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Hiiiiiii....e' abituato a ben altro....mica hanno 43° ( alcoolici ) i fumi di camera oscura...
Renzo

quoto falcopardo e phstef
le pinze tergifilm è meglio se non le trovi
un ultimo bagno con imbibente e/o acqua demineralizzata sono molto meglio e non rischiano di rigare il negativo



cmq sono rimasto sorpreso dal tempo di lavaggio di soli 2 minuti che mi sembrano del tutto insufficenti. personalmente a meno di non utilizzare anche l'hypo clear farei minimo una decina di minuti di lavaggio

azz sono abituato a ben altri fumi eterei ehehehe

bene bene domani do il via al prossimo rotolino con le idee un pò più chiare, azz l'acqua distillata sà do ve trovarla ehehehehehehehe

domandona finale...per ora, quali parametri per giudicare un negativo B/N, visto che non trovo più l'ingranditore e quindi posso solo scansionare?

<b>GRAZIE</b> a Tutti

a presto,ric
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Azz........... non mi ero accorto di questo particolare, hai perfettamente ragione io sinceramente lavo anche 40 minuti i negativi, questo potrebbe essere il vero problema.
Ciao
Stefano

Ciao Ric,
parametri ?
densitometro
a occhio potresti vedere se il velo della pellicola è ok, cioè con una buona trasparenza.
Che le scritte (t-max 100 kodak) sul bordo del film siano ben evidenti e con il giusto contrasto.
Che ci siano le giuste gamme tonali e non troppo contrasto ( lo vedi nei grigi medi del negativo), usa una loupe.
Ciao
Stefano

Parlo per sentito dire, ma avere negativi un po' più leggeri di quanto faresti per la stampa in camera oscura ti dovrebbe aiutare nella scansione.

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grazie stefano, ora no ho il negativo sottomano, domani mattina controllo.

a presto,ric
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neg più leggeri


a presto,ric
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io metto le lastre nella lavatrice verticale che uso per le stampe e me le dimentico


con il 35mm usavo (è da una vita che non ne sviluppo una) il metodo della Ilford che con alcuni cicli di agitazione della tank ed un paio di cambi d'acqua ti dava una pellicola lavata
il risparmio di acqua e di tempo non era male

va bene va bene...laverà mooooooooolto di più


a presto,ric
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.......... pensavo di essere l'unico
ciao
Stefano

Anch'io apro il rullino: prima lo battevo contro una superficie dura dalla parte in cui sporge il rocchetto e facevo saltare via il "tappo" superiore, poi dopo la terza ingessatura della mano sono passato al cavatappi.

Direi che ti hanno detto tutto: volendo, dopo l'"ammollo" in acqua e imbibente puoi passare delicatamente la pellicola tra due dita per togliere il grosso dell'acqua.

Domanda: sento sempre parlare dell'antialo ma non so cosa sia e a cosa serva... Cosa sono gli "alo" da combattere?

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con questa domanda vincerà il premio di idiota dell'anno ma...
tu le lastre come le ripeschi?

una piccola 13x18 persa in fondo ad una stretta lavatrice 30x40 non è facilissima da tirar fuori

Ciao, per le t-max come gli altri ti consiglio un buon tempo di fissaggio(il doppio rispetto alle altre pellicole) e un buon lavaggio, ti consiglio anche dopo il fissaggio di sciacquare la pellicola per 3 minuti(oppure 3 cambi di acqua nella tank per un totale di tre minuti), poi tre minuti di hypo clearing ed un lavaggio di 10 minuti(più tempo rimane l'emulsione nell'acqua o bagnata meno nitida e più gonfia l'emulsione sarà ) dopo il lavaggio un bagno in acqua distillata ed imbimbente(attenersi alle raccomandazioni della casa produttrice, un alta concentrazione puà macchiare i negativi),appendere e passare gentilmente le dita per rimuovere l'eccesso di liquido e schiuma(io personalmente mi bagno le dita nell'imbimbente e acqua distillata). Io i feltrini dei rotolini gli distruggo completamente.
Lo strato antialone serve a migliorare la nitidetta dell'immagine fotografica, che in caso verrebbe influenzata negativamente da due aspetti ottici, quello di diffusione e quello di riflessione.
L'alone di diffusione si produce con la diffusione della luce nello strato di emulsione.
L'alone di riflessione è prodotto dai riflessi della luce della parte posteriore della pellicola,
quindi la protezione degli aloni viene aggiunta al emulsione, durante il trattamento lo strato antialone si scolorisce, e lascia visibile solo il negativo e la sua base(grigia o altre colorazione, che funge anche questa come una protezione dagli aloni).

MIIIII ho fatto quasi una lezione .......chiedo venia......

Ciao

Stefano

Ciao Scalper,
Le mie 8x10 le metto nella lavatrice per il lavaggio della carta inseriti nei telai per lo sviluppo in tank, che praticamente sono dei rettangoli in acciaio.
Ciao
Stefano

Ciao Stefano,
Tu scrivi che un lungo lavaggio puà ridurre la nitidezza del negativo, potresti cortesemente dirmi qualcosa in più magari con qualche esperienza personale che hai avuto.
Quanto stimi il lavaggio max ?, pensi che la cosa sia valida anche in sviluppi molto lunghi (12-15 minuti) dato che non sono proprio acqua ?
So che il negativo in acetico per tempi lunghi (oltre 3 minuti) puà creare qualche problemino.
Grazie
Ciao
Stefano

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...Un paio di minuti?!!!!


Paolo

Ciao Stefano,
Si il lavaggio molto prolungato dei negativi(tempi lunghi diciamo 50 minuti in su) gonfiano l'emulsione e quindi si ha una perdita di acutanza, mi diventa difficile spiegarti come, diciamo che ingrassa molto e quando dimagrisce, non tutto torna perfettamente al suo posto, , (stamani la colazione è stata piuttosto pesante).
Io il lavaggio massimo delle pellicole lo stimo in 15 minuti(non ho mai avuto problemi).
Si lo penso anche degli sviluppi molto lunghi possono influenzare l'acutanza deli film, qui però penso anche che dipenda molto dal tipo di sviluppo. Per esempio qualche volta ho usato la tri-x esposta a 500/600 iso e sviluppata in HC110 dil A per 4 minuti, viene fuori per me un negativo che è uno spettacolo, di riesce a tirare fuori un 50x40 da una pellicola 35mm, la grana è meravigliosa e anche i toni che si possono ottenere, pensa che tutto il tempo di sviluppo dura dallo sviluppo al lavaggio finale 30 minuti!
Non so bene cosa succede se il negativo sta troppo tempo in acido acetico, comunque, io personalmente uso il bagno di stop per 30-60 secondi, mai di più.
Tutto questa " razionalizzazione"mi è stata insegnata da James Megargee and Willie Osterman, durante le mie estati di foto e stampa, qui ho imparato molto, non tanto nella tecnica, ma un metodo di lavoro, per ottenere il massimo con il minimo, Megargee mi ripeteva sempre:"il minimo, il minimo, il minimo di tutto", ovviamente senza nessun discapito della qualita' dell'immagine ne della qualita' di archiviazione.
Comunque una procedura del tipo:
Sviluppo(dipende) - Bagno di arresto 60 sec - Fissaggio 4/5 minuti(doppio per t-max)-lavaggio 3 minuti - 3 minuti di hypo cleaner e un lavaggio di 10/15 minuti, un passaggio in imbimbente e l'asciugatura per mè è valida.

Saluti

Stefano

Citazione:
avendo sempre sviluppato solo in bacinella i telai non li ho

cmq volendo provare immagino si trovino per pochi euro su ebay

grazie
Enrico

azz continuate continuate continuate



a presto,ric
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