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Sito interessante per gli utenti Rollei "moderni"
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Non tratta le biottiche e quindi non è un sito delle Rolleiflex storiche.
Ma l'ho trovato molto completo e ben fatto, con tante immagini molto chiare ed in grande formato ed una infinità di link e rimandi interessanti (compresi indirizzi per assistenza, ecc.), per quanto riguarda le Rolleiflex 6008AF e Hy6.

QUI

E' molto complicato seguire le vicende degli ultimi anni di questo celeberrimo Marchio, tra scorpori , creazioni di nuove ragioni sociali, separazioni di produzione, passaggi di proprietà, ecc.
In sintesi, la situazione per le apparecchiature Medio Formato è messa piuttosto male, perchè la Franke & Heidecke GmbH che si era creata nel 2007 per proseguire con queste produzioni, ha fatto bancarotta nel 2009. I 130 occupati, messi in aspettativa.
Ma un piccolo gruppo di loro, con qualche finanziamento, ha fondato la DHW Fototechnik per proseguire, ma a livello quasi di produzione su ordinazione e semiartigianale.
Il loro sito web è inattivo e sebbene alla Photokina 2010 fossero presenti ed anche con qualche novità (il dorso pellicola per la Hy6 e l'annuncio di un paio di nuove ottiche) non saprei neppure dire se in questo momento qualcuno si sta preparando per andare a lavorare allo storico indirizzo di Braunschweig.
Probabilmente, una delle tante figure della fotografia classica costrette alla sparizione dalla evoluzione delle cose.


Inviato: 31/5/2011 7:07
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"Tempo fa ero indeciso, ma ora non ne sono più così sicuro" Boscoe Pertwee

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http://www.flickr.com/photos/15773975@N00
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Re: Sito interessante per gli utenti Rollei "moderni"
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Ci sono aziende storiche che per quello che rappresentano e per il tesoro di conoscenze che si tramandano, non dovrebbero esser soggette esclusivamente alle spietate leggi del mercato, ma dichiarate "Patrimonio dell'umanità" e sostenute (con un esiguo sforzo collettivo).

Inviato: 31/5/2011 7:47
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Re: Sito interessante per gli utenti Rollei "moderni"
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Citazione:

RolleiPino ha scritto:
Ci sono aziende storiche che per quello che rappresentano e per il tesoro di conoscenze che si tramandano, non dovrebbero esser soggette esclusivamente alle spietate leggi del mercato, ma dichiarate "Patrimonio dell'umanità" e sostenute (con un esiguo sforzo collettivo).


Preferisco dare i miei soldi alle persone povere o che stentano a campare che ad un marchio commerciale caduto in disgrazia per il suo operato. Parere prsonale ovviamente, e pure un'iperbole ed un'esagerazione. Mi serve unicamente per esporre la mia personale convinzione: un marchio anche se storico e glorioso è nato come "impresa industriale" a fine di lucro. Il fondatore l'ha fatto nascere magari con passione e con un indubbio fine non speculativo ma....sempre a scopo commerciale. Se non ha saputo fronteggiare il passare del tempo e restare al passo con l'evoluzione.....è solo una sua mancanza.

Non interpretate male le mie parole, l'esempio dei poveri era un'iperbole e basta. Mi serviva per rendere lampante il mio pensiero. E'chiaro che tutti metterebbero "davanti" certe cose.

Marco

Inviato: 31/5/2011 13:58
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"I'm not a photographer the moment I pick up the camera.
When I pick one up, the hard work's already been done"

“To photograph reality is to photograph nothing.”

Duane Michals


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Re: Sito interessante per gli utenti Rollei "moderni"
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Da lombardia
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Bè, credo che anche quella di RolleiPino fosse a suo modo una iperbole.

Sebbene, così come si mantengono in vita delle tradizioni artigiane anche con l'aiuto di qualche sovvenzione statale, magari dei Beni Culturali (non in Italia, magari), forse non sarebbe sbagliato mantenere vivo anche qualche esempio di una tradizione di meccanica fine che altrimenti sembra ormai limitata quasi esclusivamente alla produzione degli orologi di lusso svizzeri, almeno per quanto riguarda oggetti di uso comune che si possono acquistare in un normale negozio, sia pure a caro prezzo.

Nel caso specifico comunque, i fondatori Franke e Heidecke che lanciarono la prima biottica nel lontano 1920, sono venuti a mancare molto tempo prima che la Ditta subisse i colpi della crisi. Credo rispettivamente negli anni '50 e '60.

Giusto per non attribuirgli le responsabilità di eventi occorsi decenni dopo la loro scomparsa.


Inviato: 31/5/2011 15:48
Tessera C.F.A.O n. 3

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Re: Sito interessante per gli utenti Rollei "moderni"
Utente non più registrato
E' già stato spiegato ciò che riguarda queste "iperboli". Sarà che io sono ancora legato ad un concetto di azienda antico, soprattutto per quelle aziende di medie-piccole dimensioni dove lo scopo aziendale di fare utili è legato strettamente alle capacità dei suoi progettisti e delle maestranze che ci lavorano. Le aziende così concepite, in Europa sono diventate nel tempo una sorta di organismi viventi in sinergia con tutti i componenti dell'azienda.
La Franke & Heidecke nel mondo della fotografia era ciò che era la Rolls Royce e che è la Ferrari nel campo delle automobili. Sono pezzi di cultura Europea nel mondo della produzione che una volta estinti non si possono più resuscitare. Ci sono tante aziende storiche che sono entrate in crisi in questo decennio, non tanto per scelte sbagliate ma per una concorrenza internazionale basata su prezzi della manodopera che non comprendono i costi sociali che l'Europa si è data e ha dato ai suoi cittadini e lavoratori. Così si stanno estinguendo anche le aziende del vetro di Murano. Ma paradossalmente quando non ci sarà più un pasticcere veneziano capace di fare la crema schantilly (che risale al 1600) o palermitano capace di fare la cassata, un pezzetto di vecchia Europa lo avremo perso tutti e non credo che i dolci cinesi saranno tanto meglio (e questo vale macroscopicamente anche per le aziende storiche).

Inviato: 31/5/2011 19:23
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Re: Sito interessante per gli utenti Rollei "moderni"
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Sono d'accordo con te Pino, per quel che può valere.

Inviato: 31/5/2011 19:41
Tessera C.F.A.O. n°14
Gallery (pBase)

** Si ricorda di leggere bene il REGOLAMENTO ** ....
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Re: Sito interessante per gli utenti Rollei "moderni"
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Luciano, conoscevo il sito, ma mi ha fatto piacere rivederlo, così ho letto qualche aggiornamento.

Non mi addentro in discorsi sociologici, ma due cose voglio dirle, la prima sulla realtà industriale Rolleiflex, la seconda su un certo modo di intendere l'industria fine meccanica.

Il tracollo Rollei comincia con la scelta di Reinhold Heidecke di non produrre -alla fine degli anni '50, poco prima della sua morte - la biottica a ottiche intercambiabili in un momento in cui la richiesta dei professionisti andava proprio nella direzione dell'intercambiabilità delle ottiche. Ovviamente Heidecke fece la scelta per una ragione né stupida né tecnicamente errata: era giustamente convinto che l'ottica intercambiabile non avrebbe garantito la precisione assoluta dell'allineamento tra ottica e piano pellicola che garantisce l'ottica fissa e che è uno dei motivi fondanti la qualità ottica eccellente delle Rolleiflex biottica. Fu però un suicidio commerciale, non sufficientemente ripagato dalla introduzione delle Tele-Rolleiflex e Rolleiflex Weitwinkel.
Altra scelta che ha aiutato il tracollo progressivo fu quella di non produrre la SL66 -nonostante il progetto fosse pronto- si dice a causa di un accordo tra gentiluomini con Victor Hasselblad. La SL66 venne poi commercializzata dal 1966, quasi dieci dopo l'introduzione della monoreflex svedese che a quel punto aveva conquistato il mercato.
Il suicidio avvenne con il trasferimento di buona parte della produzione di fotocamere di piccolo formato e proiettori a Singapore.
Negli anni settanta e ottanta il marketing non fu in grado di far comprendere progetti rivoluzionari come quello della SLX: molti pensano che sia stata Canon a introdurre in fotografia le ottiche con trasmissione elettronica dei dati al corpo macchina con le sue EOS, mentre in realtà fu Rollei con la SLX a introdurre vent'anni prima questa moderna concezione di lenti.

L'industria meccanica fine, in fotografia, dall'inizio degli anni '80 non ha più sostenibilità economica; prendere provvedimenti. Le soluzioni sono state:
-semplificare la costruzione (nell''89 nascono le Rolleiflex GX, semplificazione del concetto di biottica, mentre in casa Leica questo è accaduto con il pasaggio da M4 a M4-2);
-sospendere la produzione (la Zeiss Ikon sospende tutta la produzione di fotocamere, nell'81 cessa la produzione delle 2,8 e 3,5 F, punta di diamante delle biottica Rolleiflex);
- modificare radicalmente l'industrializzazione: il modello di costruzione artigianale, per cui la fotocamera in costruzione viene testata e controllata dopo il montaggio di ogni singolo pezzo, è troppo costoso ed è necessario passare al modello di costruzione industriale, per cui la fotocamera viene montata e solo alla fine del montaggio si verifica, più o meno a campione, che tutto funzioni e che la qualità sia garantita.
Questo passaggio dall'artigianato industriale all'industria tout court non è capitato, naturalmente, solo nell'idustria fotografica: anche nell'orologeria le cose sono cambiate e ci vuole meno tempo anche per fare un Patek Philippe. Gli orologi d'alta gamma sono sempre ben fatti, ma non sono fatti come lo erano fino agli anni '50 e '60. Il mondo è cambiato e per i nostalgici non resta che preservare e se si vuole usare i prodotti di quel mondo che non esiste più.

Andrea

Inviato: 31/5/2011 23:57
sono moderno, non contemporaneo
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