Se uscisse una Olympus E-3 da 8mp...non l' acquisterei.
Se invece avrà  almeno 10/12mp....allora incomincierà a vedere qualche sostanziale vantaggio e soprattutto anche i committenti lo vedranno (nelle stampe oltre il 30x40cm).
Altrimenti avrei preso la E-300 (8mp) sicuramente migliore come nitidezza, ma il corpo macchina E-1 è un' altra....costruzione!

Io farei una distinzione sulla finalità  e la destinazione delle immagini.
Se una immagine è realizzata e stampata con intenti "artistici", va da se che la presenza di grana potrebbe tranquillamente essere una precisa scelta creativa ed espressiva del fotografo, e quindi in questi casi personalmente non mi pongo mai in modo pregiudizievole nei confronti dell'opera, nel senso che la presenza o no di grana la trovo funzionale all'immagine ed al messaggio concettuale o emotivo che l'immagine vuole trasmettere.
Poi ci sono le immagini destinate ad un uso più "commerciale", ed in questo caso secondo me le cose cambiano parecchio.
Io ho la stessa sensazione di Palmerino, e cioè che in certi ambiti, cioè per la fotografia che non è destinata alle gallerie o ai musei ma che va direttamente sugli album di famiglia o tra i ricordi personali, gli "utenti" di questo tipo di immagini non sono in grado di distinguere la differenza qualitativa tra due immagini apparentemente simili, e questo perchè non hanno gli strumenti e le conoscenze per poterli distinguere, là  dove il fotografo, professionista o amatore evoluto che sia, invece quegli strumenti ce li ha.
Insomma, c'è una specie di "analfabetismo" visuale, e questo comunque la si voglia guardare, non è mai un bene.
Anche perchè questo "analfabetismo", lascaindo un attimo da parte il discorso sulla grana e sugli "artefatti" digitali, non consente poi di essere consapevoli e capaci anche nel caso in cui bisogna giudicare una immagine da un punto di vista espressivo, magari proprio in uno di quei casi in cui la presenza di grana potrebbe avere una funzione creativa oppure essere assolutamente ininfluente sulla potenza visuale dell'opera.
Non faccio fatica a credere che per un utente "normale" una stampa 30x40cm da una 6MP, che per molti di noi (me compreso) è invece ben al di sotto del proprio limite qualitativo, sia percepita e giudicata come buona, io stesso ho avuto modo di esperire questo fatto personalmente.
Ripeto, non ritengo che questo sia un bene (ma questo è mio un atteggiamento noioso e "moralista"), però la cosa veramente interessante è il fatto che questo dato di fatto in realtà  pone delle interessanti domande su quello che è il comune senso della qualità , anche in relazione alla fotografia - arte.

Citazione:

Tutto dipende da quali sono i tuoi standard qualitativi e quali sono quelli di chi guarda le tue foto. Ti ripeto che personalmente (e ripeto personalmente e quindi questa è una mia sensazione personale) reputo una 6mp capace di ottime stampe e qualitativamente ineccepibili ad un massimo ingrandimento in stampa di 20x30 cm. Io non stamperei mai più grande con una 6mp. Forse in alcuni casi ci si puà spingere leggermente oltre ma se dovessi scegliere fra una 6mp e una 8mp per stampare in A3 sceglierei senza ombra di dubbio la 8mp.

Marco(pamar5)

Sono convinto che per quanto riguarda la fotografia artistica ogni scelta fatta dall'autore riguardo alle differenti variabili dell'immagine sia da considerare un preciso, e naturalmente più o men condivisibile, modus operandi dell'artista.
Per quanto riguarda l'aspetto commerciale il discorso è un po' diverso; quando si parla di professionalità  è necessario offrirla, attraverso la proposta di lavori ineccepibili tecnicamente, al livello ovviamente che si riesce ad offrire con la propria capacità ; del resto è proprio quest'ultima a fondare qualsiasi professione e professionalità .
E' vero che molto spesso la committenza non vede, non capisce, non "legge" le sfumature: questo però, personalmente, mi fa preferire una strada differente dal "mi tengo basso, che è più facile perché tanto il mondo è basso". Quelle persone che non sanno vedere certe sfumature, per i più varii motivi, non voglio fare un trattato sociologico, sono le stesse persone che, messe di fronte ad una stampa decente ed ad una stampa eccellente, imparano molto in fretta a vedere le differenze; al peggio, nei confronti di quelli che proprio non ci arrivano, è eticamente corretto comunque parlare della differenza, mostrarla, spiegarla... anche perché, parliamoci chiaro, da ben prima dell'avvento del digitale, non fa tanto la qualità  il discutere fino a quanto posso tirare una stampa per ottenere un risultato decente, ma quanto si vede di più la qualità  anche a piccoli ingrandimenti... e non sto parlando di lievi sfumature... quando la qualità  c'è si vede ...o si puà far vedere...

Nel reportage, è fondamentale saper descrivere l' ambiente, l' emozione di un momento, saper raccontare l' evento...la qualità  della nitidezza spinta fine a se stessa è delteria.
Esempio: preferisco (a posteriori) aver scattato la foto della bambina con un tempo lento (la piccola mano è leggermente mossa) e ben "raccontare" la luce ambiente naturale del ristorante, che sparare la classica flashata ed avere lo sfondo buio...solo per impostare una sensibilità  meno spinta...(all' epoca avevo lo zoom economico che a 45mm arriva solo a f.5,6...permutato velocemente con lo Zuiko 14-54mm più luminoso).
Per i miei standard di reportage, la E-1 è ottima!
I miei committenti non trovano nulla da ridire e sinceramente neanch' io.
Ma per le fotografie della natura, anche se le persone possono accettare foto stampate da una ottima 5mp, trovo io un pò limitativa la E-1: preferisco avere la massima qualità  possibile per questo genere di fotografie.
Del resto, anche con la pellicola optavo diverse scelte: 35mm con ottiche di alta qualità  e luminose per il reportage, il medioformato per le foto paesaggistiche.
A volte, per la maggiore compattezza e scelta del sistema, utilizzavo il 35mm con molte soddisfazioni, ma se potevo trasportare la Mamiya RZ agevolmente...non avevo scuse per non portarmela dietro!
Ogni scelta ha i suoi pro e contro...
Ma adesso è un bel pò che non mi "immergo" nella natura con la fotocamera...tropppo tempo.
il lavoro e la luce meno adatta, per adesso...vincono!

Citazione:

Ciao,
fai come me, compra il maniglione laterale per l'RZ.
Effettivamente di foto ne farai poche, ma in compenso dopo pochi giorni nessuno ti battera' piu' a braccio di ferro...
Non credo di avere mai resistito per piu' di 15 minuti. Mi ero illuso di potermela portare dietro ed usarla a mano libera, con pellicola molto sensibile, ma il problema non e' il mosso, e' il peso.
Molto meglio un robusto monopiede, te lo puoi mettere in spalla ( se non c'e' nessuno o niente nei dintorni ).
Pero' e' un peccato...
Ciao,
Renzo

Citazione:

In un servizio matrimoniale, ho usato la Mamiya Rz....splendite foto, spesso usavo il cavalletto, stampe ricche di dettagli ma soprattutto con molti passagi tonali, facilità  nella messa a fuoco, nell' usare il flash di giorno...ma a parte il peso, a volte perdevo occasioni importanti: troppo lenta...meno male mia moglie usava un' "agile" Eos3 (anche lei è fotografa).
E' stata un belle esperienza....isolata!
Dopo ho ripreso le compattissime Om3/4ti e i miei Zuiko OM luminosi...e vai con le Fuji Reala ed Nph.....
Nel paesaggio, invece....si puà e si deve scattare senza avere fretta...è una sorta di meditazione: tu e la natura.....voi mi comprendete...vero?

Citazione:

Eccome se ti comprendiamo! non per niente sono passato al GF. Ora aspetto che si sfoghi un po' il caldo e poi parto alla carica....
Ciao,
Renzo