ho rispolverato alcune bottiglie a soffietto per la ripresa della co... ma nonostante ricordo perfettamente di averle lavate con acqua e detersivo prima di riporle in "deposito", oggi alla riapertura su un paio ho notato all'interno della stessa e del tappo una patina nera (che raschiando si toglie) oppure una patina bianco-giallastra.

la domanda è questa: come e con cosa lavate eventuali bacinelle e bottiglie del genere?

bella domanda....
se ci riesci fammelo sapere, anch'io sono nella stessa situazione.
Ciao,
Renzo

Ciao cari,
di recente ho riesumato anch’io alcune bottiglie di quel tipo e l’unico sistema che ho trovato per pulirle a fondo anche tra le pieghe del soffietto è stato quello che vedevo usare tanti anni fa per pulire le bottiglie della conserva: acqua, sabbia e shakeraggio violento.

A presto.

Fabio

Per la pulitura da residue di argento e suoi composti, usare una soluzione titolata molto debole di acido nitrico. Attenzione l'acido nitrico è un acido molto forte e caustico anche a basse concentrazioni, tossico ed estremamente irritante, fuma all'aria ed i suoi vapori sono velenosi. Nell'uso è necessaria acqua con purezza da laboratorio visto che reagisce con estrema facilità  con ogni impurità . Mai farlo entrare in contatto con utensili o contenitori metallici.

Per la pulizia da residui di sali naturalmente bisogna sapere di che sali si tratta, ipotizzando sali complessi del sodio e dell'ammonio, due soluzioni moto semplici la prima da laboratorio per la pulizia dei contenitori, telai ed altro è :

Acqua 750.0 ml
SODIO SOLFITO, anidro 100.0 grammi
SODIO BISOLFITO 15.0 ggrammi
EDTA sale tetra sodico 5.0 grammi
ANIDRIDE CITRICA 5.0 grammi
Acqua per fare 1.0 litro

Diluire 1 a 4 con acqua , 10 minuti di permanenza seguiti da un lavaggio in acqua calda;....

oppure una serie di risciacqui in acqua molto calda.......... molti risciacqui

caspita... ed io che credevo di cavarmela con poco.

non so fino a che punto possa essere efficace la sabbia...

e non so neanche fino a che punto lo possa essere il "miscuglio" messoci a disposizione da ellemme, ovviamente grazie mille...
nel senso che con quello che costano le bottiglie, credo che ogni 2-3 anni si possano anche ricomprare.
io ho avuto questo problema perchè le ho tenute "ferme" per molto tempo, am credo che "usandole" questi problemi non dovrebbero comparire prima di 2-3 anni.

nel frattempo però dove se ne possono prendere di nuove? io le presi da fotomatica, ma non le vedo più in listino...

Non che me la sia presa.... ma definire miscuglio quello che ti ho scritto è un pò proditorio...... che tu non ne conosca l'efficacia non ne dubito, ma visti venti anni d faticosi studi in chimica, chimica industriale e chimica fotografica, bon direi che non è ne un miscuglio ne cosa dalla dubbia efficacia.

Far entrare in contatto sabbia con contenitori dai molti meandri come le bottiglie a soffietto, contenitori destinati a ricevere liquidi che entreranno a contatto con delle emulsioni fotografiche uhmmmm non mi sembra una genialata.

scusami elle, ma non era mia intenzione sminuire la formula, sicuramente efficace, che gentilmente hai postato... anzi.
non ho conoscenze per dubitarne minimamente, figurati per denigrarla o altro.

L'unica cosa che chiedo è se conviene utilizzarla soprattutto per chi come me non ha un'attività  e quindi un flusso continuo.

anche io ho qualche riserva sulla sabbia, tanto che credo che alla fine dopo un poco convenga rinnovarle, anche perchè per chi le utilizza spesso cmq dopo un poco risentono dell'invecchiamento.

p.s.
nel frattempo dove posso vedere qualche bottiglia nuova?

Io ci ho rinunciato a priori.
da qualche anno utilizzo dei contenitori in vetro, di colore marrone scuro. Unica accortezza è quella di diluire la quantità  di liquido affinchè non restino semivuote; per il lavaggio finora non ho riscontrato particolari problemi.

che contenitori?

Grazie ellemme, sei una miniera...
C'e' da procurarsi l'acido nitrico...l'ultima volta che l'ho usato e' stato per tentare il recupero dell'argento dai bagni di fisssaggio. Non ricorso dove trovai delle vaghe istruzioni, ero un ragazzo, ma giuro che non lo faccio piu'.... Mi usci' una poltiglia nera puzzolente che sicuramente conteneva anche argento, provai con l'elettrolisi in base alle mie scarse conoscenze fisico-chimiche, ma non ottenni niente. Ho lasciato perdere, non ho ancora capito come si fa...
Ciao e grazie,
Renzo

Citazione:

Sono dei veri e propri bottiglioni/bottiglie di colere marrone scuro con un collo molto più largo del solito che si sigilla con un tappo di sughero.

qualche foto? giusto per avere una idea... anche se credo che sia difficile poi mantenere sempre lo stesso livello di chimico...

Per tutta una serie di motivi che non sto a dire normalmente in nessun laboratorio fotografico pro si utilizzano contenitori non certificati e ne tantomeno le da voi sempre tanto citate bottiglie a soffietto, che non sono assolutamente a tenuta d'aria Normalmente si utilizzano delle bottiglie di plastica di colore grigio vendute per uso di laboratorio con doppio tappo il primo a tenuta d'aria il secondo ermetico e con dei fori per i sigilli. Dette bottiglie oltre che essere fatte del giusto tipo di plastica sono anche molto economiche visto l'uso massivo per cui sono pensate. Un posto per acquistarle di sicuro sono tutti i rivenditori di prodotti chimici per laboratorio e farmacia.

A Roma, che certo vende anche per corrispondenza c'è Donati

DONATI DR.CIRO S.R.L.
PIAZZA CONFIENZA 1
00185 Roma - RM
Fax 064441047

Il punto di riferimento per tutti noi con un laboratorio chimico in Italia. Da lui potete acquistare dal gascromatografo da migliaia di dollari alla provetta c
Kartell da sei centesimi, oltre che tutti i prodotti disponibili sul catalogo Merck e Carlo Erba. Una volta anche Fotoforniture Sabatini disponeva di dette bottiglie, ma ad un prezzo più caro.

ho cercato in google ma non c'è un sito di riferimento nè un catalogo... come si puà fare? nel senso che non ne ho proprio idea di quello che potrebbe meglio fare al caso mio. avrei bisogno di vedere cosa esiste, il prezzo e poi decidere...
come fare?

Vorrei chiedere due chiarimenti ad Ellemme:

1. nella formula che hai indicato uno dei chimici è l'anidride citrica. Non sono riuscito a trovare informazioni su questo sale. Nei risultati della ricerca mi viene la domanda: "cercavi forse anidride nitrica?"

2. cosa ne pensi della formula Kodak TC-3 "stain remover for trays and hands" che appare a pag. 177 del The darkroom Cookbook di S. Anchell? Io l'ho usata per pulire la bacinella dello sviluppo e l'ho trovata molto efficace.
Certo l'uso dell'acido solforico concentrato mi incute molto rispetto...direi anche un po' di paura. Va trattato all'aperto con tutte le precauzioni del caso.

La formula è:

Soluz. A
750 ml acqua
2 gr potassio permanganato
4 ml acido solforico concentrato
+ acqua a fare 1 litro

Soluz. B
750 ml acqua
30 gr sodio bisolfito anidro
30 gr sodio solfito anidro
+ acqua per fare 1 litro.

Per l'uso si mette una piccola quantità  della soluzione A nella bacinella e la si lascia agire per qualche minuto muovendola tutt'intorno e quindi la si versa.
Poi si mette una analoga quantità  della soluzione B, la si fa scorrere tutt'intorno e quindi la si versa e si risciacqua la bacinella con abbondante acqua.

Grazie in anticipo.

Giuseppe

Citazione:

L'uso dell'acido concentrata richiede cautela ma non è molto pi༠pericoloso di altre sostanze. La cosa importante è evitare di versare acqua nell'acido. Bisogna fare il contrario. Quindi per diluire l'acido o miscelarlo con acqua bisogna versare l'acido con cautela nell'acqua e non vice versa. A questo proposito nei laboratori di chimica una volta si sentiva il detto "non dare da bere all'acido".

Marco