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bettina rheims?
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Qualcuno sa che macchine fotografiche utilizza Bettina Rheims?grazie!

Inviato: 30/4/2007 21:25
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Re: bettina rheims?
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Mi pare che usi abbastanza il 6x6: una Rollei biottica è appesa al suo collo in una foto che la ritrae (QUI ) , e forse Hasselblad. Ma non so se sia una costane del suo lavoro.

Ma che importanza ha?







Inviato: 30/4/2007 21:45
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"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

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Re: bettina rheims?

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Citazione:

luciano ha scritto:


Ma che importanza ha?



E' per il senso del teorico normativo..

Inviato: 2/5/2007 11:15
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Re: bettina rheims?
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touché

però intendevo: che importanza ha nel caso di Bettina Rheims?

Comunque va bene: Rolleiflex biottica, ossia gran macchina! Del resto la Rheims non ha mai nascosto il suo debito nei confronti di Helmut Newton, altro grandissimo utilizzatore di Rollei biottica e di Hasselbald. Ma sicuramente ben altro ha appreso la Rheims da Newton oltre alla marca di una macchina fotografica


Inviato: 2/5/2007 11:27
Tessera C.F.A.O n. 3

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Re: bettina rheims?

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Luciano, mannaggia, l'avatar precedente era meraviglioso.. mi sa che e' la giusta punizione per aver voluto spostare l'attenzione sul "come" invece che sul "cosa"..

Inviato: 2/5/2007 11:54
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Re: bettina rheims?
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ok..ok...così impari!!

Inviato: 2/5/2007 12:19
Tessera C.F.A.O n. 3

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Re: bettina rheims?

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Inviato: 2/5/2007 12:19
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Re: bettina rheims?
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IL TEORICO NORMATIVO ?
....muahahahahahahhahaha
Posso rubarlo come titolo al mio prossimo portfolio...
....

Inviato: 2/5/2007 12:23
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Re: bettina rheims?

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Beh qui ormai siamo partiti un po' per la tangente, comunque mi sembra che chi ha aperto il post ha gia' avuto la risposta al quesito posto.

Vorrei pero' precisare che nel citare il termine in questione, lo ho fatto piu' che altro perche' mi era rimasto impresso nella discussione linkata, nel modo in cui lo aveva usato Luciano per ribaltare il discorso, non tanto per canzonare chi lo aveva usato. Credo che ognuno sia libero di scegliere il linguaggio che preferisce, anche se criptico, tranne magari dover poi fornire spiegazioni a quanti non hanno capito il significato o le intenzioni dello scrivente..

Inviato: 2/5/2007 12:31
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Re: bettina rheims?
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Da rho - milano
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Naturalmente non intendevo 'canzonare' luciano (che anzi rispetto molto nei suoi canoni estetici)...ridevo in senso buono, proprio perchè sono affascinato dalle parole 'difficili' .
E aggiungo che in realtà , pur se lo strumento tecnico è solo uno dei parametri che aiutano a fare grande un opera, sappiamo che spesso aiuta molto a creare quella componente di originalità  ed unicità  che non guasta.

Inviato: 2/5/2007 14:39
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Re: bettina rheims?
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Io dico una cosa... questa storia che il mezzo non conta niente è una sciocchezza secondo me.
Anche usare una Holga o una Lomo denota una ben precisa scelta tecnica che si sposa con quel che si vuole ottenere.

Non c'è, non c'è mai stato, non ci sarà  mai e non potrà  mai esserci un "cosa" senza il "come". In fotografia come in una qualsiasi delle altre arti figurative; fa parte dell'homo faber in senso ampio (e quindi anche dell'Artista) e non mi si venga a fare il solito inutile raffronto con la scrittura ("nessuno ha mai chiesto a Dante con quale inchiostro ha scritto la Divina Commedia") perché del tutto scollegato ed improprio, non essendo la letteratura un'arte figurativa (e anche qui...).

Sappiamo che anche gli artisti del Medioevo avevano ben precise preferenze, al limite della pignoleria, per il dato materiale, il dato colore, etc.
Che poi lo strumento "non faccia l'opera" è evidente e non vale neanche la pena discuterne, ma è importante eccome... , poi le eccezioni esistono dappertutto, ma sono appunto eccezioni.

Fer

Inviato: 2/5/2007 14:52
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** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: bettina rheims?

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Citazione:

Xerces ha scritto:
Naturalmente non intendevo 'canzonare' luciano (che anzi rispetto molto nei suoi canoni estetici)...ridevo in senso buono, proprio perchè sono affascinato dalle parole 'difficili' .


No no, l'espressione non era di Luciano, che l'aveva solo presa a prestito per ribaltare un discorso, ma insomma, non importa, ci siamo annodati gia' abbastanza in questa storia..

Inviato: 2/5/2007 15:47
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Re: bettina rheims?
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Citazione:

Fer ha scritto:
e non mi si venga a fare il solito inutile raffronto con la scrittura ("nessuno ha mai chiesto a Dante con quale inchiostro ha scritto la Divina Commedia") perché del tutto scollegato ed improprio, non essendo la letteratura un'arte figurativa (e anche qui...).




Ed anche in questo caso secondo me il mezzo potrebbe apportare delle differenze al processo espressivo...sembrerà  paradossale, ma quando mi occupavo di poesia, e già  cominciavano ad arrivare i primi pc con i programmi di videoscrittura,inizialmente non potevo scrivere se non con la "solita" penna ed il mio taccuino di carta, mettermi davanti ad un monitor significava per afasia e balbettio ...poi poco a poco mi sono "assuefatto" ai pc ed alla videoscrittura, però questo ha modificato in qualche modo il mio approccio alla scrittura ed al momento espressivo, penso solo alla scomparsa delle cancellature in caso di verso rifatto/riscritto, quelle rigacce a penna che a volte erano anche graffito, vortice in cui perdere lo sguardo e la mente, traccia indelebile di un tentativo abortito, là  dove con il pc basta fare canc e tutto sparisce...





Inviato: 3/5/2007 16:07
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Re: bettina rheims?
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E ancora di più per chi scrive romanzi... non so se con la stessa determinazione si prova a spostare un periodo o a modificare una frase con penna, carta e calamaio rispetto a quanto si "osa" usando un PC con word processor che ha gli undo, i salvataggi con versione etc. Per questo dicevo "e anche qui".

Senza poi contare la scrittura creativa che sfrutta anche la forma del testo, i colori (pensiamo a certe pubblicazioni per bambini con i testi nei vari colori a seconda del personaggio che parla), delle illustrazioni...

Ma non c'è neppure bisogno secondo me di scomodare le arti non figurative.

Fer

Inviato: 3/5/2007 16:26
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Re: bettina rheims?
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Secondo me il problema del mezzo espressivo è comune a tutte le arti, figurative e non... In realtà  il mezzo è solo un modo specifico per esprimere la creatività : la musica, la poesia, la fotografia.... Ma il "travaglio creativo" è il medesimo...e forse non dipende tanto dallo "strumento" (macchina fotografica, penna, pc....), quanto dalla "chiarezza di visione"....
In fotografia ci sono le "varianti fotografiche"....in letteratura ci sono le "varianti poetiche" (ne sono pieni i manoscritti di qualunque autore...)....ma la fatica nel tradurre il "lampo creativo" è la medesima....

Quando al fatto che la letteratura sia un'arte non figurativa....fose....ma che dire delle sceneggiature? Credo che per scrivere una sceneggiatura si debba avere un grandissimo senso dello spazio, delle immagini, del ritmo. O della poesia, che è, spesso, "pura musica e immagini"?
Vi propongo queta intervista a Vincenzo Consolo, che parla proprio del rapporto tra letteratura e immagini....

http://www.italialibri.net/interviste ... onsolo61.html#Top_of_Page

ciao!
Ale


Inviato: 3/5/2007 21:41
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Re: bettina rheims?
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"Ma tutto questo che mi passa dentro agli occhi, e che io pure decifro con esattezza minuziosa, è così rapido che è solo un colore: è il malva del mattino sull’altopiano, è lo zafferano dei campi, è l’indaco di una notte di settembre, con la luna appesa all’albero sullo spiazzo di fronte alla vecchia casa, l’odore forte della terra e il tuo seno sinistro che io amavo con maggiore intensità , e la vita era lì, placata e scandita dal grillo che abitava accanto, e quella era la notte migliore di tutte le notti, perché era una notte liquida come la polpa di un’albicocca."
(brano tratto da "Messaggio dalla penombra", dalla raccolta "I volatili del Beato Angelico" di A. Tabucchi)

....poesia per immagini....

ciao,
Ale

Inviato: 3/5/2007 22:13
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Re: bettina rheims?
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Citazione:

Roots ha scritto:
"Ma tutto questo che mi passa dentro agli occhi, e che io pure decifro con esattezza minuziosa, è così rapido che è solo un colore: è il malva del mattino sull’altopiano, è lo zafferano dei campi, è l’indaco di una notte di settembre, con la luna appesa all’albero sullo spiazzo di fronte alla vecchia casa, l’odore forte della terra e il tuo seno sinistro che io amavo con maggiore intensità , e la vita era lì, placata e scandita dal grillo che abitava accanto, e quella era la notte migliore di tutte le notti, perché era una notte liquida come la polpa di un’albicocca."
(brano tratto da "Messaggio dalla penombra", dalla raccolta "I volatili del Beato Angelico" di A. Tabucchi)

....poesia per immagini....

ciao,
Ale



bello ...ma, ehm...cioè??? Per non essere OT devo chiederti con che pennino è stato scritto? O forse è il colore dell'inchiostro l'elemento discriminante?

Se nella scrittura i mezzi non contassero nulla, perchè siamo così affascinati dagli "originali" delle varie opere? E leggere "L'infinito" a stampa è davvero uguale che leggerlo avendo in mano il foglio scritto da Leopardi?
E una lettera d'amore (quando ancora si usavano) ci provoca la stessa emozione se ciclostilata?

Inviato: 3/5/2007 23:28
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Re: bettina rheims?
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Giusto giusto stragiusto.....

Ora provo ad esprimere un altro concetto, tramite la linguistica, se ci riesco....vediamo....

La poesia è, in linguistica, il significante, cioè il mezzo, come un qualsiasi segno linguistico.....il fatto che sia scritta da Leopardi, con un contenuto che noi sappiamo già  essere carico di emozioni è il "significato".... ma è il contenuto a trasformare il significante (lettera) in significato (poesia di leopardi carica di mistero, emozione, ricordo, desiderio)....
.....

Quindi potremmo dire che, senza contenuto, cioè senza emozioni, ricordi, desideri, senza slancio vitale e onirico, il significante, di per sè, è vuoto, privo di vita....

Spero che Saussure non stia "saltando" nella tomba....

Ale

Inviato: 3/5/2007 23:57
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Re: bettina rheims?
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Però tornando a bomba:

è lo stesso leggere che so, Il Cantico delle Creture su un manoscritto miniato del Cinquecento, e leggerlo su un tascabile dalle pagine gialline in corpo 9?

E per l'autore, sarebbe stato lo stesso comporlo con una penna d'oca su pergamena o dettandolo al Voice Type 2007?

E questo appunto forzando la mano, perché l'arte figurativa vera e propria per definizione è ben più legata al mezzo tecnico; e ancora più vi è legata, sempre per definizione, la Fotografia, essendo ottenuta per procedimento appunto tecnologico.

Quindi per riassumere, mentre sono d'accordissimo nello stigmatizzare l'eccessiva sottolineatura data alle tecniche di ripresa e stampa rispetto al contenuto dell'opera, alla poetica, al messaggio, alla visione dell'autore, non sono però d'accordo nel relegare la tecnica e gli strumenti ad un ruolo marginale. E' l'occhio del fotografo che vede la scena, ma è l'obiettivo che la cattura e la pellicola o il sensore che la registra... eccome se contano e se fanno consapevomente parte delle scelte dell'autore.
Il resto per me è snobismo.

Fer

Inviato: 4/5/2007 10:41
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Re: bettina rheims?

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8/10/2006 17:44
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Bisognerebbe occuparsi della relazione autore-strumento e di come questa relazione produca il prodotto. (chiamate artista, l'autore o opera d'arte il prodotto, per me fa lo stesso)
Discutere se la tecnologia sia più o meno importante mi sembra un affossamento, un cacciarsi in un buco nero.
Consiglio la lettura di Charles Goodwin, Il senso del vedere, Meltemi, testo dove Goodwin si occupa di capire come le pratiche della visione nascono e trovano un loro senso all'interno di ambienti, nei quali la tecnologia diventa uno degli elementi fondanti, insieme alle relazioni e al linguaggio. E parliamo di pratiche legate alla ricerca scientifica, dove i "macchinari" diventano delle vere e proprie soglie per guardare al di la un mondo che non si vede se non con quegli strumenti. E mi sembra che l'approccio possa essere utile anche ai fotografi che guardano il mondo attraverso un piccolo o grande rettangolo. Anche la previsualizzaione tanto decantata é, di fatto, un modo di guardare la realtà  che fa riferimento a tecniche (zonale) e a tecnologie. Per cui...
bs
marco

Inviato: 4/5/2007 11:11
La fotografia non si domina: corre da sola e l'uomo la segue in ritardo e mai come oggi.
A. Gilardi

www.mbphoto.it
www.flickr.com/photos/marcofluens

..................
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