Ho parlato con questo ragazzo, mi diceva che il suo cane che ha 12 anni, e sono moltissimi per un alano, quasi non si regge più in piedi ma ancora gli chiede di uscire a fare la passeggiata che gli piaceva tanto. Lui ha trovato questo modo per accompagnarlo nei suoi ultimi giretti.

Allega:

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Che cosa bellissima.

Di cani ne ho avuti 13, da quando ero bambino.
L'ultimo se n'è andato la vigilia di Natale.
Conosco fin troppo bene il tipo di sofferenza dell'animale e del padrone, che hai espresso nella foto.
Qualche torto l'ha il padrone dell'alano, che lo ha tenuto in città.
E' il tipo di animale fatto per correre per km tutti i giorni in spazi aperti, e non sacrificato in una città ed in un appartamento.
La libertà in campagna gli avrebbe allungato la vita.

Io mi chiederei se il povero Alano è contento di essere ridotto così.

Difficile capire se l'alano al momento della foto fosse ancora disposto a vivere. Comunque, se un alano è arrivato a 12 anni, è stato trattato sicuramente bene. Confido quindi che il padrone sia un buon padrone, e sappia comprendere quando è giunto il momento di accompagnarlo ad una fine dignitosa.
Non è facile.

Mi sembra mio padre, che ha ancora voglia di vivere (e la piena lucidità per esserne consapevole, anche se "in disarmo" sul piano operativo) ed E' ridotto così. Esattamente così.
Una immagine riuscita, che ha prodotto (e trasmette) empatia, proprio quello che voleva ottenere.
Tecnicamente, una scala tonale con tanti grigi ma che poteva essere più brillante senza essere necessariamente più "dura".

Quanto al cane, posso dire per esperienza (in verità con gatti, più che cani) che è l'amore che hanno e ricevono dal padrone (o dovrei dire compagno di strada?) che dà loro il desiderio di andare avanti quando fisicamente in teoria "han concluso già il loro turno".

Hai colto in pieno la tematica che non è strettamente legata alle sorti del cane. Sono stato tentato di metterla nella didascalia perchè la similitudine mi è venuta spontanea nello stesso istante che li ho visti ma è così chiara che ho giudicato superfluo. Quasi me ne scuso per la sua drammaticità, ho pensato a come sarà per me e che vorrei avere la possibilità di scelta quando sarà ora.

Sono similitudini che valgono solo sul piano espressivo e rappresentano il punto di vista umano. Non bisogna cadere nell'equivoco di pensare che i comportamenti degli animali domestici siano assimilabili a quelli umani. Un animale quando decide che è giunta la sua ora, si stacca dalla vita e si lascia morire. Io ho sempre avuto tanti gatti a casa, e molti sono morti, pochi di morte improvvisa, e molti li ho dovuti aiutare con l'eutanasia, per abbreviare un ultimo periodo gramo, anche se non necessariamente doloroso da punto di vista fisico. E' sempre stato chiaro per me il momento in cui hanno deciso che era finita.