Azz visto le richieste in tal senso e viste le numerose e qualificate presenze su fotoavventure, pregherei esperti in materia di illumininarci sulla normativa italiana vigente in questi campi:

fotografia delle persone, doveri e diritti

fotografia di complessi industriali eseguita da territorio esterno agli stabilimenti stessi, come comportarsi.

da parte mia offro consulenza anestesiologica nel caso voleste diventare donatori d'organo, oppure semplicemente provare l'ebrezza di una sniffata endovenosa di pentothalketaminafentanylsolfatodimorfina etc. etc. ehehehehe

a presto,ric
www.grandespirito.it

ciao RIC,
se ti servono due strumentisti...chiamaci. (fino a qualche tempo fa ero bravissimo, ora guardo dentro alle persone da un'altra parte)

Avresti anche un po' di Propofol o Diprivan che dir si voglia?

Dicono che lasci degli effetti molto simpatici...

Eh sì serve proprio consulenza... Io sono uno di quelli che ha soffiato sulle ceneri Però meglio informarsi.... almeno ci si prepara

Rispondo volentieri all'invito di rictro.
Per cominciare, distinguiamo le fotografie scattate a persone da quelle che rappresentano cose (che siano insediamenti industriali, fabbriche, abitazioni o altro).

1) per le prime, occorre tenere presente che la legge tutela il diritto all'immagine, per cui chiunque puà legittimamente rifiutare di farsi fotografare. Fanno eccezione le persone "pubbliche" per le quali tale diritto è attenuato, dovendosi contemperare con l'interesse della collettività  a conoscere le vicende e le immagini del personaggio noto. Ovviamente, in tutti i casi, chiunque fotografiamo, la fotografia non puà essere diffusa se riveste carattere ingiurioso o diffamatorio (cioè se l'immagine risulti ridicola, ovvero fonte di disagio o di vergogna).
Dalla violazione di queste regole sinteticamente esposte possono derivare responsabilità  sia civili (richiesta di risarcimento di danni) che penali (querele per diffamazione, ecc.).

2) non ci sono problemi se si vogliono fotografare edifici (che siano insediamenti industriali o altro) dall'esterno, ovviamente a maggior ragione se si tratta di edifici in disuso. Il proprietario che avesse qualcosa in contrario deve provvedere a porre degli espliciti divieti ben visibili, ed anche in tal caso non sono comunque sufficienti a impedire la fotografie dall'esterno, ma possono essere fonte di seccature e discussioni con eventuali sorveglianti.Fanno eccezione gli edifici pubblici a destinazione di tipo militare, per i quali l'autorità  puà comunque imporre dei limiti e dei divieti che vanno rispettati.
Anche fotografando gli immobili, occorre tenere presenti i limiti di cui ho detto prima circa il diritto all'immagine delle persone che si trovino all'interno dell'edificio: se fotografo dall'esterno con un tele da 800 mm e carpisco l'immagine di coloro che si trovano dentro attraverso la finestra, posso trovarmi di fronte alle responsabilità  civili e penali di cui ho detto prima, anzi in tal caso il fatto stesso di fotografare dall'esterno per catturare immagini di chi si trovi all'interno, integrerebbe l'ipotesi del reato di cui all'art. 615 bis del codice penale ("chiunque, mediante l'uso di strumenti di ripresa visiva o sonora, si procura indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata svolgentesi nei luoghi indicati nell'art. 614, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni"); i luoghi indicati nell'art. 614 c.p. sono le abitazioni e i luoghi di privata dimora, cioè quelli dai quali si ha il diritto di escludere chiunque altro.
Se per fotografare ci dobbiamo introdurre in un luogo privato scavalcando recinzioni o comunque facendo ingresso in spazi chiaramente non di pubblico uso, possiamo incorrere in responsabilità  (e comunque in seccature), anche se - per i luoghi non destinati a privata dimora - non si incorre nel reato di violazione di domicilio.

Ci sarebbero tante altre cose da dire, ma per il momento spero che quanto ho detto sia utile.
Ciao a tutti
Paolo

Vedi? Ti dovevo abbracciare già  a tavola ad Artimino, così adesso non dovevo aspettare il prossimo raduno!!!!
Grazie!!!!!!!!!!!

Fer

Ric,
io me lo porterei direttamente dietro alla prossima uscita....
Renzo

Approposito!!

Sarà  il caso di aprire un thread sull'uscita di Piombino?
Per non "inquinare" questo che mi pare assai interessante, meglio lasciarlo focalizzato.

Fer

azz paolo ha proprio ragione fer, dovevamo abbracciarti già  ad artimino eheheheheh, quasi quasi mi faccio tatuare la tua risposta sulla schiena così ho sempre con me un pò di normativa ehehehehehehhe


ti ringrazio per la risposta, sicuramente le cose da sapere sono molte di più, ma intanto è già  un ottimo inizio.


presto,ric
www.grandespirito.it

Quello che dice Paolo direi che in linea di massima è corretto (questo infatti cita la legge) il problema grosso è che non esiste una chiara legge quadro e non è mai stato legiferato se non a spizzichi e bocconi.
Basta vedere l'ambiguità  del poter fotografare i personaggi famosi (i famosi VIP) vi posso garantire che la situazione è di una delicatezza impressionante.....spesso vedo tanti fotoamatori che si trovano a fare foto di VIP senza alcuna autorizzazione (a parte le patacche incredibili che si mettono al collo tipo tessera TAU visual, FIAF....amici del gnocco fritto) e che scattano allegramente.....spessimo non succede nulla per il semplice fatto che vengono bollati da chi di dovere per degli innocui sfigati.....ma se questi poi vendono le foto sono cavoli amari sia per loro che per la testata che ha pubblicato, ecco perchè ad esempio raramente le testate acquistano immagini dai non professionisti.

Per quanto riguardo il punto 2 la cosa è mostruosamente complessa.....io ho un amico che ha avuto problemi perchè ha fatto delle foto di moda con lo sfondo di una bellissima casa alpina....peccato che la ci vivesse un collaboratore di giustizia....in svizzera ci sono finte malghe che in realtà  sono obbiettivi militari.....

In pratica vale sempre e comunque la pena chiedere il permesso qunado si fotografano soggetti isolati o particolari.....poi stà  tutto al buon senso dell'italico fotografo....

P.S. visto il titolo del 3ad tengo a precisare che fotografo io fui e sono solo esperto nell'illuminare teneri cu****i tutti ignudi ....riporto solo le miei esperienze personali di vissuto professionale...e quindi non mi fregio di essere esperto di legge, ci mancherebbe..

Forte dell'esperienza di Berengo Gardin, mi sento pronto ad affrontare tribunali per le mie foto.

Nella pratica - la grammatica legale è altra cosa - se dovessi chiedere una liberatoria ad ogni soggetto fotografato, almeno il 95% del tempo impiegato sul campo verrebbe utilizzato per chiedere liberatorie e spiegare perché. Considerando inoltre che la legge sulla privacy pone dei paletti anche per la raccolota dei dati sensibili (non e cognome ecc..) c'è comunque una evidente contraddizione.

Le foto scattate per la mostra (ALCUNE DELLE QUALI VISIBILI SUL CORRIERE DELLA SERA e SU Roma One ritraggono quasi sempre soggetti umani. Non ho nessuna liberatoria.

Attraverso la pratica delle liberatorie morirebbe il reportage

Hai ragione Franz e difatti io ho scritto che i magazine preferiscono il materiale dei professionisti.....non dimenticarti che tu hai sia lo status di fotografo professionista che di giornalista ed agli occhi del legislatore/magistratoditurno non è cosa da poco!!!

Tu credi che se "pizzicano" un Gianni Berengo Gardin a fare delle foto in una stazione una volta chiarito chi lui sia abbia lo stesso trattamento del Sig. Frescobaldo di Velletri di professione calzolaio? io credo di no!!

Ergo.....okkio gente okkio....

Sinceramente, me ne frego di cosa interpreta il poliziotto di turno, con tutto il rispetto per il suo lavoro.
La legge italiana parla chiaro, come Paolo ci ha cortesemente chiarito; tra l'altro il codice civile ha vari riferimenti a cosa sono e cosa non sono obiettivi protetti per legge, e quali sono gli obblighi dei responsabili di tali luoghi per rendere effettivo un divieto a riprendere.
Visto che c'è una legge, se fotografo un complesso industriale dove non c'è un "esplicito e visibile" divieto a fotografare, e qualcuno mi dice qualcosa, arrivo fino in fondo e porto tutti in tribunale.

Le perquisizioni non mi hanno mai spaventato e non cominceranno a spaventarmi alla soglia dei quarant'anni... poi è ovvio che un po' di buon senso serve sempre.



Fer

Fer
io sono un sanguigno e quindi concettualmente sono vicino al tuo pensiero....però....però....tu hai mai subito una perquisizione all'attrezzatura e allo studio da parte delle forze dell'ordine? io personalmente no ma ho assistito a quella del mio migliore amico e da allora mi è venuta la fobia (se vuoi poi ti spiego anche il perchè).

riguardo ad obbiettivi strategici e affini cambiano spesso a secondo anche dei vari tipi di allerte antiterrorismo e affini, quindi verissimo quello che dice Paolo (cita gli articoli di legge) ma a titolo di cautela non bastano....

In tribunale per certe cose è il caso di evitare perchè
1. costano
2. rischi pesantemente di avere torto.....a volte basta una micragnosa pubblicazione sulla gazzetta ufficiale e passi nel torto marcio....


Comunque non ho detto di diventare fobici ma solo più accorti e ginnici perchè la disciplina giuridica non è poi così chiarissima (a detta di avvocati specializzati).

Come dicevo Roberto, io non mi metto a fotografare zone militari o strutture che riportano chiaramente il divieto di fotografare.
E non mi metto a fotografare complessi industriali che notoriamente e/o palesemente lavorano su cose delicate (es. lo stabilimento che produce vettori per l'ESA situato a Valmontone) anche se non ci sono divieti, ma su tutto il resto, non me ne importa niente, non mi importa quanto costa e non mi importa quanto possano cercare di intimidirmi: se uno comincia a rinunciare ai propri diritti costituzionali e alle proprie libertà  di cittadino, faticosamente conquistate nel corso dei secoli a prezzo anche di tante vite umane, allora tanto vale vivere in un paese dittatoriale e accettarne coscientemente pregi e difetti.

Ho fatto tante scelte di vita in questo senso (tra cui un duro servizio civile, e avrei voluto vedere tanti militari al mio posto nei servizi sociali di un piccolo paese a 400km da casa) e certo non tornerà indietro adesso. Poi ognuno è libero di fare come gli pare, per carità , anche evitare di guardar fuori dal finestrino del treno perché potrebbe esserci un commando dei servizi segreti in azione proprio lì davanti e non si sa mai, potresti aver visto troppo...



Fer

Fer
OK ma non ti incazzare ......qualcuno a chiesto ed io ho dato la mia libera opinioni proprio in virtù dei diritti democratici ed inviolabili di cui tu giustamente accenni.
Faccio però presente che qualcuno parlava di fotografare furbescamente centrali nucleari, industri chimiche e altri che andavano a fare fotografie dall'aereo con assoluta leggerezza......io ho detto la mia, dopo ci mancherebbe ognuno è libero di far quello che ritiene, ma allora non ha senso partecipare in Topic in cui si mettono a fuoco delle problematiche non sentite.....con questo non vuol dire che uno è più o meno furbo ma solo che si seguono strade diverse....io quando posso evito il "casino" se proprio non mi è indispensabile, se invece ritengo indispensabile o che mi venga leso qualche mio diritto allora scendo in campo con il giacconwe imbottito di tritolo.....

Buona luce a tutti e qualsiasi cosa voi vogliate fotografare.

A me è successo una sera sul porto della città  dove vivo, sull'adriatico.
Avevo notato una bella luna vicino al faro e la stavo fotografando quando si è fermata una macchina: è sceso un'uomo vestto con abiti civili il quale qualificandosi come il sovraintentente guardiacoste "tal dei tali" mi ha ricordato che sul porto non si possono fare foto. E' una vita che le faccio...

Io gli ho risposto che non stavo fotografando il porto o le imbarcazioni ma la luna
Prima mi ha risposto che potevo fotografare poi ha cambiato parere è mi ha consigliato di allontanarmi in quanto il comandante del porto non gradiva.
Non ci sono appositi cartelli che lo indicano, inoltre è un porto peschereccio e da diporto, non militare, pur essendoci una capitaneria.
Non avevo proprio voglia di mettermi a litigare con la gente di una determinata parte dell'Italia, e così sono andato sulla spiaggia a scattare.

A me è successo una sera sul porto della città  dove vivo, sull'adriatico.
Avevo notato una bella luna vicino al faro e la stavo fotografando quando si è fermata una macchina: è sceso un'uomo vestto con abiti civili il quale qualificandosi come il sovraintentente guardiacoste "tal dei tali" mi ha ricordato che sul porto non si possono fare foto. E' una vita che le faccio...

Io gli ho risposto che non stavo fotografando il porto o le imbarcazioni ma la luna
Prima mi ha risposto che potevo fotografare poi ha cambiato parere è mi ha consigliato di allontanarmi in quanto il comandante del porto non gradiva.
Non ci sono appositi cartelli che lo indicano, inoltre è un porto peschereccio e da diporto, non militare, pur essendoci una capitaneria.
Non avevo proprio voglia di mettermi a litigare con la gente di una determinata parte dell'Italia, e così sono andato sulla spiaggia a scattare.

Ciao a tutti pur essendo laureato in legge non ho avuto tempo per controllare una legge Ronchi!! che secondo gli addetti alla Soprientendenza del Ministero dei beni culturali VIETA DI FOTOGRAFARE I MONUMENTI DEI fORI IMPERIALI DI ROMA!! . A parte il fatto che questa legge se esiste la ritengo super-ingiusta!! voglio fare una semplice domanda!! CHI CONOSCE QUESTA LEGGE RONCHI ??? PER FAVORE INDICATEMELA SE ESISTE E SE DAVVERO VIETA DI FOTOGRAFARE COL TREPPIEDI!!!! nON VI RACCONTO LA MANCANZA DI educazione delle persone che mi hanno chiesto il permesso che sembrerebbero lavorare per il Ministero !! visto che non si sono qualificate! ne avevano divise e solo in un caso avevano un cartellino con scritto Sovrintendenza(piccolo piccolo in basso!) ! senza che vi fosse alcun nome o qualifica!
Vi dico solo che queste persone si sono presentate senza qualificarsi in malo modo!! e piglio autorevole come se fossero a casa loro! Ma insomma dove sono finite le buone maniere???
Adesso è vietato fotografare col treppiedi pure i monumenti!! vuoi vedere che fra poco dovrà chiedere la licenza per il "Porto di Treppiedi" e fare relativa denuncia al commissariato!! Questa legge la chiamerrano legge "Vattelapesca" invece di legge Ronchi! Spero qualcuno mi informi su questa legge che vieta di fotografare i momumenti! col treppiedi sempre che esista!!!

Sono due cose separate: esistono limitazione a fotografare certi monumenti ed esiste un regolamento comunale che vieta l'uso del treppiedi.
Se poi le sommi insieme fai proprio a cercar guai!

Comunque sul forum ne abbiamo già  parlato, se fai un Cerca sicuramente trovi diverse cose.

C'è la legge Ronchey (non Ronchi) e il decreto Galasso, per quanto riguarda i monumenti.

Fer

Mi sembra tutta una follia . La legge Ronchey (é una legge o un DM?). è quella che voleva portare in utile i musei con le caffetterie ed i book shop. Un tempo si diceva che in uno stato democratico è tutto lecito tranne quello che è espressamente vietato e che i divieti devono essere motivati, legittimi e resi noti nei dovuti modi. Per conto mio un divieto comunale di utilizzare il treppiede - non per organizzare un set, naturalmente - equivale al divieto di usare la penna stilografica o la cravatta. E' illegittimo, e basta. Quanto alla segretezza dei luoghi, avete mai dato un'occhiata a Google Earth? Se puntate la segretissima base USA di Aviano, tanto per fare un esempio, potete vedere, gratis e senza pericolo, non solo tutta la struttura, ma anche gli aerei e quelli che ci girano attorno. Almeno sulle vecchie carte dell'Istituto Geografico Militare le nostre scalcinate caserme erano indicate come frutteti o altre amenità  bucoliche; eppure, nonostante queste astute precauzioni, abbiamo perso la guerra.
Umberto