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Lavori professionali chimici+scanner: ha senso?
Utente non più registrato
Dipende, mi direte... e la discussione potrebbe finire li
Sarei curioso di sentire esperienze di lavori professionali, su committenza, per riviste o industrie o per pubblicità  o quant'altro, fatti usando ancora la pellicola/lastra e magari successivamente digitalizzati con scanner e così via.

Ho diversi amici fotografi, ma nessuno pratica più questa strada, pur avendola percorsa per molti anni. Alcuni di loro sostengono che si tratterebbe oggi di un vero lusso, e mi hanno augurato di incontrare un ricco mecenate amante dell'arte

Io comunque ci spererei sempre, e vorrei provarci almeno per quanto riguarda la "presentazione" del mio lavoro, ad esempio a qualche rivista o studio di architettura (parlo di studi molto fighi e con lavori non speculativi )... Ho preso un corredo Sinar F2 da un serio fotografo di Milano a prezzi di saldo, e vorrei farlo lavorare per bene se possibile.

ciao grazie
cristiano

Inviato: 20/2/2008 18:58
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Re: Lavori professionali chimici+scanner: ha senso?

Iscritto il:
18/10/2007 15:59
Da Torino
Messaggi: 1091
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Ciao Cristiano,
quest'anno ho per la prima volta percorso la starda del processo chimico+scanner per un lavoro che insieme con un amico/collega sto realizzando e vedrà  la luce nei prossimi mesi con mostra e catalogo.è un procedimento lungo e costoso,non solo in termini di tempo ma anche finanziariamente,però lo trovo per ora il più adatto al mio approccio con il soggetto in questione (si tratta di un lavoro soprattutto di foto di afchitettura,quindi l'utilizzo del banco-sinar F-è indispensabile).ho impiegato qualche settimana per riuscire a creare un flusso di lavoro logico e soddisfacente ma penso ne sia valsa la pena e che ne valga anche per i progetti che ho in cantiere.
per la scansione ho acquistato un epson V700 dal quale ho avuto buone soddisfazioni,ora sostituito in commercio dal V750.
per ora nonti tedio oltre e ti saluto augurandoti un ottimo lavoro e un'ottima luce,
Alfonso.

Inviato: 20/2/2008 19:18
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Re: Lavori professionali chimici+scanner: ha senso?
Utente non più registrato
Grazie Alfonso, se hai voglia di descriverlo meglio te ne sarei grato (materiali, formati, etc). E' comunque un vostro lavoro, nel senso dell'iniziativa dico, cioè non su committenza, oppure ho capito male?
ciao cristiano

Inviato: 20/2/2008 19:29
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Re: Lavori professionali chimici+scanner: ha senso?

Iscritto il:
29/8/2006 1:18
Da Campi Bisenzio
Messaggi: 1333
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Il limite credo sia proprio di Budget...certi tipi di fotografia prediligono il banco ottico (specie arredamenti e architettura) sia per le ben note proprietà  ottiche sia per la maggiore risoluzione ottenibile dalla scansione di una lastra. Tutto questo richiede ovviamente maggiori spese (lastra, sviluppo professionale, scansione professionale a 4000DPi reali, trattazione grafica su PS) e maggiori tempi. Il discorso cambia se invece dello scanner c'è la stampa diretta per via chimica...qui i lavori convenienti come rapporto qualità /prezzo sono ancora molti.



Inviato: 20/2/2008 19:52
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Re: Lavori professionali chimici+scanner: ha senso?

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27/4/2006 13:48
Da Roma
Messaggi: 2754
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se vuoi il top della qualità , al momento, questa è la strada.
Posto che la risoluzione del digitale è - a mio avviso - superiore a quella del negativo a parità  di sensibilità  d'uso, ritengo che il colore non abbia ancora raggiunto l'optimum.

Quest'ultima affermazione non è sostenuta da nessun dato tecnico o scientifico, ma ancora adesso mi picco di riconoscere sul mio televisore da 16 pollici con l'antennina, un filmato su pellicola da uno in digitale.

per il bianco nero la situazione cambia: presso il pre-printing dal quale mi servo c'è la fila di fotografi professionisti che arrivano con stampe 24x30 o 30x40 per farle scansionare e stampare ingrandite con un plotter epson specializzato e con inchiostri al carbone.

I risultati sono stupefacenti, ma il costo è decisamente alto. Questa tecnica mista è utilizzata quasi esclusivamente per esposizioni.

per ciò che riguarda la committenza ti invito a riflettere sulle pubblicazioni: chi stampa riviste o quant'altro con tali livelli di qualità ? La committenza manca, ecco quindi la risposta, della qualità  che renderebbe necessario un simile processo.

Ritengo, inoltre, che un lavoro in bn di qualità  non sia ancora posibile (badate bene: ancora) con il digitale: oltre una certa soglia il sensore non registra più, mentre la pellicola, sebbene sovraesposta o sottoesposta, permette di tirare fuori quasi sempre qualcosa. Di ciò mi sono ancora più convinto da quanto ho iniziato a sviluppare in PMK.

Un semplice FP4 sviluppato in PMK e stampato su una buona carta non teme il confronto con nessun digitale e un buono scanner ti restituisce tutto fedelmente.

Inviato: 20/2/2008 21:59
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
--------------------------------------
www.franzgustincich.it - Empirici di tutto il mondo, unitevi!......
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Re: Lavori professionali chimici+scanner: ha senso?

Iscritto il:
18/10/2007 15:59
Da Torino
Messaggi: 1091
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Ciao Cristiano,
il lavoro cui ho accennato è il frutto di un lungo percorso iniziato circa 4 anni fa,avuta l'idea abbiamo redatto un progetto in cui abbiamo illustrato le sue finalità ,modalità  e tempi,poi abbiamo iniziato un'opera lunga di presentazione dello stesso ai vari soggetti che ci sembravano indicati allo scopo. Il lavoro verte sulla trasformazione in corso negli ultimi anni di una grande area industriale (per scaramanzia sarà più preciso una volta che i lavori sono al termine e potrà dare comunicazione a tutti della mostra dell'iniziativa),abbiamo avuto l'appoggio dell' azienda protagonista e della Regione Piemonte,non ti nascondo che il contributo che riceviamo non copre assolutamente icosti in termini di materiale e tempo da noi sostenuti,però se non ci si lancia e ci si dà  da fare per vincere le difficoltà  non si raggiungerà  mai nessun risultato.
per il metodo ho adottato una procedura molto semplice: pellicola Fuji Provia 100 4x5,scansione con V700 e software Vuescan (con i profili colore scaricabili qui dal sito) alla massima risoluzione possibile,correzione dominanti e puizia da pelucchi vari con ps,ridimensionamento per un formato di stampa di 50x60.
un caro saluto e a presto,
Alfonso.

Inviato: 21/2/2008 13:01
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Re: Lavori professionali chimici+scanner: ha senso?
Moderatore
Iscritto il:
11/3/2004 9:36
Messaggi: 4470
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Citazione:

cristiano ha scritto:
Ho diversi amici fotografi, ma nessuno pratica più questa strada, pur avendola percorsa per molti anni. Alcuni di loro sostengono che si tratterebbe oggi di un vero lusso, e mi hanno augurato di incontrare un ricco mecenate amante dell'arte



Beh, non è neanche tanto una battuta, oggi l'utilizzo del banco ottico è molto molto più diffuso tra gli artisti-fotografi che tra i fotografi "normali" che devono far quadrare i conti, occuparsi dei rapporti con la committenza, combattere tra l'eterno contrasto tra spese e guadagni (e basta leggere i bei racconti di Franzx sulle tante difficoltà  che si incontrano quando vuoi vendere un reportage per rendersene conto), va da se che chi produce fotografia per il mercato dell'arte è infinitamente ed assolutamente più libero da problemi di costi in rapporto all'attrezzatura usata ed al proprio processo di lavoro...

Detto questo esistono ambiti in cui il banco ottico è ancora primario strumento di utilizzo, non so penso alle riviste di architettura di alto livello, così come esistono ancora pubblicazioni (sono sempre più rare però!), come Arizona Highway, che accettano principalmente lastre e solo da pochissimo hanno un pò "aperto" al digitale, e le motivazioni sono sostanzialmente di qualità  della riproduzione fotografica sulla rivista, specie quando devi "riempire" due bei paginoni con una unica immagine...


Certo che, lo ribadisco, per un fotografo lavorare così è assolutamente antieconomico, sia in termini finanziari che di tempo, però quando vedi una 8x10" sul tavolo luminoso sei veramente in paradiso ...






Inviato: 21/2/2008 14:20
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Re: Lavori professionali chimici+scanner: ha senso?

Iscritto il:
18/10/2007 15:59
Da Torino
Messaggi: 1091
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Condivido pienamente le osservazioni di Marco,per quel che mi riguarda mi trovo a lottare per riuscire a percorrere due strade parallele e cioè quella del lavoro come fotografo commerciale e quella del fotografo che svolge un'attività  di ricerca personale (che paroloni!) sacrificando gran parte del ricavato dell'attività  commerciale per finanziare l'altra.
Alfonso.


P.S. per ora mi accontento del 4x5 ma sono deciso a crescere.

Inviato: 21/2/2008 16:16
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Re: Lavori professionali chimici+scanner: ha senso?
Utente non più registrato
grazia tutti, testimonianze davvero istruttive

Inviato: 22/2/2008 10:43
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