due link, uno ad un sito di un fotografo artista - www.areale.it - non ci trovate foto, ma una teoria percettiva e non solo. Riprende diverse cose dette negli ultimi trent'anni in alcune discipline e costruisce un approccio molto interessante. L'altro é su repubblica di oggi. Le foto di un gatto, che se ne gira con appeso al collo una macchina fotografica che scatta ogni 15 secondi. Entrambi mettono in campo la fotografia.
salute a tutti
bs
marco

Ciao Marco,
c'e' posto anche per lui, ma per me la fotografia e' tutta un'altra cosa...secondo me la fotografia piu' che filosofia e' la rappresentazione di uno stato d'animo, un'emozione. Non le ho viste, ma anche le foto fatte casualmente dal gatto con la fotografia intesa come espressione dell'incontro tra la tecnica e l'ispirazione ci incastrano poco. Siamo nuovamente al tema dell'arte, ogni sforzo di trovare qualcosa di nuovo e' encomiabile pero' al di la' delle teorie e dei tentativi bisogna vedere anche i risultati.
Nel link le foto ci sono, piccole ma ci sono, e la parete tappezzata di quadrettini che fanno riferimento l'uno all'altro in sequenza per similitudini formali non mi mi provocano la sindrome di Stendhal....
Confesso che non l'ho letto tutto ma soltanto in qua e la' ma purtroppo ho un'innata prevenzione nei confronti delle opere accompagnate da lunghi e piu' o meno ostici preamboli...
Sicuramente ci sara' anche del vero in tutto quello che scrive e disegna, ma io da vecchio pragmatico mi ci perdo....
Con questo per curiosita' appena ho un po' piu' di tempo mi ci voglio soffermare, la mia potrebbe essere anche un'opinione avventata e condizionata dalla fretta.
Grazie della segnalazione,
Ciao,
Renzo

ciao Falco,
diciamo che non ho postato i link per far vedere delle foto, ma per soffermarsi sul fatto che la fotografia é un territorio i cui confini sono definibili, o non definibili, anche da chi abita questo territorio. In sostanza si tratta di parlare di cos'è la fotografia e di come sotto questa etichetta ci stanno veramente tante cose. Ugo Locatelli, il tipo di Areale, non vuole farci veder delle foto ma vuole dire alcune cose, cito "Uno stesso ‘luogo’ - naturale, costruito, culturale, concettuale - puà essere ‘mappato’ in modi molto diversi, perchè le modalità  con cui gli esseri umani percepiscono i mondi, esterni e interni, sono innumerevoli. Così l’unicità  e l’identità  del ‘luogo’ diventa problematica: la sua ‘realtà â€™ si sfuma, si sfaccetta e si moltiplica in immagini-pensiero. Solo l’incapacità  di vedere il nuovo nell’ordinario - non determinata dall’ignoranza, ma dall’ignorare o dall’abitudine a sguardi superficiali - genera l’uniformità ." Credo che questo passaggio a molti fotoavventurieri che intrattengono rapporti fotografici con i "luoghi" possa interessare.
Mi rendo conto allo stesso tempo che sto affrontando l'annosa questione che ci siamo post diverse volte sul sito: al "fotografare" serve capirne i modi con i quali conosciamo e scopriamo la realtà ? Io credo di si, altrimenti non posterei roba simile, altri credono di no, legittimamente. Credo anche che per entrare nel mondo di Areale bisogna lasciarsi un po andare...
Il gatto, lo trovo splendido, ma non perchè le "sue" foto sono splendide, ma perchè sono foto che dicono qualcosa sulla realtà  di quel gatto e che "casualmente" mettono in campo anche alcune estetiche...e diciamo che interrogano alcuni fotografi!
bs
marco

Ciao Marco,
piche' condivido quanto hai esposto sopra, accidenti alla fretta, bisogna che mi rilegga tutto e che mi vada a vedere le foto del gatto...
Con il capo cosparso di cenere..
Ciao,
Renzo


Ciao Marco, condivido quanto hai espresso tu, ma mi sono letto un po' di roba e torno all'idea iniziale.
Tanto fumo...
Ciao
Renzo

uhm...e se al gatto si attaccasse un fumogeno sotto la coda, tanto per conferirgli quel tantino in più di brio nell'ispezione territoriale, e si regolasse la macchina a scattare ogni 5 secondi, invece che ogni 15, così da ottenere una automatica moltiplicazione per tre della produzione artistica felina? Forse si riuscirebbe così ad andare più in profondità  nella ricognizione areale.

Il mondo é bello perchè ognuno ci mette del proprio. Non concordo Falco che sia fumo, se passo dalle tue parti, passo a trovarti, mi offri un bicchiere di vino e ti dico il perchè. Più in generale, forse certi argomenti é meglio non discuterli in un forum.
bs
marco

Ciao Claudio,
avvertimi prima che lo compro di quello buono...il bicchiere e' gia' pronto.
Ciao,
Renzo

Citazione:

Non sono d'accordo con questa constatazione. Se c'è la voglia di confrontarsi è possibile parlare di tutto. Di cosa si dovrebbe parlare su un forum quindi? Solo di argomenti tecnici e di materiali? Sarebbe molto triste e riduttivo. Certi argomenti è vero che sono pi༠ostici e meno facilmente trattabili mediante il modo di comunicare di un forum, ma ritengo siano anche maggiormente stimolanti ed interessanti. Non trovi?

Marco

Tornando all'argomento principale:
l'equivoco nel valutare operazioni come quella presentata risiede nell'avvicinarvisi con la mente orientata alla fotografia intesa nel modo "classico", anzi addirittura pensando di stare a parlare di fotografia nel senso pi༠ampio del termine.
Copio e incollo uno stralcio prelevato dal sito in questione:

l’immagine ‘areale’ di Locatelli non è riconducibile a un originale generale. E’ vero, ma secondo me questo accade perchè è svanito anche l’originale da cui Locatelli ha tratto la sua immagine. La fotografia rischia appunto di rimanere senza referente, di raggiungere una specie di ‘grado zero’ da cui le sia possibile ripartire e ricreare una realtà  del tutto nuova, anomala, nel palinsesto cognitivo dell’osservatore. E’ proprio in questo punto, di fronte a un meccanismo così sottile, che entra in gioco il concetto di ‘sistema aperto’, un sistema non-finito cui ha fatto cenno poc’anzi Locatelli. Non voglio dire che egli ha creato l’immagine come sistema, ma che ha intuito che l’immagine fotografica è un sistema, e che un certo carattere di ‘apertura’ è sistemico alla fotografia. [...] Le sue sono fotografie, ma solo per il residuale aspetto tecnico che le connota esteriormente. Di certo si tratta di strumenti di verifica sulla funzionalità  e l’interpretabilità  del reale.

Di fotografico rimane appunto solo il supporto materiale e la tecnica usata. Null'altro. Quello che è importante è l'aspetto teorico e concettuale del progetto. La fotografia è solo un mezzo, uno strumento che avrebbe potuto essere sostituito da qualsiasi altra cosa senza che questo risultasse determinante ai fini del risultato.

Marco

ciao Marco/Pamar capisco bene quello che vuoi dire. Forse mi sono espresso male...credo però più in generale che una discussione esiste se c'è qualcosa da discutere e qualcuno che discute. Se penso ad una discussione su un forum, é anche uno spazio che la gente si prende quando e come vuole, é un grande esempio di libertà . Forse ho pensato che quell'argomento non ha appeal particolare, e sin qui nulla di male, sia chiaro.
Volevo anche buttare li una cosa che non fosse ne le teorie sull'arte e quant'altro, ne un aspetto tecnico, ne un fotografo, ma qualcosa da prendere e mettere da parte.

Segnalo solo che le foto del gatto mettono in gioco uno dei temi più dibattuti sulla natura della fotografia, sulla sua autorialità , sul senso dell'autore, ecc.

Marco, se ho postato quei link é perchè mi interessava segnalarli e semmai discuterne.

bs
marco

Citazione:

E hai fatto benissimo

Marco

Tra gatti fotografi - finalmente qualche nuovo punto di vista - e Areale, vi aggiungo l'ultimo film di F.F.Coppola "Un altra giovinezza". Tra le diverse cose parla del fatto che la vita non è proprio detto che sia quella che stai vivendo e forse qualcun'altro te la fa vivere. Tratto da un libro di M.Eliade.
Impianto visivo sui confini della contemporaneita, sospeso, antico e moderno. Assolutamente non commerciale. Sconsigliato a chi cerca i bei paesaggi.
bs
marco