimangono, mi par di vedere, a contatto o quasi con l'emulsione.
Un problema analogo, che si traduce in macchioline chiare sulla stampa in corrispondenza di queste sporgenze, l'ho riscontrato a mie spese utilizzando delle spirali Jobo 2509n. L'ho risolto tagliando via questi dentini con un cutter (poi ho scoperto che è pratica comune tra i possessori di tali spirali), ma nel caso della MOD54 non è possibile farlo, perché tali dentini sono l'unica cosa che sostiene le pellicole...
Per essere perfetto il MD54 dovrebbe, a mio parere, prevedere la presenza di due alette rimovibili che blocchino definitivamente le pellicole, come appunto accade sulle spirali Jobo.

Inviato: 30/12/2012 21:44
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Re: Steve McCurry per il nuovo calendario Pirelli

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Mi riferivo al banale/ordinario.

Inviato: 5/12/2012 13:43
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Re: Steve McCurry per il nuovo calendario Pirelli

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Se non è zuppa è pan bagnato.

Inviato: 5/12/2012 13:42
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Re: Steve McCurry per il nuovo calendario Pirelli

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In ordine sparso:

inviato da gianlu64
non devono essere necessariamente banali, ma se lo sono non c'è nulla di strano

Io, invece, se uno dei fotografi più famosi al mondo realizza foto banali (e immagino assai ben pagate) per il calendario più famoso al mondo qualcosa di strano ce lo trovo eccome. Sarò strano io. Il fatto che utilizzi una Canon piuttosto che una Nikon, invece, quella sì è una cosa della quale non potrebbe importarmi di meno.

inviato da pamar5

Bisogna chiaramente vedere il tutto dalla giusta prospettiva, ossia quella del calendario con modelle. Non si deve pretendere di giudicare con parametri diversi...Il fatto che abbia sgambettato una tradizione ...non è per nulla di poco conto.


E invece io giudico proprio coi miei parametri. Del resto, se giudicassi con quelli di un altro sarei, per l'appunto, un altro (come direbbe Achille Campanile). Non capisco poi cosa tu intenda per "giusta prospettiva (del) calendario con modelle": giusto per saperlo, c'è forse anche una giusta prospettiva per still life con bicchieri o per paesaggi con ruscelli? Mille fotografi diversi fotograferanno mille modelle in posa in mille modi diversi. Alcuni faranno foto belle, altri foto brutte, altri foto volgari, altri foto caste, ecc. Direi anzi che uno come McCurry, forte del proprio nome, potrebbe permettersi di produrre il calendario che più gli sconfinfera, senza preoccuparsi di rispettare i presupposti sacri canoni estetici del "calendario con modelle". Mica sta fotografando per il Postalmarket.
Il fatto che le modelle siano vestite romperà anche la tradizione Pirelli, non lo nego. E allora? Basta forse solo questo a rendere le foto interessanti? Per me non sono foto interessanti in quanto di donne vestite, ma foto banali di donne vestite.
A voler essere davvero iconoclasta McCurry avrebbe potuto scegliere delle donne bruttine, o delle ottantenni, invece che delle fotomodelle. Ma forse la Pirelli avrebbe avuto qualcosa da ridire, in quel caso, vero?

Infine Luciano: forse il punto è proprio che McCurry col calendario Pirelli c'entra come i cavoli a merenda. Si vede che proprio non è il suo genere, il suo ambiente, che è un pesce fuor d'acqua. Queste sue foto a me paiono molto banali, lo ribadisco. Non raccontano nulla del Brasile, e del resto la pretesa di farlo attraverso il calendario Pirelli sarebbe risibile. Cercano di affrancarsi dall'anonimato pompando in modo quasi pacchiano (vedi la foto con lo skyline di Rio sullo sfondo, ma anche tutte le altre) la saturazione dei colori e il contrasto. Davvero un po' pochino, mi spiace.
A me, quando guardo un'immagine, che il fotografo sia McCurry o anche il Padreterno, non importa. Non ho pregiudizi, né in negativo né in positivo.
Di grandi fotografi che vivono sugli allori e campano da trent'anni su qualche buon lavoro fatto in passato sono piene le gallerie e anche i musei.
Qualche anno fa ho avuto la fortuna di visitare un'amplissima retrospettiva di Richard Avedon all'ICP di New York: una cosa da perdere la testa. Non c'era una sola foto che non fosse un miracolo di eleganza, di ricercatezza nella composizione, di gusto, di inventiva, di espressività, financo di introspezione psicologica. Foto che potresti restare a studiare per ore.
Ecco, come contrario della banalità intendo quello. Anche se mi rendo conto che non tutti possono essere dei geni come Avedon o come Irving Penn, per citare i primi due che mi son venuti in mente.
Per capire che la struttura armonica di una canzone dei Righeira è elementare non occorre dimostrare di saper comporre la Quinta di Mahler.

Inviato: 5/12/2012 13:18
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Re: Steve McCurry per il nuovo calendario Pirelli

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Quindi le foto per un calendario devono essere necessariamente banali?

Inviato: 4/12/2012 23:05
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Re: Steve McCurry per il nuovo calendario Pirelli

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Sarà che il genere strafigainposaconsguardointenso mi annoia mortalmente, ma trovo le foto davvero prive d'interesse, direi quasi banali.
Comunque McCurry sembra un buon uomo, che non si dà arie. Mi sta simpatico.
Curioso poi il modo in cui preme lo scatto, con la mano sinistra. Ha per caso la destra offesa?

Inviato: 4/12/2012 21:44
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Re: Richiesta un po' strana

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17/12/2009 12:48
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Il venerdì, magari, cernia alla lavanda, le lasegne sono grasse e vanno per la domenica.

Ma io intendevo lasagne alla cernia, naturalmente.

Inviato: 4/12/2012 14:59
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Re: Richiesta un po' strana

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Orso, l'arcivescovo potrebbe anche chiederti, oltre alla liberatoria, di recitare il rosario ogni sera con lui per un mese e di portargli 5 kg di lasagne al forno per tre venerdì di seguito. E' un contratto, sta a te accettare o meno.

La tentazione di fare bene i 3 scatti che mi interessano e tenermeli, ed altri 3 alla membro di segugio da mandargli, è forte…

Mi parrebbe un'ottima soluzione.

Oppure scegli un altro capitello.


Inviato: 3/12/2012 22:11
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Re: Richiesta un po' strana

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Non mi è mai successo e non mi sembra una cosa normale.
Di certo tale liberatoria non è dovuta per legge. Tuttavia, come già saprai, se il progettista dell'edificio che vuoi fotografare è morto da meno di 70 anni, fa testo quel che dice il proprietario o avente diritto sull'edificio stesso.
Quanto scrivi rientra comunque nel vasto campionario di situazioni sgradevoli nelle quali si può finire esercitando l'apparentemente innocua fotografia di paesaggio urbano e/o architettura.
Testimonia se non altro la diffusa convinzione secondo la quale il lavoro del fotografo è res nullius e tendenzialmente non deve essere pagato.

Inviato: 3/12/2012 11:24
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Re: Letture

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Ops, chiedo scusa. Comunque sì, mi riferivo a "L'infinito istante" di Geoff Dyer (Einaudi, 2007).

Inviato: 29/10/2012 22:42
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Re: Letture

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Mi permetto di consigliarti questo: http://www.einaudi.it/libri/libro/geo ... ito-istante/978880618533.

Uno dei più bei saggi sulla fotografia che abbia mai letto. Davvero brillante ed eccentrico.

Inviato: 29/10/2012 20:52
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Re: Fissaggio inesauribile

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Mi chiedo se é possibile acquistarlo presso qualche rivenditore di prodotti chimici per l'agricoltura. Mi risulta infatti che l'ammonio tiosolfato sia utilizzato anche come diradante (vedi qui http://www.agrutz.it/it/produkte/ats/index.php?navanchor=2110013).
Chissà che non costi meno...

Inviato: 9/10/2012 17:04
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Re: Fissaggio inesauribile

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Per un periodo ho usato anch'io con soddisfazione il fissaggio TF-3, facendomelo da solo a mia volta.
Ho smesso perché non trovavo tiosolfato d'ammonio ad un prezzo decente: avrei speso di meno a fissare con Brunello di Montalcino.
Ora vedo che da Photographer's Formulary il tiosolfato ha un prezzo ragionevole. Ho fatto due rapidi calcoli e mi pare che un litro di TF-3, a diluizione d'uso, costi all'incirca 1,10 euro, contro 1,40 circa dell'Ilford Hypam che uso attualmente (fatte salve le spese di spedizione in entrambi i casi).
Qualora le spese di spedizione dagli USA non fossero esorbitanti potrei riconsiderare un ritorno all'alcalinità...
In ogni caso il racconto che hai fatto é confortante: pensa se riempivi il vuoto della tanica marcia con gas inerte: ti durava per altri 500 rulli!

Inviato: 9/10/2012 15:28
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Re: Consiglio per buon flash diffuser / softbox

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Dalla foto non si capisce granché: sembra quasi che la "campana", per così dire, sia di plastica grigia rigida, con delle feritoie.
Non saprei.

Inviato: 16/7/2012 20:56
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Re: Consiglio per buon flash diffuser / softbox

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In passato ho usato dei mini-softbox simili a quello del tuo secondo link (un pò più più piccoli), poi sono passato a questo: http://www.lumiquest.com/store/produc ... Quest-Pocket-Bouncer.html
con maggiore soddisfazione.

Recentemente però ho acquistato questo:
http://www.amazon.it/Gary-Fong-LSC-01 ... TF8&qid=1342437969&sr=8-1

Costa un pò di più ma è davvero eccellente, in quanto illumina morbidamente a 360°; quindi anche l'ambiente e non solo il soggetto inquadrato.
Qualunque mini-softbox o pannello riflettente allarga sì il fascio di luce, ma sempre nella direzione verso cui è puntato il flash e se usi un obiettivo corto i lati dell'immagine saranno sempre un pò più bui del soggetto colpito dalla luce.
Il Gary Fong invece si comporta come una lanterna, illumina tutto attorno, in modo più naturale, per quanto possibile.

Digitando "gary fong" su Youtube trovi un sacco di video, ti suggerisco di guardartene qualcuno.
Io ho la versione base, quella collassabile in silicone, con il tappo bianco e quello arancione, da mettere se non vuoi/puoi far rimbalzare la luce sul soffitto.
Ne sono molto soddisfatto.

Inviato: 16/7/2012 13:56
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