In teoria sapete già  tutto di noi, dagli articoli che scrive Marco, dai suoi interminabili post sul forum (sì, è un chiaccherone così anche in casa!!!), dal "Chi siamo", però è vero che io sono forza assente a causa degli impegni di lavoro e quindi i "veri" webmaster sono Marco e Roberto (però vi leggo e seguo ogni volta che posso!!!), quindi ho pensato di presentarmi velocemente, in realtà  presentando la coppia fotografica Cristina/Marco, magari posso rivelare particolari di cui Marco non vi ha parlato.
Dovete sapere che come fotografi nasciamo molto tardi, in realtà  ci siamo sempre dedicati ad altre forme di espressione, io alla pittura con scarsissimi risultati, Marco alla poesia con risultati decisamente rilevanti a livello nazionale.
Entrambi però siamo sempre stati dei grandi appassionati di trekking, nello specifico di trekking nei deserti, e quindi abbiamo frequentato per anni i deserti del Sud Ovest degli Stati Uniti ma portandoci dietro la solita macchinetta per fare foto turistiche senza nessuna pretesa.
Un giorno però decidiamo di entrare nella galleria di un certo Fatali, eravamo a Page (adesso quella galleria è stata chiusa) e per me è stata una vera folgorazione, sono rimasta affascinata e rapita da quelle immagini, anche alcune di luoghi che io e Marco conoscevamo bene ma che non avevamo ma "visto" così, li guardavamo con altri occhi, anche Marco era senza parole davanti a quelle cibachrome straordinarie, ed è subito nata forte in me la voglia di provare realizzare le stesse immagini, voglia che poi ha contagiato anche Marco.
Abbiamo avuto allora una brevissima esperienza con il 35mm prima e con il medio formato poi (6x6), ma abbiamo subito capito che non erano quelli gli strumenti di lavoro adatti per ottenere quello che volevamo (e che avevamo visto nella galleria di Fatali, lui usa l'8x10") e quindi, forse in modo un pò incosciente e con conoscenze tecniche molto ridotte, siamo subito passati al grande formato (4x5") che quindi è praticamente sempre stato il nostro formato esclusivo di lavoro.
A posteriori io penso che questa sia stata la nostra fortuna, perchè il grande formato ci ha costretto ad imparare e ad imparare in modo approfondito e senza barare, e poi il fatto di non avere paragoni significativi con sistemi più veloci e flessibili non ci ha mai fatto pesare le macchinosità  operative del grande formato, per noi metterci venti minuti per fare una foto, o realizzare una sola immagine in un pomeriggio di lavoro, è la cosa più normale del mondo, perchè noi abbiamo sempre lavorato così.
Come ben sapete abbiamo praticato per parecchi anni la fotografia di paesaggio portandoci sulle spalle il banco ottico nei deserti del Sud Ovest, nei luoghi più remoti ed inospitali e meravigliosi del pianeta, poi ad un certo punto la fotografia di paesaggio non è bastata più, imitare Fatali non faceva più per noi, ad entrambi, come per telepatia, è nata l'esigenza di un tipo di fotografia più personale e concettuale, come se le mai sopite istante artistiche che avevamo praticato nella pittura e nalla poesia fossero riaffiorate sotto nuove forme.
Ecco che allora, dopo vari tentativi e sudate riflessioni, ha cominciato a prendere forma il portfolio che Marco chiama "industriale", per me è solo il nostro portfolio attuale.
Questa è un pò la mia, la nostra storia...prometto d'ora in avanti di partecipare con più assiduità , spero capiate che a volte essere donna lavoratrice e donna di casa e fotografa non lascia troppo tempo libero...

Benvenuta Cristina,
Marco in effetti lo conoscevamo ( quasi) di gia', ma almeno a me interessava anche la sua altra meta', perche' in effetti parlava di te come la sua ombra, ma una ombra luminosa che aveva sempre con se'. E mi sembrava giusto che anche tu prendessi la parola, anche perche' se un giorno ci conosceremo di persona, e lo spero vivamente, non ci sia bisogno di tante presentazioni, essendo gia' amici da tempo.
Quindi quella contagiosa sei tu, che attacchi la malattia del grande formato. Io sono gia' malato grave, ma purtroppo ho anche la malattia del verde, che non va d'accordo con l'altra: se ne curi una l'altra si aggrava....
Di Marco non dici che ha anche una grande pazienza e un gran rispetto degli altri e della loro ignoranza, io ho provato a scalfire queste doti ma non ci sono riuscito, pur avendolo messo a dura prova.
Vorrei sentirvi dire pero' che non avete messo da parte le vostre passioni iniziali, che possono convivere alla grande con la fotografia, come abbiamo visto in altra parte del forum, anche se so per esperienza cosa vuol dire famiglia.
Un saluto ad entrambi con affetto

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archiviata la promessa




Gerry

Grazie Renzo...Gerry, spero di non deluderti ...

Renzo, io con la pittura ho smesso (non che sia una gran perdita per l'arte, tutt'altro!!), quando ho scoperto la fotografia mi sono subito resa conto che era quello che volevo, il mezzo di espressione giusto per me...Marco invece continua anche con la poesia, non ne puà fare a meno, è come l'aria per lui, e da quello che vedo, più che convivere, fotografia e poesia in lui si nutrono una dell'altra...

Vi invidio, io con la fotografia riesco per lo piu' a raccontare, a documentare, non riesco a trasferire in essa una sensazione propriamente artistica, e questo mi preclude in parte il vederla compiutamente nelle foto alrui. Mi ci vorra' un po' di esercizio....

Ciao Cristina, dai risultati che ho sotto gli occhi , vedo bene che il vostro sodalizio artistico funziona alla grande.

Ma, giusto per fare il "giornalista" ovvero il "rompiscatole", quanto e' (stato) facile per voi integrare le due personalita', i rispettivi interessi, approcci, insomma quali sono gli eventuali punti su cui vi capita di dover mediare ? (tipo se includere o meno le Hawaii tra le location da visitare.. )

Ciao Raffaello, aperta parentesi - la tua stampa del totem è magnifica, grazie!!!!!! - chiusa parentesi.

Guarda, tra me e Marco c'è una grossa intesa (Hawaii a parte) su cosa e come fotografare, è difficile da spiegare a parole perchè il tutto avviene a livello quasi telepatico.
Ti faccio un esempio: quando magari andiamo in giro senza meta alla ricerca di location siamo sempre entrambi attratti dal medesimo soggetto, del tipo che ci passiamo di fianco, entrambi ci vediamo la foto, un rapido sguardo d'intesa e poi cominciamo a montare la 4x5"...poi parliamo continuamente, cosa inquadrare, come inquadrarlo, che obiettivo usare, ed in questo dialogo a volte effettivamente ci possono essere dei pareri discordi ma poi alla fine, quello che risolve tutto, è il continuo altrenarci sotto il telo nero, il vetro smerigliato non inganna, quando la composizione c'è la vedi subito e magari ci si arriva per interazione reciproca...le uniche volte in cui siamo "sfasati" (Hawaii a parte e lo sottolineo ancora! Chissà  se Marco questa volta ci sente!!!!) è magari sugli aspetti più concettuali, sulle nuove strade da percorrere, sulla direzione in cui dovrebbe andare la nostra ricerca, Marco è sempre molto attratto dalle avanguardie, dagli esperimenti più arditi, dagli innovatori, ed è sempre molto curioso ed attento a quello che accade nel mondo dell'arte, e mi propone sempre nuovi artisti, nuovi fotografi, immagini e portfolio, che magari al momento non mi piacciono, però poi va quasi sempre a finire che mi ritrovo d'accordo con lui e comincio a farmi influenzare anche io dalle sue proposte artistiche, diciamo solo che i miei tempi di metabolizzazione del cambiamento e della novità  sono solo un pò più lenti ...

Una volta facevo anche il caricaturista...La cosa che mi e' venuta in mente leggendoti e' una vignetta con due persone sotto il panno nero alle prese con un banco....BI-OTTICO

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Citazione:



In definitiva, a parte la composizione che e' molto semplice, forse il punto di forza di quell'immagine e' di avere congelato una sorta di "attimo magico", secondo quello che e' stato il mio primitivo sogno nell'avvicinarmi alla fotografia.

Ciao Cristina,
Marco mi aveva già  raccontato come si è formata la vostra comune passione per la fotografia. Adesso ho anche la tua "versione dei fatti" che comunque è praticamente identica....E' abbastanza raro che in una coppia, pur se molto affiatata, si abbia una tale comunanza di interessi nella scelta delle attività  "ricreative" (se posso permettermi un termine così riduttivo, rispetto al reale valore ed impegno della vostra attività  fotografica !! ). E' davvero una fortuna che nel vostro caso, ci sia una tale coincidenza di passioni ed interessi artistici...Una fortuna per voi, ma anche per noi che possiamo ammirarne i risultati !
Ciao

Una risposta veloce prima di scappare al lavoro!!
Ti ringrazio Luciano per le belle parole, si, effettivamente mi considero fortunata a dividere una passione così bella con mio marito...Marco mi ha parlato molto con molto entusiasmo di te, dei tuoi ritratti bianco e nero, della tua 20x25cm , ho visto anche qualche scansione che gli hai mandato e quindi capisco il perchè del suo entusiasmo, sei veramente bravo ...

E'veramente bella questa vostra sintonia. Complimenti e buon lavoro (fotografico)

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Ti ringrazio anche a nome di Cristina ...

Ma te pensa... l'unica cosa su cui non abbiamo discusso (discusso, non litigato) la "mia" Cristina ed io è stato il pensare di poter andare alle Hawaii.
Forse lei non sa ancora che ci sono spiaggette in cui un sacco di persone vanno su e giù con tante belle vele su splendide tavole!

Mentre l'unica cosa sulla quale abbiamo litigato è stata la casa.. la sua casa, che ora mi impedisce di stare largo come quando ero nel mio mini appartamento.. largo per modo di dire, in quanto ero riuscito pure a piazzare una bici appesa alla ringhiera del soppalco.

Cari Cric e Marc, ho letto con curiosità  i vari post di questo forum, e mi è venuta voglia di passare al grande formato.. chissà  se in questo modo riesco a coinvolgere la mia Cric nella fotografia?

Mi immagino mentre praticate sotto il panno, sento la vostra complicità , la vostra empatia, e, un po' la invidio, sebbene a me, manchi proprio nulla.. eccetto il superamento dell'esame della scorsa settimana.

Anche io non posso che dire che è veramente bella questa vostra sintonia, e non posso che apprezzare anche la voglia di Cristina di averla voluta condividere con il mondo intero attraverso questo forum.

Grandi.. davvero grandi!!

Citazione:


Luca, grazie delle belle parole ...

Guarda, il grande formato potrebbe effettivamente essere uno strumento straordinariamente efficace per avvicinare ed appassionare alla fotografia persone che magari apparentemente non sembrano interessate, proprio perchè è così diverso, lontano da tutto ciò che normalmente il "profano" associa con la fotografia "normalmente" praticata dal compagno o dalla compagna...senza considerare che pèersonalmente trovo il grande formato molto "femminile", nel senso che lo trovo un modo di fotografare molto molto aderente alla sensibilità  ed alla preveggenza femminile...e poi è così sconvolgentemente coinvolgente nei suoi lenti processi compositivi ed espressivi che paradossalemente proprio chi è a completo digiuno di fotografia potrebbe trovarlo una specie di rivelazione, quasi che fosse come una forma di disciplina/filosofia personale all'interpretazione del mondo, là  dove il fotografo esperto avezzo alla velocità  e comodità  operativa dei formati minori potrebbe "soffrire" maggiormente nell'adattrasi alla metodicità  che il grande formato richiede...senza considerare poi che lavorando in coppia si possono equamente dividere le lungaggini e le fatiche di questo tipo di fotografia, a tutto vantaggio della piacevolezza dell'esperienza, in questo caso lavorare in coppia puà rappresentare un enorme vantaggio...guarda, io sono sempre molto disponibile a fare provare il grande formato a chiunque lo voglia fare, tu tra l'altro sei di Torino e quindi pure relativamente vicino, se ti va alla prima occasione in cui noi siamo dalle tue parti o tu dalle nostre, oppure anche all'ormai spero imminente primo incontro di Fotoavventure, sia tu che la tua ragazza potete mettere tranquillamente la testa sotto il telo nero ...

Grazie mille, Marco, per il Tuo invito e la Tua disponibilità .
Sono sicuro di una cosa: che finché non cambieremo casa, null'altro potrà  entrare in quella attuale... anzi, sarebbe meglio uscisse già  qualcosa.
Ed è un vero peccato, anche per la mia fidanzata, la quale, da ragazza, dipingeva sulla ceramica in modo veramente eccezionale ed ora non fa più nulla di tutto ciò.
La mia attrezzatura fotografica è costipata un armadio, ed ogni volta che ne devo prendere un pezzo devo spostarne altri centomila, ed il 50% delle mie riviste fotografiche (Vernacoliere incluso) è finito in cantina..
Il grande formato mi spaventa solo per il suo aggettivo!
Comunque, se il caso lo vorrà , non è detto che la testa sotto il telo non si riesca a metterla.
Ciao
BUONA PRIMAVERA!!

Luca