Le immagini vanno spedite a Center of Photography “Isla de Tenerife” Plaza Isla de la Madera s/n, 38003 Santa Cruz de Tenerife, Canarias, Espaà±a.
Se non ricordo male le immagini andavano spedite entro fine marzo o aprile. Sinceramente non ricordo quando sono stati comunicati i risultati, ma nel caso di partecipazione bisognava spedire il materiale per le mostre entro fine settembre. Io per spedire le stampe ho usato i cilindri di cartone. Li trovi presso tutti gli spedizionieri (tipo Mailboxes) per pochi euro. Ti ricordo ancora che essendo una biennale la prossima edizione sarà  nel 2009.

Marco

Hai fatto bene a sottolineare che è una biennale, già  pensavo a quando spedire le mie immagini !
Grazie per l' indicazione dei cilindri di cartone, li ho trovati ma a prezzi stratosferici !
Non vi sono altre possibilità  espositive tipo quella di Tenerife ?

Grazie.

Non posso che sottoscrivere quanto già  detto.
Chi ha la fortuna di essere selezionato per la mostra personale non ha l'onere delle spese di spedizione ma solo della spese di montaggio della opere, quindi puà dedicare maggiore cura a aquesto aspetto del lavoro.
In un primo momento pensavo di inviare opere sotto vetro ma poi ho fatto eseguire stampe applicate su dibond da 3mm e ho acquistato a parte una cassa di legno per la spedizione.
Per la cronaca ho visto 2 opere di grande dimensione 1m X 1m di un autore spagnolo (javier Arcenillas) che esponeva nel mio stesso spazio con il vetro di protezione rotto durante la spedizione.

FOTONOVIEMBRE fa parte di un circuito internazionale di festival di fotografia.
http://www.festivaloflight.org/

L'ultimo a cui ho spedito immagini in formato digitale via Internet è Critical Mass - Photolucida.
Le iscrizioni sono chiuse ma la cadenza è annuale.
Quest'ultimo è' abbastanza diverso da FN anzitutto perchè l'iscrizione costa già  50 dollari.
http://www.photolucida.org/current.aspx


Per quanto riguarda gli altri fotofestival di caratura posso segnalare PHOTOESPANA che si terrà  nel giugno 2008 a Madrid. Anch'esso a pagamento.Le iscrizioni terminano il 22 di gennaio.
http://www.phedigital.com/

Citazione:

Complimenti comunque (e botta di c.., gia' solo cosi' le tue quotazioni sono triplicate !!). Un segno del destino ?


Citazione:

Prova e vedere qui (occhio pero': ordine minimo 25 euro)

Prima cosa Xerces ho visto il tuo sito, ti faccio i miei complimenti.
Sei già  affermato e conosciuto ed hai ottenuto già  dei riconoscimenti non da ridere (vorrei essere al tuo posto, ma onestamente non sono in grado di dire se mai ne avrà le possibilità ).
Qualche domanda, se mi consenti:

- quanto hai speso per spedire in Spagna in una cassa le tue immagini ?
- quale corriere hai utilizzato ?
- dove hai trovato la cassa in questione ?
- sul sito ho letto che hai fatto stampare su Museum Lambda, a quale Laboratorio ti appoggi per ciò ?
Quanto costa un 70x100 cm poi montato su dibond 3 mm ?

Grazie.

Ciao.

Citazione:


azz ma chi è quello che ti precede?

a presto, ric
www.grandespirito.it

Caro EOLO (curioso il tuo nick! e anche la tua residenza...)
Ti ringrazio veramente dei complimenti...ma credimi non sono così affermato nè conosciuto...comunque grazie.

La spesa di spedizione non è stata a carico mio per fortuna, lo spedizioniere che l'organizzazione di FN07 ha scelto per l'Italia è stato Cargomaster (a dire il vero qualunque vettore sarebbe andato bene credo).
LA cassa di legno mi è stata procurata dallo stesso laboratorio (COLOREDUE) presso cui ho fatto stampe e montaggi ed è costata poco più di 100 euro.
La stampa di immagini (60X70) Lambda su Kodak Endura costa circa 50 euro l'una.
Il montaggio di ogni immagine su dibond 3mm + distanziatori in allumio + pellicola anti UV anti graffio costa circa 110 euro l'una.

Un 70X100 non saprei dirti quanto costa.

Consulta i siti di questi 2 laboratori di Milano e scarica i relativi listini per avere un idea dei prezzi e delle proposte

http://www.arscolor.it
http://www.coloredue.it

ciao

Desidero parlare di questa artista peruviana con cui ho avuto la fortuna di 'fraternizzare' durante il mio soggiorno a Tenerife.

Ana è una 'ragazza' di 47 anni ....una vera esplosione di pura energia sudamericana.

Il suo approcio alla fotografia, realmemnte anticonvenzionale, si distanzia dai clichè e dai formalismi della fotografia occidentale contemporanea, stile Becher per intendersi.

Ana per esempio non si fa nessun problema nell'ammettere l'utilizzo di Photoshop per la realizzazione tecnica della sua opera.Mi ha spiegato molto candidamente che se non c'è l'idea del progetto non c'è photoshop che possa colmare questa lacuna.

Il suo lavoro è stato selazionato fra i Descubrimientos al festival di PHOTOESPANA e successivamente è stata invitata ad esporre in una mostra personale a Tenerife.
Io penso che la potenza concettuale di questa opera e la gioia che essa trasmette fa realmente passare in secondo piano le questioni tecniche.


Ho tradotto un po' alla buona lo statement del progetto :

“Virgenes Urbanas” è un lavoro basato sulla pittura coloniale.In accordo con le strategie di dominazione coloniale i conquistadores Spagnoli ed Americani utilizzarono l'arte come mezzo di propaganda per la propria causa.
I dipinti di natura religiosa riportavano regolarmente caratteristiche somatiche tipiche delle popolazioni caucasiche o europee per imporre le idee la religione e gli stereotipi occidentali.
I maestri pittori occidentali istruirono i pittori indigeni che facevano loro da assistenti locali su come avrebbero dovuto realizzare i dipinti, imponendo lo stile ed i simboli occidentali tipici delle opere d'arte di natura religiosa. In America latina molti dei dipinti di tipo religioso furono dedicati ad una figura centrale femminile : la Vergine Maria, la quale rappresentava i valori a cui le donne dell'epoca avrebbero dovuto tendere : purezza, mitezza, sottomissione.
Questo lavoro utilizza come immagine di base alcuni dipinti antichi relativi al periodo di colonizzazione dell'Impero Inca in Perù.
Il lavoro consiste nel rimuovere i volti classici europei dalla divinità  e rimpiazzarli attraverso collage con immagini di donne peruviane contemporanee.
Nelle immagini del portfolio “Vergini Urbane”, l'arte funziona come strumento per recuperare la tradizione del mio popolo e per restituire il giusto valore al ruolo della donna peruviana di oggi.Si tratta di donne orgogliose, autosufficienti e in festa, sono figure di carne ed ossa.Le immagini rappresentano una trasfigurazione di quella iconografia anticha per raggiungere una visione che incarna la grandezza della antica e della moderna cultura peruviana.
L'elaborazione digitale delle immagini è stata utilizzata per realizzare dei collages in cui i personaggi principali sono stati sostituiti da volti di personaggi reali e da elementi del mondo reale che celebrano il Perù contemporaneo.

http://www.anadeorbegoso.com/V03images/virgins_deorbegoso12.jpg

La Virgen de la Merced
1.40 x 1.00 mts. aprox.
Impresià³n digital en canvas

http://www.anadeorbegoso.com/V03images/virgins_deorbegoso01.jpg
La Pachamama
1.40 x 1.00 mts. aprox.
Impresià³n digital en canvas

http://www.anadeorbegoso.com/V03images/virgins_deorbegoso10.jpg
La Virgen Arcabucera
1.40 x 1.00 mts. aprox.
Impresià³n digital en canvas

Un lavoro, questo di Ana, molto interessante nel riaffermare un'idea di popolo, nel proporre con vigore un'iconografia negata dai colonizzatori.
Da un punto di vista simbolico, ridà  un volto alla sua gente, quel volto espunto dall'azione coloniale.


Andrea

Non discuto i contenuti, ma mi lascia molto dubbioso l'aspetto estetico e tecnico di queste realizzazioni..........

Marco

Citazione:

Non posso che quotarti, statement a parte queste "foto" mi lasciano senza parole (e non in senso positivo).

Davanti ad una foto quello che mi domando è: la appenderei in casa mia ??? la risposta per queste è sicuramente no.

ciao
alessio

Non ho voluto essere troppo duro nel mio precedente giudizio, ma in fondo la penso come Alessio. Il lavoro di questa fotografa mostra il fianco in modo troppo evidente circa l'aspetto tecnico. La postproduzione mi pare molto approssimativa, balza all'occhio il collage, bordi netti, assenza di ombre e tridimensionalità . Insomma, un lavoro concettualmente anche valido ma di realizzazione povera. Non sono un fissato dei tecnicismi, in questo caso qualcosa stride dal punto di vista grafico.

Marco

Anche a me l'estetica non convinceva (e forse non convince nemmeno ora) per niente, soprattutto la elaborazione in photoshop è evidentemente stata fatta in modo 'rustico'.
L'intento dell'autrice non era d'altro canto quello di creare un perfetto inserimento dei volti contemporanei nell'iconografia antica, nè quello di ricreare una realtà  virtuale perfetta nelle proporzioni e nelle prospettive.

Non che il mio parere conti molto, comunque le immagini dal vivo hanno un impatto tale per cui questa nuova iconografia ha un risultato abbastanza spiazzante ed ambiguo per l'incredibile 'naturalezza' dei soggetti e delle ambientazioni e per la gioia che questi colori esprimono.
Personalmente ho constatato che vedendo le opere dal vivo ogni considerazione formale sparisce di fronte al concetto che, alla fine, risulta essere l'apetto di gran lunga più forte e persistente del lavoro.

Ciao,
Personalmente non le trovo piacevoli esteticamente e neanche stimolanti da un punto di vista emozionale, sono però dell'idea che è arte e perciò dovrebbe essere digerita com'è, realizzazione e tecnica sono cose relative, l'importante è il fine, l'idea.......... o no ? mi sembra essere questo il messaggio che passa molte volte nelle discussioni "arte o non arte".
Saluti
Stefano