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Fotografare in tranquillita'

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14/2/2012 10:52
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Prima di introdurre la questione voglio, semplicemente e chiaramente, specificare che, quanto mi accingo a raccontare brevemente, non vuole essere una critica alla sicurezza di determinate zone delle citta' italiane: che i romani del forum e non, mi perdonino.

Dunque, ieri, sono stato a fare un giro all'EUR, fermata della metro EUR-Magliana. Era la prima che mi recavo in quel luogo, ho fatto qualche giro di "perlustrazione" e poi mi sono fermato a studiare la luce nel Parco del Ninfeo per cercare di tirar fuori qualche foto.

Il parco era quasi deserto: ho contato circa quattro persone anche se, di tanto in tanto, sono spuntati, dal nulla, dei soggetti i quali non avevano alcuna aria minacciosa.

C'era pero' un tizio che mi seguiva con la sua auto. Per piu' di trenta minuti e' stato la mia ombra. Ho pensato che dopo poco sarebbe andato via, invece, ha continuato a seguirmi fino a quando ho deciso di allontanarmi.

In buona fede credevo si trattasse di qualcuno delle forze dell'ordine poi, riflettendo sul fatto che personalmente non stavo facendo niente di male (fotografavo in un parco deserto), mi e' sorto qualche dubbio.

Diciamo, chiaramente, che forse, molto spesso, vado a cercarmela.

Inviato: 14/1/2013 13:24
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Re: Fotografare in tranquillita'
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14/4/2007 23:27
Da Milano
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un mio amico che fotografava in pieno centro di milano zona parco sempione ha avuto la stessa sensazione di essere "seguito"...
ad un certo punto ripone la dsrl e tira fuori il banco ottico.
infila la testa sotto il panno, la tira fuori per prendere il lupe e... tutta la sua attrezzatura era scomparsa nell'arco di 10 secondi...

magari sei stato paranoico ad andartene, ma io avrei fatto lo stesso

ciao
daniele

Inviato: 14/1/2013 15:17
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Tessera C.F.A.O. n°57...
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Re: Fotografare in tranquillita'

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14/2/2012 10:52
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Sono stato vittima di un furto e capisco come ci si sente nello scoprire che qualcosa di tuo non c'e' piu' ma, la sensazione di essere osservato e seguito, e' ancora piu' brutta.

Inviato: 14/1/2013 15:30
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Re: Fotografare in tranquillita'
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4/11/2005 13:12
Da Roma
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Purtroppo i tuoi timori sono molto realistici, almeno a Roma: c'è pochissima sicurezza e moltissimi malviventi.
Quindi secondo me hai fatto bene ad andartene il prima possibile.
Io ormai mi avventuro a far foto da solo (specie poi con il cavalletto) sono in zone a me familiari, dove so per esperienza che non corro grossi pericoli.

Fer

Inviato: 14/1/2013 16:02
Tessera C.F.A.O. n°14
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** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Fotografare in tranquillita'

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6/12/2006 8:51
Da Torino
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A me piacciono i posti isolati, paesini quasi disabitati, certo di solito sono più sicuri di una grande città, me se qualcuno per caso ha cattive intenzioni, è ancora più pericoloso, non hai possibilità di aiuto. Ma che brutto modo di vivere, stiamo tornando ai briganti di strada poco a poco ....

Inviato: 14/1/2013 16:44
Intelligenti pauca
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Re: Fotografare in tranquillita'

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27/9/2006 3:01
Da Napoli
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Tutto vero. Anche per me in piena città è diventato un problema tirare fuori una reflex pro con una lente di una certa importanza. Ti guardano come il ricco di turno e attiri l'attenzione di tutti. Non ne parliamo quando ho fatto test col cavalletto. Si avvicinavano persone per chiedere se stavo inquadrando la loro casa....

Inviato: 14/1/2013 16:44
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Re: Fotografare in tranquillita'

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18/10/2007 15:59
Da Torino
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purtroppo non è una peculiarità romana, anche nella ridente torino non c'è da andar tranquilli:alcune zone in attesa di essere trasformate da industrilai a civili sono ghiottissime per noi calcinacciari, ma è difficile aventurarsi, e venire seguiti da figuri poco interessati all'estetica e alla composizione fotografica è molto facile.

Inviato: 14/1/2013 16:47
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Re: Fotografare in tranquillita'
Moderatore
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14/4/2007 23:27
Da Milano
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Citazione:

Si avvicinavano persone per chiedere se stavo inquadrando la loro casa....


io in ungheria (praticamente al confine con l'ucraina) ho passato una delle ore peggiori di sempre...
stavo fotografando con il banco un paesino rurale quando mi si è avvicinito il proprietario di una delle case inquadrate e mi ha chiesto qualcosa in ungherese... io ho sorriso ho detto "foto" e gli ho fatto guardare nel vetro smerigliato... lui tira fuori la testa e si attacca al cellulare.
faccio la foto, metto via tutto, raggiungo mia moglie in macchina, facciamo per partire e ci troviamo la strada bloccata dal tipo di prima accompagnato da una decine di amici suoi.
ci tengono bloccati per un'ora fino a guando non arriva la polizia che avevamo fatto chiamare dall'ambasciata...
il tipo si era risentito che avevo fotografato casa sua e siccome aveva tempo da perdere e, probabilmente, ero il primo turista che vedeva in vita sua... aveva deciso di divertisti...
certo che quando è arrivata la pattuglia, tale era la tensione, la prima cosa fatta dai poliziotti è stata togliere il fermo alla fondina e mettere la mano sul manganello...
mmmm che gioia )

ciao
daniele

Inviato: 14/1/2013 16:54
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Re: Fotografare in tranquillita'

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27/9/2006 3:01
Da Napoli
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Infatti figurati fare street al giorno d'oggi. Altro che tempi di Cartier Bresson. Ti sparano dietro se li fotografi

Inviato: 14/1/2013 16:59
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Re: Fotografare in tranquillita'

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14/2/2012 10:52
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Nella fattispecie, non ho fotografato nessuno anche perche' non c'era nessuno da fotografare e non era mia intenzione farlo.

Forse, ho attirato l'attenzione di quel tizio perche' sono stato fermo in un punto per quasi dieci minuti.

Comunque, qualcosa mi dice che costui non era minimamente intenzionato all'attrezzatura fotografica e che la sua attenzione, nei miei confronti, non sia stata attirata nemmeno dal mio fotografare.

L'importante e' che l'Hasselblad sia ancora nella borsa.

Le esperienze sono sempre utili, di qualsiasi natura esse siano infatti, la prossima volta, ci tornero' col treppiedi ben stretto nella mano destra.

Inviato: 14/1/2013 17:27
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Re: Fotografare in tranquillita'

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8/11/2009 17:38
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altro che teatri di guerra, questo è ormai "l'ospitale e sorridente" belpaese!
sempre più contento di aver deciso in gioventù che mai sarei rimasto a roma o nelle altre tre/quattro città.

a me è capitato al più di essere avvicinato da signori che alla vista del cavalletto in legno con la 6008 sopra chiedessero: "scusi ingegnere ma che cosa devono fare?"


bogosoo tu sei stato 10 minuti fermo, non voglio pensare se avesse visto me stare fermo anche 1 ora in un posto. intervento del ROS in tenuta antisommossa.

Inviato: 14/1/2013 19:16
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Re: Fotografare in tranquillita'

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14/2/2012 10:52
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Ad un certo punto ho temuto anch'io che si avvicinasse qualcuno mostrandomi un tesserino.

Inviato: 14/1/2013 19:22
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Re: Fotografare in tranquillita'

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17/12/2009 12:48
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Ogni tanto, con la bella stagione, mi capita di star fuori tutta la notte a far foto col banco ottico, qui a Verona. Esco verso le 23 e torno a casa all'alba. Porto sempre con me, oltre a un thermos di the, una piccola bomboletta di spray al peperoncino: non si sa mai. Fortunatamente non mi è mai capitato alcunché di spiacevole.
I battibecchi più sgradevoli invece li ho avuti - e li ho ormai con frequenza sempre maggiore - in pieno giorno, con i proprietari o gli inquilini dei palazzi che mi capita di fotografare: il livello di paranoia ormai è salito a livelli di guardia.

Diceva credo Woody Allen: "Ho un coltello a serramanico che porto sempre con me. In caso di pericolo schiaccio il pulsante e si trasforma in un bastone da tip tap: così almeno faccio simpatia".

Inviato: 14/1/2013 21:32
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Re: Fotografare in tranquillita'

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15/2/2012 0:13
Da Cesena
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Uff... potrei scrivere un libro, anzi penso che prima o poi lo farò!
Ho un inventario molto ampio di aneddoti e ormai se mentre fotografo non ricevo visita dalle forze dell'ordine, mi offendo!

"lei non può fotografare qui" è la più gettonata, poi c'è "è vietato fotografare la roba degli altri", "come si permette di fotografare casa mia", "ingegnere cosa farete qui" e la sua versione interessata "se cercate abusi edilizi qui non ce ne sono" etc.

Ci sono i curiosi, i nostalgici, i presenzialisti, i riservati...

Ne racconto qualcuna per farvi ridacchiare un po', premettendo che lavoro sempre in grande formato e in ambito urbano:

Il primo punto è per i fotografi, quelli che vengono lì a dirti che sei uno scemo perchè la loro Cakon D7053digitalturbodiesel è eccezionale e dovresti comprartela.
Uno mi disse che non avrei mai potuto fare belle foto con un obiettivo f5.6!
Aveva 2000€ di reflex al collo e poco o niente sopra al collo stesso. Il fenomeno però non manca mai.

partiamo dal leggero:

-fotografavo una metropolitana di superficie ed ero sotto il mantello da supereroe quando una vecchietta si materializza rapidamente nel vetro smerigliato, esibendo il biglietto della metropolitana stessa e precisando che lei era in regola con tutto...

-piazzo la 4x5" e inizio a studiare delle facciate di condomini, quando noto un vecchietto sul balcone che mi studia con insistenza, presagio di imminente arrivo dei Carabinieri, che dopo 10 minuti arrivano.
Mi parcheggiano davanti e di buon passo, senza nemmeno guardarmi, mi superano per andare nel parco che avevo alle spalle... tornano, e mi chiedono se avevo notato attività sospette: a quel punto il vecchietto indispettito si precipita in strada indicandomi "è lui è lui". I carabinieri si incazzano con lui e se ne vanno.

-scenario simile ma al tramonto, d'inverno in riviera: una macchina mi gira attorno in un paese deserto: presagio. Dopo 10 minuti, si sentono arrivare le sirene. Non essendoci presupposto di reato, i carabinieri mi dicono che non posso fotografare con quella macchina. Io facendo lo spiritoso chiedo se devo far richiesta in questura, e l'appuntato diffidente mi guardava in silenzio. Poi mi chiede se può passare davanti alla macchina e io scherzando gli dico di non preoccuparsi perchè è "scarica". Il maresciallo allora inizia a suggerirmi un'aggiornamento al digitale, perchè suo nipote ne ha una che fa foto bellissime ed è più comoda della mia (come dargli torto).
Poi mi chiede perchè in un algido pomeriggio d'inverno, io sto a beccarmi il vento gelido, quando non c'è nulla da fotografare. "Perchè non sta a casa sua e fa le fotografie alle belle ragazze?" e l'appuntato allora si manifesta dicendo al maresciallo "ma forse a questo non ci piacciono le bbelle ragazze"...

Giardini pubblici di non ricordo bene quale città... c'è il nostalgico: classico vecchietto magro e gobbo, che alle 10 di mattina esce con il cagnolino.
Mi viene vicino e rievoca i tempi dei fotografi erranti con le macchine uguali alla mia... nel frattempo il cane gira e gira, annoda il guinzaglio attorno a una zampa del cavalletto... il terrore si dipinge sul mio viso... il vecchietto si china per slegare il guinzaglio, il cane scappa, lui non riesce a rialzarsi... solleva il nostalgico e corri dietro al bastardello...

-Sempre ai giardini, mi sento tirare alla cintura mentre ero sotto al mantello da supereroe: un bambino alto un metro scarso mi fa notare che io fotografo con una macchina antica ma bella e che lui ci vuole guardare dentro. Lo avverto che si vede al rovescio e sapientino mi risponde: "certo, mica è un monitor!". Come premio, gli ho fatto fare click con lo scatto flessibile e gli ho fatto un ritratto in braccio al nonno.

più serio:

Ero appostato sul margine di una rotonda, ed il classico belloccio con smart decappotabile e musica a palla pensa bene di sedersi sulla portiera per fare "italia1"... perde il controllo della macchina e per un metro non mi investe. Coglioni si nasce, e questo ha un costo: l'officina ringrazia.

- Sicilia, bel mezzo del nulla. una fucilata e improvvisamente piovono foglie dall'albero che mi fa ombra: dopo 2 minuti, 2 pastori armati e 5 cani. Spiegargli cosa facevo e perchè è stata cosa lunga, poi siamo andati al bar assieme e sono tornato a casa ubriaco. Hanno voluto che li fotografassi con la jeep.

- Di nuovo fucile spinanato, questa volta in Umbria: un vecchietto, tutt'altro che gracile scende dalle scale con la doppietta confessando a gran voce che la tettoia dei trattori è abusiva, lui non condona nulla, non paga nulla se non le cartuccie per "tirare all'altezza del buco ...ecco" dei rompipalle del catasto. Di nuovo è servito molto tempo, ma il salame era ottimo e la giornata di lavoro è finita con tre ore d'anticipo.

Stessa storia in Valdobbiadene: un improvviso temporale estivo sorprende me e due colleghi, prontamente soccorsi da un alpino/pensionato/viticoltore. 4 bicchieri (da birra) imperativi ed imperiali di prosecco, e la giornata di lavoro è finita con 10 ore di anticipo. O forse no perchè ad esser sincero, non ricordo nulla.

Spero d'avervi fatto sorridere un po': nonostante poi siano spesso preoccupazioni e perdite di tempo, io non demordo e alla fine mi diverto pure, consapevole di non aver mai rischiato davvero. Ma sono protetto da un banco ottico, che per quanto vistoso, fa simpatia. Con una reflex, starei più in guardia.


Inviato: 15/1/2013 0:00
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Re: Fotografare in tranquillita'
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4/11/2005 13:12
Da Roma
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Nei paesi più piccoli si rischia di meno, o almeno è la mia impressione.

Qualche anno fa ero con Galeno a fotografare Sermoneta (Latina, anche se forse adesso diventerà Frosinone, mah, o forse no), con i banchi ottici.
E non erano folding: proprio banchi ottici belli grossi e pesanti, che ci portavamo a spasso con il trolley.
A un certo punto passano dei vigili urbani: già prefiguro lo stancante battibecco.
E invece no: "Diamo fastidio, agente?" "No, affatto, anzi, buone fotografie! State facendo cartoline, vero?" (vabbè, ci può stare...).

A Roma, quando non si è minacciati da poco di buono si è importunati dalle forze dell'ordine.
Che tra decreto Ronchey che-forse-vale-ancora-e-forse-no, occupazione di suolo pubblico (!), mancanza della licenza di fotografo professionista (!!) e chi ne ha più ne metta, non vedono l'ora di tritare le noci a chiunque abbia un cavalletto.

Dura è la vita del fotografo.

Ma lo scaricatore di angurie ai Mercati Generali fatica di più, percui...

Fer

Inviato: 15/1/2013 1:28
Tessera C.F.A.O. n°14
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Re: Fotografare in tranquillita'

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27/4/2006 13:48
Da Roma
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Inizierò con le brutte, le due più brutte, quasi in serie.

India, sul treno. Mi alzo dal mio posto per andara fumare una sigaretta sul fondo del vagone, vicino alle porte e, naturalmente, porto la borsa contenente 2 M6, 1 M4p, 6 ottiche, un winder, un esposimetro Minolta ed il passaporto. La M2 l'ho al collo.
Passa un tizio. Mi guarda. Tira fuori una veccha Mackarov con sicura abbassata, me la pianta sul collo e mi sfila la borsa prima di aprire la porta e gettarsi dal treno mentre passava in un area urbana in giorno di mercato. la M2 rimane al collo ed è quella che uso ancora.

Torno in Italia e devo ricomprare tutto. Inizio con una M6 Panda con un 50 summicron ed un 135/4 Elmar, nuovi. Esco dal negozio e vado allo studio, in centro, con la M6 al collo, scarica. Incrocio una manifestazione di tifosi della Lazio che protestano contro la possibile vendita del loro idolo Beppe Signori ad una altra squadra. Dal Corteo si stacca un drappello di una ventina di scalmanati che mi assale. Avete mai visto una M6 nuova spezzata in due a furia di colpi sullo spigolo del marciapiede? Sono finito all'ospedale con qualche incrinatura e numerose ecchimosi, ma mi sono difeso e conservo ancora i due denti (non miei) che ho raccolto per terra. Ringrazio ancora Romolo Rappaini e Riccardo Scoma che mi hanno praticamente regalato un'altra M6 che ho ancora.

Tutto ciò che è successo lavorando in aree ad alto rischio non ha mai messo in pericolo la mia attrezzatura. Di cose ne potrei raccontare a mazzetti, ma la lezione che ho tratto da tutti gli episodi è che il rischio è tanto più alto quanto più abbiamo la guardia abbassata.
Traduzione: ho fatto tre anni filati di guerre e di banditi, cosa vuoi che mi possa capitare a Roma a 500 metri da San Pietro?

Inviato: 15/1/2013 1:41
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
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www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Fotografare in tranquillita'
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
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Molti anni fa, parlo circa della fine anni '80 e primi anni '90, me ne andavo in giro, per città e paesi, campagne e territori urbani, di giorno ed anche all'imbrunire con la Linhof 4x5" il cavalletto e tutto l'ambaradan relativo di obiettivi, esposimetro, ecc. Mai avuto problemi né con la gente, né con le forze dell'ordine.
Ripensandoci mi viene tristezza, perché oggi non mi azzarderei mai e poi mai a rifare le stesse cose. Il livello di qualità della civile convivenza è drammaticamente sceso e non starò certamente a tentare spiegazioni sociologiche in proposito.

E' una delle ragioni, oltre all'età che mi rende scomodo andare in giro con 15 kg di attrezzature, per cui ho quasi abbandonato l'uso in esterni del GF che invece continuo ad usare in studio con qualche frequenza.

E quanto alla street photography, io che non sono un professionista concepisco la fotografia come un piacere: se deve trasformarsi in una quasi costante occasione di litigi, diverbi, incomprensioni e se la gente in generale è diventata tanto gelosa della propria immagine...francamente io volentieri gliela lascio. M'importa una sega di assicurarmi la foto di qualche cogl...ionazzo che minaccia di denunciarmi.
Potrebbe essere che in futuro le mutate condizioni socio economiche faranno cambiare ancora la situazione. E naturalmente potrebbe mutare anche in meglio, non necessariamente in peggio.
Sono abbastanza persuaso che una minore crisi economica e regole più giuste, ma anche più certe e sicure sugli ingressi clandestini, un fisco ed uno stato dagli atteggiamenti meno borbonici sarebbero già sufficienti a fare tornare gli italiani a quel livello di tolleranza e gentilezza che li caratterizzavano in passato.

Inviato: 15/1/2013 8:32
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
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Re: Fotografare in tranquillita'

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10/1/2008 12:54
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durante una mia seduta di light painting a delle presse di foraggio nel campo di un mio cugino in un paesino vicino al mio..... dopo circa mezzora di luci in qua e la entrano nel campo due fuoristrada.... da cui scendono quattro tipi con doppietta e bastoni..... " ita sesi fendi inoi? che fai qui.... io, fotografie.... ho chiesto il permesso al padrone del campo.... il bello che non mi veniva il nome di mio cugino......attimi di vero terrore... sembrava che gli stavo prendendo in giro.... i tipi erano i "mezzadri" che difendevano il loro averi...poi comunque il nome m'è tornato alla mente... per fortuna.....

Inviato: 15/1/2013 8:34
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Re: Fotografare in tranquillita'

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17/5/2011 15:12
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Ragazzi, sto leggendo i vari interventi. Mi si stanno rizzando i capelli. L'"esperienza" che più mi ha colpito (in negativo) è stata quella di Franz a Roma: che rabbia. Davvero un popolo civile...

Inviato: 15/1/2013 8:43
Portfolio: www.enricoagostoni.com
Photographeum Blog: http://www.photographeum.com - di tutto è un po'!
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Re: Fotografare in tranquillita'

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14/2/2012 10:52
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Leggendo alcune storie posso dire, quindi, che sono stato molto fortunato

Inviato: 15/1/2013 11:36
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