Vorrei conoscere le vostre esperienze con questo problema, che affligge le macchine digitali ad obbiettivo intercambiabile. Sull'ultimo numero, mi pare di Fotografia Reflex, c'è la lettera di un possessore di una Canon 20D che lamenta di dover mandare in assistenza a pulire la macchina con cadenza quasi trimestrale. Io, con le reflex tradizionali, sono abituato ad intercambiare gli obbiettivi con grande frequenza. Con la digitale dovrei forse cercare di prenderla con un obbiettivo zoom, il più versatile possibile, e tenerlo montato per quanto sia possibile. Ma è una soluzione che non mi entusiasma. Ad esempio sono molto temntato dal nuovo macro 60 Canon, che sembrerebbe un obbiettivo notevole per i ritratti, ma che sicuramente andrebbe tolto e rimesso con notevole frequenza...In definitiva, a voi questo benedetto sensore si sporca spesso, oppure no? E' un reale problema o basta fare un pò di attenzione , per evitare fastidi troppo frequenti? La Olympus ha un dispositivo ad ultrasuoni per la pulizia automatica del sensore. Perchè gli altri non lo hanno: pigrizia mentale, noncuranza o falso problema?

No no, il problema e' concreto, e Olympus fa benissimo a farsene carico. Direi che gli altri fanno le classiche orecchie da mercante.
Tanto piu' concreto quanto piu' frequentemente si usano diaframmi chiusi (da f8 in poi, almeno sulle Canon). Per lo still life e la macro e' concretissimo !

Per ora me la sono sempre cavata con delle soffiate con la classica pompetta, basso verso alto e macchina capovolta, cercando almeno di non fare ricadere la polvere sollevata, se non addirittura farne attaccare di nuova..
In questo modo ci si accontenta quando se ne sono andate le bestie piu' grosse, tanto a insistere troppo si rischia di peggiorare la situazione: il peggior nemico del bene e' il meglio..

Per una pulizia piu' radicale ci sono ammennicoli quali i sensor swabs piu' volte menzionati anche da queste parti. Fino ad ora me la sono sempre cavata senza ricorrere a queste tecniche.
Sarei curioso di sapere le esperienze di quel possessore di 20D, ovvero se l'assistenza fa o no un buon lavoro di pulizia.
Per quanto riguarda la frequenza, per fortuna si parla di qualche mese tra una pulizia e l'altra, pero' puo' dipendere dal tipo di macchina, so che ce ne sono di maggiormente soggette delle mie due (300D e 20D)

Accorgimento preventivo: cambiare gli obiettivi con la macchina spenta, per evitare effetti elettrostatici. Personalmente faccio sempre l'operazione con la macchina a faccia in giu', forse e' solo superstizione.
So che c'e' chi pulisce il "posteriore" degli obiettivi prima di montarli, ma per quanto mi riguarda lo trovo poco praticabile: non so perche' ma quando cambio obiettivo lo faccio sempre di gran corsa..

Se ti puà rincuorare quando mi è arrivata la canon 1Ds Mack II l'ho aperta e alla prima foto (f16) ho riscontrato un bel "coso" nel cielo.
Io sinceramente non applico nessun metodo operandi particolare per cambiare l'ottica tranne quello di farlo il meno possibile.
La pulizia la faccio sempre in casa con aria compressa e pennellino a setole morbide.
Per quel che riguarda l'olympus ritengo sia un sistema molto interessante anche perchè effettua una pulizia a ultrasuoni ogni volta che viene accesa, purtroppo però non risolverà  il problema d'inverno che con la condensa si ragruppano le particelle polverose nell'aria creando delle macchioline a forma di "o", risolvibili in assistenza o con sistemi a liquido (mi sembra metanolo).
Ciao Stefano

ho acquistato da poco la Olympus E-1, e, per adesso non ho problemi di polvere sul sensore.
Vi posto l' esperienza di un mio collega...
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....possiedo la E1 e dopo 1 anno e oltre di utilizzo, il mio sensore presenta un solo puntino.
La Canon 1DMk2, nonostante che vi sia perennemente il 17/40 (come saldato) è un vivaio di puntini.....
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La polvere sul sensore bisogna imparare a conviverci ed io ho scelto il sistema 4/3 per gli obiettivi dedicati e la costruzione della E-1, recentemente ribassata a meno di 900 euro (in kit con lo zoom più economico e meno luminoso).
Ultimamente mi sono messo a fotografare fuori dal mio furgone camperizzato sotto la pioggia: nessun problema (ottima tropicalizzazione).
La consiglio per foto dei paesaggi fino al formato 30x40cm.
Quando uscirà  una reflex 4/3 da almeno 12mp...pochi problemi anche su formati più grandi.
Certo, scomodità  a parte, una grande formato è un' altra cosa...(personalmente possiedo anche una Mamiya RZII con obiettivi SB e adattatore per basculare e decentrarli).
Ma la uso molto di rado....

Citazione:
Come diceva quello: non ci sto ! Non ci si puo' fare condizionare in questi termini. La ripresa innanzitutto, la polvere si puo' togliere..

E io prima di passare al digitale aspetto la reflex con il Mocio, che come un tergicristallo passa e ripassa sul sensore durante l'accensione...
A parte gli scherzi per me sarebbe un problema, perche' anche se uso pochi ubiettivi li cambio in continuazione...
Gente, passate al GF, che....mannaggia il problema della polvere c'e' anche li'.....
Ciao,
Renzo

la soluzione dell'olimpus è alquanto discutibile perchè la polvere rimane da qualche parte all'interno della macchina nei paraggi del sensore......a meno che non mettano un aspiratore che la butta fuori.

Non e' che siano tonnellate di polvere, e in ogni caso il pulviscolo in sospensione nell'aria c'e' sempre e comunque. Occorrerebbe che il corpo macchina fosse una camera stagna per pensare di utilizzare pompe e aspiratori.

Tra l'altro la polvere nelle Olympus viene fatta cadere in una zona adesiva, e quindi non si dovrebbe muovere piu' di li'.

Sembrerebbe un sistema intelligente per fronteggiare il problema, ma mi domando perche' Canon, Nikon e C. non abbiano pensato ad una soluzione simile. Sembrerebbe che la polvere non sia un problema loro....
Ciao
Renzo

Costa, e loro sembra che vendano lo stesso (questo intendevo con orecchie da mercante..)

Ciao a tutti, mi aggiungo al club della polvere!
Ho una D70 ed ho un granello visibile quando inquadro una parte di cielo nella zona in cui risiede!
Non ho il coraggio di soffiare sul sensore con aria compressa secca o di strofinargli su lo scrub che vendono!
Per adesso uso il "clona" di photoshop ed il problema è risolto poi quando i granuli saranno molti penso la manderà in assistenza per la pulizia!
Pensavo, non potrebbero realizzare una camera stagna dove inserire il sensore con la parte rivolta verso l'obiettivo realizzata con un vetrino speciale ad assorbimento nullo? Così la luce passerebbe per il vetrino e il sensore resterebbe isolato. Nel caso di pulizia la si farebbe con un pennellino in setole di cammello standard su quest'ultimo lasciando stare la superficie del sensore!
Forse in quelle migliaia di euro che chiedono per un corpo macchina serio ci potrebbe stare uno studio del genere non credete?


Ciao

Infatti il vetrino c'e', ed e' il filtro anti-aliasing (o comunque c'e' una protezione se non c'e' l'anti-aliasing), e la polvere si deposita sul "vetrino" a una certa distanza dal sensore vero e proprio. Per cui occorre diaframmare per vederla, altrimenti sarebbe visibile a tutti i diaframmi.

Per l' Olympus, ha già  ben risposto Guru....infatti la Casa Fotografica consiglia di spegnere la reflex, cambiare l' obiettivo e poi accendere la fotocamera tenendola in "bolla" proprio per permettere alla eventuale polvere di cadere nel nastro adesivo dove si deposita.
A seconda dell' utilizzo più o meno rude, bisogna cambiare il nastro adesivo dall' assistenza per ripristinarne la sua funzione (consigliano ogni due anni per un utilizzo molto professionale).
A me mi è gia caduta la mia reflex (una bella botta) ma non è successo niente per fortuna...(è robusta, niente da dire)

Guru in realta' e' un titolo che il sistema assegna in automatico in funzione del numero di post, cosi' come a te viene assegnato "Matricola".
Il nickname e' quello sopra, di guru qui ce ne sono tanti..

....allora ho fatto proprio la figura....della matricola

Soffiare con l'aria compressa, è assolutamente controproducente, se non addirittura dannoso,l'aria compressa, innanzitutto contiene acqua,che non si sposa bene con i circuiti elettronici,per evitarne il più possibile la presenza, è necessario dotare il compressore di apposito spurgo,ma prescindendo dalla presenza di acqua,soffiare significa mandare ancora più in profondità  la polvere.Io non possiedo ancora una reflex digitale,quindi non ho ancora avuto modo, di misurare la giusta soluzione,ma credo che si possa in qualche modo arginare il problema, ricorrendo all'uso di un mini aspirapolvere,ce ne sono in commercio di veramente mini,e anche potenti,questa soluzione unita allo spegnimento della macchina, ogni volta che si cambia l'obiettivo,dovrebbe contribuire molto al miglioramento del problema;un'altra cosa che si potrebbe fare, è smontare l'obiettivo, da dentro una sacca,realizzata in un tessuto che non si carica elettricamente con facilità ,ma qui siamo al limite dell'esaurimento nervoso,per altre soluzioni,a parte l'acquisto della Olympus E-1,ci penserà.
Ciao
Joe60

Io per pulire il sensore uso questo sistema
http://www.grigiomedio.net/add/fullnews.cgi?newsid1059327700,82451,

Economico e veloce e....basta un poco di delicatezza e nel mio caso non ha mai dato problemi

Marco(pamar5)

Io non mi sono ancora dilettato nell'impresa ma quando avro voglia e tempo sarei orientato verso un metodo "aspirante" tipo quello riportato qui:

Pulizia Sensore

Non entro nel dettaglio dei materiali e del modo non avendo ancora provato ma il concetto che vorrei utilizzare e' questo.

Assolutamente d'accordo e sottolineo: la pulizia del sensore è un problema per l'utente, non per il fabbricante: lui ci guadagna!