Ciao a tutti,
come da titolo, mi trovo a dover dichiarare i proventi(royalty) ricevuti dai vari siti di stock photography in cui ho inserito le mie immagini.
La domanda è: devo fare una fattura ai siti sopra citati? oppure questi proventi sono esenti da iva, o.....
In attesa di consultarmi con il mio commercialista ancora in vacanze, se c'è qualcuno tra voi ferrato in materia....

Grazie,
Lu.

dipende da qual'è il volume del tuo giro....un commercialista in Italia ti puà dire come dichiararli (vanno dichiarati)...altri ti posso spiegare come fare "altrimenti".....dipende sempre dal giro che hai...sopra i 15/20.000 annui ti posso spiegare via PM come fare, diversamente segui le indicazioni del tuo commercialista e paga....mi pare poi che sopra gli € 5.000 si configuri una vera e propria attività  con tanto di PI....

ciao

Dipende.....
Se sei un professionista con partita Iva ovvero se lo fai come fotoamatore.
Nella prima ipotesi il tutto va secondo la normativa fiscali che rigurad le attività  di prestazione di servizi da parte di artigiani e/o professionisti in genere.

Nel secondo caso ritengo, salvo verifiche, che tu debba trasmettere alla direzione commerciale del sito internet una specie di parcella che porta come base imponibile il totale delle royalties accumulate, su tale base dovrai apprilacare la ritenuta d'acconto per le imposte sui redditi delle persone fisiche con aliquota del 20%.
Il totale netto che ti verrà  corrisposto andrà  dichiarato nella sezione relativa ai redditi diversi.

Baritato....sappi che secondo la vigente normativa ad un cliente puoi fare al massimo una ricevuta per prestazioni occasionali di € 5.000 (singola o più ricevute ma non oltre i 5.000€)....oltre per il ministero delle finanze devi aprire partita iva e di fatto fare il professionista.

No. Mio caro Lucifero. Sappi tu che ciò che hai detto è incompleto e non corretto. Onde evitare polemiche sterili non aggiungo altro.

Per Lu1970 ti ho mandato PM PER OGNI SPIEGAZIONE UTILE E CORRETTA.

Prego un moderatore di chiudere la discussione. Grazie.

Saluti.

Gianluca

Anch'io ricordavo che non si potesse andare oltre i 5000 euro senza essere costretti ad aprire partita iva, son curioso di saperne di più perchè la faccenda interessa anche me e spero che il moderatore non debba chiudere il post...
ciao
c

Il post rimarrà  aperto, è un argomento che potenzialmente interessa una buona percentuale degli utenti di Fotoavventure.

Prego però tutti di mantenere dei toni cortesi nelle discussioni: è facile offendere qualcuno scrivendo in un forum con un "tono" ruvido.

Fer

Ma non ce l'abbiamo un fotoavventore commercialista?

Grazie a tutti per le risposte,
allora. il problema della partita iva non si pone, in quanto la ho già , ed emetto già  regolare fattura per le stampe che vendo durante le mie mostre e quelle esposte al mio ristorante.
Il mio problema riguardava solo i proventi derivati dai siti di stock, in quanto alcuni pagano ogni mese, altri pagano su tua richiesta, ed io volevo sapere:
-devo emettere fattura a suddetti siti?, Se si, il totale delle royalty è già  compreso di iva o và  aggiunta? oppure vi è un'altro modo di dichiarare tali proventi?

Grazie.

Premetto che non sono un commercialista però qualche riflessione posso farla.

I proventi di cui parla lu1970 sono indiscutibilmente proventi derivanti dal diritto d'autore.

Come tali vanno trattati diversamente dai proventi relativi a prestazioni professionali.

Non esiste in questo caso il limite dei 5000 che riguardano invece le prestazioni occasionali.

I proventi in questione vanno invece equiparati a quelli relativi a opere d'ingeno ed indicati nel 730 al netto delle relative deduzioni.
Questi proventi godono infatti di una deduzione fiscale forfettaria del 25% (che sale al 40% se prodotti da minori di 35 anni).

Senti ovviamente dal commercialista evidenziandogli il fatto che si tratta di diritti d'autore e non di prestazioni professionali.

Facci sapere la risposta, mi sembra interessante per tanti...
ciao,
Gianni

Una base in cui l'argomento trattato la trovi qui utile per darti un'idea generale....è importante capire (per il commercialista non a me) il volume da te generato. Sotto certe cifre spesso è molto più pratico fare una semplice ritenuta d'acconto ed allora il tetto massimo è di € 5.000,-.

Sarebbe interessante per tutti avere informazioni dettagliate sulla normativa vigente in Italia che Baritato pare avere ....io davo altro tipo di informazioni via PM visto che ho vissuto all'estero ....e tutt'ora ci risiedo

In effetti, anche leggendo il link che hai segnalato, le cose sembrano essere più complesse di come pensavo.
Ecco alcuni dubbi:

Si parla di ritenuta d'acconto e IVA ma, essendo i siti di stock all'estero, non possono attuare la ritenuta d'acconto nè pagare l'iva.

Immagino quindi che si debba semplicemente indicare il compenso percepito in dichiarazione dei redditi ?????

Ho anche letto qui che il fisco non considererebbe la fotografia come opera d'ingegno ?????

Come al solito in Italia il fisco riesce a complicare tutto. E' più semplice evadere le tasse che fare il proprio dovere .......

Un mio conoscente aveva un problema simile con il software: aveva sviluppato alcuni SW che vendeva su internet su siti USA. Ogni mese gli arrivava dagli USA un assegno con i $$ relativi alle vendite effettuate al netto delle commissioni.
E' impazzito fra consulenti che gli dicevano cose diverse uno dall'altro e vi lascio immaginare quale soluzione abbia adottato.......
Dopo di chè, quando, il volume è diventato MOLTO interessante, ha trovato essere più semplice e conveniente trasferisci in California(che era anche il suo sogno).

non ho la competenza di Baritato in merito al fisco italiano ma in compenso ho avuto dei siti di fotografia erotica con milionate di visite a pagamento ....e ho imparato a suon di legnate a gestire una delle cose più compicate che uno si possa immaginare....ecco perchè è sempre fondamentale sapere il giro d'affari di certe cose perchè solo dopo si possono fare le scelte più opportune e convenienti....

Analogo discorso per gli sviluppatori di software....negli USA le società  migliori sono le LLC nel Delaware....ovviamente non appogiandosi a banche negli USA e non risiedendo là .....

Citazione:

Tutto ciò è molto interessante. Sopratutto per le differenti posizioni espresse dai vari commercialisti. Ho utilizzato molto, in passato, la cessione diritti d'autore, per un complicato calcolo basato sul reddito sottoposto ad IVA. In sostanza si trattava di equilibrare le entrate tra ivate e forfetarie. però avevo meno di 35 anni, e ho sempre dedotto il 25%. E' una nuova legge o un commercialista poco informato?