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Sempre a proposito di minilab e omologazione verso il basso. Ridere per non piangere

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19/4/2007 0:40
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Volevo ancora essere generoso nei confronti di un piccolo negozio di provincia presso il quale mi ero servito saltuariamente gli scorsi anni, che ha un minilab Fuji Frontier gestito direttamente al suo interno e così ho pensato bene di portare un lavoretto veloce, alcuni 20x30 e 30x40 più gli ovvi 10x15 da stampare senza voler pretendere a tutti i costi stampe professionali da esposizione, piuttosto qualche copia da usare per prova più stampine familiari di cui io personalmente non avvertivo l’urgenza (salvo sollecitazione di parenti che esigevano copie rapide in stile “basta che si veda il bambino”). In realtà  non avevo scattato proprio a caso, bensì avevo postprodotto anche le fotine più insignificanti in Photoshop, aggiustato curve e livelli, aggiunto qualche ristampa ottenuta da scansioni eccellenti di un nostro validissimo amico che collabora attivamente su fotoavventure e avevo ottimizzato con gran cura divertendomi peraltro parecchio già  qualche mese fa. Ebbene, dopo aver consegnato la copia su Cd degli scatti desideratied aver lasciato il negozio… mi sento richiamare al telefono dal negoziante il quale mi domanda perché mai avessi usato ADOBE RGB quale spazio colore su tutte le foto… Quasi cado dalle nuvole, credendo di non avere inteso bene … “ E perché non avrei dovuto?”
Risposta: “ Perché tutte le foto che vedo a monitor hanno colori stinti, rese verdognole…perché mai hai usato ADOBE RGB che HA UNO SPAZIO COLORE RISTRETTO… IRREALE!?” Quasi quasi mi viene una sincope, ma reagisco: “ Quale spazio avrei dovuto usare?... Aspetto la risposta: “ Beh, DOVEVI USARE lo spazio sRGB, quello si che ha i colori FEDELI… ossia E’ MOLTO PIU’ AMPIO DELL’RGB!!! A confronto dell’Adobe RGB non ci sono paragoni! E’ un altro pianeta l’sRGB!”. Mi riprendo e quasi mi viene da ridere, così provo a buttarla sull’ironia…” Guarda che FORSE è il contrario… è l’RGB più ampio… E’del resto anche lo standard commerciale-industriale o no?”. Replica sdegnata: “ Senti, vieni a vedere… se vuoi i COLORI GIUSTI DEVI USARE lo spazio sRGB e non quell’Adobe RGB o come si chiama…poi non so che versione di Photoshop usi… CS3?”. A questo punto ad un amico vero avrei potuto dire di aver provato un crack di CS4 Extended perfettamente funzionante, ma mi contengo… voglio capire a che punto della beffa costui vorrebbe arrivare e mi contengo: “Ho Photoshop CS, non il CS3”. Per ogni mia battuta ferma c’è una risposta magistrale:” Beh.. il CS non so che roba sia… io ho Cs3… Se VUOI TI FACCIO VEDERE come si converte uno spazio in un’altro… solo che adesso sono incasinato!Però vieni a riprendere 'sto CD e CONVERTI i file!”. Che dite,al posto mio accettereste questo corso base di gestione del colore? Premetto che Colore Due, a Milano, accetta come standard TIFF RGB e i file “stambi” che mi venivano contestati erano gli stessi già  usati da Colore Due senza la minima obiezione di sorta e con perfetta corrispondenza fra mio monitor e stampe finali richieste a quel laboratorio(50x75 e simili)… mentre i TIFF ricavabili dai RAW per questo signore sono “INACCETTABILI, …la macchina non li legge… poi tanto che servono?”. Comincio a ricavarne una morale.Va bene l’atteggiamento francescano, il profilo basso, il porgere l’altra guancia… ma quando si foraggia la sopravvivenza di alcune strutture di provincia e si paga non si puà accettare di essere trattati da cretini, pur ammettendo io per primo di dovere ancora imparare molto, alimentando la passione quotidiana di sempre con l’osservazione dei lavori di veri maestri , il rispetto per gli stampatori veri, l’umiltà  di accettare sì, la mazzata sulle gengive o la stroncatura dei miei modesti lavoretti da parte di chi ha però competenza provata sul campo, non da chi non ha il coraggio di ammettere che si, preferisce fare vagonate di stampine al volo, senza settare adeguatamente le macchine… Molti signori faranno pure sontuosi reportage matrimoniali, ma probabilmente non immaginano nemmeno l’esistenza di qualcosa di piacevole che sta poco lontano dal loro giardinetto recintato. (Mi scuso per l'uso della maiuscola, ma non riuscivo a non marcare l'assurdità  di quanto mi veniva proposto come unica alternativa DI QUALITA')

Inviato: 14/1/2009 18:42
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Re: Sempre a proposito di minilab e omologazione verso il basso. Ridere per non piangere

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18/10/2007 15:59
Da Torino
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so di essere particolarmente fortunato nell'avere a portata di mano un minilab che gode della mia piena fiducia e che ad essa risponde senza mai deludermi,ma vedo che questa situazione è sempre più rara...personalmente non porgerei l'altra guancia,se (come dimostri) conosci ciò di cui parli smazzularli è cosa doverosa.
ciao.

Inviato: 14/1/2009 19:04
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Re: Sempre a proposito di minilab e omologazione verso il basso. Ridere per non piangere

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19/4/2007 0:40
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Preciso che per agevolare il negoziante file erano dei JPEG in qualità  12, non dei TIFF, semplicemente con lo spazio colore RGB. Ma pare che il Frontier non voglia saperne di Adobe RGB...

Inviato: 14/1/2009 19:59
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Re: Sempre a proposito di minilab e omologazione verso il basso. Ridere per non piangere

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14/9/2004 23:43
Da acqua aria terra
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Ciao sghembo

sempre che tu ne abbia voglia (ma non credo valga la pena regalare il tempo) e sempre che i personaggi siano in grado di ascoltare (e non credo ne siano capaci) puoi facilmente frantumarli con la conoscenza e la cultura in materia, altra possibilità  ( quella che io percorro) andargli nel c - - o e non servirsi mai più da loro.

a presto ric

Inviato: 14/1/2009 22:42
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Re: Sempre a proposito di minilab e omologazione verso il basso. Ridere per non piangere

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28/3/2007 16:40
Da nord Sardegna
Messaggi: 1177
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Sghembo, ho lavorato in fotolaboratorio e te la faccio un po' sbrigativa:

l'operatore incasinato (e impreparato) butta in macchina i files senza aprirli, come viene viene, poi vede le stampe slavate e inizia a bestemmiare perché gli toccherebbe ristampare tutto, allora apre un tuo file qualsiasi su Photoshop (craccato?) e vede che il profilo non corrisponde a "quello solito" che "va bene"... ovvio, dice lui, perché gli hai appioppato un profilo che "non" ha i colori vivaci, colpa tua! Magari lui ha ancora le impostazioni colore di default e neanche lo sa.

Invece, più semplicemente il Frontier ha ignorato il profilo incorporato Adobe RGB, "assegnando" il suo che è verosimilmente l'sRGB (se non possiedono un profilo personalizzato, ma non credo) per cui è ovvio che l'immagine si spegne parecchio. Il saggio operatore di sicuro non vuole riconvertire tutto lui e ristampare, anche perché forse ignora l'esistenza delle azioni in batch, e certo se ci mettesse mano, immagine per immagine, ti addebiterebbe il tempo impiegato per farlo. Per cui ti rifila le sue porcherie dandoti la colpa dell'errore... e i colori verdognoli e stinti non li vedeva a monitor, li ha visti sulle stampe, ma non te lo vuole dire che ha mandato tutto a diritto senza neanche dare un'occhiata ai files...

Edit: ops, rileggendo mi pare che lui non ti abbia stampato nulla, per cui semplicemente ha lasciato la configurazione di default di Photoshop (sRGB come spazio di lavoro e "ignora profili incorporati") e ti contesta i files in base a come li vede a monitor (nativi Adobe RGB ma assegnati sRGB) comunque anche la situazione di poco sopra è tipica...

Insomma, questa è la desolante sintesi di quanto ti è successo, non capita sempre, ma nel negozietto sotto casa sì... però, la palese impreparazione del geniale operatore bisogna pur aggirarla in qualche modo, bypassandone qualsiasi intervento, soprattutto perché in fondo dispone di un ottimo minilab:

In sostanza, su Frontier ti conviene consegnare i files in sRGB 8bit (vai tranquillo), già  a misura di stampa a 300 dpi e con una leggera correzione ai livelli di output per evitare la chiusura delle ombre e lo sfondamento delle alteluci (qualcosa tipo 10-252)...

Intendiamoci, probabilmente ellemme interverrà  in proposito con la consueta dovizia di particolari, ma per un uso spassionato del laboratorio sotto casa, ti consiglio intanto di seguire queste semplici indicazioni, sperando almeno che cambino frequentemente i chimici e facciano quotidianamente, e ad ogni cambio carta, i test di calibrazione... Colore Due credo che stampi ancora in Lambda, che ha una resa di base un po' meno aggressiva ed un profilo generato ad hoc, che richiede sempre la conversione da altra fonte (non si sbaglia).

Se vuoi colori "molto saturi", ti conviene puntare sulla stampa inkjet, perché difficilmente quella chimica riuscirà  a riprodurli tutti. Su questo punto, ci sono stati interventi contraddittori in passato, ma questa è la mia esperienza diretta, sicuramente parziale.

Mi rendo conto di stare approssimando pesantemente, ma faccio riferimento ad esperienze che ho avuto diversi anni fa... e soprattutto questa è un'ora improponibile per dare risposte lucide e sensate: perché tornando in casa a notte fonda mi attacco al computer? bah... mi auguro almeno di averti dato un input e me ne vado a letto!

Claudio

Inviato: 15/1/2009 4:13
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Re: Sempre a proposito di minilab e omologazione verso il basso. Ridere per non piangere

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29/11/2005 21:30
Da reggello
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Anche io credo che non sia giusto sparare sulla croce rossa....in fondo ti rendi conto quali possono essere le realtà  presenti sul mercato e valuti come muoverti di conseguenza....
La maggioranza di "non professionisti" afferma che il digitale ha semplificato le cose, non è così, anzi bisogna sempre stare molto attenti a tutto il processo ed operare fin dall'inizio di conseguenza.
In stampa con i minilab non si otterrebbe comunque il gamut dell'adobe rgb, dunque adesso sai che devi preparare i file in srgb, dopotutto è anche lo spazio di lavoro dei monitor, quindi quando esci dal converter di camera raw ti consiglio di impostare il srgb e lo stesso in photoshop.
Con le stampanti "domenstiche" ink jet si ottengono colori più "pompati" e meno slavati in generale, hanno uno spazio maggiore di gamut ed io mando in stampa in adobe rgb e mi trovo bene.
Se hanno comprato un Frontier non credo che siano proprio degli sprovveduti, sicuramente hanno sbagliato l'approccio e ti hanno trattato come un "amatore", ma questo è un problema diverso, di rapporti personali....
Parlaci e ascolta i loro discorsi, fai le tue affermazioni e fagli capire che sai di cosa si parla, e che facciano meno i presuntuosi.....che nella vita c'è sempre da imparare da tutti
Buone stampe
cristian

Inviato: 15/1/2009 9:18
natural_phon_killer......
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Re: Sempre a proposito di minilab e omologazione verso il basso. Ridere per non piangere

Iscritto il:
3/1/2008 16:04
Messaggi: 99
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..............basta cambiare negozio.

ciao, fabio

PS: non dargli troppe spiegazioni, lasciali nella loro ignoranza.

Inviato: 15/1/2009 9:29
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Re: Sempre a proposito di minilab e omologazione verso il basso. Ridere per non piangere
Utente non più registrato
concordo con met5 ci si sbatte sui profili dei colori sulle gamme dinamiche e poi sti ignoranti ci vorrebbero far passare per matti ..

Inviato: 15/1/2009 12:09
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Re: Sempre a proposito di minilab e omologazione verso il basso. Ridere per non piangere
Utente non più registrato
pur dando ragione a chi si lamenta io per la mia esperienza ho acquisito una forma mentale tale per cui ad ogni stampatore "nuovo" chiedo prima tutte le specifiche di cui necessita....valuto e se mi convince ottimizzo i files...

alle modelle che fotografo ogni tanto dà i files affinchè si possano stampare gli A4 per i loro book...quindi consegno i files rigorosamente in 2 cartelle: una chiamata "for Fuji" in Jpeg spazio col sRgb ed ho il profilo delle stampanti Fuji dimensione A4 a 300dpi e un altra chiamata "for Lambda & Plotter" dimensione A4 a 300dpi SC Adobe RGB98 files in Tiff...ho i vari batch pronti per le varie preparazioni e quindi ci metto veramente un secondo, mai sbagliato un colpo e stampe mediamente decenti....per le stampe Fine Art le cose cambiano un pò, ma non così tanto...

Se Maometto non và  alla montagna, la montagna và  da Maometto...insomma io non perdo tempo in discussioni, ritengo di essere preparato a sufficenza per risolvere i problemi senza farmi troppe menate....siamo già  circondati da un oceano di menate...

Inviato: 15/1/2009 13:24
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Re: Sempre a proposito di minilab e omologazione verso il basso. Ridere per non piangere
Utente non più registrato
Inutile dire che quando qualche persona mi chiede dei files senza stampe relative faccio anche io esattamente quanto fa Lucifero. Doppio formato e doppio profilo per ogni files, istruzioni in file .txt e tutto fila liscio.....

Certo che pigliarsi un Frontier senza capirne nulla ci vuole un bel coraggio.....

Saluti

Inviato: 15/1/2009 13:42
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Re: Sempre a proposito di minilab e omologazione verso il basso. Ridere per non piangere

Iscritto il:
19/4/2007 0:40
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Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti sino a questo punto. Probabilmente usare cartelle differenti con differenti spazi colore puà essere una soluzione soddisfacente. In ogni caso penso di non servirmi più di quel minilab. Se da un lato puà far comodo avere un laboratorio vicino a casa, non vale la pena servirsene se non c’è un dialogo sensato con gli operatori. Colore Due utilizza per le carte chimiche delle macchine della Polielettronica e ne apprezzo i risultati sia con carte normali che metallizzate tipo Endura Metallic. Sono meno fanatico delle stampe agli inchiostri, anche se devo dire sono stato gradevolmente sorpreso e da recenti lavori in esacromia e da stampe a pigmenti di carbone a partire da file digitale.

Inviato: 17/1/2009 22:49
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