Ciao a tutti, leggendo i vari forum, soprattutto stranieri, sembrerebbe che il problema principale non sarà  tanto la disponibilità  di pellicole quanto la possibilità  di trovare laboratori che li sviluppino (e questo inevitabilmente porterà  ad un minor utilizzo che porterà  alla difficoltà  di reperirle, ma questo è un altro discorso...).
Dunque vengo al punto: premesso che non sono in alcun modo collegato alla ditta produttrice, anche se sono originario dello stesso paese, volevo segnalare questo sito: http://www.vrel.it/
Ne avete mai sentito parlare? Io l'ho scoperto casualmente pochi giorni fa vedendo degli annunci su e-bay. Visti i prezzi (su e-bay vendevano sviluppatrici nuove a 3mila euro) e la compattezza ho pensato che picoli club o gruppi di fotoamatori potrebbero in futuro attrezzarsi con apparecchi di questo tipo ed affrancarsi dai laboratori di sviluppo. Certo il formato max è il rullo 120 (non so se il 220) però sempre meglio di niente. Quello che invece non ho capito è se sono utilizzabili, o al limite adattabili, per sviluppare diapositive.
CIao a tutti e spero di non aver violato il regolamento segnalando un produttore.

da un punto di vista dell'attrezzatura vedrei più conveniente una sviluppatrice rotativa come quelle della Jobo

anche se personalmente se ci si ritrovasse a non trovare più laboratori che sviluppano pellicole tradizionali penso diventerebbe anche piuttosto difficile se non impossibile reperire i chimici necessari allo sviluppo (per quel che riguarda il colore)


in ogni caso la vedo come una possibilità  ancora decisamente remota

Ciao,
Bella domanda....
Io ho smesso di stampare in Ciba non tanto per la noiosita' della procedura e il puzzo e tossicita' dei componenti quanto perche' trovavo continuamente la carta scaduta. I chimici sono in polvere e creano minori problemi, ma la carta spesso mi ha fatto incavolare.
Credo che anche i laboratori abbiano seri problemi di approvvigionamento di prodotti chimici freschi, figuriamoci se dovremo un giorno procurarceli da soli.
Comunque penso che finche' ci sara' una domanda ci saranno anche dei laboratori, magari pochi e a livello professionale, che lavoreranno anche per corrispondenza e a prezzi non sicuramente bassi ma anche con maggior serieta'. Oggi portare un rullino a sviluppare e' una tragedia, almeno nelle citta' di provincia, la brodaglia viene sfruttata al massimo, tutte le sensibilita' vengono elaborate insieme con risultati disastrosi...Le lastre no, e spesso neppure il medio formato perche' vengono inviati a laboratori professionali e qui il lavoro viene svolto a dovere. Probabilmente saranno gli unici a sopravvivere perche' ora chi acquista piu' una 35mm? E anche i negozi stanno liberandosi dei minilab che stano diventando improduttivi.
Ma noi siamo grandiformatisti... ( ma anche digitali, non si sa mai )
Ciao,
Renzo

Penso che fino a quando ci sarà  domanda, ci saranno i laboratori. Quando la domanda non sarà  più così grande e sarà  domanda di nicchia, ci sarà  comunque chi svolgerà  il servizio per il semplice motivo che anche una domanda di nicchia fa far soldi.

Con l'avvento del digitale sono sparite velocemente molte cose, sembrava dovessimo fare a meno di tanti prodotti b/n, ad esempio: poi, le cose sono cambiate, perché i produttori -nuovi o vecchi non ha importanza- si sono accorti che la domanda c'era e son tornati, tanto per fare un esempio, i prodotti ilford ed i prodotti Agfa.

Per pigrizia non mi sviluppo le dia e rimango in balia della freschezza dei chimici: non è un problema di adesso, c'è sempre stato, del tutto trasversale tra laboratori e pro e consumer, secondo la mia esperienza. Sono sicuro che quando sarà costretto a svilupparmi le dia, i 'bagnetti' saranno sempre freschi .

Una considerazione, un poco OT: sono felice dell'avvento del digitale perché, a prescindere dai meriti del digitale stesso, che per il momento mi riguardano poco, il mercato dell'analogico è cambiato in modo tale che non solo trovo tutto quello di cui ho bisogno, ma lo pago anche meno, sia che si tratti di chimici e pellicole che di fotocamere ed obiettivi; certo, mi devo guardare un po' attorno, ma ne vale la pena !


Andrea

Penso che la scomparsa dei laboratori (quando?) coinciderà , più o meno, con la scomparsa dei chimici. A quel punto ci si dovrà  preparare i vari bagni di sviluppo e fissaggio in proprio (cosa relativamente facile per il BN, molto più complicata per il colore). Ma il problema vero sarà  che, scomparendo i chimici, immagino che cesserà  quasi totalmente anche la produzione delle pellicole, perchè non credo che si potrà  continuare a fabbricare dei prodotti diventati praticamente inutilizzabili. Ma costruirsi in proprio le pellicole la vedo molto più dura. Ad eccezione di quelle rudimentali stesure di emulsioni su lastre, che ancora oggi qualcuno utilizza, per scopi artistici, e che storicamente furono gli albori della fotografia chimica.
Niente. Si passerà  tranquillamente al digitale, che nel frattempo sarà  ulteriormente migliorato...

Tranquilli. Se via internet, a Los Angeles, posso ancora comperare rulli 127 di varie emulsioni note e meno note, ci sarà  sempre qualcuno che sfrutterà  la nichia di mercato. magari potremo spedire il materiale da sviluppare a Hong Kong, riceverne un provino via email, selezionare le stampe da fare e riceverle in una settimana...