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Re: Stampa Split: esperienze?
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danipen ha scritto:
quelle foto sono della brutali scansioni di un provino a contatto sul quale aveva dormito il gatto
le avevo caricate perchè dovevo farle vedere in fretta, poi non mi sono mai messo a cambiarle con le scansioni delle stampe finali... che ci vuoi fare sono super pigro

ciao
daniele


Grazie delle tue indicazioni e.... salutami il micio.

Ferruccio

Inviato: 20/5/2008 8:57
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Re: Stampa Split: esperienze?
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Pegasus ha scritto:
A disposizione comunque per eventuali approfondimenti,
Giuseppe


Ciao Giuseppe

Ti prendo in parola.

Ho letto con molto interesse quanto hai scritto sulla stampa split e , questa mattina, dopo un paio di anni di fermo, ho ripreso a stampare. Trovandomi fra le mani un pacco di carta a contrasto variabile ho messo in atto con poca fatica i tuoi insegnamenti. I risultati sono stati molto, molto soddisfacenti. Te ne sia merito. Stampo da molti anni ma ho sempre utilizzato carte a gradazione e se recentemente sono passato alle VC, le ho sempre utilizzate con filtro singolo. Conoscevo l’esistenza della stampa split, ma la non comprensione dell’inglese e un poco di pigrizia (molta ) mi avevano bloccato.

Non ho avuto problemi a determinare la corretta esposizione per le alte luci con il filtro # 00 ne quella per le ombre con il filtro # 5, e anche i primi interventi di bruciatura nelle luci (00) sono andati a buon punto. Ma ho una difficoltà , più che altro concettuale, cioè riuscire a raffigurare mentalmente l’azione a divenire delle bruciature e delle mascherature. Cosa succede nei seguenti casi:

Alte luci: bruciatura con filtro 00
Alte luci: bruciatura con filtro 5
Ombre: bruciatura con filtro 00
Ombre: bruciatura con filtro 5
Alte luci: mascheratura con filtro 00
Alte luci: mascheratura con filtro 5
Ombre: mascheratura con filtro 00
Ombre: mascheratura con filtro 5

Alla prima e alla quinta dovrei saper rispondere: rispettivamente aumento e diminuzione del tono di grigio (e di conseguenza anche del dettaglio): ma gli altri?

Hai una “tabella” esplicativa che mi aiuti a trovare ragguagli.
Lo so, la risposta ovvia sarebbe un invito a farmi da solo le mie prove.... ma confido nella tua disponibilità .

Comunque grazie

Ferruccio

Inviato: 21/5/2008 17:08
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Re: Stampa Split: esperienze?
Utente non più registrato
Qui si puà scaricare un file PDF che è uguale ad uno dei capitoli dedicati allo split printing del libro Way beyond monochrome:
http://www.ktphotonics.co.uk/pdf/BasicSplitGradePrinting.pdf
Alla pagina 3 di questo file (la 79 del libro) c'è un grafico (fig. 3) ed una foto (fig. 4) che sono stati ottenuti con una step tablet esposta separatamente con i filtri 0 e 5.

Sopra a ciascuna curva del grafico è segnato un rapporto 1:8 - 1:4 etc.: significa una unità  di esposizione col filtro 0 ed 8 col filtro 5 e così via. La prima curva è molto ripida, quindi corrisponde ad un contrasto elevato, cioè ad un piccolo incremento di esposizione corrisponde un grosso incremento di densità . L'ultima curva a destra ha 8 unità  di esposizione col filtro 0 ed 1 col filtro 5. La curva è poco inclinata, quindi corrisponde ad un contrasto scarso, all'incremento di unità  di esposizione corrispondono piccoli incrementi di densità .

L'effetto è ben visibile nella figura 4 dovo sono stati stampati nello stesso ordine i test che corrispondono alle curve della figura 3. La prima striscia a sinistra corrisponde quindi alla curva col rapporto 1:8 e così via dicendo.

Noterai che al crescere dell'esposizione col filtro 5 corrisponde un deciso incremento delle ombre, mentre applicazioni crescenti del filtro 0 (le ultime tre strisce a destra) non sono altrettanto efficaci.

Quanto precede vale per l'esposizione di base che si fa sull'intero foglio di carta. Ma se ne trae anche una chiara indicazione per gli interventi localizzati.

Se ne deduce infatti che le bruciature col filtro 5 sono molto efficaci sui toni bassi, quindi sulle ombre ed anche per aumentare la densità  dei piccoli dettagli scuri delle zone di alte luci (e per questa via aumentano la visibilità  della texture). Per la stessa ragione le mascherature sotto il filtro 5 alterano rapidamente il contrasto verso il basso agendo soprattutto sui toni medi e scuri.

Bruciature col filtro 0 secondo me devono essere impiegate solo per scurire localmente le zone delle alte luci ed eventualmente dei toni medio alti. Se arrivano a toccare le ombre impastano un po' tutto il contrasto dell'immagine. Sono utili invece per scurire leggermente i bordi dell'immagine come si fa di solito.
Mascherature col filtro 0 sulle ombre non hanno effetto, ce l'hanno invece sui toni alti dove (schiarendo) fanno aumentare il contrasto fra i toni alti e bassi.

Non ho risposto direttamente agli 8 casi che hai elencato anche perchè in fotografia le regole possono essere violate, ma credo che il fondamento della questione sia chiaro.

Giuseppe

Inviato: 21/5/2008 22:01
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Re: Stampa Split: esperienze?

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Beh, se ne imparano ogni giorno di nuove.
La tecnica dello Split l'ho usata spesso ma istintivamente e solo parzialmente. Mi spiego.

Da quando hanno introdotto massicciamente sul mercato le carte MG, ho iniziato una serie di sperimentazioni, giungendo in maniera autonoma e non strutturata all'applicazione della tecnica che io ho sempre chiamato "multicontrasto zonale" o "contrasto variabile per aree". In un secondo momento - e del tutto casualmente - non soddisfatto dell'alone grigiastro sulle bruciature nelle altissime luci di un'immagine, iniziai a fare bruciature selettive (così le chiamavo), usando solo la filtrazione 5.

Dato che i risultati erano eccellenti, ho continuato a stampare da allora (ormai son vent'anni) bruciano e mascherando con filtrature estreme, pur esponendo l'immagine generale con la filtratura richiesta di base.

Devo riconoscere che la doppia esposizione con filtrature estreme - sulla base di ciò che ho appreso da autodidatta in materia - ha del geniale e, leggendo queste pagine, non ho potuto fare a meno di colpirmi la fronte con la mano tesa esclamando ad alta voce: "come ho fatto a non pensarci prima?"

Proverà al più presto a colmare questa enorme lacuna, e per l'occasione sfodererà i miei negativi più difficili.

Che un'ampia gamma di contrasto sia sempre con voi.

Inviato: 21/5/2008 22:59
Franz ...Tessera "Bromuro d'argento" C.F.A.O. n. AgBr 31......
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Re: Stampa Split: esperienze?
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ho letto con vero interesse il capitolo scaricabile e mi è venuta voglia di comprare il libro!
anche eprchè ti lascia col fiato sospeso... quale saranno gli incredibile ultilizzi della stampa split con le mascherature e bruciature???
comunque ho visto che sul sito si possono scaricare altri capitoli del libro tra cui uno in cui spiega tutto il procedimento di stampa spilt riferendosi ad una foto reale con indicazioni di tempi di bruciature ecc... interessante!

grazie ancora per anvermi chiarito meglio la tecnica che anch'io usavo in modo improprio e più macchinoso del necessario!

ciao
daniele

Inviato: 22/5/2008 12:08
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Re: Stampa Split: esperienze?
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Ciao Daniele,

grazie per la segnalazione, m'era sfuggito il file con l'esempio della foto "Clapham Bridge" che è sicuramente utile per la discussione sullo split printing.

Il libro Way Beyond Monochrome è molto valido ma impegnativo per l'approccio matematico degli autori. Però è molto rigoroso e di sicuro riferimento. Ci ho trovato informazioni molto utili ed approfondite.

Giuseppe

Inviato: 23/5/2008 9:20
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Re: Stampa Split: esperienze?
Utente non più registrato
Citazione:

Pegasus ha scritto:


Non ho risposto direttamente agli 8 casi che hai elencato anche perchè in fotografia le regole possono essere violate, ma credo che il fondamento della questione sia chiaro.

Giuseppe


Ciao Giuseppe

Grazie molte per la disponibilità  e per le indicazioni più che sufficienti.... non pretendevo certo che rispondessi punto per punto.

Mi interessa sapere se, a tuo giudizio, vi è diversità  di comportamento sulla stampa split a seconda del tipo di testa di ingranditore usata ( condensatori, luce diffusa o colore, luce fredda). Ovviamente intendo differenze "altre" rispetto a quanto già  si sa e riscontra per una stampa convenzionale su carta VC a filtro singolo.

Nel tuo caso perchè ti sei orientato verso la luce fredda?
Quali vantaggi ne ricavi.

Ciao

Ferruccio


Inviato: 23/5/2008 9:53
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Re: Stampa Split: esperienze?
Utente non più registrato
Non ho letto commenti specifici sulla diversità  di comportamento della luce emessa dai vari tipi di ingranditore nella stampa split ed in generale sulla carta multigrade. Solo sul volantino della PFG riportato all'inizio di questo thread ho letto che il metodo impone una luce calibrata di 3200 gradi kelvin, affermazione che peraltro non comprendo.

Sul libro di Anchell che ho citato si afferma che non tutte le carte funzionano bene con la tecnica split (funzionerebbero la Ilford, la Polimax e la Cachet a tono freddo). Inoltre per ingranditori a luce fredda (e qui credo che faccia riferimento alle teste Aristo popolari negli USA) Anchell consiglia l'uso di un filtro blu Kodadk 47B (o Roscoe 68) al posto del magenta e Kodak 58 o 61 verde (o Roscoe 389) al posto del giallo.
Quando si usa la luce dicroica qualcuno dice di non usare la filtratura gialla al massimo, ma di limitarla al valore 70.

Nessuno però dice il perchè o porta argomentazioni a supporto delle affermazioni. Evidentemente hanno a che fare con la qualità  della luce emessa in modo diverso da ciascun tipo di ingranditore.

Io uso per il 35mm un Durst M70 con testa a colori e filtri dicroici, ho anche un vecchio Leitz a condensatori, mentre per il 4x5 uso uno Zone VI a luce fredda e diffusa. Non ho mai stampato lo stesso negativo su tutti e tre gli ingranditori per constatare se c'è una differenza, anche perchè normalmente si sviluppa il negativo in funzione delle caratteristiche dell'ingranditore: per ingranditori a condensatori occorrono negativi più leggeri di quelli ottimali per la luce diffusa.

Ritengo probabile che ci sia una differenza, perchè la luce emessa dalle varie fonti è oggettivamente diversa ed anche le emulsioni delle carte hanno caratterisiche diverse. Sullo Zone VI ricordo di non essere riuscito assolutamente a stampare su della carta Forte Elegance (veniva un tono grigio medio molto impastato, quasi una solarizzazione malriuscita) che invece era perfetta sotto il Durst. A parte casi di radicale incompatibilità  come questo, ritengo che le differenze nei risultati di stampe split coi diversi ingranditori le differenze siano piccole e trascurabili.

Quando acquistai lo Zone VI ero stato attirato soprattutto dal suo controllo del contrasto in modo continuo, come nelle teste a colori, ed i noti benefici della luce fredda e diffusa (assenza di riscaldamento, pratica non visibilità  di difetti nel negativo). Lo svantaggio della luce fredda consiste solo nel fatto che le lampade non hanno una emissione di luce di intensità  stabile fintanto che non abbiano raggiunto una certa temperatura. A questo difetto ovvìa l'eccellente timer StopClock Vario della RH Designs che legge l'intensità  luminosa delle lampade direttamente dentro la testa dell'ingranditore con una apposita sonda ed adatta di conseguenza la durata nominale dei "secondi" scanditi dal timer. Lo stesso apparecchio ha altri vantaggi: fornisce tempi con precisione decimale, in progressione geometrica a scala variabile anche ridottissima (fino ad 1/24 di stop) ed ha altre utilissime funzioni per test e bruciature.

Per la stampa split con lo Zone VI si è avvantaggiati dal fatto che le due luci soft e hard sono controllate con due separati interruttori e potenziometri, quindi è facile spegnere una delle due luci, mentre nel Durst devo continuamente girare avanti e indietro le manopole dei filtri giallo e magenta. Tanto vale escluderli ed usare i filtri separati 5 e 0 (o 00) sotto l'obiettivo.

Anche quando si stampa normalmente con lo Zone VI si determinano comunque le alte luci e le ombre in modo separato prima di fare l'unica esposizione con i due reostati opportunamente regolati. Insomma è nato per lo split.

Al momento purtroppo il mio Zone VI è ancora presso la Calumet di Chicago dove l'ho mandato a riparare alla fine di febbraio per un cattivo funzionamento del circuito secondario.

Giuseppe

Inviato: 24/5/2008 11:23
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Re: Stampa Split: esperienze?
Utente non più registrato
Grazie alla segnalazione di Luciano sul thread "Flashing" ho visto che nel sito da lui indicato vi sono anche altri due articoli molto interessanti per questa discussione.
Il sito è:
http://www.lesmcleanphotography.com
e gli articoli in questione sono:
- Split Grade Printing Part 1
- The Fine Print.

Nel primo descrive la tecnica. Noto che nel test della prima esposizione fatta col filtro 0 Les McLean sceglie il settore di 14", pari ad un grigio medio. Questo potrebbe sembrare in contrasto con quanto io ho detto e cioè che si deve scegliere una esposizione che dia la tonalità  chiara delle alte luci prima dell'apparizione dei dettagli. Il problema che Les aveva nel suo esempio era che la tonalità  più chiara era su una superficie troppo piccola dell'immagine (la maniglia), quindi si è basato su un tono medio.

Nel secondo articolo invece, dove aveva a disposizione una bella nuvola bianca, ha scelto il segmento 5 perchè "based on just seeing tone in the brightest highlight" (in base alla prima apparizione di un tono chiaro nelle alte luci più luminose).
Lo stesso articolo mostra anche le molteplici bruciature e e mascherature, nonchè gli interventi di post-flashing che ha impiegato per realizzare l'immagine finale. Mi sembra molto istruttivo per i discorsi che abbiamo fatto sin qui.

Giuseppe

Inviato: 25/5/2008 10:24
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Re: Stampa Split: esperienze?
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13/5/2004 17:25
Da lombardia
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Citazione:

Pegasus ha scritto:
..vi sono anche altri due articoli molto interessanti per questa discussione.
Il sito è:
http://www.lesmcleanphotography.com
e gli articoli in questione sono:
- Split Grade Printing Part 1
- The Fine Print.

...
Giuseppe



per certo il libro di Les McLean "Creative Black and White Photography" è uno dei più utili e ben fatti che mi sia mai capitato di leggere.

E nel primo degli articoli citati da Giuseppe/Pegasus si fa cenno ad un rivelatore di cui ho solo sentito parlare, e che dovrebbe essere ottimo, il Precsysol che da quanto ho capito è un derivato dagli sviluppi due bagni formulati da Barry Thornton
e disponibile in UK , qui


Inviato: 25/5/2008 10:43
Tessera C.F.A.O n. 3

"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

https://500px.com/lucinio

http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
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Re: Stampa Split: esperienze?
Utente non più registrato
Ciao Luciano,

vedo che abbiamo frequentazioni comuni di libri e siti.
Ti segnalo, nel caso ti fosse sfuggito, un altro libro che per me è ad alto valore aggiunto:

John Blakemore's Black and White Photography Workshop _ David & Charles.

Lo si trova oltre che Amazon UK anche sul sito dell'editore.

Giuseppe

Inviato: 26/5/2008 9:28
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Re: Stampa Split: esperienze?
Utente non più registrato
Citazione:

Pegasus ha scritto:
Non ho letto commenti specifici sulla diversità  di comportamento della luce emessa dai vari tipi di ingranditore nella stampa split ed in generale sulla carta multigrade. Solo sul volantino della PFG riportato all'inizio di questo thread ho letto che il metodo impone una luce calibrata di 3200 gradi kelvin, affermazione che peraltro non comprendo.

Giuseppe



Ciao Giuseppe

Ancora una volta grazie per le informazioni.

Per quanto concerne la affermazione sulla "luce calibrata" del volantino PFG -anche per me incomprensibile - potrebbe essere un errore dovuto a eccessiva compressione del testo.

Cioè: per ottenere una tabella come quella data, dove i valori/rapporti mantengano una loro costanza e vericidità , necessita utilizzare una fonte di luce calibrata (conosciuta). A causa della interazione fra il colore dei filtri e della sorgente luminosa, combinazioni diverse produrranno tabelle ovviamente diverse.

Non trovo altro senso plausibile.

Ciao

Ferruccio


Inviato: 27/5/2008 8:50
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Re: Stampa Split: esperienze?

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Da empirico, qual sono e fui, ieri ho provato a splittare aqlcune foto difficili che sto preparando per una mostra.
Devo dire che i risultati sono discreti anche se non ancora ottimali.

Di sicuro sono riuscito a stampare un'immagine che mi aveva fatto patire n on poco in passato;
si tratta di uno scatto dove il primo piano è fortemente in ombra ed un furgone bianco al sole appare da dietro un'inferriata.

Ebbene con la split sono riuscito a calibrare le alte luci in modo da non dover bruciare la zona del furgone (con conseguente aumento della densità  sulle sbarre di quell'area), concentrandomi invece sulla mascheratura al soggetto principale.




Inviato: 27/5/2008 12:28
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Re: Stampa Split: esperienze?

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Da novizio utilizzatore della tecnica in discussione vorrei rappresentare il mio modo di usare la tecnica.
Espongo con filtro 0 una striscia posizionata nella zona con la maggiore densità  del negativo per trovare le alte luci. Trovato il tempo (ad es. 40 sec.), Espongo con filtro 5 una striscia posizionandola nella zona di minore densità  del negativo per trovare le mie ombre. Trovato il tempo per esempio (ad es. 40 sec.), faccio un terzo provino posizionando una striscia che copra sia le alte che le basse luci esponendo 20 sec. con filtr0 5 e 20 sec. con filtro 0.
A questo punto valuto il risultato ed eventualmente faccio alcune correzioni gestendomi la percentuale del tempo di esposione con un filtro piuttosto con con un altro. Se ad esmpio vedo alte luci un pò sporche aumento la percentuale dell'esposione con il filtro 5 diminuendo in percentuale quello con filtro 0 e viceversa in caso contrario.
I risultati così attenuti mi sembrano molto buoni.
Ma credo che non sia da utilizzare quando il negativa sia tendenzialmente ben bilanciato o si rischia di ottenere una stampa piatta.

salutoni

Gianluca

Inviato: 1/9/2008 11:15
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Re: Stampa Split: esperienze?

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piatta???
ma non si puà regolare il contrasto variando il rapporto tra i filtri?

Inviato: 1/9/2008 11:42
boh! e chi ci capisce niente.........
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Re: Stampa Split: esperienze?

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Citazione:

luisito ha scritto:
piatta???
ma non si puà regolare il contrasto variando il rapporto tra i filtri?


Si.. ma se hai un negativo che ti consenmte usando il filtro 3 di avere alte luce non bruciate ed ombre a posto significa che c'è un globale equilibrio di densità  del negativo stesso il che secondo me rende inultile ultilizzare la tecnica split....

Inviato: 1/9/2008 11:57
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Re: Stampa Split: esperienze?

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io non ho ancora avuto modo di provarla, ma da quello che ho capito ti da un controllo totale della stampa, perchè ti permette di intervenire a 360°... quindi credo che sia sempre da preferire per una stampa fine art... poi ... non sono uno stampatore prof... ma neanche uno stampatore...

certo non sono ancora riuscito a capire i limiti teorici e pratici di questa tecnica; e nessuno, nè in questo topic, nè nell'altro di qualche giorno fà  aperto stesso da me, sembra averne portati...

boh

Inviato: 1/9/2008 12:45
boh! e chi ci capisce niente.........
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Re: Stampa Split: esperienze?

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Ciao,
L'unico vero limite che puà avere è che bisogna farci la mano....... come tutto del resto.
Baritato, le mezze zone e meno, controllo solo sulle ombre o sulle luci, mascherature e bruciature con la scelta del filtro da utilizzare ........ insomma non mi sembra poco, una stampa fatta bene ha bisogno di certi strumenti di fino.
Ripeto che ci vuole un pò di applicazione e sicuramente i risultati non mancheranno.
Saluti
Stefano

Inviato: 1/9/2008 12:54

.....................
In un mondo dove tutto cambia rapidamente dedicatevi qualcosa in grado di fermare il tempo........... ...
Tessera C.F.A.O n°1 .........
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Re: Stampa Split: esperienze?

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Da caserta
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ma come dice baritato però è ben diverso da quanto letto in rete... nel senso che lui "tratta" separatamente alte e basse luci e poi una volta stabiliti i tempi (sempre separatamente) espone per la metà  sia dell'uno che dell'altro.

ma così la tecnica non è falsata?

Inviato: 1/9/2008 14:44
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Re: Stampa Split: esperienze?

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21/5/2005 16:44
Da Riviera del Brenta
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La tecnica che io uso da anni con soddisfazione è identica a quella spiegata (molto bene) da Pegasus precedentemente con la differenza che io uso una testa a colori e lui una a luce fredda.
Consiglio cmq qualche lettura anch'essa citata da Pegasus nel suo intervento.
Saluti
Stefano

Inviato: 1/9/2008 19:58

.....................
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