Finalmente sto stampando (in digitale) le mie foto, piacere perduto quando smisi la camera oscura una ventina di anni fa. E' arrivato il turno di questa (che qualcuno già conosce); non so decidere se è meglio la versione originale o la seconda dove ho eliminato un elemento che mi sembra ridondante, in cambio ho l'impressione che dopo il taglio il bicchiere diventi ingombrante e un parere mi sarebbe gradito.

La pellicola è una Fomapan 100 in Rodinal 1+50 e l'obiettivo un Goerz Celor Doppel Anastigmat serie IB 180mm del 1907.
(Quello in primo piano è un bellissimo Emil Bush Rapid Aplanat dei primi '900).

Allega:

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La prima è basata su una serie di triangoli, òla seconda su una diagonale dx sx alto basso. L'effetti della composizione è quello di esaltare un oggetto o l'altro, dipende da quale è il tuo soggetto: il bicchiere nella prima, l'orologio nella seconda.
Soggettivamente preferisco la prima, perché la seconda è troppo chiusa a destra.

Al primo colpo d'occhio mi piace la prima, ma da una osservazione piu' attenta preferisco la seconda. Non ci sono elementi di disturbo, mentre nella prima l'occhio non sa cosa osservare.
Comunque belle entrambe.

Gianluigi

Anche secondo me a seconda è forse troppo chiusa a destra...

Poi posso chiedere una cosa?

Anche l'originale è così morbido? E' una caratteristica tipica dell'obiettivo o è stata la scansione?

Semplice curiosità dovuto ad un occhio forse un po' troppo abituato ad immagini "taglienti"

Grazie per l'apprezzamento, i vostri pareri con quello di mia moglie sono 2 a 2 e quindi ancora al punto di prima

Versalius, io prediligo sempre le ottiche non crude e secche, questo ha come noti una bella plasticità, lo ha usato anche Hurrel per le foto alle sue dive perchè ha una definizione abbastanza elevata senza essere troppo crudo e assieme al Planar 6 lenti della Rolleiflex 3.5F, sotto l'aspetto della plasticità abbinata alla nitidezza è un'ottica che adoro.

Sicuramente entrano in gioco altri fattori come la pellicola, lo sviluppo e la scansione. In genere quando uso la pellicola abbinata alle mie vecchie ottiche ho immagini che non sono mai secche, purtroppo non le posso stampare per via chimica ma mi sembra che per come li uso io questi fattori non stravolgono particolarmente le caratterstiche dell' obiettivo perchè ad esempio certe ottiche che ho montato sulla Nex mantengono lo stesso timbro di analoghe usate su pellicola.
Qui in ogni caso c'è anche la parte che gioca la luce naturale che io trovo formidabile sia in questo genere che nel ritratto.
Ciao


http://chestofbooks.com/arts/photogra ... tigmat-Lenses-Part-5.html

http://camerapedia.wikia.com/wiki/Goerz

http://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Paul_Goerz

Non era assolutamente una critica e scusami se ti è sembrata tale era solo una curiosità rispetto all'ottica che non conoscevo

Spesso si usano aggettivi qualitativi per caratterizzare gli obiettivi, "plastico" essendo uno dei piu'comuni (ma ce ne sono anche altri).

E' possibile fare il passo successivo e far vedere cosa significa nella pratica --- anche solo soggettivamente --- l'uso di questi aggettivi?

Mi piacerebbe che la stessa identica inquadratura fosse fatta con un obiettivio X e uno Y, il secondo molto piu' (aggettivo1) e (aggettivo2) del primo. Cosi' almeno io comincio a capirci qualcosa quando di parla di, per esempio, "plasticita'".

Gli obiettivi delle macchinette usa e getta sono molto molto plastici!

Ok, non ho resistito.

Delle due foto preferisco la seconda. Più che per motivi estetici, per motivi di contenuti: il metronomo mi pare un intruso, così a pelle.

Versalius, non mi è neanche passata per l'anticamera del cervello che fosse una critica, anzi ho gradito che tu abbia colto un tratto particolare di questo obiettivo che io però non definisco "morbido".

Mxa la tua è una giustissima osservazione, io mi sono trovato a lungo con questo quesito quando da un paio di anni a questa parte ho cominciato a leggere i forum. Questo termine non esisteva nel mio vocabolario fotografico di un tempo.
Mi sono adeguato, da quello che ho capito l'accezione abbastanza comune è "morbido", ma un obiettivo può essere morbido per un sacco di motivi; altri (ed io lo intendo in queso senso), danno una valenza che ha poco a che vedere con la morbidezza ma piuttosto con una buona definizione senza durezza.
Forse per avere una una idea potrebbe essere utile più che fare un paragone tra ottiche fare un paragone fra pellicole.
Posso dire che la Fomapan 100 trattata in Rodinal 1+50 che uso di solito mi da immagini per me più plastiche di quello che può darmi una 25 ISO ortocromatica.

Comunque ripeto che la tua istanza è sacrosanta e piacerebbe anche a me che qualche autorevole fonte ne desse una definizione universale a cui far riferimento.

Concordo infatti,Fer, riguardo all'intruso. Riguardo al termine "plastico" è in antitesi con quello che intendo io perchè la tua è una valenza deteriore e la mia un pregio e questo conferma la confusione che questo termine genera. Per dirne una un amico di Fotoavventure tempo fa definiva così (fuori dal forum) un Leitz Elmar in termini positivi.

brutta cosa l'età Fer, ho capito solo adesso che la tua era una battuta

Ci sarebbe anche questa versione che gradirei parecchio per un migliore equlibrio della inquadratura che forse fa perdonare l'intruso. Mi scuso per lo "sfrucugliamento", è che vorrei salvare questa foto anche se ho delle perplessità perchè era troppo bello quello che ha fatto la luce qui. La potrei rifare ovviamente ma difficilmente avrei la stesse condizioni di illuminazione (scotto che si paga lavorando in luce naturale).

Allega:

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  Goerz3.jpg (258.09 KB)

Questa è meglio. Però se parli di luce ti manca un riflesso sulla sinistra per aggiungere una linea bianca sul vecchio obiettivo, schiarire l'ombra del vecchio orologio sul vecchio libro e rendere più brillante il vecchio metronomo, oltre ad aggiungere una linea di luce sulla bordo a destra del vecchio bicchiere. Il retro di un vecchio foglio A3 sarebbe dovuto bastare.

Ti ringrazio del consiglio Franzx, uno schermo riflettente c'è già dalla parte opposta della luce principale. Capisco bene il senso di quello che dici però il mio intento non era quello di fare un vero e proprio still life evidenziando i singoli oggetti ma di creare una atmosfera in cui la luce e le ombre fanno con discrezione la loro parte; un genere diverso di fotografia.
Comunque da quello che dici mi par di capire che tu invece ti dedichi con competenza anche allo still life.
Ciao

PS. Nel frattempo ho proceduto a stampare proprio questa ultima versione. Sono abbastanza soddisfatto; direi che l'effetto in stampa (sotto l'aspetto di cui ti dicevo) è spettacolare.