Un Saluto a Tutti

Mi chiamo Andrea e sono un appassionato di Fotografia...
sono approdato su questo Forum per condividere la mia passione con Tutti Voi...

Ora avrei una richiesta da farvi, chi mi sa spiegare (dettagliatamente) come si fanno le foto con la tecnica della luce Pennellata???

Vi anticipo che vorrei utilizzare questa tecnica per fare dei Ritratti, la mia passione ...

Grazie a Tutti

Ciao firedrop,
benvenuto nel forum.
Per luce pennellata si intende l'illuminazione di un soggetto con una sorgente di luce con un fascio ristretto, tale da poter pennellare appunto con questo le parti che si vogliono vedere nell'immagine. Infatti le parti non toccate da fascio luminoso rimarranno nell'ombra e non verranno quindi evidenziate nell'immagine.
E' evidente che tanto piu' ci si attarda a illuminare una parte tantopiu' questa apparira' piu' luminosa, fino ad apparire "bruciata" se si esagera. Quindi il sistema necessita di molta pratica.
Un esempio di tale illuminazione usata in modo eclatante e' stata presentata di recente sul Forum, ed e' questo:
http://photoarts.com/gallery/SATO/satoexh.html
oppure questo:
http://www.bertholdsteinhilber.com/
Avevo trovato su internet un sito che evidenziava proprio l'uso di tale illuminazione nel ritratto. Lo ricerco e te lo posto qui sotto:
http://www.fotogiosi.com/Corsi/Ligth% ... ting/Light%20painting.htm
Come vedi ci sono tanti usi di questo tipo di illuminazione.Io lo uso per schiarire parti di edifici antichi poco o male illuminati o per evidenziarne alcune parti con tonalita' piu' calde o piu' fredde.
Ciao,
Renzo

Wellcome !
Secondo me, il maestro della luce pennellata è Paolo Roversi, sebbene il suo campo di attività  sia la foto di Moda, piuttosto che il ritratto in senso stretto. Cià non toglie che Roversi, pur all'interno di campagne che hanno comunque lo scopo ultimo di fare vendere degli abiti, riesce a realizzare ritratti straordinari dei suoi modelli e modelle.
Purtroppo, pur trattandosi di un fotografo arcinoto ed internzionalmente apprezzato e che ha lavorato e continua a lavorare per le maggiori testate del settore e per numerose campagne pubblicitarie, non ha un sito web, e anche ricorrendo ai motori di ricerca, non sono riuscito a trovare molto http://www.photo.mattfx.net/coup2coeur4.html
http://devonaoki.free.fr/new.html?dis ... naoki.free.fr/covers.html http://www.jedroot.com/fashion/ee/fashion/vogue/vogue-ital-02.htm http://www.jedroot.com/fashion/ee/fashion/vogue/vogue-ital-01.htm (l'ultimo link è il più significativo per il discorso che ci interessa) . Per studiare i suoi lavori, dovresti visionare qualche libro sulla fotografia di Moda o cercare di procurarti qualche vecchio catalogo delle campagne da lui curate, ad esempio per Armani o Krizia.
A parte questo, la tecnica in sè è abbastanza semplice. Il presupposto è che la pellicola, finche non prende luce non rimane impressionata. e che se l'ambiente in cui fotografiamo è completamente buio, non fa nessuna differenza che l'otturatore della macchina forografica sia aperto o chiuso: la pellicola non resterà  impressionata, tranne che nei punti in cui le facciamo arrivare della luce. Quindi, nel caso del ritratto, si posiziona il modello e gli eventuali elementi scenici che lo contornano. Si pone la macchina fotografica (meglio se di grande formato) sul cavalletto. Ci si veste di scuro, possibilmente anche coprendosi con guanti e cappuccio le mani e la testa. Si spengono tutte le luci e si crea in studio il buio completo. Si apre l'otturatore della macchina fotografica sulla posa B ( o T ). A questo punto, muniti di una fonte di luce, quale ad esempio una normalissima torcia elettrica, neppure particolarmente potente (vanno benissimo quelle alimentate da due batterie mezze torce) ci si avvicina al modello, che nel frattempo cercerà  di mantnere la posizione la più immobile possibile, e si comincerà  a "pennellarlo " cioè a far scorrere la luce progressivamente sul soggetto (e sugli elementi circostanti) seguendo un certo metodo, vale a dire senza commettere l'errore di passare più volte nelle stesse zone e magari di non passare in altre e cercando di evitare che il proprio corpo si frapponga tra le zone che via via illuminiamo con la torcia e la macchina forografica, perchè ovviamente, se questo accadesse la pellicola non riceverebbe la giusta luce. Si possono ottenere effetti di luce colorata se davanti alla torcia si sistemano dei filtri colorati (come le comuni gelatine per uso teatrale o cinematografico). Si possono ottenere effetti di movimento o spostamenti progressivi, se durante la posa di interrompe momentaneamente il processo di pennellatura e si fa cambiare posa o posizione al soggetto. Si possono ottenre sovrapposizioni posizionando due soggetti diversi in successione,l e tanti altri effetti... Si puà operare con tutta calma, tanto la èpellicola, se lo studio è perfettamente oscurato non si impressiona e neppure si vela, tranne che nei punti che andiamo ad illuminare.
Naturalmente, per un soggetto vivente, anche con la migliore buona volontà , sarà  impossibile mantenere l'assoluta immobilità  per tutto il tempo necessario a terminate il ritratto. Il risultato finale sarà  un effetto di mosso o di scarsa definizione dell'immagine che conferiscono ai ritratti così realizzati il loro caratteristico aspetto onirico e romantico...Una precisa scelta estetica e stilistica che, se applicata con sensibilità  ai giusti contesti e soggetti, porta a risultati di grande impatto emotivo. Se poi, come spesso fa Roversi, si unisce questa tecnica ai colori pastellati e unici del Polaroid 20x25 (o 50x60)(ma anche del 9x12), i risultati sono ancora più inusuali ed entusiasmanti

Vi ringrazio per le risposte... sapevo qualcosa su questa tecnica, ma mi mancavano alcuni dettagli importanti per poterla attuare...

Grazie

Magari in un futuro prossimo, vi faro vedere delle mie foto...

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Ciao e benvenuto sul forum, aspettiamo le tue immagini!!

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Grazie

Benvenuto!

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