Forse mi sbaglio, ma non credo che ne abbiamo mai parlato qui.

Quando, diversi anni fa, ebbi occasione di osservarle, le sue interpretazioni della figura femminile mi fecero una grandissima impressione.

Continuo a considerarlo un fantastico creativo, anche se - viste ora - probabilmente le sue immagini fanno meno impressione. Complice il computer, di cose simili se ne sono viste e se ne vedono molte.

Lui però, almeno quando esordì, NON usava manipolazioni elettroniche. Non lo dico per rimarcare nulla di particolare. E' solo la constatazione di un fatto. Poi, so benissimo che la computer grafica permette cose incredibili.

Nel guardare le gallerie cercate appunto di tenere presente che le prime sue realizzazioni risalgono a oltre 15 anni fa: non so se si possa affermare che ha creato un genere, ma penso che all' epoca non c'era molto altro di simile.

Hiroshi Nonami

Grazie Luciano della segnalazione!

Tutto questo per dimostrare ancora una volta che esiste una fotografia giapponese che va al di la' di Araki. Se solo chi gestisce le librerie specialistiche (e non solo in Italia) ci stesse a sentire...

Si veramente, grazie per la segnalazione, alcune immagini sono veramente magnifiche, mi hanno molto colpito quelle con la modella giapponese in costume tipico/tradizionale ed ambientazione tipica/tradizionale, c'è come uno "stridore" di mondi, un sincretismo strano e inafferrabile che il noto così tanto nella cultura giapponese (e magari, nella mia profonda ignoranza di questa cultura, sbaglio)...

Ciao Luciano,
grazie della segnalazione. Veramene notevole, sia per la tecnica che per la creativita' e sensibilita' artistica.
Ciao,
Renzo

Purtroppo mi sono accorto solo adesso, e giuro che la mia segnalazione non era legata a quest'evento ma semplicemente al fatto che mi è ricapitato in mano il suo volume "Abyss", che c'era una sua mostra a Roma - la prima in Italia !! - aperta fino ad oggi!

L'avessi segnalato prima, magari qualche fotoavventuriero romano poteva andare a visitarla, mannaggia

qui e qui

Devo dire che queste riproduzioni minuscole a monitor sono in questo caso particolarmente mortificanti: le immagini reali mostrano mille sottili sfumature, sovrapposizioni delicatissime, arabeschi, inflorescenze quasi trasparenti, una ricchezza visuale che davvero meriterebbe una osservazione più degna. Ma tanto per evere un'idea.
Leggo in una delle recensioni alla mostra che continua a non usare mezzi di elaborazione elettronica (in compenso usa il banco ottico) e che alcuni effetti sono ottenuti con delle muffe... Non capisco se fosse vero, come poi faccia a conservare le lastre e dà la notizia senza commenti, così come l'ho letta. Ma certamente queste delicate figurine sembrano sospese in un mondo di mezzo, a metà  tra l'organico e l'inorganico.
Mi pare che in Giappone ci sia il concetto di una vita in un'altra dimensione: in quello che loro chiamano "Il mondo fluttuante"
molto strano...

Per quanto riguarda i fotografi giapponesi... che ne pensate di Ikko Narahara?? Secondo me è un fotografo davvero meritevole, alcuni suoi lavori sono davvero interessanti...
Non sono capace di mettere i link, comunque su internette si trova qualcheccosina... enjoy Ikko

Qui
c'e' una galleria delle sue immagini.
Semplicemente stupende per delicatezza, inventiva e tecnica.
Mi piacerebbe proprio vedere una sua mostra, mi accontentero' di acquistare qualche libro.
Ciao,
Renzo