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1 Utenti anonimi
Chimici per pellicola e carta |
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Scusate le domande forse banali, ma credo che potete sicuramente aiutarmi:
1)Il bagno d'arresto che vorrei acquistare per le pellicole (Kodak MAX STOP) posso riciclarlo anche per l'arresto della carta da stampa (ILFORD MG RC IV satinata) o si tratta di due tipologie di bagno necessariamente differenti? Questo tipo di carte necessitano di chimici ad hoc? 2)Posso sviluppare tranquillamente le carte multigrade ILFORD utilizzando uno sviluppo non studiato per tali carte come il NORMATON ST-18 della ornano o devo usare uno sviluppo per carte multigrade come il BROMOR ST50? 3)Per quanto riguarda il fissaggio vorrei poter utilizzare il SUPERFIX F-205 della ornano sia per fissare le pellicole che per fissare la carta multigrade Ilford; controindicazioni? 4)Avete delle sequenze di chimici già collaudate da utilizzare per pellicola e carta o separatemente da consigliarmi? Stà per provvedere all'acquisto e vorrei metterci un minimo di avvedutezza. Premetto che sarei orientato verso chimici che una volta usati possano essere conservati e riutilizzati per un pò di volte al fine di ammortizzare le spese nella fase iniziale. Grazie a tutti. Ciao.
Inviato: 20/9/2006 16:12
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Re: Chimici per pellicola e carta |
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21/12/2005 19:54 Da Eindhoven, NL
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risposte da uno che smanetta da pochi mesi (prendile con le molle):
1) Puoi farlo tranquillamente. Io uso acido acetico per entrambe, credo che anche lo stop "pronto" sia "anda e rianda". 2) Qui ti rispondo sicuro. Ho usato entrambi i rivelatori con carta multigrade. Casomai considera che il Bromor è a tono freddo mentre il Normaton è a tono neutro, ma è solo questione di gusti. 3) Credo nessuna. Immagino però (mai usato il Superfix) che tu debba usare diluizioni diverse per carta e pellicola. 4) E toglierti così il gusto delle prove? Naaaaaaa...
Inviato: 20/9/2006 19:49
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Matteo Granum Salis (Argenti) Tessera C.F.A.O. n°10......... |
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Re: Chimici per pellicola e carta |
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Eh eh eh .. è vero, in fin dei conti il bello stà proprio nello sperimentare!
Inviato: 20/9/2006 20:41
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Re: Chimici per pellicola e carta |
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21/5/2005 16:44 Da Riviera del Brenta
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Ciao,
Secondo me hai messo troppa carne al fuoco. Non conosco il bagno stop che hai segnalato, io uso acido acetico che per le pellicole è più diluito e con le carte è meno diluito, è strano che nella confezione non ci siano istruzioni particolari per l'uno e l'altro, eventualmente la diluizione che usi per la pellicola va bene anche per le carte il contrario potrebbe essere rischioso. I chimici ad hoc (come dici te) non sono indispensabili, io personalmente uso il neutol per quasi tutte le carte che ho, perciò penso che quello che hai va più che bene. Per il fissaggio il discorso è un pò come il bagno di arresto, dovrebbero esserci le diluizioni per il negativo e la carta sulla confezione o su internet. Per quanto riguarda il punto 4 direi che coppi pellicola- rivelatore c'è nè siano migliaia io fossi in te comincerei con le pellicole più standard tipo l'FP4 sviluppata in ID11 o D76. Io fossi in te il discorso "ammortizare" lo prenderei con le pinze, usa magari un sviluppo come l' HC-110 della kodak ma assolutamente usa e getta, diverso il discorso con il bagno stop (io uso l'acido acetico in diluizione) e il fissaggio (io uso l'Hypam dell'ilford sia per il negativo che per la carta) Ciao Stefano
Inviato: 20/9/2006 22:13
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..................... In un mondo dove tutto cambia rapidamente dedicatevi qualcosa in grado di fermare il tempo........... ... Tessera C.F.A.O n°1 ......... ... |
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Re: Chimici per pellicola e carta |
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Il MAX STOP è un bagno di arresto con indicatore, cioè diventa viola quando la sua acidità diminuisce. Per le pellicole è assolutamente inutile, dato che è meglio usarlo usa e getta.
E' abbastanza costoso e va diluito 1+15. Il normale acido acetico glaciale, con un odore più pungente che se annusato direttamente alla bottiglia provoca addirittura un dolore al naso, è decisamente più econmomico, alla diluizione giusta non da troppo odore e, soprattutto, la diluizione giusta è 2+998, ovvero due gocce in un litro. Io uso quello dell'ornano. Quando sviti il tappo trovi un film di pvc a protezione: faccio due buchi con uno spillo, diametralmente opposti, proprio sul bordo. Basta svitare, capovolgere la bottiglia e far uscire due gocce. Per la carta aumento la diluizione: 4 gocce sono sufficienti per 15 stampe 24x30. In assenza di indicatore è sufficiente, di tanto in tanto, raschiare un lato della bacinella con la gomma delle pinze: se la gomma fischia o cigola è perfetto. In alternativa lo senti con le dita. Per ciò che riguarda i costi dei chimici, dipende esclusivamente dalla tua produzione, poiché se sviluppi due rulli l'anno devi buttare via tutto comunque. Lo sviluppo esercita un'azione di ossido-riduzione: il rivelatore si ossida e il sale d'argento si riduce diventando argento metallico. Una part6e di argento viene soluta e resta in sospensione nello sviluppo. La conservazione di un bagno usato è sempre critica perché è in parte già ossidato e tende ad ossidarsi sempre di più, cioé in presenza di ossigeno cattura atomi di questi e si trasforma in ossido. La presenza di argento in soluzione agevola l'ossidazione. Anche se il processo è lento perché è sempre presente un agente come il solfito di sodio che rallenta l'ossidazione, difficilmente si conserva per più di tre mesi uno sviluppo che ha già lavorato , anche in assenza di ossigeno. Il mio consiglio è di acquistare D76 o ID11 (stessa identica formula anche se i nomi commerciali dei composti possono differire) e sviluppare usa e getta 1+3 o 1+1 Coppie di chimici e pellicole già collaudati sono praticamente tutti: ognuno ti fornisce dei risultati calibrati in maniera differente. Inizia con lo sviluppo summenzionato, magari variando le diluizioni per vedere quali sono le differenze. Procedi per gradi, magari tra qualche anno ti ritroveremo impegnato col bilancino a pesare acido pirogallico!
Inviato: 20/9/2006 22:46
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Re: Chimici per pellicola e carta |
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Ciao. Anch'io uso l'acido acetico dell'Ornano (soluzione all'80%, recita l'etichetta), ma le dosi consigliate sono, per un litro di soluzione, 50ml per le carte e 25ml per le pellicole. Che dici? Esagerano per farcene consumare di più? Diluisco tranquillo secondo le tue dosi?
Inviato: 20/9/2006 23:18
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Re: Chimici per pellicola e carta |
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27/4/2006 13:48 Da Roma
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La mia diluizione è stata dettata da una considerazione di sicurezza ed una serie di prove pratiche.
La prima riguarda i dati sulla sicurezza per l'uso di sostanze pericolose: l'acido acetico (mi sembra che la formula sia CH3CO2H si chiama glaciale perchè divenmta solido come il ghiaccio a soli 16°C ed inizia ad evaporare a 20°C. Si infiamma a 39°C e va in auto combustione a 437. L'AA puro, quindi potrebbe diventare una molotov nelle seguenti condizioni: estate piena e sigaretta che cade accidentalmente nella bottiglia (la brace di una cicca sfiora i 500°C) E' nocivo per inalazione. Passando lunghe ore in CO ho iniziato a diluirlo sempre di più fino a raggiungere una quantità che va molto oltre i limiti di sicurezza. I test mi hanno dimostrato che se estraggo dalla tank una pellicola arrestata per 30" con una soluzione del 2/000 (due per mille) prima di fissarla, e la espongo alla luce, non accade nulla. Poi la fisso e tutto va a posto. Se lo faccio senza arresto ma solo con un lavaggio analogo in acqua, il rivelatore residuo che resta aggrappato a livello molecolare all'emulsione, continua la sua azione, e determina un velo più o meno alto, a seconda del rivelatore e della sensibilità della pellicola. Ho iniziato così ad usare l'arresto con questa diluizione minima che non è pericolosa nemmeno per gli occhi e ad aprire la tank circa trenta secondi dopo aver versato il fissaggio ed effettuare questo bagno alla luce senza alcun problema. Unica raccomandazione è quella di agitare vigorosamente l'arresto per garantire l'effetto energico ed immediato. per la carta diluisco un po' di meno perché la quantità di scviluppo che viene trasportato nel bagno è decisamente più alta. Provare per credere.
Inviato: 21/9/2006 0:02
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Re: Chimici per pellicola e carta |
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Cavoli... quando si dice la prova empirica =)
Visto che sei entrato così in dettaglio, ti chiedo luce su una curiosità che mi gira in testa da qualche tempo. Cominciando ad usare la baritata ho notato che, due secondi dopo averla messa nello stop, comincia a sfrigolare. Non quanto una padella con l'olio bollente, ma abbastanza da sentirla ad un metro di distanza. Come mai? Alcuni dati che potrebbero essere utili alla soluzione dell'enigma in stile "Suspence!": 1) lo stop è acido acetico della Ornano, diluito 30+970. E' un po' meno del consigliato perché anche io avevo preferito andarci leggero. 2) la carta non era freschissima. Non d'età geologica, ma era stata nel negozio senz'altro un paio d'anni. 3) ho notato che nessuna carta RC ha la stessa reazione, nemmeno debolissima. Almeno, non sento sfrigolare nemmeno se metto l'orecchio a pochi centimetri dalla bacinella. Si accettano scommesse
Inviato: 21/9/2006 1:48
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Re: Chimici per pellicola e carta |
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Se provi a mettere un cristiano nel vetriolo, vedrai che oltre a sfrigolare produrrà rumori anche più fastidiosi come urla ed altre cose. La carta baritata non è dotata di corde vocali e si limita a sfrigolare.
Andiamo per ipotesi: L'incontro tra una sostanza acida ed una basica puà provocare la creazione di gas,leggasi idrolitina o i sali che si comprano al supermercato per gassificare l'acqua, o come l'aspirina effervescente. Cosa innesca questa reazione? se ricordo bene le lzoni di chimica delle supriori è il differenziale in atomi di carbonoio ed ossigeno che si scontrano, per lo più in presenza di un qualcosa che attiva il tutto. La cata RC è protetta dal polietilene, la baritata ha uno strato di bario che dovrebbe essere basico. Domande: Che carta usi? Che sviluppo? in che zona vivi, overo che tipo di acqua c'è Il seguito ala prosima puntata
Inviato: 21/9/2006 11:38
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Se non ricordo male, tutte le baritate che ho provato finora hanno avuto la stessa reazione e sono la Ilford MGFB Warmtone Glossy e Ilford Galerie Glossy e Matt (grad. 2 e 3).
Lo sviluppo è Ornano Bromor ST50. Sull'acqua non so dirti molto, solo che devo abbondare col mirasol per le pellicole perché altrimenti lascia MOLTE tracce di asciugatura. Io sono a zero con la chimica purtroppo... classico + ingegneria informatica (col nuovo ordinamento la chimica è stata eliminata DEL TUTTO). Dovrà leggermi qualcosa per conto mio.
Inviato: 21/9/2006 20:32
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Re: Chimici per pellicola e carta |
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Citazione:
Non sapevo che fosse così pericoloso! Sull'etichetta dice solo che è corrosivo, e confermo che quando me n'è caduto uno schizzo su una gamba in effetti bruciacchiava. Forse essendo in soluzione all'80% è meno infiammabile (tanto che non lo scrivono), comunque farà attenzione con sigari e sigarette (la pipa è poco pratica in c.o., purtroppo)! In ogni modo dev'essere lo stesso che usi tu (anche se sul mio non c'è scritto glaciale), perché la Ornano produce solo quello (almeno, sul sito c'è solo quello). Che dire? Diminuirà le dosi... Quanto per la carta?
Inviato: 21/9/2006 22:41
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Re: Chimici per pellicola e carta |
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L'unica cosa che posso immaginare è l'acqua con un alto residuo fisso di magnesio. Ma aaaaalto!
Altrimenti non saprei...
Inviato: 21/9/2006 22:50
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Re: Chimici per pellicola e carta |
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La pipa è praticissima, in CO: ti lascia libero le mani e non corri il rischio di buttar cenere sulla carta o nei bagnetti ... Andrea
Inviato: 22/9/2006 0:32
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sono moderno, non contemporaneo | ||
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Re: Chimici per pellicola e carta |
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come bagno di stop io uso acito citrico 10/15 gr. litro, è decisamente più economico dell'acido acetico e in più è inodore:il carissimo ilfostop con indicatore della Ilford,
è presumibilmente a base di acito citrico.Ho acquistato l'altro ieri una confezione da 5 kg. di acido citrico e l'ho pagata 18 euro.
Inviato: 22/9/2006 1:14
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Re: Chimici per pellicola e carta |
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Per la sicurezza puoi guardare le schede internazionali . Io lo uso un po' ad occhio, ma per 4 litri di acqua ne getto tra le 10 e le 20 gocce.
L'acido citrico è moderatamente pericoloso, guarda questo link. L'ho usato una sola volta, ma mi sembrava si esaurisse rapidamente. Bisogna però considerare che le schede alle quali vi ho rimandato riguardano stoccaggi importanti di sostanze pure, e non certo un litro di AA o 1 Kg di AC, però non si sa mai. Quando vado nei Balcani in auto, riporto dempre l'acido acetico diluito che lì usano per condire l'insalata al posto dell'aceto di vino: costa intorno ai 10 centesimi x litro e la diluizione è 1 a 20 rispetto all'ornano. P.S. si chiama glaciale perché ha un punto di fusione alto (pochi decimi sopra i 16 gradi, e quand'è ghiacciato forma cristalli).
Inviato: 22/9/2006 1:40
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Grazie delle informazioni. Anche considerando 1 goccia = 1 ml, siamo comunque ben al di sotto delle mie dosi attuali, che quindi provvederà a ridurre. Citazione:
Scusate l'OT: sei lo stesso Hologon di FLP?
Inviato: 22/9/2006 14:49
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Re: Chimici per pellicola e carta |
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Scusate l'abissale ignoranza: avendo sempre usato fissaggi acidi non ho mai fatto il bagno di arresto (il fissaggio lo butto ogni volta quindi non m'importa che s'inquini), volendo comunque fare l'arresto e non avendo acido acetico sottomano, non è che magari posso usare il comune aceto di vino?
E se sì, in che quantità ? Fer
Inviato: 22/9/2006 14:55
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l'acido acetico è estratto dal legno, ma anche dal vino o dalla birra.
L'aceto di vino ponti contiene, mi pare, il 4% di acido acetico. Fatti le proprozioni e poi passa nella mia C.O. dove l'ho usato un paio di giorni fa (avevo dimenticato in campagna l'unica bottiglia): lascia più odore del AA glaciale sui vestiti e sulle tende!
Inviato: 22/9/2006 22:12
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lascia più odore del AA glaciale sui vestiti e sulle tende!
Inviato: 22/9/2006 22:25
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Io ho sempre usato senza problemi l'aceto. Diluito 1:10.
Tra l'altro discorrevo di tale pratica con Candidus -vi ricordate, l'esperto di conservazione- che mi ha confermato la bontà di tale procedimento. Andrea
Inviato: 23/9/2006 2:16
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