Questo fine settimana è uscito il secondo libro della collana dedicata all'architetto Gellner e intitolato al villaggio Eni.
Lo abbiamo presentato domenica alla Colonia del villaggio.
Non è un libro strettamente storico e documentario ma una visione personale e attuale sulle architetture del villaggio realizzate oltre 60 anni fa.
E' stato,insieme a quello uscito l'anno scorso sulla Chiesa di Gellner e Scarpa, sempre al villaggio, uno dei pochi lavori realizzati in cui ho avuto massima fiducia e libertà da parte del committente (direzione hotel Boite in copertina) che non ha mai messo parola indirizzando in alcun modo il nostro operato. Situazione ideale ma purtroppo rarissima.
Qui sotto il link dell'editore Gaspari

https://www.gasparieditore.it/villaggi ... -architettura-e-paesaggio

Complimenti Oscar!

Molto affascinanti i progetti di "città ideale", peccato questo non sia stato completato.

Mi chiedo spesso cosa sarebbe stato dell'Italia se figure visionarie come Enrico Mattei (e altri, pensiamo ad Adriano Olivetti) avessero potuto completare i loro percorsi.

Fer

molto interessante.
complimenti doverosi
Immagino sia bello poter lavorare senza un cappio troppo stretto da parte della committenza, anche se ricordo che Giovanni Gastel diceva che avere dei paletti può essere utile per impedirti di sviare troppo dall'obiettivo (che nel suo caso era per solito quello di far vendere gli abiti).

Grazie Fer, le utopie urbanistiche in Italia (e non solo) non sono finite benissimo purtroppo, il Villaggio, seppure non terminato causa morte di Mattei è stato acquistato nel 93 da una società sarda e continua a vivere, ovviamente con altre finalità; le 270 case oggi sono tutte abitate da villeggianti e residenti che le hanno acquistate (a caro prezzo) e le hanno restaurate, alcune ancora in fase di restauro, tra il 2004 e 2008 ne sono state costruite altre su disegno "ispirato" all'originale. Il Capeggio ospita centri estivi per scuole e parrocchie, l'hotel Boite funziona perfettamente conservando buona parte degli arredi originali. Se non l'avete mai visto direi che ne vale la pena. Grazie Luciano, si avere paletti può essere utile per non sviare dall'obiettivo finale ma qui non avevo una finalità precisa, il Villaggio esiste da circa 60 anni e non serviva un lavoro documentario quindi mi sono dato la massima libertà cercando una visione personale e non strettamente descrittiva, così com'è stato per il precedente libro sulla chiesa.