Non e' il mio genere ma ho trovato alcune delle foto molto interessanti e con una composizione alquanto curata. La parola ora agli esperti...

qui.

Ci sono alcune cose che si sovrappongono. L'ambientazione della danza classica (perchè di classica si tratta) in contesti urbani trovo che sia una di quelle "forzature", non trovo altri termini, che vogliono dare alla danza classica un senso che non ha. Almeno per me. Non vorrei apparire troppo radicale, ma ogni tipo di espressione, ogni linguaggio (e la danza é un linguaggio) nasce all'interno di uno spazio che aggiunge valore in termini di linguaggio. Se fosse danza contemporanea il territorio urbano meglio si presterebbe, con la classica non so, non direi. Un po come quei rifacimenti (sic) di musica classica con arrangiamenti "moderni" che ogni tanto si sentono. Mah!
In secondo luogo la danza, anche la classica, é dinamicità . forza, gesto, sudore, tensione...qui neanche l'ombra. Forse voleva fare una sfilata di moda, e infatti mutua un certo genere dalla moda, alla Avedon, ma li erano modelle con vestiti ecc, ecc. Qui non c'è ne la modella ne i vestiti e il gesto é ridotto ad un fermo immagine.
La composizione, si certo é ben fatta, ma é l'operazione complessiva che non capisco e mi sfugge. Chi ha le idee più chiare, ben venga.
grazie
bs
marco

Ciao,
concordo con samuel-Marco.
E' come vedere un pinguino in Africa...
Ciao,
Renzo

sono d'accordo con te Samuel, le foto che ho visto dicono poco, non danno la minima idea della danza e non aggiungono niente a sfondi insignificanti.

A mio modo di vedere si sta cadendo in un equivoco. Queste NON sono fotografie il cui soggetto è la danza. Giudicarle come tali e con il "metro" di giudizio che si avrebbe di fronte a foto di danza è sbagliato.
Queste sono fotografie che con la danza poco hanno a che fare. Sono foto di NY e la ballerina è una "scusa" per rappresentare il paesaggio urbano. Inoltre l'osservazione di samuel circa lo stile alla "foto di moda" è corretto: copio una frase dallo statement dell'autore: " a collaborative work of dance, fashion design and photography played out against the city's landscape".

Marco

Accolgo l'osservazione di Marco/Pamar (puntuale nel ridefinire i termini della discussione). Ma anche nella logica di un lavoro che definisca i rapporti tra dance, fashion e city, non mi convince un granchè. Secondo me proprio perchè costruisce una relazione tra "mondi" che usano linguaggi diversi, che sia chiaro, si puà fare eccome, ma in questo caso quell'amalgama che puà render conto anche dei contrasti non c'è.
A mio parere.
grazie
bs
marco

Ho visto, ma non ricordo dove nè quando un lavoro simile ma realizzato a colori, e mi è sembrato decisamente più 'contemporaneo'.
Tuttavia, pur essendo daccordo con le critiche negative mosse, questo lavoro in B&W mi ha incuriosito ...non so perchè ma mi colpisce la decontestualizzazione del soggetto (la ballerina), che non convince qualcuno.
E' un po' un idea 'dada' se vogliamo.
Che poi si tratti forse di un'idea non 'fresca' anche questo è tutto da capire.
Forse un tipo di fotografia come quella che ritrae gli atleti/ballerini di strada di 'parkour' sarebbe più coerente e contemporanea, ma non suciterebbe gran sorpresa in fin dei conti...e la sorpresa è una delle componenti dell'arte contemporanea.

Non essendo affatto un appassionato di danza, non capisco le vostre critiche. A me le immagini piacciono proprio perchè mi sono trovato a guardare con curiosità  i piedi della ballerina, per capire come riuscisse a stare in "equilibrio" SUL paesaggio metropolitano, mi dà  un senso di vertigine, tanto che mi sarei aspettato di vederla in piedi sui binari della metro. Per quanto riguarda la decontestualizzazione (che brutto parolone ), non mi infastidisce affatto.
Un particolare: ho notato che spesso le luci sono accese, ma il cielo risulta perennemente slavato. Secondo voi non sarebbe stato più d'effetto aspettare l'imbrunire e arricchire lo scatto con un colpetto di flash sul primo piano? Credo che l'ambiente ne avrebbe giovato...

Mah, se sono le curiosità  ad interessare c'è solo l'imbarazzo della scelta, ma fare quello sforzo produttivo per far concentrare sui piedi della ballerina...forse lo si é fatto per qualcos'altro, no?

Prima dicevo che si puà lavorare sui contrasti. Lo ripeto eccome se si pùà. Ma é proprio su questo punto, che personalmente non mi convince. Non mi convince perchè l'insieme invece é molto armonico, sono belle inquadrature con un figurino classico su uno sfondo più o meno interessante, il tutto formalmente armonico.
E poi, veramente, molta fotografia di moda a fatto e strafatto queste decontestualizzazioni.

Ma alla fin fine in questi casi più di tanto non si puà dire; quella é la sua visione, io ne ho un altra, punto e bon.

Però concordo con Xerces, aggiungere un ballerino contemporaneo ad un ambiente contemporaneo puà non dire un granchè, potrebbe persine essere banale. Come sempre dipende come lo fai.

Aggiungerei solo che se é vero che l'arte (come sempre uscirei un po da questo ambito) deve stupire a me non stupisce per nulla. Lo stupore non é assoluto. Cinque anni fa una cooperativa sociale di Torino ha fatto un calendario dove sono state messe delle ballerine (vero é che sono state aggiunte dopo in fotosciop) in alcuni contesti torinesi, chiamiamoli periferici o comunque industriali. Cinque anni fa...cooperativa sociale....facevano un calendario... non arte! Non so se mi spiego. La valutazione di un opera d'arte o di una fotografia non sta solo all'interno dell'opera d'arte (composizione e quant'altro) ma sta anche nella relazione tra quell'opera e il contesto intorno, le altre opere. Per questo che non la trovo interessante.
bs
marco